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Volume 5 - Dizionario 4° Ed.
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421) Dizion.4° Ed. .
TENTENNATA
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vol.5 pag.58

TENTENNATA.
Definiz: Tentennamento; e vale anche Picchiata, Colpo. Lat. ictus. Gr. πληγή.
Esempio: Fir. As. 185. Nè restò mai con un baston pien di nodi, ch'egli avea tra mano, di darmi all'usato di strane tentennate.
Esempio: Morg. 17. 101. Diede ad Orlando una gran tentennata.
Esempio: Lasc. Pinz. 4. 12. E non conoscendo potrebbe darvi qualche tentennata, che voi non sareste mai più buono.

422) Dizion.4° Ed. .
TENTENNATO
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vol.5 pag.58

TENTENNATO.
Definiz: Add. da Tentennare.

423) Dizion.4° Ed. .
TENTENNATORE
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vol.5 pag.58

TENTENNATORE.
Definiz: Che fa tentennare, o Che tentenna.

424) Dizion.4° Ed. .
TENTENNINO
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vol.5 pag.58

TENTENNINO.
Definiz: Uno di que' nomi, co' quali dal volgo s'appella il Diavolo.
Esempio: Pataff. 6. E 'l diavol tentennino al buio arriccia.
Esempio: Morg. 19. 71. Ch'era per certo il diavol tentennino.
Esempio: Malm. 3. 69. Costei è quella strega maliarda, Che manda i cavallucci a tentennino.
Esempio: Car. lett. 2. 41. I tentennini non desistevano però di domandare quando si risponderebbe (quì per similit.)

425) Dizion.4° Ed. .
TENTENNÍO
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vol.5 pag.58

TENTENNÍO.
Definiz: Tentennamento, Il tentennare.
Esempio: Menz. sat. 2. Perch'io m'accorgo a un certo tentennío, Che gli orecchioni all'asino stropiccio.

426) Dizion.4° Ed. .
TENTENNONE
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vol.5 pag.58

TENTENNONE.
Definiz: Si dice in modo basso di Colui, che è nelle sue operazioni irresoluto, risolve adagio, e conclude poco. Lat. cunctator. Gr. μηλλητής.
Esempio: Buon. Fier. intr. 4. Accieca le persone, Fa 'l sordo, il goffo, il dormi, il tentennone.
Esempio: E Buon. Fier. 4. 1. 7. Ch'uscir dianzi sgridando, e minacciando Que' tentennoni della serenata.

427) Dizion.4° Ed. .
TENTONE, e TENTONI
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vol.5 pag.58

TENTONE, e TENTONI.
Definiz: Avverb. Diciamo Andare tentone, o a tentone, e vale Andare adagio, e leggieri, quasi tastando co' piedi il suolo, o faccendosi la strada collo stendere le braccia innanzi, il che si fa per lo buio, o per non esser sentito. Lat. pedetentim. Gr. βάδην.
Esempio: Bocc. nov. 86. 8. A tentone dirittamente al letto, dove il marito dormiva, se n'andò.
Esempio: Ar. Fur. 28. 62. Viene all'uscio, lo spigne, e quel gli cede, Entra pian piano, e va tenton col piede.
Esempio: Lasc. Pinz. 4. 3. Andavi colle mani innanzi a questo modo tentoni, come coloro, che fanno a metti l'uovo.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 3. Sospettando Parcittadino, che quella roba non fosse serpe, o badalichio, che 'l mordesse, a tentone la ricevette (cioè: con riguardo)
Esempio: Cas. uf. com. 93. È da stabilire, e conchiudere quale sia quella cosa, la quale in questa ragione d'amicizia il primo luogo tiene, acciocchè, non la sapendo, a tentoni non andiamo (cioè: con incertezza, con irresoluzione)

428) Dizion.4° Ed. .
TENUE
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vol.5 pag.58

TENUE.
Definiz: V. L. Add. Che ha tenuità, Scarso, Sottile, Lieve. Lat. tenuis. Gr. ψιλός.
Esempio: Fir. disc. lett. 311. Z tenue, e z rozzo.
Esempio: Salvin. disc. 1. 142. L'arte de' quali (legisti) nel colmo, e nel vigore della repubblica era tenue, e ristrettissima.
Esempio: E Salvin. disc. 200. Con volonterosa prontezza m'esercito, incitando per quanto io posso col tenue sì, ma assiduo esempio mio i migliori, e più dotti a far lo stesso.
Esempio: Segn. Mann. Marz. 26. 2. Siano pure ignobili le opere, che a te spettano, sian triviali, sian tenui, non dubitare, basteranno a santificarti, purchè sian fatte con quella perfezione maggiore, che lor conviensi.

