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Volume 5 - Dizionario 4° Ed.
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241) Dizion.4° Ed. .
TAZZONE
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vol.5 pag.24

TAZZONE.
Definiz: Accrescit. di Tazza.
Esempio: Fir. As. 303. Piglia quel tazzone, e lavalo molto bene.
Esempio: E Firenz. As. d'oro. appresso: Bevvi tutto in uno sorso quel grandissimo tazzone di vino.
Esempio: Buon. Fier. 1. 3. 6. Che quel nobil tazzon di quel razzese M'andò più giù pel sen, che per la gola.
Esempio: E Buon. Fier. 3. 1. 13. Questo gran tazzon di vino Io propino A te, Dio, fabro degli anni.

242) Dizion.4° Ed. .
omografo. 1
TE
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vol.5 pag.24-25

TE.
Definiz: Coll'E chiusa. Voce di tutti i casi obbliqui del pronome primitivo Tu, distinta da' segni de' casi, o dalle preposizioni espresse, o sottintese. Lat. tui, tibi, te.
Esempio: Bocc. nov. 18. 24. Niuna cosa è, che per contentamento di te far potessi ec. che io, come per me medesima, non la facessi.
Esempio: E Bocc. nov. 28. 22. Tu non gli puoi nè vedere, nè udire, se non come essi te.
Esempio: Lab. 9. Mentre tu estimi altrui in te crudelmente adoperare, tu solo se' colui, che verso te incrudelisci.
Esempio: E Lab. 293. Ahi cattivello a te, come t'eran quivi colle parole graffiati gli usatti!
Esempio: Petr. canz. 29. 5. Sgombra da te queste dannose some.
Esempio: E Petr. canz. 40. 8. Non fa per te di star fra gente allegra, Vedova sconsolata in veste negra.
Esempio: Dant. Inf. 16. Felice te, che sì parli a tua posta.
Definiz: §. I. Te, quando seguita il pronome senz'altro segno, è sempre nel terzo caso.
Esempio: Bocc. nov. 42. 17. Io medesima tel son venuta a significare.
Definiz: §. II. Te, si prepone alle particelle LO, LI, GLI, LA, LE, NE. Che quando si volesse posporre non più si direbbe TE, ma TI.
v. TI.
Esempio: Bocc. nov. 23. 15. Figliuola, se tu di queste cose ti crucci, io non me ne maraviglio, nè te ne so ripigliare.
Esempio: E Bocc. nov. 43. 12. Vogliamtelo aver detto, acciocchè tu poi, se questo avvenisse, non ti possi di noi rammaricare.
Esempio: E Bocc. nov. 69. 7. Lusca, io non posso credere, che queste parole vengano dalla mia donna, e perciò guarda quello, che tu parli, e se pure da lei venissero, non credo, che con l'animo dir te le faccia.
Esempio: E Bocc. num. 21. E' mi pare, che egli stea in maniera, che senza alcun maestro io medesima tel trarrò ottimamente.
Esempio: E Bocc. nov. 85. 12. O disse Bruno, tu te la griferai.
Esempio: Filoc. 2. Il Re mosso a pietà di lei, che l'amava come figliuola, disse: non piagnere, che non te gli darò.
Definiz: §. III. Te, quando è posto avanti alla particella NE, o affissa, o non affissa al verbo, è lo stesso, che il TI, che accompagna il verbo, e fallo neutr. pass. e talora semplicemente ha forza di particella riempitiva.
Esempio: Bocc. nov. 58. 4. Cesca, che vuol dire questo, che, essendo oggi festa, tu te ne se' così tosto tornata in casa?

243) Dizion.4° Ed. .
omografo. 2
TE
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vol.5 pag.25

TE.
Definiz: Pronunziata coll'E larga, è la seconda persona del singulare dell'imperativo del verbo Tenere, e vale Tieni. Lat. accipe. Gr. τῆ.
Esempio: Bocc. nov. 62. 13. Te questo lume, buono uomo, e guata, se egli è netto a tuo modo.
Esempio: E Bocc. nov. 100. 15. Te, fa' compiutamente quello, che il tuo, e mio signore t'ha imposto.
Definiz: §. I. Te, si congiunge talora colla NE, raddoppiandosi la N, ed allora NE serve in vece del secondo caso.
Esempio: Bocc. nov. 76. 14. Forse che alcuna altra cosa gliele fece sputare; tenne un'altra (cioè: togline)
Definiz: §. II. Te te, così raddoppiato, Modo di allettare i cani.
Esempio: Circ. Gell. 8. 183. Ma che vuol da me questo cane che egli mi fa tante carezze? te te. Oh quanto è amico, e fedele all'uomo quest'animale!
Definiz: §. III. Te te, è anche Sorta di giuoco fanciullesco.
Esempio: Malm. 6. 35. Altri giuoca a te te con paglie, e spilli (v. le note)

244) Dizion.4° Ed. .
omografo. 3
TE
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vol.5 pag.25

TE.
Definiz: Arboscello, che nasce nel Giappone, nella China, e nel Siam, donde a noi vengono le foglie accartocciate per uso di bere il loro Decotto, che parimente si appella Te. Lat. *the.
Esempio: Red. annot. Ditir. 40. Il te è una bevanda usitatissima tra le persone nobili nella China, e nel Giappone, e quasi in tutte le parti dell'Indie Orientali, e si compone col tenere infusa nell'acqua bollente una certa erba chiamata Te, ovvero Cià.

