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Volume 3 - Dizionario 3° Ed.
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401) Dizion.3° Ed. .
LEGGENTE
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vol.3 pag.946

LEGGENTE.
Definiz: Che legge. Lat. legens, lector.
Esempio: G. V. 11. 3. 13. Leggano, ovvero odano li leggenti.
Esempio: Seg. Fior. Proem. 6. Acciocchè la storia nostra fosse meglio da' leggenti approvata.

402) Dizion.3° Ed. .
LEGGERAMENTE
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vol.3 pag.946

LEGGERAMENTE.
V. Leggiermente.
Definiz: Latin. leviter.

403) Dizion.3° Ed. .
LEGGERANZA
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vol.3 pag.946

LEGGERANZA.
Definiz: V. A. Leggerezza. Latin. levitas, inconstantia.
Esempio: Liv. Dec. 5. Domandarono pace a' Romani, la quale fu loro conceduta, ma per la leggeranza del cuore, che era in loro, se ne pentirono.

404) Dizion.3° Ed. .
LEGGERE
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vol.3 pag.946

LEGGERE.
Definiz: Raccorre, e rilevare le parole da' caratteri scritti. Lat. legere.
Esempio: Boc. proem. 9. Delle quali, le già dette donne, che queste leggeranno.
Esempio: E Bocc. g. 4. p. 3. Sono stati alcuni, che, queste novellette leggendo, hanno detto.
Esempio: G. V. 11. 3. 14. Tutte quelle cose leggiutole, spaventiamocene.
Esempio: Dan. Parad. 11. Ancor troverria carta u' leggerebbe, Io mi son quel ch'io soglio.
Esempio: Petr. Canz. 38. 4. Huomini, e Dei soleva vincer per forza Amor, come si legge in prosa, e 'n versi.
Definiz: §. Leggere: Figur.
Esempio: Petr. Canz. 45. 5. Nella fronte a Madonna avrei ben letto [cioè conosciuto a' contrassegni]
Esempio: Tass. Ger. 4. 48. E ben l'Istoria del mio mal futuro, Leggergli scritta in fronte allor mi parve.
Definiz: §. Leggere: Dichiarare, e insegnare.
Esempio: Dant. Par. 10. Che leggendo nel vico degli strami, Sillogizzò invidiosi veri.
Esempio: An. Boc. 39. Onde si legge nella Cronichetta del Monaldi: Domenica a dì 3. d'Ottobre 1373. incominciò in Firenze a leggere il Dante, Messer Giovanni Boccacci.
Definiz: §. Leggersi in su 'l tuo libro: cioè Discorrersi de' fatti tuoi; anzi in biasimo, che altrimenti. Latin. tuum ferrum nunc in igne est.
Definiz: §. Mandare i vestiti a leggere: vale Impegnargli.
Esempio: Pataff. Le calze ho posto a leggere, e imparare.

405) Dizion.3° Ed. .
LEGGEREZZA, e LEGGIEREZZA
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vol.3 pag.946

LEGGEREZZA, e LEGGIEREZZA.
Definiz: Astratto di Leggiere. Lat. levitas.
Esempio: Tes. Br. 3. 5. La sua leggerezza la fa ben movente dall'una qualità all'altra.
Esempio: E Tes. Br. lib. 7. 66. Li beni del corpo sono sei, cioè, beltà, nobiltà, leggerezza, forza, grandezza, e sanità [qui agilità]
Esempio: Sag. Nat. Esp. 5. Per la sua gran leggerezza, incontanente si muove.
Esempio: E Sag. Nat. Esp. 207. Esperienze, per pruovare, che non vi è leggerezza positiva.
Definiz: §. Per Incostanza, volubilità. Latin. levitas, incostantia.
Esempio: Boccac. Lab. 296. Forse della vanità di lei, e della leggerezza, sospicando.
Esempio: Serd. St. 1. Il Rè, per la leggerezza, e perfidia, che è naturale ne' barbari, chiudeva gli occhj:
Esempio: E Serd. St. 2. S'apparecchiava di rinovar la guerra per terra, e per mare, colla medesima leggerezza, che l'avea deposta.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Omel. San. Greg. Dopo la qualità, ne viene la leggerezza del giuoco.
Esempio: St. Europ. 160. Per la qual cosa lasciando a parte, ed esso, e le leggerezze di quella corte.

