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Volume 5 - Dizionario 4° Ed.
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601) Dizion.4° Ed. .
TESTURA
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vol.5 pag.74

TESTURA.
Definiz: Tessitura, Il tessuto. textum, textura. Gr. τὸ ὑφαντόν.
Definiz: §. Testura, figuratam.
Esempio: Gal. Sist. 251. Molte cose sarebbono da dirsi, e da considerarsi intorno alla testura di questo argomento.
Esempio: Menz. sat. 4. Quindi è, che il volgo chiama rozza, e oscura Ogni più saggia, e gloriosa penna, Le frasi, i versi, i ritmi, e la testura.

602) Dizion.4° Ed. .
TETRAFARMACO
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vol.5 pag.74

TETRAFARMACO.
Definiz: V. G. Termine medico; Nome generico di medicamento composto di quattro ingredienti, e comprende lattovarj, impiastri, unguenti ec. Lat. tetrapharmacum. Gr. τετραφάρμακον.
Esempio: Libr. Masc. Lo curano col tetrafarmaco.
Esempio: Libr. cur. malatt. A questo male è molto giovevole il tetrafarmaco.

603) Dizion.4° Ed. .
TETRAGONO
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vol.5 pag.74

TETRAGONO.
Definiz: Add. V. G. Rettangolo equilatero quadrato. Lat. quadratum. Gr. τετράγωνον.
Definiz: §. Talora si prende per Figura solida cubica, usata per simbolo di fortezza d'animo, costanza, sofferenza, e simili; e in questo signific. è usato anche in forza d'add.
Esempio: Dant. Par. 17. Avvegnach'io mi senta Ben tetragono a i colpi di ventura.
Esempio: Tac. Dav. stor. 4. 331. Per governare la repubblica ben tetragono a' colpi di ventura (il T. Lat. ha: firmior adversus fortuita)
Esempio: E Oraz. Cos. I. 137. Oh animo forte, e tetragono a' colpi della fortuna, e del mondo!

604) Dizion.4° Ed. .
TETRO
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vol.5 pag.74

TETRO.
Definiz: Add. Che ha poco lume, Oscuro, Di colore tendente al nero. Lat. obscurus, ater, teter. Gr. σκοτεινός.
Esempio: Dant. Inf. 7. Così tornavan per lo cerchio tetro.
Esempio: E Dan. Par. 2. Or dirai tu, ch'el si dimostra tetro Quivi lo raggio.
Esempio: Petr. cap. 4. Rimirando er'io fatto al sol di neve Tanti spirti, e sì chiari in carcer tetro.
Esempio: Alam. Gir. 5. 145. Si rigiace Girone, e poi sospira Per la bocca versando sangue tetro.

605) Dizion.4° Ed. .
TETTA
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vol.5 pag.74

TETTA.
Definiz: Pronunziato coll'E chiusa. Poppa, Mammella. Lat. mamma, uber. Gr. τίτθη.
Esempio: Petr. uom. ill. Traendo colli labbri il latte dalle tette della detta fiera, infino, che furono trovati da Faustolo pastore.
Esempio: Vit. Plut. Così, come le tette, quando il fanciullino le mugne.
Esempio: Dittam. 1. 17. Gli fer sentire il mel delle sue tette.

606) Dizion.4° Ed. .
TETTARE
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vol.5 pag.74

TETTARE.
Definiz: Poppare. Lat. lac, vel ubera sugere. Gr. θηλάζειν.
Esempio: Com. Par. 23. Così verso lui stendeano le braccia, come fanno li piccioli lattanti verso la madre, quando dimostran l'affezion loro del tettare.

607) Dizion.4° Ed. .
TETTARELLO
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vol.5 pag.74

TETTARELLO.
Definiz: Dim. di Tetto.
Esempio: But. Inf. 14. 1. Spingendo l'uno l'altro sotto un tettarello, che era sopra la porta del palazzo.

608) Dizion.4° Ed. .
TETTO
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vol.5 pag.74

TETTO.
Definiz: Coperta delle fabbriche. Lat. tectum. Gr. στέγη.
Esempio: Bocc. nov. 27. 8. Vide una giovane assai bella tener questo lume, e verso lei venir tre uomini, che del tetto quivi eran discesi.
Esempio: Dant. Purg. 10. Come per sostentar solaio, o tetto. Per mensola talvolta una figura Si vede giunger le ginocchia al petto.
Esempio: G. V. 11. 9. 2. Fuggendo le genti di casa in casa, e di tetto in tetto.
Esempio: E G. V. 11. 113. 3. Cadde in Firenze, e dintorno una gragnuola grossa, e spessa, che coperse le tettora.
Esempio: Amm. ant. 2. 6. 11. Or ragguarda questa moltitudine, alla quale appena bastano le tettora di Roma.
Esempio: Boez. G. S. 60. Se ella volando in sull'alto tetto, Vedrà del bosco l'ombra graziosa, Avrà ogni esca, e cibo in vil dispetto.
Definiz: §. I. A tetto, vale All'ultimo piano della casa, Senza altro palco, che il tetto.
Esempio: Alleg. 311. A tetto, e corta, e stretta era la stanza.
Esempio: Bellinc. son. 276. Io dormo in una cameraccia a tetto, Ch'un pellegrin non vi starebbe in dono.
Definiz: §. II. Non credere dal tetto in su, figuratam. si dice del Non aver credenza delle cose soprannaturali; modo basso.
Esempio: Capr. Bott. 2. 26. Con tutto che essi mostrassono di non creder molto dal tetto in su.
Definiz: §. III. Balzar la palla sull'altrui tetto, maniera proverbiale.
Esempio: Varch. Ercol. 55. Alcuni, quando vogliono significare, che si sia detto male d'alcuno, sogliono dire: e' s'è letto in sul suo libro; o la palla è balzata in sul suo tetto.
Esempio: Cant. Carn. Ott. 26. Come veggion venire, o passar uno, La balza in sul suo tetto.