245) Dizion.4° Ed. .
TEATRALE
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vol.5 pag.25

TEATRALE.
Definiz: Add. Di teatro, Da teatro. Lat. theatralis, theatricus. Gr. θεατρικός.
Esempio: Salvin. pros. Tosc. 1. 155. E chi direbbe, che la canora Melpomene guernita d'una teatrale tragica rimbombante voce, col pianto stesso dilettando, movesse, e ammaestrasse?

246) Dizion.4° Ed. .
TEATRICO
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vol.5 pag.25

TEATRICO.
Definiz: V. A. Add. Teatrale. . Lat. theatralis, theatricus. Gr. θεατρικός.
Esempio: S. Ag. C. D. Non vo' dire, che quelle cose mistiche poetiche sien più brutte, che queste teatriche.
Esempio: E S. Ag. C. D. altrove: Quella teatrica, e favolosa teología discende da questa civile, e rispondele nelli versi de' poeti, come rimbalzasse nello specchio.

247) Dizion.4° Ed. .
TEATRO
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vol.5 pag.25

TEATRO.
Definiz: Edificio, dove si rappresentano gli spettacoli. Lat. theatrum. Gr. θέατρον.
Esempio: Bocc. g. 6. f. 9. Le piagge delle quali montagnette così digradando giù verso 'l piano discendevano, come ne' teatri veggiamo dalla lor sommità i gradi infino all'infimo venire successivamente ordinati, sempre ristrignendo il cerchio loro.
Esempio: Petr. son. 10. Quì non palazzi, non teatro, o loggia.

248) Dizion.4° Ed. .
TECCA
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vol.5 pag.25

TECCA.
Definiz: Piccolissima macchia, Un minimo che di cattivo. Lat. labecula, menda. Gr. κηλίδιον.
Esempio: Sen. Pist. Della qual cosa e' non hae nè vizio, nè tecca.
Esempio: Tes. Br. 3. 7. Tu la metterai in un vasello di rame bene netto, e s'ella genera alcuna mala tecca infra tre dì, quell'acqua non è buona.
Esempio: E Tes. Br. 8. 34. Io non perdono volentieri altrui lo misfatto, di che io non sento nulla tecca in me.
Esempio: Varch. Ercol. 98. Quando i maestri voglion significare, che i fanciulli non se le sono sapute, e non ne hanno detto straccio, usano queste voci: boccata, boccicata, boccicone, cica, calía, gamba, tecca ec.

249) Dizion.4° Ed. .
TECCHIRE
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vol.5 pag.25

TECCHIRE.
Definiz: Attecchire. Lat. provenire. Gr. προκόπτειν.

250) Dizion.4° Ed. .
TECCHITO
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vol.5 pag.25

TECCHITO.
Definiz: Add. da Tecchire.
Esempio: Pataff. 2. Ed è nuovo arzigogo, e mal tecchito (cioè: che ha fatto mala pruova)

251) Dizion.4° Ed. .
TECCOLA
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vol.5 pag.25

TECCOLA.
Definiz: Dim. di Tecca. Lat. labecula. Gr. κηλίδιον.

252) Dizion.4° Ed. .
TECCOLINA
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vol.5 pag.25

TECCOLINA.
Definiz: Dim. di Teccola. Lat. labecula. Gr. κηλίδιον.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. Si confessi in maniera, che non rimanga una menoma teccolina di peccato da dire.

253) Dizion.4° Ed. .
TECO
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vol.5 pag.25

TECO.
Definiz: Con te, Con esso te; e si accompagna alcuna volta colle voci STESSO, e MEDESIMO, e talora anche vi si replica la preposizione CON in amendue i generi. Lat. tecum. Gr. μετὰ σοῦ.
Esempio: Bocc. nov. 80. 26. Spero d'avere ancora assai di buon tempo con teco.
Esempio: E Bocc. nov. 83. 6. Egli ti dirà incontanente, che tu avrai a fare, e noi ne verrem teco.
Esempio: E Amor. vis. 21. Insieme me ne venni teco istesso, E sai, che 'l picciolino mio fratello Uccisi.
Esempio: Fiamm. 1. 56. Certo voler nol dei, nè credo, che 'l vogli, se savia teco medesima ti consigli.
Esempio: Petr. son. 206. E con duro pensier teco vaneggio.
Esempio: Dant. Inf. 10. Mio figlio, ov'è, e perchè non è teco?
Esempio: Rim. ant. F. R. Con teco a guerreggiar si muove Amore.
Esempio: Ciriff. Calv. 1. 3. Or vo' venir con teco, acciocch'io intenda.

