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Volume 5 - Dizionario 4° Ed.
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201) Dizion.4° Ed. .
TASTARE
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vol.5 pag.20

TASTARE.
Definiz: Esercitare il senso del tasto; Toccare. Lat. palpare, tangere. Gr. ψηλαφᾶν.
Esempio: Stor. Aiolf. Il fe disarmare, e tutto 'l tastò, s'egli era ferito, o percosso.
Esempio: Amet. 63. Colle tremanti mani tasta li vaghi pomi.
Esempio: Dant. Purg. 22. Per quel, che Clio lì con teco tasta.
Esempio: But. ivi: Tasta, cioè cerca; tastare è cercare.
Definiz: §. Per metaf. vale Tentare, Riconoscere, Intendere per bella guisa. Lat. tentare, explorare. Gr. καταπειρᾶν.
Esempio: Cron. Morell. 309. Diliberossi mandarvi a vedere, e sentire, e tastare l'animo, e la possa.
Esempio: Dittam. 3. 23. La guida mia mi tenta ancor ch'io 'l tasti, Per udirlo parlare.
Esempio: Franc. Barb. 246. 24. Per certo, ch'appostando Vanno, e ciò, ch'hai, tastando.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 103. Il cherico avea una mazza, e andava innanzi tastando il guado.
Esempio: Fir. Trin. 1. 2. Alessandro Amadori ha fatta tastare più volte così dalla lunga, se voi volete la sirocchia.

202) Dizion.4° Ed. .
TASTATO
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vol.5 pag.20

TASTATO.
Definiz: Add. da Tastare. Lat. tactus, attrectatus, exploratus.
Esempio: Bocc. nov. 80. 33. Primieramente tastate le botti, che si credeva, che piene d'olio fossero, trovò quelle esser piene d'acqua marina (cioè: cercate, guardate)

203) Dizion.4° Ed. .
TASTATORE
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vol.5 pag.20

TASTATORE.
Definiz: Che tasta.

204) Dizion.4° Ed. .
TASTATURA
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vol.5 pag.20

TASTATURA.
Definiz: L'Ordine de' tasti.
Esempio: Salvin. pros. Tosc. 1. 208. Il loro corpo (delle cicale) è un corpo di liuto ec. una siringa colle sue divisioni, una tastatura.

205) Dizion.4° Ed. .
TASTETTA
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vol.5 pag.20

TASTETTA.
Definiz: Dim. di Tasta.
Esempio: Libr. cur. malatt. Metti nella cavità una tastetta di radice del tutumaglio seccata all'ombra.

206) Dizion.4° Ed. .
TASTO
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vol.5 pag.20

TASTO.
Definiz: Tatto.
Esempio: Fr. Iac. T. Da cinque parti veggio, Che tu m'hai assediato, Audito, viso, e tasto.
Definiz: §. I. Andare al tasto, o col tasto, vale Servirsi del tatto in vece della vista. Lat. palpando incedere.
Esempio: Bern. rim. 1. 33. Coì vivendo voi quieto, e casto, Andrete ritto ritto in Paradiso, E troverete l'uscio andando al tasto.
Esempio: Buon. Fier. 1. 2. 2. Sempre garagollare, e ir col tasto.
Definiz: §. II. Tasti, si dicono anche que' Legnetti dell'organo, buonaccordo, e simili strumenti, che si toccano per sonare, e quegli Spartimenti del manico della cetera, o del liuto, o d'altri strumenti di quella guisa, dove s'aggravan le corde colla mano manca.
Esempio: Com. Inf. 16. Ed è suono di tasti, come quello della chitarra.
Esempio: Libr. Son. 135. Ma fa, Recca, che i tasti sien di casa.
Esempio: Varch. Ercol. 276. Nel sonare il liuto la mano sinistra, che si adopera in sul manico in toccando i tasti, cagiona il numero.
Definiz: §. III. Toccare un tasto, per metaf. vale Entrare in qualche proposito con brevità, e destrezza. Lat. rem caute tangere. Gr. εὐλαβῶς ἅπτεσθαι.
Esempio: Salv. Spin. 2. 3. Per rispondere al primo tasto, che tu toccasti.
Esempio: Malm. 3. 49. Avendone più volte tocco un tasto, E sentendosi dar sempre cartacce.
Definiz: §. IV. Toccare il tasto buono, vale Entrare nel punto principale, o nella materia, che più aggrada.
Esempio: Salvin. disc. 2. 204. Quando si arriva a toccare, come si dice, il tasto buono, cioè quel soggetto, e quella materia di ragionare, che all'ascoltante più aggrada, dove prima era egli stato queto, e composto in udire, si toglie allora, ma non so come, dall'indifferenza ec.
Esempio: Menz. sat. 2. Dica il Meccoli poi, s'io tocco un tasto, Che sia de' buoni.

