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Volume 4 - Dizionario 4° Ed.
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261) Dizion.4° Ed. .
RABARBARO
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vol.4 pag.27

RABARBARO.
v. REOBARBARO.
Esempio: Ricett. Fior. 57. Il rabarbaro, secondochè dice Mesue, è una radice inegualmente grossa, e non molto profonda, assai simile al rapontico al colore, e alla sustanza. I rabarbari sono di tre sorte, una, che viene dall'Indie, ed è la migliore; l'altra di Barbería, che tiene il secondo luogo; la terza di Turchia peggiore di tutte. L'ottimo rabarbaro è il fresco, che di fuori nel rosso negreggia.

262) Dizion.4° Ed. .
RABBARUFFARE
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vol.4 pag.27

RABBARUFFARE.
Definiz: Mettere in baruffa, Abbaruffare. Lat. miscere, perturbare, volvere. Gr. ταράττειν.
Esempio: Gell. lett. 3. lez. 8. 175. Come è verbigrazia lo accapigliarsi l'uno uomo con l'altro, per la qual cosa ei si rabbaruffa alcuna volta ancora insino i vestimenti.

263) Dizion.4° Ed. .
RABBARUFFATO
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vol.4 pag.27

RABBARUFFATO.
Definiz: Add. da Rabbaruffare. Lat. inconcinnus, incomptus. Gr. ἄκομψος.
Esempio: Fir. As. 183. Ma prima ravvierò la ravviluppata fronte, ed i peli della coda per la trascurataggine rabbaruffati con estrema diligenza ti pulirò.
Esempio: Morg. 18. 56. Or diciam di Rinaldo, ch'è già presso Al campo, e vede quel rabbaruffato Per la battaglia.
Esempio: Buon. Fier. 4. 5. 6. E che nidiata di ragazzi ha intorno, Rabbaruffati, malconci, e calpesti.

264) Dizion.4° Ed. .
RABBASSARE
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vol.4 pag.27

RABBASSARE.
Definiz: Riabbassare, che vale Di nuovo abbassare, perciocchè le preposizioni RI, e RE hanno per lo più ne' composti forza di reiterazione. Lat. iterum declinare, deprimere. Gr. ἀκαλλόπιστος.
Esempio: Sen. Pist. Ritornando in se, e rabbassandosi quelle cose, che eran levate in alto.
Esempio: Fr. Iac. T. 7. 1. 31. Con tanta leggerezza Alla verità passi, Che già non ti rabbassi, ec.

265) Dizion.4° Ed. .
RABBASSATO
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vol.4 pag.27

RABBASSATO.
Definiz: Add. da Rabbassare. Lat. depressus. Gr. καταπιεσθείς.
Esempio: Pallad. Novemb. 14. Poi, rabbassato il sole, rimenarle alla pastura.

266) Dizion.4° Ed. .
RABBATTERE
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vol.4 pag.28

RABBATTERE.
Definiz: Neutr. pass. Abbattersi nel signific. del §. V. o Abbattersi di nuovo, che anche diciamo Riabbattere. Lat. iterum nancisci. Gr. αὖθις τυγχάνειν.
Esempio: Bocc. nov. 15. 38. E quindi al suo albergo si rabbattè.
Esempio: Cron. Vell. 20. Monna Bartolommea fu bella, e orrevole donna, e fu moglie di Iacopo d'Albizzo. Ebbe un fanciullo maschio da lui, ma poco vivette; non vi si rabbattè mai poi nè in maschio, nè in femmina, nè in ingrossare.
Definiz: §. Per Socchiudere.
Esempio: Pecor. g. 2. nov. 2. Ma perchè e' v'era buio, non si seppe rabbattere l'uscio.
Esempio: Buon. Fier. 4. 4. 11. Rabbattere ascolt'io usci, e finestre, Chiavacci inanellar, mettere stanghe.

267) Dizion.4° Ed. .
RABBATUFFOLARE
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vol.4 pag.28

RABBATUFFOLARE.
Abbatuffolare.
268) Dizion.4° Ed. .
RABBELLIRE
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vol.4 pag.28

RABBELLIRE.
Definiz: Di nuovo abbellire; e non che nel signific. att. ma si usa anche nel neutr. e nel neutr. pass. Lat. rursum ornare, exornare. Gr. αὖθις κατακοσμεῖν.
Esempio: Poliz. st. 2. 34. Poi vedea lieta in forma di fortuna, Sorger sua ninfa, e rabbellirsi il mondo.

269) Dizion.4° Ed. .
RABBELLITO
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vol.4 pag.28

RABBELLITO.
Definiz: Add. da Rabbellire.
Esempio: Salvin. pros. Tosc. 1. 262. I quali poi (moti dell'animo) aggiustati con qualche miglior forma, e rabbelliti volentieri s'inurbano.

