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Volume 5 - Dizionario 4° Ed.
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401) Dizion.4° Ed. .
TENIMENTO
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vol.5 pag.56

TENIMENTO.
Definiz: Il tenere, Sostegno.
Esempio: G. V. vit. Maom. La detta arca col suo corpo sta sospesa in aria senza nullo altro tenimento.
Definiz: §. I. Per Tenitorio, Tenuta.
Esempio: Liv. M. I Romani gli condannaro in una parte di loro tenimento.
Esempio: Sen. Pist. 90. Stenda i suoi tenimenti in diverse contrade, dicendo, tutto essere di sua possessione (il Lat. ha: rura)
Definiz: §. II. Per Obbligo. Lat. obligatio. Gr. ἐπίδεσις.
Esempio: M. V. 3. 106. Se la compera era licita, senza tenimento di restituzione.
Esempio: Pass. 5. Si dice penitenzia, quasi poenae tentio, cioè tenimento di pena, per la quale si puniscono i mali, che altri ha fatto.

402) Dizion.4° Ed. .
TENITORE
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vol.5 pag.56

TENITORE.
Definiz: Che tiene. Lat. tenens. Gr. κρατῶν.
Esempio: Libr. Astrol. Parleremo d'un'altra figura, la quale si dice in Latino: tenens habenas; in Castellano: el tenedor de las rendas; in Fiorentino: il tenitor della redina.
Esempio: Guid. G. Imperocchè corrotta a guisa di puttana la tiene il suo tenitore.

403) Dizion.4° Ed. .
TENITORO, e TENITORIO,
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vol.5 pag.56

TENITORO, e TENITORIO,
Definiz: Contenuto di dominio, e di giurisdizione; Distretto. Lat. territorium. Gr. ἀγρός, χωρίον.
Esempio: G. V. 11. 89. 3. Il castello di Pescia, e quello di Buggiano, e loro tenitorj.
Esempio: M. V. 7. 24. Acciocchè non t'affatichi venendo sopra il Milanese, Piagentino, ovvero Parmigiano tenitorio.
Esempio: E M. V. 11. 4. La quale è posta a otto miglia presso a Tortona, e più altre castella, e ville del tenitorio di Pavía.
Esempio: Franc. Sacch. Op. div. 55. Noi abbiamo famosa città con bellissimo tenitorio.
Esempio: E Franc. Sacch. nov. 228. E' fu già uno Duca di Borgogna, il quale si dispose, come spesso s'usa, andare per gran parte del suo tenitorio.

404) Dizion.4° Ed. .
TENORE, e TINORE
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vol.5 pag.56

TENORE, e TINORE.
Definiz: Suggetto, Contenuto, Breve somma. Lat. argumentum, summa. Gr. περιοχή.
Esempio: G. V. 9. 349. 1. Castruccio gli mandò lettere, dicendo il tinore.
Esempio: Ovid. Pist. Acciocchè ella sappia il tenore del fatto, raccontale le parole.
Definiz: §. I. Per Forma, Maniera. Lat. tenor. Gr. τρόπος, σχῆμα.
Esempio: Com. Inf. 4. Elli dimoróe in quello medesimo tenore di volto nelle prosperitadi, che nelle avversitadi.
Esempio: Liv. M. Cinque consolati, li quali egli tutti avea menati per un tinore.
Esempio: Omel. S. Gio. Grisost. Non cesserò spessamente ricordare il tenore della mia promissione.
Definiz: §. II. Per Concerto, Armonía. Lat. concentus. Gr. συμφωνία.
Esempio: Petr. canz. 42. 4. Nè pastori appressavan, nè bifolchi, Ma ninfe, e Muse a quel tenor cantando.
Esempio: Cant. Carn. 49. Rare cose én nel mondo, per le quali Non sia misura musica, e tenori.
Definiz: §. III. Fare il tenore, vale Accordarsi nell'armonia, Essere in concerto.
Esempio: Alam. Colt. 1. 8. Ove il tristo lupino, o l'umil veccia Fero a' venti tenor co i secchi rami (quì figuratam.)
Definiz: §. IV. Tenore, si dice anche Una delle quattro parti della musica, che è tra 'l Contralto, e 'l Basso.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 225. Di che l'asino per lo cardo scontorcendosi, e saltando, nell'andare facea sonare il cembalo, e alcun'ora con lo spetezzare li facea il tenore.
Esempio: Libr. Son. 85. Ma e' non s'accorda il canto col tenore.
Definiz: §. V. Tenere il tenore, vale Tenere il fermo, o Secondare altrui nel parlare, o ne' motti.
Esempio: Malm. 6. E tutti quanti in quei trastulli immensi Si tengono il tenor, si vanno a' versi.

