Pagina d'entrata della Lessicografia della Crusca in rete


Vai direttamente a:

  1. Contenuti
  2. Menù di navigazione
  3. Dimensione dei caratteri

Volume 5 - Dizionario 4° Ed.
numero di voci per pagina:
461) Dizion.4° Ed. .
TEREBINTO
Apri Voce completa

vol.5 pag.60

TEREBINTO.
Definiz: Spezie d'albero, dal pedale, e da' rami del quale stilla un liquore detto Trementina. Lat. terebinthus. Gr. τέρμινθος.
Esempio: Cr. 9. 98. 1. I frutti sieno ec. roveri, bossi, terebinto, lentischio, cederni, tigli, leccio minore, e i tassi, e i pini si lievin via.
Esempio: Pallad. cap. 38. Fiori d'alberi salvatichi non s'osi tenere loro a vicino, che sono nocivi, cioè cerro, tiglio, lentischio, terebinto, e somiglianti.

462) Dizion.4° Ed. .
TERGERE
Apri Voce completa

vol.5 pag.60

TERGERE.
Definiz: V. L. Ripulire. Lat. tergere. Gr. ὀμοργνῦναι.
Esempio: Petr. son. 114. O rose sparse in dolce falda Di viva neve, in ch'io mi specchio, e tergo.
Esempio: Vit. Pitt. 57. Leviamoci dinanzi agli occhi le nebbie, e terghiamo gli umori.

463) Dizion.4° Ed. .
TERGO
Apri Voce completa

vol.5 pag.60

TERGO.
Definiz: La Parte deretana dell'uomo, opposta al petto, Dorso. Lat. tergum, dorsum. Gr. νῶτον.
Esempio: Dant. Purg. 26. E chi è quella turba, Che sì ne va diretro a' vostri terghi?
Esempio: Ar. Fur. 18. 119. Poichè si vide a tutti dare il tergo, Vincitrice venía verso l'albergo.
Definiz: §. A tergo, o Da tergo, posti avverbialm. vagliono A dietro, Di dietro. Lat. retro, retrorsum. Gr. νῶτον.
Esempio: Petr. cap. 9. Ma chi fe l'opra, gli venía da tergo.
Esempio: Tac. Dav. stor. 1. 267. Il Levante, e Ponente con loro forze a tergo, se avessero avuto altri capi, erano materia da guerreggiare un gran pezzo.
Esempio: Fir. rim. 29. Quando la bianca mano Questa mia fida scorta Mi porge, acciò non le rimanga a tergo.

464) Dizion.4° Ed. .
TERĖ
Apri Voce completa

vol.5 pag.60

TERÌ.
Definiz: Sorta di moneta Napoletana, oggi più comunemente detta Tarì.
Esempio: G. V. 7. 10. 1. Trovò il tesoro di Manfredi quasi tutto in oro di terì spezzato.

465) Dizion.4° Ed. .
TERIACA
Apri Voce completa

vol.5 pag.60

TERIACA.
Definiz: Lo stesso, che Triaca. Lat. teriaca. Gr. τηριακή.
Esempio: Cr. 5. 11. 3. Universalmente (la corteccia dell'alloro) è teriaca a tutti i veleni bevuta.
Esempio: E Cr. 14. 8. La corteccia del moro è teriaca del iusquiamo.
Esempio: Ricett. Fior. 196. Teriaca d'Andromaco vecchio secondo Galeno.
Esempio: Capr. Bott. 4. 72. Io ti dico, che lo aprir degli occhi, che ha fatto agli uomini questa Accademia, è per essere la teriaca loro (quì figuratam.)

466) Dizion.4° Ed. .
TERME
Apri Voce completa

vol.5 pag.60

TERME.
Definiz: V. L. Bagni. Lat. thermae.
Esempio: Borgh. Orig. Fir. 120. Degli acquidotti, e terme poca fatica ci sarà a mostrare, ch'elle ci fossero.
Esempio: E Borgh. Orig. Fir. 131. Dovendo fra l'altre cose somministrare l'acque a que' bagni pubblici detti con voce Greca, donde a principio elle vennero, terme, che ancora ritiene l'antico nome.

467) Dizion.4° Ed. .
TERMINALE
Apri Voce completa

vol.5 pag.60

TERMINALE.
Definiz: Add. Di termine, Terminativo.
Esempio: Paol. Oros. La terra di Cartagine, ficcati i pali terminali, che la disegnavano, la notte da' lupi sconfitti, e morsi, e rosi fuoro trovati.