270) Dizion.4° Ed. .
RABBERCIARE
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vol.4 pag.28

RABBERCIARE.
Definiz: Rattoppare, Racconciare. Lat. resarcire, reficere. Gr. ἐξαρτίζειν.
Esempio: Varch. stor. 10. 271. Prese ec. Firenzuola, e Scarpería, le quali avendo egli rabberciate, e rimpiastrate un poco, piuttosto che fortificate, le tenne sempre.
Esempio: Tac. Dav. ann. 14. 188. Ragunava poetuzzi novellini, metteva loro innanzi, e faceva levare, e porre, e rabberciare i versi suoi.

271) Dizion.4° Ed. .
RABBERCIATIVO
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vol.4 pag.28

RABBERCIATIVO.
Definiz: Add. Che rabbercia.
Esempio: Varch. Lez. 200. Conciossiachè ella si debba piuttosto chiamare rabberciativa, che fattiva, perciocchè ella non fa mai di nuovo, ma racconcia sempre, e corregge.

272) Dizion.4° Ed. .
RABBERCIATO
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vol.4 pag.28

RABBERCIATO.
Definiz: Add. da Rabberciare.
Esempio: Salv. Granch. prol. Ma nuova, come nuova si direbbe Talor cappa, o mantel non rabberciato Di vecchio, ma levato dalla pezza Di taglio.

273) Dizion.4° Ed. .
RABBIA
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vol.4 pag.28

RABBIA.
Definiz: Malattía propria de' cani, avvegnachè altri animali ancora vi sieno soggetti, la quale inspira loro un sommo orrore a tutti i liquori, e spezialmente all'acqua, gli rende inquieti, e avidi di mordere tutti gli altri animali, ch'e' truovano, che morsi anch'essi di simil malore s'infettano, e finalmente in pochi giorni gli uccide. E a quella similit. si piglia per Eccesso di furore, e d'ira, e Appetito di vendetta, e d'usar crudeltà. Lat. furor, rabies. Gr. μανία, λύσσα.
Esempio: Cavalc. Med. cuor. Rabbia di fiera pessima è dilettarsi di sparger sangue, e rodere altrui.
Esempio: Bocc. nov. 15. 23. Quasi per doglia fu presso a convertire in rabbia la sua grande ira.
Esempio: E Bocc. nov. 73. 20. Calandrino faticato dal peso delle pietre, e dalla rabbia, con la quale la donna aveva battuta ec. non poteva raccogliere lo spirito a formare intera la parola alla risposta.
Esempio: E Bocc. nov. 83. 9. Ben veggio, che io son morto per la rabbia di questa mia moglie.
Esempio: Amet. 8. Ma le ninfe, turbato il lor sollazzo per la canina rabbia, levate con alta voce, appena in pace posero i presti cani.
Esempio: G. V. 10. 122. 2. E con questo era sì gran rabbia del popolo in Orto San Michele, che convenía, che vi fusse a guardia dell'oficiale le famiglie delle signoríe armate col ceppo, e con le mannaie per fare giustizia.
Esempio: Dant. Inf. 27. E quegli attorse Otto volte la coda al dosso duro, E poichè per gran rabbia la si morse, Disse.
Esempio: E Dan. Purg. 11. Ond'era sire, quando fu distrutta La rabbia Fiorentina.
Esempio: Petr. son. 196. L'ira Tideo a tal rabbia sospinse, Che morend'ei si rose Menalippo.
Esempio: Boez. Varch. 4. rim. 1. Crucciosi in vista, e pien di rabbia il core.
Definiz: §. I. Si dice in proverb. La rabbia è, o rimane tra' cani; e vale La discordia è tra gli eguali, e tra persone del medesimo ordine.
Esempio: Tac. Dav. ann. 1. 17. Cesare gli lasciava fare, perchè non essendone imbrattato, la rabbia rimaneva tra' cani (il T. Lat. ha: penes oesdem saevitia facti, et invidia erat)
Definiz: §. II. Per Eccessiva cupidigia. Lat. libido. Gr. ἐπιθυμία.
Esempio: Bocc. nov. 30. 13. Perchè tu farai bene, che tu col tuo diavolo aiuti ad attutare la rabbia al mio inferno.
Esempio: S. Grisost. Con tanto affetto, e rabbia intendiamo pure a raunar pecunia.
Definiz: §. III. Per una Spezie di malore, che anche si dice Stizza.
Esempio: Bocc. nov. 77. 57. Rossa divenuta, come rabbia, e tutta di sangue chiazzata, sarebbe paruta a chi veduta l'avesse la più brutta cosa del mondo.
Definiz: §. IV. Per metaf.
Esempio: Dant. Inf. 29. Come ciascun menava spesso il morso Dell'unghie sopra se per la gran rabbia Del pizzicor, che non ha più soccorso.
Esempio: Guid. G. Rinforzandosi la rabbia de' venti, enfia il pelago ec.

274) Dizion.4° Ed. .
RABBINO
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vol.4 pag.28

RABBINO.
Definiz: Dottore nella legge Ebraica.
Esempio: Cecch. Esalt. cr. 5. 3. Tu hai saper quanto un rabbino antico (alcune edizioni hanno: quanto un caval di Regno)
Esempio: Menz. sat. 5. E pur Curculion vuol dal Coreggio Esser dipinto con un libro in mano, Com'un rabbino del Sinedrio seggio.

