Pagina d'entrata della Lessicografia della Crusca in rete


Vai direttamente a:

  1. Contenuti
  2. Menù di navigazione
  3. Dimensione dei caratteri

Volume 3 - Dizionario 4° Ed.
numero di voci per pagina:
221) Dizion.4° Ed. .
LÀ OVE
Apri Voce completa

vol.3 pag.18

LÀ OVE.
Definiz: Avverb. Lo stesso, che Là dove. Lat. ubi. Gr. ὅπῃ, ὅπου.
Esempio: Bocc. nov. 47. 19. Là ove Teodoro era ancora tutto pauroso della morte ec. il domandarono intorno a questa cosa del suo volere.
Esempio: Dant. Inf. 32. Così 'l sovran li denti all'altro pose, La 've 'l cervel s'aggiunge colla nuca.
Esempio: Petr. son. 185. Mi riconduce disarmato al campo, La 've sempre son vinto.
Esempio: Amm. ant. g. 73. La vittoria là ove è, ivi è la concordia.

222) Dizion.4° Ed. .
LAPAZIO
Apri Voce completa

vol.3 pag.18

LAPAZIO.
Definiz: Sorta d'erba, Romice.
Esempio: Cr. 6. 66. 1. Il lapazio, ovvero la romice è calda, e secca nel terzo grado, o nel secondo, secondo Avicenna, ed enne di tre maniere.

223) Dizion.4° Ed. .
LAPIDA
Apri Voce completa

vol.3 pag.18

LAPIDA.
Definiz: Pietra, ma si dice più propriamente, che d'altra, di quella, che cuopre la sepoltura. Lat. lapis. Gr. λίθος.
Esempio: Vit. Crist. Chi ci rivolgerà la lapida, ch'è così grande, dall'uscio del monimento?
Esempio: Franc. Sacch. Op. div. Il terzo fu questo Lazzaro, che era legato, e suggellato con la lapida nel sepolcro, ovvero spelonca.
Esempio: Vit. Benv. Cell. 126. Lo feci sotterrare ec. dipoi gli feci fare una bellissima lapida di marmo, nella quale vi si fece alcuni trofei, e bandiere intagliate.
Esempio: Bern. Orl. 2. 26. 7. Poich'ebbe il verso Brandimarte letto, La lapida pesante in aria alzava.

224) Dizion.4° Ed. .
LAPIDARE
Apri Voce completa

vol.3 pag.19

LAPIDARE.
Definiz: Percuotere, o Uccidere altrui con sassi. Lat. lapidare, lapidibus appetere, lapidibus caedere, obruere. Gr. ἐκλιθάζειν, λιθοβολεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 73. 17. Infino alla porta a san Gallo il vennero lapidando.
Esempio: G. V. 6. 36. 3. A grido di popolo fu lapidato, e vilmente per li fanciulli straziato.
Esempio: Tes. Br. 1. 49. E alla fine fu lapidato in Egitto.
Esempio: Cavalc. Frutt. ling. La quale orazione fu di tanta efficacia, che ci guadagnò Paolo, il quale era capitano a farlo lapidare.
Esempio: Vit. Plut. Ma molti con grande ira cominciarono a lapidare le statue di Pompeo, ma Cato solo gl'impacciava.

225) Dizion.4° Ed. .
LAPIDARIO
Apri Voce completa

vol.3 pag.19

LAPIDARIO.
Definiz: Gioielliere. Lat. *gemmarius. Gr. *λιθοπώλης.
Esempio: Bocc. nov. 73. 4. Delle quali (pietre) Maso così efficacemente parlava, come se stato fosse un solenne, e gran lapidario.
Esempio: E Bocc. num. 7. L'altra si è una pietra, la quale noi altri lapidarj appelliamo elitropia.
Esempio: Nov. ant. 1. 4. Lo lapidario si mosse guernito di molte pietre di gran bellezza.
Esempio: But. Inf. 24. Questa (elitropia) è una pietra, che, secondochè dice il lapidario, vale contro a' veleni.

226) Dizion.4° Ed. .
LAPIDATO
Apri Voce completa

vol.3 pag.19

LAPIDATO.
Definiz: Add. da Lapidare.
Esempio: Serm. S. Ag. 52. Avvegnachè fossono arrostiti, e scorticati, e lapidati, e strascinati, e tormentati, e dimembrati ec.