468) Dizion.4° Ed. .
TERMINAMENTO
Apri Voce completa

vol.5 pag.60

TERMINAMENTO.
Definiz: Il terminare.

469) Dizion.4° Ed. .
TERMINANTE
Apri Voce completa

vol.5 pag.60

TERMINANTE.
Definiz: Che termina. Lat. terminans. Gr. ὁρίζων.
Esempio: Cr. 2. 25. 5. Dal profondo della terra si tira (l'acqua) e mescolasi bene, e digestisce dal caldo del luogo terminante.

470) Dizion.4° Ed. .
TERMINARE
Apri Voce completa

vol.5 pag.60-61

TERMINARE.
Definiz: Porre termini, cioè contrassegni, o confini tra l'una possessione, e l'altra. Lat. terminare. Gr. ὁρίζειν.
Esempio: M. V. 8. 95. Perchè semo entrati in ragionamenti di confini, diremo de' confini tra il nostro comune, e quello di Bologna ec. i quali furono terminati per messer Alderighi da Siena arbitro intra i detti comuni.
Esempio: Ovvid. Pist. 67. È la più nobile contrada (l'Asia) che sia, la quale per la sua grandezza a pena si può terminare.
Definiz: §. I. Per similit. vale Finire. Lat. finem imponere. Gr. τέλος ἐπιτιθέναι.
Esempio: Pass. 2. Delle quali cose con debito ordine nostro trattato proseguendo, sofficientemente si terminerà la dottrina della vera penitenza.
Esempio: Bocc. introd. 2. Siccome la estremità dell'allegrezza il dolore occupa, così le miserie da sopravvegnente letizia sono terminate.
Esempio: E Bocc. nov. 37. 11. O felici anime, alle quali in un medesimo dì addivenne il fervente amore, e la mortal vita terminare.
Esempio: Dant. Par. 8. Ove ogni ben si termina, e s'inizia.
Definiz: §. II. In signific. neutr. vale Aver termine, e fine, Non si stender più avanti.
Esempio: Dant. Inf. 1. Là ove terminava quella valle.
Definiz: §. III. Per Morire.
Esempio: Bocc. nov. 51. 5. Come se inferma fosse, e fosse stata per terminare.

471) Dizion.4° Ed. .
TERMINATAMENTE
Apri Voce completa

vol.5 pag.61

TERMINATAMENTE.
Definiz: Avverb. Determinatamente, Precisamente.
Esempio: Bemb. pros. 3. 108. In maniera che dire si può terminatamente così.
Esempio: Varch. Ercol. 269. Il verso ec. ha tanti piedi, e tali terminatamente, e con tale ordine posti.

472) Dizion.4° Ed. .
TERMINATEZZA
Apri Voce completa

vol.5 pag.61

TERMINATEZZA.
Definiz: Terminamento, Limitazione. Lat. limes. Gr. ὅρος.
Esempio: Salvin. disc. 1. 377. Conoscendo i difetti della materia delle cose ec. la fievolezza, e terminatezza dell'umano intendimento.

473) Dizion.4° Ed. .
TERMINATISSIMO
Apri Voce completa

vol.5 pag.61

TERMINATISSIMO.
Definiz: Superl. di Terminato.
Esempio: Gal. Sist. 128. Per non essere il moto retto di sua natura eterno, ma terminatissimo, non può naturalmente competere alla terra.
Esempio: E Gal. Sist. 306. Le altezze meridiane della stella sono più agevoli da osservarsi, come quelle, che sono terminatissime, e concedono qualche spazio all'osservatore di poterle continuare.

474) Dizion.4° Ed. .
TERMINATIVO
Apri Voce completa

vol.5 pag.61

TERMINATIVO.
Definiz: Add. Che dà termine.
Esempio: But. Purg. 7. 1. L'orizzonte è circolo terminativo della nostra vista.
Esempio: E But. Purg. altrove: Orizzonte, questo è lo cerchio terminativo della nostra vista, mezzo tra uno emisperio, e l'altro.

475) Dizion.4° Ed. .
TERMINATO
Apri Voce completa

vol.5 pag.61

TERMINATO.
Definiz: Add. da Terminare.
Esempio: Amet. 22. Libera lascia la candida fronte mirare ad Ameto, il quale nella sommità degli aurei crini con nero nastro ponente all'una, e agli altri dovuto confine, terminata conosce.
Esempio: Sen. Pist. 15. Fa' un segnale terminato a te medesimo, che non possa passare benchè tu volessi
Esempio: Borgh. Rip. 228. I tre elementi ancora che seguono sotto i cieli, come corpi semplici, e trasparenti, non terminati, non hanno veramente colore.