207) Dizion.4° Ed. .
TASTOLINA
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vol.5 pag.21

TASTOLINA.
Definiz: Dim. di Tasta; Tastetta.
Esempio: Libr. cur. malatt. Si vagliono di certe tastoline fatte di giunco.

208) Dizion.4° Ed. .
TASTONE, e TASTONI
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vol.5 pag.21

TASTONE, e TASTONI.
Definiz: Avverb. Andar tastone, o a tastone, vale Andar brancolando, al tasto.
Esempio: Vit. Barl. 21. E sì fa egli assai quando va a tastone, e sì cade alcuna volta in uno fossato.
Esempio: Salvin. disc. 1. 261. Ognuno crede d'avere dal canto suo la verità; gli uomini la vanno al buio, come a tastoni, cercando.
Definiz: §. Per metaf. vale Far checchessia a caso, o a vanvera. Lat. temere. Gr. εἰκῇ.
Esempio: Rim. ant. Salvin. Doni 141. Grazia gli fe la divina potenza, Senza la qual ciascun parla a tastone.
Esempio: M. Aldobr. P. N. 44. Sanza queste cose guardare non puote niuno dirittamente operare, se non a tastone, siccome al giorno d'oggi fanno ancora i malvagi fisichi.

209) Dizion.4° Ed. .
TATO, e TATA
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vol.5 pag.21

TATO, e TATA.
Definiz: Voci fanciullesche, che vagliono Fratello, e Sorella. Lat. frater, soror. Gr. ἀδελφός, ἀδελφή.
Esempio: Malm. 2. 66. E piangendo diceva: o tato mio, Se tu muori ec.
Esempio: Buon. Fier. intr. 2. 5. Che 'n cura m'accettò tata, e tutrice.
Esempio: E Buon. Fier. 2. 3. 12. Elle tate, e nutrici L'ebber cresciuto amico, e fur felici.

210) Dizion.4° Ed. .
TATTAMELLA
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vol.5 pag.21

TATTAMELLA.
Esempio: Varch. Ercol. 52. Nel medesimo significato si piglia tattamellare, onde nasce tattamella, cioè uno, che cicala assai, e non sa che, nè perchè.

211) Dizion.4° Ed. .
TATTAMELLARE
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vol.5 pag.21

TATTAMELLARE.
Definiz: Ciarlare. Lat. inaniter verba funditare, effutire. Gr. ψυχρολογεῖν.
Esempio: Varch. Ercol. 52. Nel medesimo significato si piglia tattamellare, onde nasce tattamella, cioè uno, che cicala assai, e non sa che, nè perchè.

212) Dizion.4° Ed. .
TATTERA
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vol.5 pag.21

TATTERA.
Definiz: Tacca, nel signific. del §. IV.
Esempio: Malm. 10. 39. Dell'esser folto il bosco, e d'altre tattere, Che gli narra costui, saper non cura (quì vale: minuzie, o circostanze di poca considerazione)

213) Dizion.4° Ed. .
TATTO
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vol.5 pag.21

TATTO.
Definiz: Potenza sensitiva esteriore, sparsa per tutto 'l corpo, per la quale s'apprende la qualità tangibile, propria delle cose corporee. Lat. tactus. Gr. ἀφή.
Esempio: Esp. Vang. I cinque sentimenti del corpo, ciò sono: vedere, gustare, udire, odorare, e tatto.
Esempio: Petr. son. 158. Alcun d'acqua, e di fuoco il gusto, e 'l tatto Acquetan.
Esempio: Dant. Purg. 8. Per lei assai di lieve si comprende Quanto in femmina fuoco d'amor dura, Se l'occhio, o 'l tatto spesso nol raccende.