609) Dizion.4° Ed. .
TETTOIA
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vol.5 pag.74

TETTOIA.
Definiz: Tetto fatto in luogo aperto.

610) Dizion.4° Ed. .
TETTOLA
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vol.5 pag.74

TETTOLA.
Definiz: Dim. di Tetta. Mammellina. Lat. mamilla. Gr. τιτθίον.
Definiz: §. Per similit. Bargiglione nel signific. del §. Lat. verruculae.
Esempio: Cr. 9. 76. 2. Colui, che vuole ordinare, e far greggia delle capre, conviene nel suo eleggere consideri prima l'etadi ec. Nella lor forma si dee guardare ec. che abbiano sotto 'l mento due tettole pendenti, perchè queste cotali son più fertili, e fruttuose.

611) Dizion.4° Ed. .
TETTUCCIO
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vol.5 pag.75

TETTUCCIO.
Definiz: Piccolo tetto.
Esempio: Sen. Provv. La piova o con fronde, o con tettuccio difendono (il T. Lat. ha: culmus)
Esempio: Salv. Granch. 2. 2. E quivi inerpicando su per quello Melarancio, salire in sul tettuccio Della vostra anticamera.

612) Dizion.4° Ed. .
TI
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vol.5 pag.75

TI.
Definiz: Particella, che serve per esprimere il terzo, o 'l quarto caso del pronome TU, e s'alluoga davanti al verbo, o s'affige ad esso, siccome la MI, SI, CI, VI.
Esempio: Bocc. nov. 42. 10. Gostanza, io ti menerò in casa d'una bonissima donna Saracina.
Esempio: E Bocc. nov. 43. 12. Ma tuttavia ti vogliam ricordare, che per queste contrade ec. vanno di male brigate assai.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 38. Ed étti grave il costassù ignuda dimorare.
Esempio: E Bocc. num. 52. Insegnamegli, e io anderò per essi, e farotti di costassù scendere.
Esempio: Dant. Par. 2. Fa', che dopo 'l dosso Ti stea un lume, che tre specchj accenda.
Esempio: Petr. son. 12. Da lei ti vien l'amoroso pensiero, Che, mentre il segui, al sommo ben t'invía.
Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 15. Oggimai non ti temo.
Esempio: E Vit. SS. Pad. 33. Che vuoi tu, Antonio mio, che io ti faccia?
Definiz: §. I. Talvolta ha forza di fare il verbo di significazione neutra passiva.
Esempio: Bocc. nov. 18. 16. Se tu ti contenti lasciare appresso di me questa tua figlioletta ec. io la prenderò volentieri.
Definiz: §. II. Talora è particella riempitiva, posta per vaghezza, e per proprietà di linguaggio.
Esempio: Bocc. nov. 21. 11. Io non so, se tu t'hai posto mente, come noi siamo tenute strette.
Esempio: E Bocc. nov. 43. 11. Che tu con noi ti rimanga per questa sera, n'è caro.
Definiz: §. III. Ti, si prepone alle particelle SI, CI, e si pospone a MI, SI, VI; come pure si pospone alle particelle IL, LO, LI, GLI, LA, LE.
Esempio: Bocc. nov. 26. 18. Io non so, a che io mi tengo, che io non ti ficco le mani negli occhi, e traggogliti.
Esempio: E Bocc. nov. 45. 14. Acciocchè io per questo dono possa dire d'avere ritenuto in vita il mio figliuolo, e per quello averloti sempre obbligato.
Esempio: E Bocc. nov. 64. 6. Abbi per certo, che tu non ci tornerai mai, infino a tanto che io di questa cosa ec. te n'avrò fatto quello onore, che ti si conviene.
Esempio: E Bocc. num. 8. Dio il ti perdoni; farai riporre questa mia rocca, che io lascio quì.
Esempio: E Bocc. nov. 73. 19. Mai frate il diavol ti ci reca; ogni gente ha già desinato, quando tu torni a desinare.
Esempio: E Bocc. nov. 76. 11. Farò stanotte insieme con Buffalmacco la 'ncantazione sopra le galle, e recherolleti domattina a casa.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 42. Se io vendicar mi volessi, riguardando a che partito tu ponesti l'anima mia, la tua vita non mi basterebbe togliendolati, nè cento altre alla tua simiglianti.
Esempio: E Bocc. nov. 80. 14. Salabaetto mio dolce, io mi ti raccomando.
Esempio: E Bocc. nov. 93. 8. Niuno è in questa contrada, che meglio di me cotesto ti sappia mostrare, e perciò, quando ti piaccia, io vi ti menerò.