476) Dizion.4° Ed. .
TERMINATORE
Apri Voce completa

vol.5 pag.61

TERMINATORE.
Definiz: Che termina. Lat. finitor. Gr. ὁρίζων.
Esempio: Petr. uom. ill. Con somma confidenza dimandarono lui terminatore di sì gran cosa.
Esempio: S. Ag. C. D. Scipione mirabile, e preclaro terminatore di quella crudele, e mortale seconda guerra Affricana.
Esempio: E S. Ag. C. D. appresso: Nel cominciamento l'iniziatore, e nel fine il terminatore.
Definiz: §. Talora, vale Colui, che pone termini.
Esempio: Borgh. Orig. Fir. 58. Non son già sicuro, che questi fussero i primi terminatori della prima condotta della Colonia.

477) Dizion.4° Ed. .
TERMINAZIONE
Apri Voce completa

vol.5 pag.61

TERMINAZIONE.
Definiz: Termine, Il terminare. Lat. terminatio, finis. Gr. τέλος.
Esempio: Varch. stor. Aspettandosi da tutti la terminazione dell'affare in quell'anno.

478) Dizion.4° Ed. .
TERMINE
Apri Voce completa

vol.5 pag.61-62

TERMINE.
Definiz: Parte estrema, o Stremità costituita, o stabilita d'alcuna cosa, Confino. Lat. terminus. Gr. πέρας.
Esempio: Dant. Inf. 9. Che Italia chiude, e i suo' termini bagna.
Esempio: E Dan. Par. 2. Esser conviene un termine, da onde Lo suo contrario più passar non lasci.
Esempio: Bocc. nov. 34. 3. Nè solamente dentro a' termini di Cicilia stette la sua fama racchiusa, ma ec. in Barbería era chiarissima.
Esempio: E Bocc. nov. 98. 51. Ha costei fuor degli estremi termini della terra in esilio perpetuo relegata.
Definiz: §. I. Termine, per Contrassegno di confino.
Definiz: §. II. Termine, per Condizione, Ordine prefisso. Lat. finis, terminus. Gr. τέλος, πέρας .
Esempio: Bocc. nov. 14. 2. A qualunque della proposta materia da quinci innanzi novellerà, converrà, che infra questi termini dica.
Esempio: E Bocc. nov. 89. 5. Troppo fuori de' termini posti loro si lasciano andare.
Esempio: Fiamm. 5. 25. Oltre ad ogni termine di ragione t'ho amato.
Definiz: §. III. Termine, per Fine, Terminazione.
Esempio: Bocc. nov. 25. 18. Gli ultimi termini conobber d'amore.
Esempio: E Bocc. nov. 35. 12. E così il suo disavventurato amore ebbe termine.
Esempio: M. V. 7. 2. A Dio piacque di porre termine a quello lignaggio.
Esempio: Petr. cap. 6. E di tua vita il termine non sai.
Definiz: §. IV. Termine, per Fine, o Intenzione, che altri si prefigga, od Oggetto, a che s'indirizzi nell'operare.
Esempio: Bocc. vit. Dant. 233. Acciocchè siccome in termine fisso, lasciando le transitorie cose, in lui si fermi ogni nostra speranza.
Esempio: Lab. 60. In lei, siccome in termine fisso, avesti sempre ferma speranza.
Definiz: §. V. Termine, per Ispazio di tempo.
Esempio: Gr. S. Gir. 28. Quando egli ha digiunato un termine, tanto che la pelle gli sia avvizzata, ed egli va, e cerca un cigulo pertugio, e stretto ec. e poi valica oltre.
Esempio: Bocc. nov. 15. 22. Se pur son così fatti i parentadi di Cicilia, che in sì picciol termine si dimentichino.
Esempio: E Bocc. nov. 99. 23. Questa è la cagion, per la quale io questo termine, e non maggiore, ti domando.
Definiz: §. VI. Termine, per Tempo prefisso. Lat. dies dicta. Gr. ἡμέρα τακτή.
Esempio: Bocc. nov. 33. 11. Aspettarono il termine dato.
Esempio: E Bocc. nov. 98. 5. Appressandosi il termine delle future nozze.
Esempio: Com. Inf. 7. In vendere a termine, ch'è spezie d'usura.
Esempio: G. V. 9. 156. 2. Di ciò diede termine a' frati, che a questo articolo diliberatamente rispondessono.
Esempio: M. V. 10. 84. Venne a composizione di dare alla compagna in diversi termini fiorini cento ottantamila d'oro.
Definiz: §. VII. Termine, per Grado, Stato, Essere.
Esempio: Bocc. pr. 3. A niun convenevol termine mi lasciava contento stare.
Esempio: E Bocc. nov. 11. 12. Mentre le cose erano in questi termini, Marchese, e Stecchi ec. temetter forte.
Esempio: E Bocc. nov. 98. 23. Stando adunque in questi termini il maritaggio di Sofronia, e di Tito, Publio suo padre di questa vita passò.
Esempio: Segn. stor. 9. 248. Allora i signori Veneziani essendo astretti da una gran fame ec. si conducessero in cattivi termini.
Definiz: §. VIII. Termini, presso a' loici sono gli Estremi della proposizione, corrispondenti presso a' gramatici a' nomi sustantivi, e addiettivi; e generalmente sotto questa voce si comprendono tutte le Parole proprie, e particolari, appartenenti a scienze, o ad arti ec. che perciò si dicono Termini di esse.
Esempio: Salv. avvertim. 1. 3. pr. Nel qual trattato i nomi, e i termini de' Latini grammatici useremo quasi sempre, poichè oramai dimestichi son divenuti in guisa del parlar nostro, che ec.
Definiz: §. IX. Termini, nell'architettura si dicono una Spezie di statue di mezzo busto, che finiscono a foggia di pilastri. v. il Vocabol. del Disegno.
Esempio: Borgh. Rip. 507. Con un fregio di fanciulli, e femmine a uso di termini.
Esempio: Car. lett. 2. 1. I piedistallli, che sostengono i termini.
Esempio: Salvin. disc. 1. 25. Lo stesso Ermes unito con Atena, cioè Pallade, diede il nome all'Ermatene, cioè sorta di termini, o statue di mezzo busto, che per ornamento del suo studiuolo di villa, e librería con tanta sollecitudine si fa provvedere Cicerone dal suo amico, e confidente Attico.
Definiz: §. X. Uscir de' termini, vale Partirsi dal giusto, e dal conveniente.
Esempio: Tac. Dav. ann. 3. 68. Se la donna esce de' termini, questo è (chiamiamola per lo nome suo) dappocaggine del marito.