254) Dizion.4° Ed. .
TECOMECO
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vol.5 pag.25

TECOMECO.
Definiz: Posto in vece di sust. si dice di Colui, che parlando teco, dice male del tuo avversario, e allo 'ncontro. Gr. αλλιπόσαλλος ἀλλοπρόσαλλος.
Esempio: Cavalc. Pungil. E questi tali si chiamano comunemente tecomeco, che non hanno fermezza in sue parole, sì che per seguente generano molti scandoli.
Esempio: Varch. Ercol. 79. D'un commettimale, il quale sotto spezie d'amicizia vada ora riferendo a questi, e ora a quelli, si dice: egli è un tecomeco.
Esempio: Comp. Mantell. Egli ha coda di scorpio, e viso umano, Gran tecomeco, simoniaco, e 'ngordo, Lupo rapace, e di lingua, e di mano.
Esempio: Libr. Son. 10. E' si conosce fra' tuoi zibaldoni Un certo buriasso, un tecomeco.
Esempio: Lasc. madr. 8. Credimi, che tu se' un tecomeco.

255) Dizion.4° Ed. .
omografo. 1
TEDA
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vol.5 pag.26

TEDA.
Definiz: V. L. Fiaccola, che usavano gli antichi nelle solennità nuziali. Lat. taeda. Gr. δᾴς.
Esempio: Amet. 37. Ed entrata colle accese tede nella camera del novello sposo ec. lieta trall'altre giovani contenta mi poteva dire.
Esempio: E Amet. 40. La quale essi pietosi ad uno armigero di Marte congiunsono con dolorose tede in matrimonio.

256) Dizion.4° Ed. .
omografo. 2
TEDA
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vol.5 pag.26

TEDA.
Definiz: Spezie di Pino salvatico, del cui legno si fanno varj lavori. Lat. teda, theda, pinus sylvestris. Gr. δᾴδιον.
Esempio: Bern. Orl. 3. 7. 16. Ove aveva di piante ogni maniera, Lecci, querce, ed altri arbori da ghiande, Larice, teda, pino, abeto v'era.

257) Dizion.4° Ed. .
TEDIARE
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vol.5 pag.26

TEDIARE.
Definiz: Tenere a tedio, Intertenere noiando, Noiare. Lat. taedio afficere.
Esempio: M. V. 10. 100. Ogni huomo, che l'udía, tediando, facea maravigliare.
Esempio: Morg. 17. 27. E' colpi, e l'altre cose, che facía, Per non tediar chi legge, non si conta.
Esempio: Cas. lett. Per non tediar V. S. Illustrissima con lungo ragionamento.

258) Dizion.4° Ed. .
TEDIO
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vol.5 pag.26

TEDIO.
Definiz: Noia, che si patisce per lo più nell'aspettare; Rincrescimento. Lat. taedium, molestia. Gr. δυσφορία, ἀνία.
Esempio: Maestruzz. 2. 10. 1. L'accidia importa alcuno tedio.
Esempio: M. V. 9. 82. Le cui volture, e travaglie continove senza intramessa delle forestiere possono ingenerare tedio.
Esempio: Cavalc. Frutt. ling. Almeno per tedio si vincano (cioè: per importunità)
Esempio: Petr. cap. 3. Vuoi vedere in un cuor diletto, e tedio Dolce, ed amaro? or mira il fero Erode.
Esempio: Bern. Orl. 1. 4. 25. Pien di malinconía tutto, e di tedio Sol se ne sta, nè vuol pur, ch'altri il veda.
Definiz: §. Tenere a tedio, e Stare a tedio, vagliono Tediare, o Esser trattenuto noiosamente.
Esempio: Morg. 5. 8. E non ha ignun per tenerla più a tedio, Ch'a corpo a corpo con lei voglia guerra.
Esempio: E Morg. 11. 18. Si dipartì senza più stare a tedio.

259) Dizion.4° Ed. .
TEDIOSO
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vol.5 pag.26

TEDIOSO.
Definiz: Add. Di tedio, Noioso, Rincrescevole. Lat. molestus. Gr. ἀνιαρός.
Esempio: Bocc. g. 2. f. 3. Giorni per le vivande, le quali s'usano in quegli, alquanto tediosi alle più genti.
Esempio: Fiamm. 4. 101. Poichè quelle danze essendomi divenute per altro pensier tediose ec.
Esempio: M. V. 9. 51. Loro guerre erano inferme, e tediose.
Esempio: Cron. Morell. Tu diverrai tedioso, ontoso, e maninconoso, e tristo.

260) Dizion.4° Ed. .
TEGAMATA
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vol.5 pag.26

TEGAMATA.
Definiz: Tanta materia, quanta entra in un tegame.
Definiz: §. Per Colpo dato con tegame.
Esempio: Lasc. rim. madrig. 30. L'ha tocco più picchiate, Panate, e piattellate, e tegamate, Che non ha peli addosso.

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