214) Dizion.4° Ed. .
TATUSA
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vol.5 pag.21

TATUSA.
Definiz: Sorta d'animale.
Esempio: Serd. stor. 2. 62. Le tatuse di vista insolita, di grandezza come porcelletti, hanno nella pelle alcune scaglie.

215) Dizion.4° Ed. .
TAVERNA
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vol.5 pag.21

TAVERNA.
Definiz: Ostería. Lat. taberna meritoria, caupona. Gr. ταβερνεῖον.
Esempio: Bocc. intr. 11. Ora a quella taverna, ora a quell'altra andando.
Esempio: E Bocc. nov. 1. 8. Le taverne, e gli altri disonesti luoghi visitava volentieri.
Esempio: Liv. Dec. 3. Allora prese Virginio la sua figliuola, e la balia; trassele da parte appresso una taverna, ch'era quivi.
Esempio: G. V. 11. 2. 21. Più si logora oggi in un popolo di Firenze a taverne, che non soleano logorare i nostri antichi in tutta la città.
Esempio: Tesorett. Br. E tengo grande scherna Chi dispende in taverna.
Esempio: Dant. Inf. 22. Ma nella chiesa Co' santi, e in taverna co' ghiottoni.
Esempio: Bern. Orl. 2. 13. 2. Per gloria già solea la guerra farsi, Taverna, e mercanzía può or chiamarsi.

216) Dizion.4° Ed. .
TAVERNAIO
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vol.5 pag.21

TAVERNAIO.
Definiz: Quegli, che tiene taverna, Oste; e gli antichi il presero anche per Beccaio. Lat. caupo. Gr. κάπηλος.
Esempio: Libr. Mott. Un tavernaio, dicendogli uno, che comperava carne da lui, perchè gli vendesse meglio ec.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 70. Il pensier sia vostro, che volete tor l'arte a' tavernai (parla di due, che volevano da loro macellar due porci)
Esempio: E Franc. Sacch. nov. 102. Sempre vi è stato un tavernaio, che ha tagliato carne; e fra l'altre buonissime vitelle, e gran porci.
Esempio: Fr. Iac. T. 1. 3. 5. Or son così avvilato Da una mercenaria, Figlia di tavernaia.
Esempio: Vit. SS. Pad. 2. 225. Fece chiamare lo suo fattore, ch'era sopra gli tavernai, e comandógli ec.
Definiz: §. I. Per Frequentator di taverne.
Esempio: Maestruzz. 1. 24. Se sono pubblicamente tavernai, e tre volte ammoniti non se ne rimangono ec.
Definiz: §. II. Una ne pensa il ghiotto, e l'altra il tavernaio.
v. GHIOTTO §. VI.
217) Dizion.4° Ed. .
TAVERNIERE
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vol.5 pag.21