406) Dizion.3° Ed. .
LEGGERISSIMAMENTE, e LEGGIERISSIMAMENTE
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vol.3 pag.946

LEGGERISSIMAMENTE, e LEGGIERISSIMAMENTE.
Definiz: Superl. di Leggiermente, ec. Lat. levissimè.
Esempio: Boc. Nov. 98. 18. Potendo io leggierissimamente altra moglie trovare [cioè agevolissimamente. Lat. facillimè]

407) Dizion.3° Ed. .
LEGGERISSIMO, e LEGGIERISSIMO
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vol.3 pag.946

LEGGERISSIMO, e LEGGIERISSIMO.
Definiz: Superl. di Leggiero, ec.
Esempio: Lab. 353. Ma, al quale prima immobile e impedito esser pareva, senza saper di che, fe incontanente parer leggerissimo, e spedito.
Esempio: E Bocc. Nov. 59. 3. Come colui, che leggerissimo, e spedito era, prese un salto.
Esempio: Bemb. As. 1. Fasciandolo di leggerissime speranze, poscia il nodriscono di vani, e stolti pensieri.

408) Dizion.3° Ed. .
LEGGIADRAMENTE
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vol.3 pag.946

LEGGIADRAMENTE.
Definiz: Con leggiadría. Lat. dexterè, venustè.
Esempio: Boc. Nov. 82. 2. Se, da un soprastante pericolo, leggiadramente parlando, deliberò.
Esempio: But. La detta donna prestamente, e leggiadramente si volse in verso lui.

409) Dizion.3° Ed. .
LEGGIADRETTO
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vol.3 pag.946

LEGGIADRETTO.
Definiz: Dim. di Leggiadro. Lat. venustulus.
Esempio: Bocc. Nov. 63. 4. E d'essere in tutte le sue cose leggiadretto, e ornato.
Esempio: Petr. Son. 209. Fa con suo' viste leggiadrette, e nuove, L'anime da' lor corpi pellegrine.
Esempio: E Petr. Son. 167. Candido, leggiadretto, e caro guanto.
Esempio: Bern. Orl. 3. 9. 21. Tutta gioiosa, leggiadretta, e bella Salì il destriero, e non toccó la sella.

410) Dizion.3° Ed. .
LEGGIADRIA
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vol.3 pag.946

LEGGIADRIA.
Definiz: Dice il
Esempio: Casa nel Galatéo. Non è altro leggiadría, che una, cotal quasi luce, che risplende dalla convenevolezza delle cose, che sono ben composte, e ben divisate l'una coll'altra, e tutte insieme, senza la qual misura, eziandio il bene non è bello, e la bellezza non è piacevole. Lat. venustas, elegantia.
Esempio: But. Leggiadría è decenzia, e attitudine degli atti virtuosi.
Esempio: Boc. g. 4. p. 13. E veder continuamente gli ornati costumi, ec. e l'ornata leggiadria, Quanta esser puote in Angelo, ed in alma, Tutta è in lui.
Esempio: E Dan. Rim. Tu discacci virtù, tu la disfidi, Tu togli a leggiadria il suo ricetto.
Esempio: Petr. Son. 212. Deposta avea l'usata leggiadria.
Esempio: E Petr. Son. 224. Com'è giunta onestà con leggiadria, Ivi s'impara.