227) Dizion.4° Ed. .
LAPIDATORE
Apri Voce completa

vol.3 pag.19

LAPIDATORE.
Definiz: Chi lapida. Lat. lapidator. Gr. λιθοβόλος.
Esempio: Serm. S. Ag. 39. Il primo martire Stefano venendo alla morte s'inginocchiò, e pregò Iddio per gli suoi lapidatori.
Esempio: Cavalc. Frutt. ling. Santo Stefano pregò Iddio per li suoi lapidatori più efficacemente, che per se medesimo.

228) Dizion.4° Ed. .
LAPIDAZIONE
Apri Voce completa

vol.3 pag.19

LAPIDAZIONE.
Definiz: Il lapidare. Lat. lapidatio. Gr. λιθοβολία.
Esempio: But. Purg. 15. 2. Confortavano l'uno l'altro: dategli bene delle pietre, alla quale lapidazione fu san Paolo.

229) Dizion.4° Ed. .
LAPIDE
Apri Voce completa

vol.3 pag.19

LAPIDE.
Definiz: V. L. Lapida. Lat. lapis. Gr. λίθος.
Esempio: Borgh. Rip. 540. Nel Carmine a mezza la Chiesa sotto una lapide di marmo seppellito.
Definiz: §. Per Pietra preziosa. Lat. gemma, lapillus. Gr. λίθος.
Esempio: Fr. Giord. Pand. Ma dicesi, che una pietra ha in se le virtù di tutte l'altre pietre, e secondochè dicono i savj, questa lapide è intra l'altre, siccome il leone tra le bestie, e siccome l'aguglia tra gli uccelli.
Esempio: E Fr. Giord. Pand. altrove: Luce di notte questa lapide, e dicesi, che ha in se tutte le virtù dell'altre pietre.
Esempio: E Fr. Giord. Pand. appresso: La penitenza passa tutte le virtudi di tutte le nature d'erbe, di lapidi, e d'ogni altra cosa.

230) Dizion.4° Ed. .
LAPIDEO
Apri Voce completa

vol.3 pag.19

LAPIDEO.
Definiz: V. L. Add. Di lapide. Lat. lapideus. Gr. λίθινος.
Esempio: Bocc. vit. Dant. 236. In una arca lapidea ec. il fe riporre.

231) Dizion.4° Ed. .
LAPIDOSO
Apri Voce completa

vol.3 pag.19

LAPIDOSO.
Definiz: Add. Sassoso. Lat. lapideus. Gr. λίθινος.
Esempio: Cant. Carn. 136. Di questa grave, e lapidosa terra Nascon nostri diletti, e nostri amori.

232) Dizion.4° Ed. .
LAPILLARE
Apri Voce completa

vol.3 pag.19

LAPILLARE.
Definiz: Ridurre in lapilli.

233) Dizion.4° Ed. .
LAPILLATO
Apri Voce completa

vol.3 pag.19

LAPILLATO.
Definiz: Add. da Lapillare. Lat. *lapillatus, in lapillos coactus. Gr. λιθώδης.
Esempio: Sagg. nat. esp. 266. Tali sono il zucchero candito, il zucchero in pane, ed il sal gemma lapillato.

234) Dizion.4° Ed. .
LAPILLO
Apri Voce completa

vol.3 pag.19

LAPILLO.
Definiz: Pietruzza. Lat. lapillus, calculus. Gr. λίθισκος, λιθάριον.
Esempio: Sagg. nat. esp. 228. Nè i metalli, nè i lapilli de' sali attraggono, come da alcuni è stato scritto.
Definiz: §. Per Pietra preziosa.
Esempio: Dant. Par. 20. Posciachè i cari, e lucidi lapilli, Ond'io vidi ingemmato il sesto lume, Poser silenzio agli angelici squilli.
Esempio: Virg. Eneid. A. 5. Era giovane con occhi bellissimi, e piacevole a modo di uno lapillo prezioso in uno anello.

235) Dizion.4° Ed. .
LAPISLAZZALO, e LAPISLAZZOLI, e LAPISLAZZARI
Apri Voce completa

vol.3 pag.19

LAPISLAZZALO, e LAPISLAZZOLI, e LAPISLAZZARI .
Definiz: Pietra preziosa di colore azzurro sparsa per lo più di vene d'oro. Lat. *lapislazulus, cyaneus. Gr. κυάνεος.
Esempio: M. Aldobr. P. N. 46. Cinque dramme di mirabolani indi, ovvero di lapislazzari.
Esempio: Sagg. nat. esp. 228. Del resto nè i lapislazzali, nè le turchine, nè i diaspri, nè l'agate ec. attraggono.
Esempio: Ricett. Fior. 45. Il lapislazzoli ec. è una pietra di colore azzurro, la quale si trova nelle miniere del rame, dell'argento, e dell'oro.