TAVERNIERE.
Definiz: Che frequenta le taverne. Lat. ganeo, helluo. Gr. ἄσωτος, γαστρίμαργος.
Esempio: Bocc. lett. Pin. Ross. 274. Acciò ch'io taccia per meno vergogna di noi i ghiottoni, i tavernieri, i puttanieri, e gli altri di simile lordura disonesti uomini.
Esempio: Pass. 134. Non sia ebriaco, ne taverniere, non giucatore, nè masnadiere.
Definiz: §. I. Taverniere, per Tavernaio. Lat. caupo. Gr. κάπηλος.
Esempio: Vit. SS. Pad. 2. 225. Un giorno venendo egli a briga con un taverniere della terra ec.
Esempio: E Vit. S. Pad. appresso: Incominciarono ad animarlo, e provocarlo contro a quel taveniere, dicendo, che troopo gli tornava a gran disonore, che il suo nipote fosse villaneggiato da una vile persona.
Esempio: E Vit. S. Pad. appresso: Comandógli, che da quel taverniere ec. non togliesse mai nè gabella, nè prigione.
Esempio: Guid. G. Quivi li tavernieri, quivi li speziali.
Esempio: Amm. ant. 23. 3. 11. Quello, ched e' fa al canto del secondo gallo, lo prossimo tavernieri anzi dì saprà.
Definiz: §. II. Un conto fa il ghiotto, e un altro il taverniere; proverb. che vale lo stesso, che Fare il conto senza l'oste.
Esempio: Varch. stor. 15. 600. Ma come dicono i volgari con quel proverbio plebeo: un conto faceva il ghiotto, e un altro il taverniere.

218) Dizion.4° Ed. .
TAVOLA
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vol.5 pag.21-23

