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Dizion.4° Ed. .
RACCHETARE
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vol.4 pag.31
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RACCHETARE.
Definiz: | Far restar di piagnere. Lat. alicuius luctum compescere. Gr.
παύειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 17. 21. Lei, che non tanto il perduto marito, quanto la sua sventura
piangeva, s'ingegnaron di racchetare. |
Esempio: | Cant. Carn. 266. E s'ella vede il bambin singhiozzare, Racchetil, se bisogna, col
poppare. |
Definiz: | §. I. In signific. neutr. pass. vale Restar di piagnere, di lagnarsi, e simili. |
Esempio: | Guid. G. E così fatta la fine alle parole, e a' sermoni, umilemente si racchetóe
Menelao. |
Esempio: | Franc. Sacch. nov. 156. Per lo gran dolore urlava quanto potea; pur da ivi
appresso un'ora si racchetò. |
Definiz: | §. II. Racchetare, per Quietare, Rappacificare, Porre in calma; e si usa nel signific. e nel neutr. pass. Lat.
sedare. Gr. παύειν. |
Esempio: | Ovvid. Pist. 62. Come il mare si raccheta un poco, di te mi lamento. |
Esempio: | G. V. 12. 87. 2. Racchetossi il romore nella città. |
Esempio: | Bern. Orl. 3. 7. 73. E sepper tanto confortare, e dire, Che pur al fin la zuffa è
racchetata. |
Esempio: | Bemb. lett. 1. 321. Se parte alcuna mi mancava di ragione, e di consiglio a
darmene pace, le dolci, e savie lettere vostre me n'hanno fatto accorto, onde io raccheterò l'animo. |
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