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Volume 4 - Dizionario 4° Ed.
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241) Dizion.4° Ed. .
QUISTIONE
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vol.4 pag.25

QUISTIONE.
Definiz: Rissa, Riotta, Contesa. Lat. rixa, contentio. Gr. ἔρις.
Esempio: Bocc. nov. 78. 14. Da indi innanzi ciascuna di quelle donne ebbe due mariti, e ciascun di loro ebbe due mogli senza alcuna quistione, o zuffa mai per quello insieme averne.
Esempio: E Bocc. nov. 85. tit. Dalla moglie trovato, ha gravissima, e noiosa quistione.
Esempio: E Bocc. nov. 98. 44. A quistion venuti, l'uno, che era più forte, uccise l'altro.
Esempio: Teseid. 5. 51. Di mia salute, disse Palamone, Non aver tu pensier; del tutto avanti, Ch'io mi parta, la nostra quistione Si finirà.
Esempio: Malm. 7. 42. Hai tu quistione? hai tu qualche rigiro?
Definiz: §. I. Per Lite, Disputa. Lat. quaestio, disputatio. Gr. ἔρις.
Esempio: Bocc. nov. 1. 7. Tante quistioni malvagiamente vincea, a quante a giurare di dire il vero sopra la sua fede era chiamato.
Esempio: E Bocc. nov. 56. 5. Senza dubbio io avrò vinta la quistione.
Esempio: E Bocc. nov. 75. 2. Fu posto costui tra gli altri giudici ad udire le quistion criminali.
Esempio: E Bocc. num. 9. Domandò dove fossero andati quelli, che dell'uose, e della valigia avevan quistione.
Esempio: E Bocc. nov. 98. 48. I miei fati mi traggono a dover solvere la dura quistion di costoro.
Definiz: §. II. Per Dubbio, o Proposta, intorno alla qual si dee disputare, Domanda. Lat. quaestio, dubitatio. Gr. ζήτημα.
Esempio: Bocc. g. 6. p. 5. Dioneo, questa è quistion da te, e perciò farai ec. che tu sopr'essa dei sentenza finale.
Esempio: E Bocc. concl. 2. Quasi a tacite quistioni mosse di rispondere intendo.
Esempio: Nov. ant. 52. 1. Fece a Marco una così fatta quistione.
Esempio: Dant. Par. 4. Queste son le quistion, che nel tuo velle Pontano igualemente.
Esempio: E Dan. Par. 24. Siccome 'l baccellier s'arma, e non parla, Finchè 'l maestro la quistion propone.

242) Dizion.4° Ed. .
QUISTIONEGGIAMENTO
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vol.4 pag.25

QUISTIONEGGIAMENTO.
Definiz: Il quistioneggiare. Lat. quaestio, concertatio. Gr. ἀμφισβήτησις, μάχη.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. Non sono quì d'uopo i rabbiosi quistioneggiamenti delle scuole.

243) Dizion.4° Ed. .
QUISTIONEGGIARE
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vol.4 pag.25

QUISTIONEGGIARE.
Definiz: Quistionare, Disputare, Muover dubbj. Lat. certare, contendere. Gr. ἀμφισβητεῖν.
Esempio: Stor. Apoll. Tir. Tarsia ancora quistioneggia, e dice.
Esempio: S. Ag. C. D. Con quanto contrarj errori quistioneggino intra se coloro, che ec.
Esempio: Rim. ant. Dant. Maian. 137. E ciò non movo per quistioneggiare.

244) Dizion.4° Ed. .
QUISTIONEVOLE
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vol.4 pag.25

QUISTIONEVOLE.
Definiz: Add. Di quistione. Lat. disputabilis. Gr. ἀμφισβητέος.
Esempio: Burch. 1. 125. A tal che quasi il piato si perdè, Per non saper de' punti quistionevoli.
Esempio: Bemb. Asol. 1. 41. Siccome delle vaghe, e travagliate navi sono i porti riposo ec. così de' quistionevoli ragionamenti sono le vere conclusioni.