411) Dizion.3° Ed. .
omografo. 1
LEGGIADRO
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vol.3 pag.946-947

LEGGIADRO.
Definiz: Che ha leggiadria. Lat. venustus, elegans.
Esempio: Boc. Nov. 18. 4. Era il più leggiadro, e il più dilicato Cavaliere, che a que' tempi si conoscesse.
Esempio: E Bocc. Nov. 37. 3. Fu adunque, non è gran tempo, in Firenze, una giovane assai bella, e leggiadra.
Esempio: Petr. Son. 3. Per fare una leggiadra sua vendetta, E punire in un dì ben mille offese.
Esempio: E Petr. Son. 210. Santa, saggia, leggiadra, onesta, e bella.
Esempio: Boc. N. 6. 1. Il leggiadro gastigamento della Marchesana, fatto al Re di Francia.
Esempio: E Bocc. g. 5. f. 2. Di chi con alcuno leggiadro motto, tentato, si riscotesse.
Esempio: E Bocc. Nov. 73. 15. Si trasse di sotto alla guarnacca una bellissima, e ricca borsa, con una leggiadra, e cara cinturetta.
Esempio: Petr. Son. 223. Che presso a que' d'Amor leggiadri nidi.
Esempio: Dan. Purg. 26. Rime d'Amore usar dolci, e leggiadre.
Esempio: E Dan.Purg. 11. L'antico sangue, e l'opere leggiadre De' miei maggior, mi fer sì arrogante.
Esempio: Tass. Gerusal. 6. 57. Ella vedendo in giovanetta etade, E 'n leggiadri sembianti animo regio.

412) Dizion.3° Ed. .
omografo. 2
LEGGIADRO
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vol.3 pag.947

LEGGIADRO.
Definiz: Sust. Amadore, amante, metaf. dagli ornamenti, e dal leggiadramente andar degli amanti. Lat. amasius.
Esempio: Dan. Rim. Per donneáre a guisa di leggiadro.

413) Dizion.3° Ed. .
LEGGIBILE
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vol.3 pag.947

LEGGIBILE.
Definiz: Agevole a potersi leggere. Latin. lectu facilis.
Esempio: Guid. G. E poi gli diede uno scrítto di leggibil letteratúra.

414) Dizion.3° Ed. .
LEGGIERAMENTE, e LEGGERAMENTE
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vol.3 pag.947

LEGGIERAMENTE, e LEGGERAMENTE.
Definiz: Leggiermente.
Esempio: Dan. Inf. 18. Assai leggieramente quel salimmo.
Esempio: Vit. Plut. Intantochè non riceveva leggieramente le scritture, e le commessioni del consiglio.
Esempio: Dan. Rim. Ma tratterò del tuo stato gentile, A rispetto di lei leggieramente.

415) Dizion.3° Ed. .
LEGGIERE, LEGGIERI, e LEGGIERO LEGGERE, LEGGERI, e LEGGERO
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vol.3 pag.947

LEGGIERE, LEGGIERI, e LEGGIERO . LEGGERE, LEGGERI, e LEGGERO .
Definiz: Scrivendosi da alcuni in queste seconde maniere. Che non ha gravità, contrario di Grave. Latin. levis.
Esempio: Boccac. Novell. 33. 3. Il fuoco, per sua natura, più tosto nelle leggieri, e morbide cose s'apprende, che nelle dure, e più gravanti.
Esempio: Boez. Varch. 1. pros. 1. Ed insieme, con esso lei, canti la musica nata, ed allevata nella nostra magióne, ora più leggieri modi, e quando più gravi [qui figurat.]
Definiz: §. Per Piccolo, di poco momento, di poca importanza. Latin. levis, parvi momenti, meditaris.
Esempio: Boc. Nov. 41. 15. Quello, che mi mosse, è a me grandissima cosa avere acquistata, e a voi è assai leggieri a concederlami.
Esempio: M. V. 1. 1. Per assemplo di me huomo di leggieri scienza.
Esempio: Boc. Nov. 49. 15. Tutte sono state leggieri, a rispetto di quella, che ella mi fa al presente.
Esempio: E Bocc. g. 4. f. 6. Huomo di condizione assai leggiere.
Esempio: E Bocc. g. 4. f. 4. Con alcuna leggiera risposta, tormegli dagli occhi.
Definiz: §. Per Agevole. Lat. facilis.
Esempio: Boc. Nov. 34. 10. Leggier cosa vi fia il comprendere il mio disio.
Esempio: Dan. Purg. 4. Tanto, che 'l su andar ti fia leggiero.
Esempio: Com. Inf. 24. Perocchè non per vie piane, e leggieri, non per dolci sonni, e dilicati riposi, si puote avere il conoscimento della sapienza.
Definiz: §. Per Isnello, veloce, destro. L. agilis, dexter.
Esempio: Tes. Br. 4. 5. Delfino è un gran pesce, e molto leggiere, che salta di sopra dell'acqua, e già sono stati di quelli, che sono saltati di sopra delle navi.
Esempio: Dan. Inf. 1. Una lonza leggiera, e presta molto.
Esempio: Petr. Canz. 44. 4. Più leggiera, che 'l vento.
Esempio: Tac. Dav. Ann. 32. Sertinio prestamente mandatovi con cavalli, e fanti leggieri [Qui il Lat. cum equite, et armatura levi]
Definiz: §. Per Inconstante: Volubile. Lat. levis, inconstans, mobilis.
Esempio: Varch. Stor. 7. Cominciò a dire apertamente per tutto, come leggiere, e sboccato, ch'egli era.
Esempio: Boez. Varch. 4. pros. 3. Chi essendo leggiero, e incostante muta voglie, e pensieri a ognora.
Esempio: Tass. Gerus. 5. 3. Che nel mondo mutabile, e leggiero, Costanza è spesso il variar pensiero.
Esempio: Pall. St. Conc. 610. Nol potevano affermare, senza rischio, di mostrarsi errati, e leggieri.