429) Dizion.4° Ed. .
TENUEMENTE
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vol.5 pag.58

TENUEMENTE.
Definiz: Avverb. Con tenuità. Lat. tenuiter. Gr. λεπτῶς.
Esempio: Varch. Ercol. 238. Nessuna delle sue parole ha larghezza, e conseguentemente non s'aspira, cioè si profferisce tenuemente.

430) Dizion.4° Ed. .
TENUISSIMO
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vol.5 pag.58

TENUISSIMO.
Definiz: Superl. di Tenue.
Esempio: Amet. 22. Vede sorgere in giro non d'altro colore, che le tenebre, due tenuissime ciglia.
Esempio: Viv. disc. Arn. 30. Con che spesa convenisse operare, la quale a proporzione del benefizio grandissimo io stimo tenuissima.

431) Dizion.4° Ed. .
TENUITĀ, TENUITADE, e TENUITATE
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vol.5 pag.58

TENUITÀ, TENUITADE, e TENUITATE.
Definiz: V. L. Astratto di Tenue; Scarsità, Leggerezza, Sottigliezza. Lat. tenuitas. Gr. λεπτότης.
Esempio: Cr. 2. 13. 13. Spesse volte passano, e si mutano in altra spezie, per la tenuità del cibo, e del letame.

432) Dizion.4° Ed. .
TENUTA
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vol.5 pag.58-59

TENUTA.
Definiz: Verbale da Tenere; Il possedere, Possesso.
Esempio: G. V. 12. 57. 1. Essendo per rettori del nostro comune messo in tenuta, e possessione di certi beni.
Esempio: Bocc. nov. 45. 7. Con certi compagni armati a dovere entrare in tenuta andò.
Esempio: M. V. 1. 69. Il mise a cammino, e mandollo a pigliare la tenuta di Bologna.
Esempio: Esp. Pat. Nost. Il reame del Cielo è loro, non solamente per promessa, ma per tenuta certana.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 198. Io piglierò la tenuta doman da sera a buon'otta.
Definiz: §. I. Diciamo in proverb. Chi è in tenuta, Dio l'aiuta; per dinotare, che Chi è in possesso è di miglior condizione. Lat. melior est conditio possidentis. v. Flos 228.
Esempio: Cecch. Esalt. cr. 1. 3. Chi è in tenuta, il ciel l'aiuta.
Definiz: §. II. Tenuta, per Circuito di paese, o di terreno, che si possegga, Possessione. Lat. fundus. Gr. χωρίον, ἀγρός.
Esempio: G. V. 4. 5. 4. Altri se n'andarono ad abitare per lo contado intorno, dove aveano loro processioni, e tenute.
Esempio: Com. Inf. 27. E sotto questa promessa entrasse cautamente nelle lor tenute.
Esempio: M. V. 2. 42. Facea grandi, e belli furti di bestiame, traendo i buoi delle tenute murate, e guardate.
Esempio: Dittam. 1. 23. Sessantatrè città con più tenute Prese.
Definiz: §. III. Tenuta, il Capire, Contenere, e Ricevere in se, Capacità.
Esempio: Pass. 266. Fa crescere l'umiltà, la quale crescendo sempre diventa più capace, e di maggior tenuta a ricevere più della grazia.
Esempio: Com. Par. 3. Siccome esemplifica santo Agostino delli vasi differenti in tenuta, e tutti pieni, che così ha pienezza, e più là non puote lo maggiore, come lo minore.
Esempio: But. Par. 2. 1. Dirieto alla capacità, e tenuta del mio ingegno.