613) Dizion.4° Ed. .
TIBURTINO, e TEBERTINO
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vol.5 pag.75

TIBURTINO, e TEBERTINO.
Definiz: Pietra viva, di bianchezza simile al marmo, ma spugnosa; che oggi più comunemente si dice Travertino. Lat. lapis tiburtinus.
Esempio: Tes. Br. 3. 6. La calcina sia di pietre bianche, e dure, o rosse, o tiburtine, o pungenti, o almeno canute, o alla fine nere, che sono peggiori.
Esempio: Cr. 1. 11. 4. Quanto alla calcina dico, che si debbe fare di duro sasso, e bianco tiburtino, o colombino di fiume.
Esempio: Pallad. cap. 10. La calcina farai di sasso bianco duro, ovvero di tebertino.

614) Dizion.4° Ed. .
TICCHIO
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vol.5 pag.75

TICCHIO.
Definiz: Capriccio, Ghiribizzo; voce bassa.
Esempio: Malm. 9. 56. Al fin gli tocca il ticchio Di tor del sale, e ve lo spolverizza.

615) Dizion.4° Ed. .
TIELISMO
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vol.5 pag.75

TIELISMO.
Definiz: Spezie di malattía, nella quale frequentissimamente si sputa. Lat. phtyalismus, phtielismus. Gr. πτυαλισμός, πτυελισμός.
Esempio: Libr. cur. malatt. Si lamentano d'un tielismo salato, e amaro.
Esempio: Tratt. segr. cos. donn. Nel tempo de' fiori son sorprese dal tielismo.

616) Dizion.4° Ed. .
TIENTAMMENTE
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vol.5 pag.75

TIENTAMMENTE.
Definiz: Sust. Voce bassa, che si usa in ischerzo, per dinotar Colpo, che altrui si dia, quasi ad oggetto d'indurlo a tenere a mente checchessia.
Esempio: Alleg. rim. 12. Il grillo per paura Si cheta, e 'l componente Forse per non toccare un tientammente.

617) Dizion.4° Ed. .
TIEPIDAMENTE
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vol.5 pag.75

TIEPIDAMENTE.
Definiz: Avverb. Con tiepidezza.
Definiz: §. Per metaf. vale Pigramente, Freddamente. Lat. pigre. Gr. ὀκνῶς.
Esempio: Bocc. nov. 23. 17. Assai tiepidamente negava, se aver mandata la borsa.
Esempio: Com. Purg. 17. O per poco, o tiepidamente amarla.

618) Dizion.4° Ed. .
TIEPIDARE
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vol.5 pag.75

TIEPIDARE.
Definiz: Divenir tiepido. Lat. intepescere. Gr. χλιαίνεσθαι.
Esempio: Soder. Colt. 115. Si schiuma in bollendo con diligenza, e scemato il quinto, si pone a tiepidare.

619) Dizion.4° Ed. .
TIEPIDEZZA, e TEPIDEZZA
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vol.5 pag.75

TIEPIDEZZA, e TEPIDEZZA.
Definiz: Astratto di Tiepido.
Definiz: §.I. Per Pigrizia, e Freddezza. Lat. pigritia. Gr. ὄκνησις.
Esempio: Dant. Purg. 18. O gente, a cui fervore acuto adesso Ricompie forse negligenza, e 'ndugio Da voi per tiepidezza in ben far messo.
Esempio: Lab. 187. La qual tiepidezza il vestimento, che vermiglio mi vedi ec. riscalda.
Esempio: Car. lett. 2. 11. Per voi medesima potete esser certa, che ciò non può venire da tepidezza d'affezione.
Definiz: §. II. Per Peritanza, Timidità. Lat. timiditas. Gr. δειλία.
Esempio: Bocc. nov. 98. 49. Prima della sua tiepidezza, e diffidenzia, ripresolo, gli fece maravigliosa festa.

620) Dizion.4° Ed. .
TIEPIDISSIMO
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vol.5 pag.75

TIEPIDISSIMO.
Definiz: Superl. di Tiepido. Lat. tepidissimus. Gr. χλιαρώτατος.
Definiz: §. Per metaf. vale Lentissimo, Debolisimo.
Esempio: Filoc. 3. 225. Amor diviene tiepidissimo, come gli sguardi cessano.
Esempio: Coll. SS. Pad. Dall'altra parte, che guastassono questo tiepidissimo stato.

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