245) Dizion.4° Ed. .
QUITANZA
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vol.4 pag.25

QUITANZA.
Definiz: Il quitare, Fine, Cessione. Lat. acceptilatio.
Esempio: G. V. 12. 35. 3. Nel detto consiglio, e 'n loro presenza furono pubblicati i suoi falli, e difetti, e mostrate le sue quitanze.
Esempio: E G. V. cap. 56. 2. Sanza volere udire, o accettare le ragioni del comune di Firenze, o le fini, e quitanze fatte, per lo detto Duca al comune.
Esempio: Fir. Luc. 5. 5. Io ti fo libera quitanza di ciò, che tu avessi avuto a fare meco.

246) Dizion.4° Ed. .
QUITARE
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vol.4 pag.25

QUITARE.
Definiz: Far quitanza, Ceder le ragioni. Lat. acceptilare, acceptum ferre, accepto liberare.
Esempio: G. V. 11. 104. 1. Quitarono i Perugini a' Fiorentini ogni ragione dell'acquisto d'Arezzo.
Esempio: E G. V. 12. 48. 3. Là si diè fine al detto accordo, per 65. mila fiorini d'oro quitando tutto.
Esempio: M. V. 5. 43. Quitò del danno ricevuto il comune di Pisa.

247) Dizion.4° Ed. .
QUITATO
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vol.4 pag.25

QUITATO.
Definiz: Add. da Quitare; Liberato dall'obbligazione. Lat. solutus, accepto liberatus. Gr. ἀπολελυμένος.
Esempio: M. V. 9. 98. Da' detti saramenti s'intendessono essere liberi, o quitati.

248) Dizion.4° Ed. .
QUIVI
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vol.4 pag.25-26

QUIVI.
Definiz: Avverb. di Luogo; In quel luogo, intendendosi di quel luogo, di cui si favella, ma dove non è chi favella. Lat. ibi, illic. Gr. ἀπολελυμένος.
Esempio: Mor. S. Greg. Quivi non si dice, se non quando noi dimostriamo alcun luogo segnatamente.
Esempio: Bocc. introd. 40. Quantunque quivi così muoiano i lavoratori, come quì dìfanno i cittadini.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 28. E quivi il meglio del mondo spero di far quello, che m'imporrai.
Esempio: Dant. Par. 2. Or dirai tu, che 'l si dimostra tetro Quivi lo raggio più, che in altre parti.
Esempio: Petr. cap. 4. Ecco i due Guidi, che già furo in prezzo, Onesto Bolognese, e i Siciliani, Che già fur primi, e quivi eran da sezzo.
Definiz: §. I. Quivi, si usa anche co' verbi di Moto, e vale In quel luogo, Colà. Lat. illuc.
Esempio: Dant. Inf. 18. Quivi venimmo, e quindi giù nel fosso Vidi gente attuffata in uno sterco.
Esempio: M. V. 11. 30. Per li cavalieri, e masnadieri, che quivi erano rifuggiti, niente vi poterono acquistare.
Esempio: Bocc. g. 6. f. 11. E comandato alla lor fante, che sopra la via, per la quale quivi s'entrava, dimorasse, e guardasse, se alcun venisse ec. entrarono in esso.
Definiz: §. II. Quivi su, vale Colassù. Lat. illuc. Gr. ἐκεῖ.
Esempio: Bocc. nov. 34. 14. Gerbino ec. alla nave si fece accostare, e quivi su, mal grado di quanti ve n'erano, montato, crudelmente molti n'uccise.
Definiz: §. III. Quivi vicino, vale In quel contorno. Lat. illic prope. Gr. ἐκεῖ, πλησίον.
Esempio: Amet. 66. Onde, come alla Dea piacque, riprendemmo i vestimenti, e uscite dell'acque, e di mortine coronate, in uno grazioso seno, che 'l monte di se faceva quivi vicino, di bellissima erba pieno, e dipinto di molti fiori, ce ne andammo.
Definiz: §. IV. Quivi entro, vale Dentro a quel luogo. Lat. illic intus. Gr. ἐκεῖ ἔνδον.
Esempio: Filoc. 6. 123. Quivi entro Sadoc maestrevolmente molto il coprì di fiori, e di rose.
Esempio: Teseid. 7. 63. E lasciata da lui quivi entro entrare ec.
Definiz: §. V. Quivi medesimo, vale Nello stesso luogo. Lat. ibidem. Gr. αὐτόθι.
Esempio: Bocc. vit. Dant. 244. Accicchè quivi, dove per lo battesimo aveva preso il primo nome, quivi medesimo per la coronazione prendesse il secondo.
Definiz: §. VI. Quivi oltre, e Oltre quivi, vagliono Quivi intorno.
Esempio: Fir. disc. an. 38. Essendo comparito il giovane all'ora determinata all'uscio già detto, e passeggiando quiv'oltre, finchè gli fosse aperto, il marito della giovane ec.
Definiz: § VII. Quivi, per Allora, In quella occasione. Lat. tum, tunc. Gr. τότε.
Esempio: Bocc. nov. 57. 1. Bella cosa è in ogni parte saper ben parlare, ma io la reputo bellissima quivi saperlo fare, dove la necessità il richiede.
Esempio: Dant. Purg. 5. No' fummo già tutti per forza morti, E peccatori infino all'ultim'ora; Quivi lume del ciel ne fece accorti.
Esempio: But. ivi:Quivi, cioè all'ultim'ora della vita.
Esempio: Dant. Conv. 198. La vergogna è apertissimo segno in adolescenza di nobiltà, perchè quivi massimamente è necessaria al buono fondamento della nostra vita.
Definiz: §. VIII. Quivi, talora si trova usato da alcuno per dinotar Cagione nello stesso significato, che Quindi. Lat. hinc, hac de causa. Gr. ἔνθεν.
Esempio: M. V. 9. 108. Quivi procedette, che ec. il comune di Firenze mandò dugento uuomini da cavallo ec. a Monte Carelli.
Definiz: §. IX. Di quivi, accenna Moto da luogo: Da quel paese, Da quel luogo. Lat. illinc.
Definiz: §. X. Di quivi, si trova anche congiunto ad altre voci per lo stesso, che Quindi. Lat. illinc, inde. Gr. ἐκεῖθεν.
Esempio: Bocc. nov. 16. 38. Dove ricevuto da Currado, con tutta la sua brigata n'andò ad un castel di Currado non molto di quivi lontano.