433) Dizion.4° Ed. .
TENUTELLA
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vol.5 pag.59

TENUTELLA.
Definiz: Dim. di Tenuta, in signific. di Possessione. Lat. parvus fundus. Gr. ἀγρίδιον.
Esempio: M. V. 10. 83. E questi in diversi luoghi, e tempi tolsono certe tenutelle del distretto del comune di Firenze.

434) Dizion.4° Ed. .
TENUTO
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vol.5 pag.59

TENUTO.
Definiz: Add. da Tenere.
Esempio: Bocc. g. 1. f. 1. Se io ho ben riguardato oggi alle maniere da Pampinea tenute.
Definiz: §. Per Giudicato, Riputato. Lat. habitus. Gr. νομισθείς.
Esempio: Franc. Barb. 301. 13. E se tu sei con egli, Non seguitar tu quegli, Incorrere a follía Che poi tenuto 'n sia.
Definiz: §. II. Per Obbligato. Lat. devinctus. Gr. δεδεμένος.
Esempio: Nov. ant. 7. 5. Il mercatante non m'insegnò neente, non gli era neente tenuto.
Esempio: Bocc. concl. 11. A queste son io tenuto di render conto.
Esempio: Cronichett. d'Amar. 104. Ogni Cristiano è tenuto di fare bene a' suoi.
Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 24. Siamo tenuti di servire a colui, che ci recò.
Esempio: Cron. Morell. 262. Siamo tutti tenuti a quel deposito, e ciascuno in tutto.
Esempio: E Cron. Mor. 263. Assegna quelle (masserizie) si appartengono a lei, e che ancora sia tenuta d'assegnare ragione.
Esempio: Bemb. stor. 6. 86. Gli disse, nessuna cosa essere, di cui egli alla repubblica tenuto non fosse.

435) Dizion.4° Ed. .
TENZA
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vol.5 pag.59

TENZA.
Definiz: V. A. Tenzone. Lat. contentio. Gr. ἔρις.
Esempio: G. V. 8. 67. 1. Ciò assentì lo Re di Francia per la tenza, ch'egli avea colla Chiesa.
Esempio: E G. V. 10. 86. 2. Per la tenza, che aveano della detta guardia colla gente del Duca.
Esempio: Rim. ant. P. N. Pier Vign. Novella canzon prega Quella, che senza tenza Tutt'or s'agenza di gentil costume.

436) Dizion.4° Ed. .
TENZIONARE
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vol.5 pag.59

TENZIONARE.
v. TENZONARE.
437) Dizion.4° Ed. .
TENZIONE
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vol.5 pag.59

TENZIONE.
v. TENZONE.
438) Dizion.4° Ed. .
TENZONARE, e TENZIONARE
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vol.5 pag.59

TENZONARE, e TENZIONARE.
Definiz: Disputare, Combattere, Contrastare, Quistionare. Lat. concertare, pugnare. Gr. ἐρίζειν, μάχεσθαι.
Esempio: Tes. Br. 1. 5. La prima è dialettica, la quale c'insegna tenzionare, contendere, e disputare l'uno contro l'altro.
Esempio: Dant. Inf. 8. Che sì, e nò nel capo mi tenzona.
Esempio: Varch. Ercol. 76. Altercare, onde nacque altercazione, è verbo de' Latini, i quali dicono ancora altercari in voce deponente, in vece del quale i Toscani hanno tenzionare, ovvero tenzonare, cioè rissare, contendere, e combattere, cioè quistionare di parole.

439) Dizion.4° Ed. .
TENZONATO
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vol.5 pag.59

TENZONATO.
Definiz: Add. da Tenzonare. Lat. disputatus. Gr. διαλεγόμενος.

440) Dizion.4° Ed. .
TENZONE, e TENZIONE
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vol.5 pag.59

TENZONE, e TENZIONE.
Definiz: Contrasto, Quistione, Combattimento, e per lo più di parole. Lat. concertatio. Gr. ἔρις.
Esempio: G. V. 6. 3. 2. Cominciossi per così vil cosa, come per la tenzone d'un picciolo cagnuolo.
Esempio: Bocc. nov. 15. 37. Pur dopo lunga tenzone un prete disse.
Esempio: Dant. Inf. 6. Ed egli a me: dopo lunga tenzone Verranno al sangue.
Esempio: Petr. canz. 5. 5. In nulla sua tenzone Fur mai cagion sì belle.

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