416) Dizion.3° Ed. .
LEGGIEREZZA
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vol.3 pag.947

LEGGIEREZZA.
Vedi Leggerezza.
417) Dizion.3° Ed. .
LEGGIERISSIMAMENTE
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vol.3 pag.947

LEGGIERISSIMAMENTE.
V. Leggerissimamente.
418) Dizion.3° Ed. .
LEGGIERISSIMO, e LEGGERISSIMO
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vol.3 pag.947

LEGGIERISSIMO, e LEGGERISSIMO.
Definiz: Superl. di Leggieri, ec.
Esempio: Red. Vip. 2. 25. Abbia ricevuta qualsivoglia leggierissima piaguzza.

419) Dizion.3° Ed. .
LEGGIERMENTE, e LEGGERMENTE
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vol.3 pag.947

LEGGIERMENTE, e LEGGERMENTE.
Definiz: §. In questa voce le frequenti figure hanno quasi occupato il luogo del proprio.
Definiz: §. Per Agevolmente, e con poca fatica. Lat. facilè.
Esempio: Boc. Nov. 35. 5. Dieder voce d'averlo, per lor bisogne, mandato in alcun luogo, il che leggiermente creduto fu.
Esempio: E Bocc. Nov. 33. 3. Perciocchè, più leggiermente in quelle s'accende.
Esempio: E Bocc. Nov. 46. 7. Per quella, assai leggiermente se ne saglì. [Qui siccome nel seguente esemplo, può valere anche Destramente]
Esempio: Tes. Br. 5. 10. Sappiate, che quelli, che hanno le gambe lunghe, prendono più leggiermente, ma non tengono così bene, come quelli, che l'hanno corte.
Esempio: E Tes. Br. 3. 6. Vero è, che verso Settentrione è più alto, ma elli diviene vizioso più leggiermente.
Esempio: Cavalc. Specch. Cr. E dicono, che fu grande pazzía, quello, che potea fare leggiermente, fare morendo.
Esempio: Dan. Vit. Nuov. Apparve, come pellegrino leggiermente, e di panni vili (cioè con veste di materia leggieri)

420) Dizion.3° Ed. .
LEGGIO
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vol.3 pag.947

LEGGIO.
Definiz: Strumento di legno, ec. sul quale tengono il libro coloro, che cantano i divini uficj. Latin. pluteus anagnosticus, agnosterium. Gr. ἀναγνωστήριον. I Barbari Latini il chiamarono lectrinum.
Esempio: D. Gio. Cell. Tenute io sul leggío, dinanzi agli occhi.
Definiz: §. In proverbio: Tu hai più parole, ch'un leggío avere più parole ch'un leggío. E tu daresti parole a un leggío dare parole a un leggío: per Tacciare d'eccessiva loquacità. Lat. lingulaca es, linguacissimus.

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