249) Dizion.4° Ed. .
QUIVIRITTA
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vol.4 pag.26

QUIVIRITTA.
Definiz: Avverb. Quivi appunto, Quiritta.

250) Dizion.4° Ed. .
QUOIAIO
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vol.4 pag.26

QUOIAIO.
Definiz: Cuoiaio. Lat. coriarius. Gr. βυρσεύς.
Esempio: Buon. Fier. 4. 1. 10. I quoiai Quante scorticature Di lebbrosi pellami, e di carogne.
Esempio: E Buon. Fier. sc. 11. Conciatori, quoiai, mastri di sega.

251) Dizion.4° Ed. .
QUOIO
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vol.4 pag.26

QUOIO.
Definiz: Cuoio. Lat. corium. Gr. βύρσα.
Esempio: Buon. Fier. 1. 3. 3. Dirò, che 'n quanto agli esercizj vivi Proprj di questo luogo, L'arte c'è del tirarcisi le quoia.

252) Dizion.4° Ed. .
QUOTARE
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vol.4 pag.26

QUOTARE.
Definiz: V. A.
Esempio: But. Par. 3. 1. Quotare è giudcare in quale ordine la cosa sia.
Esempio: E But. Par. 16. 1. Quotare è poner la cosa nel suo ordine.

253) Dizion.4° Ed. .
QUOTIDIANAMENTE
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vol.4 pag.26

QUOTIDIANAMENTE.
Definiz: Avverb. Giornalmente, Ogni giorno, Di giorno in giorno, Cotidianamente, Continovamente. Lat. quotidie. Gr. ὁσημέραι.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. Dove è loro dato quotidianamente il vitto.
Esempio: Libr. cur. febbr. La febbre pituitosa quotidianamente ritorna.
Esempio: E Libr. cur. febbr. appresso: Dal considerarla con tanta cosatnza quotidianamente venire.
Esempio: Albert. cap. 144. Siccome se tu quotidianamente peccassi, e volessi, che l'uomo ti perdonasse.
Esempio: Buon. Fier. 5. 3. 3. Che più frequente m'è il timor de' mali Quotidianamene, che la speme del bene.