236) Dizion.4° Ed. .
LAPPE LAPPE
Apri Voce completa

vol.3 pag.19

LAPPE LAPPE.
v. FAR LAPPE LAPPE
237) Dizion.4° Ed. .
LAPPOLA
Apri Voce completa

vol.3 pag.19

LAPPOLA.
Definiz: Sorta d'erba campestre, i frutti della quale s'attaccano altrui alle vesti. Lat. lappa, lappula. Gr. ξάνθιον.
Esempio: Cr. 2. 26. 3.È da sapere, che quella (terra) è utile a seminarvi grano, la quale naturalmente, e per se medesima produce ec. le prugne salvatiche, le lappole, il farfaro, la cicuta ec.
Esempio: E Cr. 6. 70. 1. La lappola è un'erba, che nella sua sommitade ha certi capitelli, li quali molto s'appiccano alle vestimenta.
Esempio: Petr. son. 133. E del mio campo mieta Lappole, e stecchi colla falce adunca.
Esempio: Amet. 25. Ma le mie poche nell'alto confine Vivaci poste, e d'assalto sicure, Non curanti di lappole, o di spine.
Esempio: Galat. 70. Anzi paiono quasi ortica, o lappole fra l'erbe dolci, e domestiche degli orti.
Esempio: Burch. 1. 12. Lappole, e spelda, e semola di farro.
Definiz: §. I. Per Cosa di nulla, di niun pregio, di niuna stima, da non farne conto. Lat. res nauci. Gr. οὐδενὸς πρᾶγμα.
Esempio: Cron. Morell. 263. Fa' d'avere la parte tua infino delle lappole.
Esempio: Malm. 2. 74. E quasi un ristío tal fosse una lappola, Volesti andarvi, e desti nella trappola.
Esempio: Car. lett. 2. 41. Ma non parendo loco, ch'io mi dovessi impacciar con le lappole, risolverono, che gli facessi rispondere a terze persone.
Definiz: §. II. Diciamo in proverb. Lappola di piano, che s'appicca agli stivali grossi; e si dice del Cavar qualche cosa da persona, ond'è quasi impossibile il poterne cavare.
Definiz: §. III. Lappola, per metaf. si dice a Persona, che si freghi altrui d'attorno volentieri.
Esempio: Pataff. 4. E' non ha buschia, ed è una gran lappola.

238) Dizion.4° Ed. .
LAPPOLONE
Apri Voce completa

vol.3 pag.19

LAPPOLONE.
Definiz: Accrescit. di Lappola; Lappola grande. Lat. magna lappa. Gr. μεῖζον ξάνθιον.
Esempio: M. V. 11. 60. Dove presono albergo (i grilli) cavoli, lattughe, bietole, lappoloni, e ogni erba da camangiare, la mattina si trovarono tutte colle costole, e nerbolini tutti bianchi.

239) Dizion.4° Ed. .
LAQUEATO
Apri Voce completa

vol.3 pag.19

LAQUEATO.
Definiz: V. L. Add. Soffittato. Lat. laquearibus exstructus. Gr. σεσανιδωμένος.
Esempio: Buon. Fier. 5. 4. 2. Non pur le mura, e i laqueati tetti, Ma li spalti oramai, ma le più basse Riposte celle, ov'anche il sol non luce.

240) Dizion.4° Ed. .
LARDARE
Apri Voce completa

vol.3 pag.19

LARDARE.
Definiz: Metter lardelli nelle carni, che si debbono arrostire. Lat. arvinae frustulis insuere.

Ricerca sui Vocabolari degli Accademici della Crusca
<Preced. 1-10 11 PAG 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21-30 Success.>
vai a pag. di 450
Voci da 221 a 240 di 8999

2000-2004 ACCADEMIA DELLA CRUSCA è vietato riprodurre senza autorizzazione testi e immagini

Valid XHTML 1.1! Valid CSS! Level AA conformance icon, W3C-WAI Web Content Accessibility Guidelines 1.0