TAVOLA.
Definiz: Arnese composto d'una, o di più assi messe in piano, che si regge sopra uno, o più piedi, e serve per diversi usi, ma principalmente per mensa. Lat. mensa. Gr. τράπεζα.
Esempio: Vit. Crist. Che imbandigione non conosciuta fue portata dinanzi a quella tavola!
Definiz: §. I. Essere a tavola, Andare a tavola, e simili, vagliono Essere, o Andare alla mensa per cibarsi.
Esempio: Bocc. nov. 6. 7. Come che gli altri, che alla tavola dello inquisitore erano, tutti ridessono.
Esempio: E Bocc. nov. 15. 17. Ed essendo da tavola levati ec.
Esempio: E Bocc. nov. 29. 25. Sentendo le donne, e' cavalieri del palagio nel conte adunati per dovere andare a tavola ec.
Esempio: E Bocc. nov. 41. 30. Le nuove spose ec. già a tavola erano per mangiare assettate.
Esempio: E Bocc. nov. 50. 11. Essendo noi già posti a tavola, Ercolano, e la moglie, ed io, e noi sentimmo presso di noi starnutire.
Esempio: E Bocc. num. 15. Senza alcuna scusa fare, da tavola si fuggì.
Esempio: Guid. G. Essendo il detto Re allora a tavola ripiena di diverse imbandigioni.
Definiz: §. II. Mettere tavola, o Far tavola, vale Far conviti. Lat. convivare. Gr. εὐωχεῖσθαι.
Esempio: Bocc. nov. 89. 8. Io sono ricco giovane, e spendo il mio in metter tavola, e onorare i miei cittadini.
Esempio: Cron. Morell. 290. Fra questo tempo i Ciompi non restavano di far male, di rubare certi, e d'ardere per le vie, e ad ogni uscio era messo tavola.
Esempio: Cecch. Corr. 2. 7. Anche nel campo È necessaria la cucina, e massime A chi tien grado, e fa tavola magna.
Definiz: §. III. Mettere le tavole, e Levare le tavole, vale Apparecchiare, e Sparecchiare.
Esempio: Bocc. g. 3. f. 5. Come levate furono le tavole, così comandò, che la Lauretta una danza prendesse.
Esempio: E Bocc. nov. 79. 10. È maravigliosa cosa a vedere ec. le tavole messe alla reale.
Definiz: §. IV. A tavola non s'invecchia; proverbio, che si usa per dinotare l'allegría delle mense.
Definiz: §. V. Ragionar de' morti a tavola, o Ricordare i morti a tavola; proverb. che vale Dire cosa non proporzionata al tempo, e al luogo, Far cosa impropria. Lat. loco, et tempori non consulere, non prospicere.
Esempio: Cecch. Servig. 5. 12. Costui va ricordando i morti a tavola.
Esempio: Ambr. Cof. 3. 2. Sicch'e' sarebbe un trassinare, e premere Le piaghe vecchie, e ragionare a tavola De' morti.
Definiz: §. VI. La tavola è una mezza colla; proverb. che vale, che Gli uomini sopraffatti dal cibo, e dal vino facilmente manifestano la verità delle cose. Lat. in vino veritas. Gr. ἀλήθεια οἴνος. v. Flos 116.
Esempio: Red. annot. Ditir. 27. La tavola è una mezza colla.
Definiz: §. VII. Tavola, per lo Banco de' banchieri.
Esempio: Bocc. nov. 73. 10. Che avrem noi a fare altro, se non ec. andare alle tavole de cambiatori, le quali sapete, che stanno sempre cariche di grossi, e di fiorini.
Esempio: M. V. 11. 38. tit. Come in Firenze s'ordinò tavola per lo comune per servire i soldati.
Esempio: Dep. Decam. proem.6. Avea il nome nella ragione degli Scali della tavola, che così allora dicevano, pigliando la voce da' Latini nel puro sentimento loro, che l'uso comune oggi dice banco, e banchiere quel, che allora diceano tavoliere; la qual voce non intesa nel Novellino era stata mutata in cavaliere.
Esempio: Borgh. Mon. 185. Onde ebbero agevolmente principio le tavole del cambio minuto, e a bell'agio, e ad altro fine conseguentemente del grosso: che mi piace quì per ora chiamare co' nostri vecchi, che presero il nome puro de' Latini, tavola, e tavoliere quel, che oggi diciamo banco, e banchiere.
Definiz: §. VIII. Tavola, per Asse, o Pezzo d'asse semplicemente.
Esempio: Bocc. intr. 22. Fatto venir bare, e tali furono, che per difetto di quelle sopra alcuna tavola ne ponieno.
Esempio: E Bocc. nov. 15. 17. Egli era in un chiassetto stretto ec. sopra due travicelli tra l'una casa all'altra posti, alcune tavole confitte ec. delle quali tavole quella, che con lui cadde, era l'una.
Definiz: §. IX. E figuratam.
Esempio: Pass. prol. Questa seconda tavola (della penitenza) dove è lo scampo, e la salute della maggior parte della gente umana, accortamente prese ec.
Esempio: E Passav. appresso: Stendiamo le mani a prendere questa necessaria, e virtuosa tavola della penitenza.
Definiz: §. X. Tavola, per Quadro d'altare.
Esempio: M. V. 4. 7. Feciono trarre fuori l'antica figura di nostra Donna, dipinta nella tavola di santa Maria in Pruneta.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 121. In quelli tempi, che morì Papa Urbano Quinto, una tavola essendo di lui posta in una nobile chiesa d una gran città, vidi a quella essere posto un torchio acceso di due libbre.