275) Dizion.4° Ed. .
RABBIOSAMENTE
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vol.4 pag.28

RABBIOSAMENTE.
Definiz: Avverb. Con rabbia. Lat. rabiose, rabide. Gr. λυσσωδῶς, μανικῶς.
Esempio: Mor. S. Greg. Quando la crudeltà degl'infedeli più rabbiosamente il percoterà.
Esempio: G. V. 11. 1. 10. Venne rabbiosamente rovinando tutti i loro ponti.
Esempio: Red. Vip. 1. 26. Posso affermarvi, essermi intervenuto, che pecore, cani, gatti fatti rabbiosamente mordere dalle vipere ec. non si sono morti.
Esempio: E Red. Vip. 84. Se nel mezzo d'un cerchio fatto di foglie di bettonica si metterà un serpente, vedrassi rabbiosamente imperversare.

276) Dizion.4° Ed. .
RABBIOSISSIMO
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vol.4 pag.28

RABBIOSISSIMO.
Definiz: Superl. di Rabbioso.
Esempio: Fiamm. 3. 66. Ed in esse accendevami di fiera ira, la quale con temorosissimo caldo sì m'infiammava l'animo, che quasi ad atti rabbiosissimi m'induceva.

277) Dizion.4° Ed. .
RABBIOSO
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vol.4 pag.28-29

RABBIOSO.
Definiz: Add. Infettato di rabbia; Arrabbiato. Lat. rabiosus, rabidus. Gr. λυσσώδης, μανικός.
Esempio: Libr. Masc. Il giumento rabbioso fa quello, che il pazzo, e maggiori cose, perchè morde gli altri animali, e appicca loro la rabbia.
Esempio: Bocc. nov. 48. 12. A guisa d'un cane rabbioso, collo stocco in mano corse addosso alla giovane.
Definiz: §. I. Per similit. Adirato, Furioso, Stizzito a guisa di bestia arrabbiata. Lat. rabiosus, furiosus, furibundus. Gr. λυσσώδης.
Esempio: Dant. Inf. 30. E va rabbioso altrui così conciando.
Esempio: E Dan. Inf. appresso: E poichè i due rabbiosi fur passati.
Esempio: Petr. canz. 16. 1. L'aere gravato, e l'importuna nebbia Compressa intorno da rabbiosi venti Tosto conven, che si converta in pioggia.
Esempio: E Petr. son. 83. L'orsa rabbiosa per gli orsacchi suoi, Che trovaron di Maggio aspra pastura, Rode se dentro.
Esempio: Alam. Colt. 1. 3. Tosto ch'il ciel tutti i rabbiosi venti Discacciando ec.
Esempio: E Alam. Colt. 2. 43. A i venti diede L'invitta potestà d'empiere il cielo Di rabbioso furor, di pioggia, e neve.
Definiz: §. Per Ismoderato, Eccessivo. Lat. immensus. Gr. ἄμετρος.
Esempio: Dant. Inf. 1. Questi parea, che contra me venesse Con la testa alta, e con rabbiosa fame.
Esempio: S. Grisost. Cessa al tutto la rabbiosa cupidità di congregar pecunia.
Esempio: Red. Vip. 1. 63. Per lo soverchio, e per dir così, rabbioso amore, che portano al capo della loro scuola, non vogliono udire opinioni contrarie a quella.

278) Dizion.4° Ed. .
RABBOCCARE
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vol.4 pag.29

RABBOCCARE.
Definiz: Di nuovo abboccare.
Definiz: §. Rabboccare fiaschi, o simili, vale Riempierli sino alla bocca.

279) Dizion.4° Ed. .
RABBOCCATO
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vol.4 pag.29

RABBOCCATO.
Definiz: Add. da Rabboccare.
Definiz: §. Fiasco rabboccato, o simili, si dice Quello, che già manimesso è poi stato ripieno.

280) Dizion.4° Ed. .
RABBONACCIARE
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vol.4 pag.29

RABBONACCIARE.
Definiz: In signific. att. e anche neutr. pass. benchè talora colle particelle MI, TI, ec. non espresse. Farsi bonaccia, Divenir tranquillo, e si dice propriamente del mare. Lat. ad tranquillitatem redire, mitescere. Gr. πραΰνεσθαι.
Esempio: Ovvid. Pist. Parmi, che quanto io sono più sollecito di riguardare il mare, s'elli si rabbonaccia, ch'elli più tempestosamente ondeggi.
Esempio: Stor. Aiolf. La mattina rabbonacciò un poco la fortuna, e trovarsi verso Sardigna.
Definiz: §. I. Per similit.
Esempio: Mor. S. Greg. Per lo suo giudicio dispone, quando la tempesta della persecuzione esca fuori, e quando ella si rabbonacci.
Definiz: §. II. Per Rappacificarsi. Lat. in gratiam redire. Gr. καταλλάττεσθαι.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 64. Non ristette insino a notte la contesa, e la notte pure si rabbonacciarono, come poterono.
Esempio: E Franc. Sacch. nov. 85. Di tempo in tempo rabbonacciandosi con Gherardo, queste battiture ebbono tanta virtù, che ec.

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