254) Dizion.4° Ed. .
QUOTIDIANEGGIARE
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vol.4 pag.26

QUOTIDIANEGGIARE.
Definiz: Fare checchessia quotidianamente.
Esempio: Libr. cur. febbr. Per questa cagione le febbri terzane cominciano a quotidianeggiare, e le quartane ancora esse similmente quotidianeggiano.

255) Dizion.4° Ed. .
QUOTIDIANISSIMO
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vol.4 pag.26

QUOTIDIANISSIMO.
Definiz: Superl. di Quotidiano.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. Non sono contenti del pane quotidiano, ma lo bramano quotidianissimo, e più che quotidianissimo.
Esempio: Libr. Pred. Il pane quotidiano, e il peccato quotidianissimo.

256) Dizion.4° Ed. .
QUOTIDIANO
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vol.4 pag.26

QUOTIDIANO.
Definiz: Add. Cotidiano. Lat. quotidianus.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. Non sono contenti del pane quotidiano.
Esempio: Libr. Pred. Il pane quotidiano, e il peccato quotidianissimo.
Esempio: Salv. Granch. 2. 2. E perch'egli abbia il cibo Quotidiano da nutrirsi.
Esempio: Fir. dial. bell. donn. 389. Egli è una comune usanza del parlare quotidiano, che quando una donna è grande, ben formata ec. noi diciamo: quella pare una maestà ec.
Esempio: Buon. Fier. 2. 3. 1. I giusti pasti Quotidiani io lodo.
Esempio: E Buon. Fier. 4. 2. 1. E che per loro andran quotidiani Sempremai in volta a trionfar bastoni.

257) Dizion.4° Ed. .
QUOZIENTE
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vol.4 pag.26

QUOZIENTE.
Definiz: Termine d'artimetica, e delle proporzioni, e si dice del Numero, che risulta dal partire.
Esempio: Gal. Sist. 219. La radice quadrata del quoziente ec. è il numero cercato.

258) Dizion.4° Ed. .
R
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vol.4 pag.27

R
Definiz: Lettera di suono aspro, e nelle voci, dove è raddoppiata, e frequentata, accresce maggiore asprezza. Consente dopo di se tutte le consonanti nel mezzo della parola in diversa sillaba, come GARBO, BARCA, PERDONO, FORFORA, ORGANO, ORLO, ARME, ORNARE, SERPE, SERQUA, VERSO, CORTE, NERVO, SFERZA; e in tutti questi luoghi ritiene il suo intero suono. Ammette avanti di se nel principio, e nel mezzo della parola, e nella sillaba le consonanti B, C, D, F, G, P, T, V, e fa perder loro alquanto di suono, come BRACCIO, AMBRA, CRUSCA, INCRESPATO, DRAGO, ANDRONE, FRAGOLA, REFRIGERIO, GRATO, AGRO, PRATO, RAPPRESAGLIA, TRAVE, INTRECCIATO, CAVRETTO, SOVRANO; ma l'V è quasi sempre in mezzo della parola. Nel principio della parola riceve ancora la S, come SRADICARE, e allora la S si pronunzia nel suono più rimesso, quale nella voce ACCUSA, di che alla lettera S. Raddoppiasi nel mezzo della parola frequentemente, come CARRO, MARRA, ec.

259) Dizion.4° Ed. .
RABACCHINO
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vol.4 pag.27

RABACCHINO.
Definiz: Dim. di Rabacchio.
Esempio: Ambr. Furt. 1. 1. Per ristorarmi un poco ho io cerco questa consolazione d'aver chi mi governi bene, e vedermi (se fia possibile) un rabacchino per casa, che sia il trastullo della mia vecchiezza.

260) Dizion.4° Ed. .
RABACCHIO, e RABACCHIUOLO
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vol.4 pag.27

RABACCHIO, e RABACCHIUOLO.
Definiz: Piccol fanciullo. Lat. pupulus. Gr. παιδάριον.

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