Esempio: Borgh. Rip. 115. Due tavole ci rimangono in santa Croce.
Definiz: §. XI. Tavola, per Ispazio quadro.
Esempio: Cr. 4. 9. 4. Da quattro, ovvero cinque generazioni di nobili sermenti porremo, e bisognerà massimamente le generazioni a tavole disporre.
Esempio: E Cr. cap. 14. 1. Sicchè una vite sia nel mezzo di questa tavola, e l'altre intorno stanti.
Definiz: §. XII. E Tavola, Sorta di giuoco che si fa in sul tavoliere.
Esempio: Nov. ant. 5. 1. Appresso mangiare qual prese a giucare a zara, e qual a tavole, o a scacchi, o ad altri diversi giuochi.
Esempio: Bocc. g. 3. p. 10. Chi a giucare a scacchi, e chi a tavole, mentre gli altri dormirono, si diede.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 165. Quando giucava a scacchi, e quando a tavole.
Definiz: §. XIII. Dar a due tavole, o Dare a due tavole a un tratto, metaf. presa dal giuoco di sbaraglino, vale lo stesso, che Fare un viaggio, e due servizj, o Pigliar due colombi a una fava. Lat. in saltu uno capere duos apros, duos parietes eadem fidelia dealbare .
Esempio: Malm. 5. 14. E a due tavole dar vorrebbe a un tratto.
Definiz: §. XIV. Giuoco di poche tavole, vale Impresa breve, e facile.
Esempio: Fir. Trin. 1. 2. Questo è un giuoco di poche tavole a chiarirsene.
Definiz: §. XV. Far tavola, Tavolare, Intavolare.
Esempio: Bocc. nov. 20. 4. Per la prima notte incappò una volta, per consumare il matrimonio, a toccarla, e di poco fallò, che egli di quell'una non fece tavola (quì figuratam. e vale: non arrivò a consumar l'atto carnale)
Definiz: §. XVI. Tavola ritonda, o rotonda, era un antico Ordine di cavallería, che si disse anche Tavola vecchia, a distinzione dell'istesso Ordine rinnovato detto Tavola nuova.
Esempio: Tav. Rit. Scontrano un antico cavaliere, lo quale era stato della tavola vecchia.
Esempio: Morg. 18. 4. Io farò centomila in un momento Cavalier della tavola rotonda.
Definiz: §. XVII. Onde si dice Potere andare a tavola ritonda, di Checchessia, o stare a tavola ritonda, di Checchessia, che abbia in se somma eccellenza.
Esempio: Red. Ditir. 28. Ma non lice ad ogni vino Di Pumino Stare a tavola ritonda.
Definiz: §. XVIII. Tavola, per Libro, o cosa simile, ove si registrano le cose pubbliche. Lat. tabulae.
Esempio: M. V. 5. 74. Misono innanzi a' signori, che si facesse una tavola, nella quale si scrivessono tutti i beni immobili della città, e del contado.
Esempio: Pass. 195. De' dieci comandamenti delle tavole di Mosè, ec. I comandamenti della prima tavola s'appartengono all'amore di Dio.
Esempio: Liv. Dec. 3. Già era passata la maggior parte dell'anno, e le due tavole delle leggi eran giunte.
Definiz: §. XIX. E Tavole, si dicono altresì quelle Carte aggiunte a' libri, nelle quali sono figure, immagini ec. intagliate in rame, o in legno.
Definiz: §. XX. Tavole, si dicono ancora quelle Raccolte di termini particolari, e di numeri determinati, per comodo delle pratiche delle scienze, e dell'arti, fatte in forma di repertorio, e sono di diverse spezie; come Tavole astronomiche, genealogiche ec.
Esempio: Serd. stor. 1. 11. Con uguale avvedimento fecero le tavole delle declinazioni, delle quali oggi si servono i marinari a trovare la latitudine ec. de' luoghi.
Definiz: §. XXI. Tavola de' libri, per lo stesso, che Indice, Repertorio. Lat. index. Gr. σύλλαβος.
Definiz: §. XXII. E Tavola, per quella Carta contenente l'alfabeto, sulla quale i fanciulli imparano a leggere. Lat. tabella abecedaria.
Definiz: §. XXIII. In tavola, si dicono le Gioie di superficie piana affaccettate solamente nell'estremità.

219) Dizion.4° Ed. .
TAVOLACCIAIO
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vol.5 pag.23

TAVOLACCIAIO.
Definiz: Che fa i tavolacci.
Esempio: Guid. G. Quivi li legnaiuoli ec. i quali acconciavano li carri colle ruote volgenti, quivi li tavolacciai.

220) Dizion.4° Ed. .
TAVOLACCINO
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vol.5 pag.23

TAVOLACCINO .
Definiz: Servo de' magistrati. Lat. accensus. Gr. δήμιος.
Esempio: Pataff. 4. E in Catalogna i buon tavolaccini.
Esempio: Varch. stor. 11. 363. E perchè le cose andassono per l'ordine loro v'erano non solo oltre i ramarri delle compagnie, i tavolaccini, e i mazzieri della signoria, ma i famigli de' signori Otto.
Esempio: Bellinc. son. 273. Più, che un tavolaccin, mi trovo al verde.
Esempio: Malm. 6. 108. Tavolaccini, Raccogliete pel numero, e le fave Pigliate in man.

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