405) Dizion.4° Ed. .
TENSIONE
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vol.5 pag.56

TENSIONE.
Definiz: Distendimento violento, e sforzato di checchessia, benchè si dica più propriamente de' nervi.
Esempio: Cr. 1. 5. 8. Avviene a tutti loro asma, tensione, cioè distendimento di nervi, ed epilessía.

406) Dizion.4° Ed. .
TENTA
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vol.5 pag.56

TENTA.
Definiz: Sottile instrumento, col quale il cerusico conosce la profondità della ferita. Lat. specillum.
Esempio: Cant. Carn. 60. Hassi una tenta, ch'è un terzo lunga, Spuntata, acciocchè dentro non lo punga.
Esempio: E Cant. Carn. appresso: Che si potría d'altra cosa imbrattare La tenta, e fassi male al poveretto.
Definiz: §. Per similit. vale Tentativo.
Esempio: Varch. stor. 14. I quali dubitando ancor essi, che questa non fusse una tenta ec.

407) Dizion.4° Ed. .
TENTAMENTO
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vol.5 pag.56

TENTAMENTO.
Definiz: Tentazione. Lat. tentatio. Gr. πειρασμός.
Esempio: Amm. ant. 25. 10. 3. Tentamenti sono de' cherici lo spesso andare a femmine.
Esempio: M. V. 1. 76. Ma invano s'affaticava con questi tentamenti.

408) Dizion.4° Ed. .
TENTANTE
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vol.5 pag.56

TENTANTE.
Definiz: Che tenta. Lat. tentans. Gr. πειράζων.
Esempio: Libr. Am. Si truova con femmina non conoscente, o con meretrice, a tempo di tentante lussuria.
Esempio: Amet. 85. Onde io più volte stato presso alle sordide mani tentanti ogni cespuglio, spesse fiate m'immaginai co' miei membri compiere la sua rabbiosa fame.

409) Dizion.4° Ed. .
TENTARE
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vol.5 pag.56-57

TENTARE.
Definiz: Far prova, Cimentare, Sperimentare; e si usa in signific. att. e neutr. Lat. tentare, experiri, periculum facere. Gr. πειρᾶν.
Esempio: Bocc. 15. 36. Tentò più volte e col capo e colle spalle, se alzare potesse il coperchio.
Esempio: E Bocc. nov. 18. 28. Si dispose a voler tentare, come quello potesse osservare, il che promesso avea.
Esempio: E Bocc. nov. 38. 12. Prese consiglio di volere in altrui persona tentar quello, che il marito dicesse di farne.
Esempio: E Bocc. nov. 69. 6. Dubitò, non la donna ciò facesse per tentarlo.
Esempio: E Bocc. nov. 95. 5. Pur seco propose di voler tentare, quantunque fare se ne potesse.
Esempio: E Bocc. nov. 99. 48. Tempo parve a messer Torello di volerla tentare, se di lui si ricordasse.
Esempio: Petr. son. 204. Tenta, se forse ancor tempo sarebbe Da scemar nostro duol, che 'nfin quì crebbe.
Esempio: Alam. Gir. 17. 31. Io pensai ben, ma creder non potea, Ch'ei volesse tentar sì gran periglio.
Definiz: §. I. Tentare, per Toccar leggiermente alcuna cosa tastandola, per chiarirsi di qualche dubbio, che s'abbia intorno ad essa.
Esempio: Dant. Inf. 24. Ma tenta pria, s'è tal, ch'ella ti reggia.
Esempio: Bocc. nov. 17. 9. E or l'una, e or l'altra, dopo molto chiamare, tentando, poche ve ne trovò, che avessero sentimento.
Esempio: Amet. 12. Volle con pietose parole ec. tentare il nuovo guado.
Definiz: §. II. Per Toccar leggiermente, o per far volgere altrui a se, o per avvertirlo, quasi con cenno, di checchessia. Lat. fodicare. Gr. νύττειν.
Esempio: Bocc. nov. 38. 12. Stesa oltre la mano, acciocchè si svegliasse, il cominciò a tentare, e toccandolo, il trovò, come ghiaccio freddo.
Esempio: Dant. Inf. 12. Poi mi tentò, e disse: quegli è Nesso, Che morì per la bella Deianira.
Esempio: E Dan. Inf. 27. Quando 'l mio Duca mi tentò di costa.
Definiz: §. III. Per Toccare, o Riconoscer colla tenta.
Esempio: Cant. Carn. 434. De' ferri abbiamo, e di quante ragioni Si possa adoperare ec. Questi son per tentare, Quest'altri a trapanar.
Definiz: §. IV. Per Importunare, Instigare. Lat. tentare, instigare. Gr. ἐπικεητεῖν, παρορμᾶν
Esempio: Bocc. nov. 41. 12. Più volte fece tentare Cipséo padre d'Efigenia, che lei per moglie gli dovesse dare.
Esempio: Pass. 58. Il diavolo lascia di tentare coloro, i quali egli pacificamente possiede.
Esempio: Coll. Ab. Isac. Ogni uomo, che non è tentato, non è provato.
Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 14. Intendendo lo nimico dell'umana generazione in Antonio tante virtudi, e tanta fama, e gloria, brigava molto tentandolo di ritrarnelo da quello santo proponimento.
Esempio: Tac. Dav. stor. 4. 340. Tentando con ambasciate, e promesse le legioni nella fede.
Definiz: §. V. Esser tentato d'alcuna cosa, vale Averne grandissima voglia, Essere in procinto di farla.
Esempio: Bocc. nov. 4. 4. E tutto fu tentato di farsi aprire.