479) Dizion.4° Ed. .
TERMOMETRO
Apri Voce completa

vol.5 pag.62

TERMOMETRO.
Definiz: Strumento per uso di misurare il caldo, e il freddo. Lat. thermometrum. Gr. θερμόμετρον.
Esempio: Sagg. nat. esp. 2. Serve questo (strumento) siccome gli altri, per conoscere le mutazioni del caldo, e del freddo dell'aria, e dicesi comunemente termometro.
Esempio: E Sagg. nat. esp. 4. Con un simile imbuto adunque si potrà finir d'empiere il termometro.
Esempio: E Sagg. nat. esp. appresso: Allora si serra la bocca del cannello ec. colla fiamma, ed è fatto il termometro.

480) Dizion.4° Ed. .
TERNARIO, e TERNARO
Apri Voce completa

vol.5 pag.62

TERNARIO, e TERNARO.
Definiz: Aggiunto di numero, e vale Raccolto di tre cose insieme. Lat. numerus ternarius. Gr. τριάς.
Esempio: Dant. Par. 28. L'altro ternaro, che così germoglia In questa primavera sempiterna.
Definiz: §. I. Ternarj, si dicono anche i Versi Toscani in terza rima.
Esempio: Buon. Fier. 5. 4. 3. Maggior reca a' poemi Dignità, che i ternarj far non ponno.
Esempio: Lor. Med. com. 121. Confesso, il ternario essere più alto, e grande stile.
Definiz: §. II. Per Terzetto, o Terzina.
Esempio: Varch. Lez. 162. Nel primo quadernario, e nel secondo, e ne' due ternarj, le quali tre parti dichiareremo ad una ad una.
Esempio: E Varch. Lez. 643. Questa maniera di versi chiamati ora terzetti, ora ternarj, e quando terzine ec. si dicono volgarmente terze rime.

2000-2004 ACCADEMIA DELLA CRUSCA è vietato riprodurre senza autorizzazione testi e immagini

Valid XHTML 1.1! Valid CSS! Level AA conformance icon, W3C-WAI Web Content Accessibility Guidelines 1.0