410) Dizion.4° Ed. .
TENTATIVO
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vol.5 pag.57

TENTATIVO.
Definiz: Sust. Prova, Sforzo, Industria. Lat. conatus. Gr. πεῖρα.
Esempio: Segn. Mann. Magg. 17. 2. Ogni tentativo, che il misero mai facesse, a fine di recarsi seco nell'altro mondo punto di ciò, che quì gode, sarebbe inutile.
Esempio: E Segn. Mann. Ottob. 13. 1. Se non giunse ad arrecargli tali danni con l'effetto riuscito vano, si studiò almeno, e s'ingegnò d'arrecarglieli col tentativo.

411) Dizion.4° Ed. .
TENTATO
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vol.5 pag.57

TENTATO.
Definiz: Add. da Tentare.
Esempio: Bocc. g. 5. f. 2. I' voglio, che domane ec. infra questi termini si ragioni, cioè di chi con alcuno leggiadro motto tentato si riscotesse.
Esempio: Mor. S. Greg. 11. 25. Puossi ancora questo testo intendere in altro modo se non vogliamo, che l'uomo tentato dica così.

412) Dizion.4° Ed. .
TENTATORE
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vol.5 pag.57

TENTATORE.
Definiz: Che tenta. Lat. tentator. Gr. πειραστής.
Esempio: Filoc. 5. 51. Io non assalitor de' lor regni, nè tentatore della loro potenzia, ma fedelissimo, e divoto servidore di tutti.
Esempio: Pass. 62. L'una sì è, se noi consideriamo la debilitade del nimico tentatore.
Definiz: §. Per lo Diavolo. Lat. diabolus. Gr. διάβολος.
Esempio: Vit. Crist. D. Incontanente venne lo tentatore, cioè il diavolo, per voler sapere, s'egli era figliuol di Dio.
Esempio: Cavalc. Med. cuor. Lo tentator ci fu, ma che elli non mi vincesse, tu m'aiutasti; Lo tentator non ci fu, e ch'elli non ci venisse, tu lo vietasti; Venne lo tentator tenebroso in ispezie di buono Angelo, ma ch'elli non m'ingannasse, tu m'alluminasti, ch'io 'l conoscessi; Venne lo tentatore, e ferimmi 'l cuore, ma ch'io non potessi mettere in opera il peccato, tu m'impedisti, togliendomi 'l tempo, e 'l luogo, e l'opportunità del mal fare.
Esempio: Mor. S. Greg. 1. 3. Appresso è dato nelle mani del tentatore.
Esempio: E Mor. S. Greg. altrove: Nella quale licenzia il disiderio del tentatore ha effetto.

413) Dizion.4° Ed. .
TENTATRICE
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vol.5 pag.57

TENTATRICE.
Definiz: Verbal. femm. Che tenta.
Esempio: Segn. Mann. Ottob. 26. 2. Il primo studio dee da te porsi in difenderti dalla carne, perciocchè questa è una tentatrice intestina, che non si diparte da te nè pure un momento.

414) Dizion.4° Ed. .
TENTAZIONCELLA
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vol.5 pag.57

TENTAZIONCELLA.
Definiz: Dim. di Tentazione.
Esempio: Tratt. segr. cos. donn. Afflitte dalla sete soffrono continue tentazioncelle di bere.
Esempio: E Tratt. segr. cos. donn. appresso: Tali tentazioncelle non si lasciano vincere giammai, se non con segretezza grande.

415) Dizion.4° Ed. .
TENTAZIONE
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vol.5 pag.57

TENTAZIONE.
Definiz: Il tentare, Pruova, Cimento. Lat. tentatio. Gr. πειρασμός.
Esempio: M. V. 5. 12. Manifesto fu a tutti, ch'e' parlava daddovero, e non per alcuna tentazione.
Definiz: §. Per Istigazione diabolica.
Esempio: But. Purg. 8. 1. Tentazione è, quando lo dimonio cerca in che peccato egli possa far cadere l'uomo, e quando egli ha preso esperienza dell'uomo, e vede, ch'egli è meno forte a contenersi in un peccato, che in un altro, ed egli gli dà ec.
Esempio: Coll. SS. Pad. Della quale talvolta eravamo toccati per tentazione del nimico, stando noi nelle nostre celle.
Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 34. Se fosse tentazione di nimico, incontanente fia sconfitto vedendovi così sicuri, e arditi.
Esempio: G. V. 12. 3. 10. Non ci lascia tentare oltre alla nostra possa, ma colla tentazione fa frutto.

416) Dizion.4° Ed. .
TENTELLARE
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vol.5 pag.57

TENTELLARE.
Definiz: V. A. Tintinnire, Risonare.
Esempio: Sen. Provv. Questa boce è trall'altre magnifiche cose del nostro Demetrio, e ancora suona, e tentella ne' miei orecchi (il T. Lat. ha: vibrare)

417) Dizion.4° Ed. .
TENTENNA
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vol.5 pag.57

TENTENNA.
Definiz: Diciamo Stare in tentenne di Cosa, che tentenni, barcolli, stia male in piedi, o accenni di cadere. Lat. vacillare. Gr. παραφέρεσθαι.
Esempio: Fir. As. 19. Il letto, che da se medesimo, per esser picciolo, e un piè manco, stava in tentenne ec. cascò per terra.

418) Dizion.4° Ed. .
TENTENNAMENTO
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vol.5 pag.58

TENTENNAMENTO.
Definiz: Il tentennare.

419) Dizion.4° Ed. .
TENTENNANTE
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vol.5 pag.58

TENTENNANTE.
Definiz: Che tentenna.
Esempio: Buon. Fier. 3. 4. 2. Che 'nsieme andando amazza tentennanti Si dolgon ec.

420) Dizion.4° Ed. .
TENTENNARE
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vol.5 pag.58

TENTENNARE.
Definiz: Dimenare; e si usa in signific. att. e neutr. Lat. agitare, commovere. Gr. ἀνασείειν.
Esempio: Pataff. 8. Seccaggine era all'uscio a tentennare.
Esempio: Buon. Fier. 4. 2. 7. E rientrare, e tentennar di teste.
Esempio: Malm. 5. 52. Rabbiosa il capo verso il ciel tentenna.
Esempio: Menz. sat. 8. S'è messo a tentennar presso un altare.
Definiz: §. Diciamo Tentennare, o Tentennarla, per Vacillare, Titubare, o Non andar risoluto, o di buone gambe, a far checchessia; che diremmo anche, ma in modo più basso, Ninnarla, o Dimenarsi nel manico. Lat. titubare, nutare.
Esempio: Varch. Ercol. 55. Ogni volta che ad alcuno pare aver ricevuto picciolo premio d'alcuna sua fatica, o non vorrebbe fare alcuna cosa, o dubita, se la vuol fare, o no, mostrando, che egli la farebbe, se maggior prezzo dato, o promesso gli fosse, si dice: e' nicchia, e' pigola, e' miagola, e' la lella, e' tentenna.
Esempio: Fir. rim. burl. 128. Pel vostro tentennar, per vostro amore, Il tempo si divide in mezzo, e 'n quarti.
Esempio: Tac. Dav. ann. 12. 144. Vi furono di quelli, che protestando, se Cesare la tentennasse, d'andare a fargliele far per forza, usciron di senato con furia.
Esempio: E Tac. Dav. stor. 1. 248. I Germani ec. la tentennarono.

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