Pagina d'entrata della Lessicografia della Crusca in rete


Vai direttamente a:

  1. Contenuti
  2. Menù di navigazione
  3. Dimensione dei caratteri

Volume 3 - Dizionario 3° Ed.
numero di voci per pagina:
461) Dizion.3° Ed. .
LENTE PALUSTRE
Apri Voce completa

vol.3 pag.949

LENTE PALUSTRE.
Definiz: Sorta di erba nascente nell'acque stagnanti. Lat. lens palustris. Lo stesso, che Lenticchia palustre.
Esempio: Lib. Cur. Malat. I fegatosi usino la bevanda del sugo della lente palustre.

462) Dizion.3° Ed. .
LENTEZZA
Apri Voce completa

vol.3 pag.949

LENTEZZA.
Definiz: Tardità, pigrizia, agiatezza. Lat. lentitudo, segnities, desidia.
Esempio: Sen. Pist. E natural lentezza, e mollezza di coraggio.
Esempio: Guitt. Rim. Ma per lentezza sì lo lascia gire.
Esempio: Fiam. 3. 30. E ricordami, che io della lentezza del corso di lei crucciandomi, ec.
Esempio: Cavalc. Frut. Ling. La quarta cosa, che impedisce la correzione, si è una lentezza, e pigrizia, e tiepidità di mente.

463) Dizion.3° Ed. .
LENTICCHIA
Apri Voce completa

vol.3 pag.949

LENTICCHIA.
Definiz: Lente civaia. Latin. lenticula, lens tis.
Esempio: Cr. 2. 13. 25. E, poichè son cresciute, le metton sotto, e altri seminano lenticchia, e la metton sotto.
Esempio: Vit. S. Pad. Vivea di lenticchie, e di cotali cose crude, e secche, di poco nutrimento.
Esempio: Mor. S. Greg. Avea venduta la sua primogenitúra, per una scodella di lenticchie.

464) Dizion.3° Ed. .
LENTICCHIA PALUSTRE
Apri Voce completa

vol.3 pag.949

LENTICCHIA PALUSTRE.
Definiz: Lo stesso, che Lente palustre. Lat. lens palustris.
Esempio: Ricett. Fior. Come la ninféa, il tribolo aquatico, e la lenticchia palustre.

465) Dizion.3° Ed. .
LENTIGGINE, e LINTIGGINE
Apri Voce completa

vol.3 pag.949

LENTIGGINE, e LINTIGGINE.
Definiz: Macchia simile alle lenti, che si sparge nella persona, e particolarmente pel viso. L. lentigo.
Esempio: M. Aldobr. Ella fa venir quartane, rogna, idoprisía, lentiggini.
Esempio: Cr. 6. 41. 4. Alle lentiggini della faccia, e ad ogni altra superfluità rimuovere, prendi cerussa, ec.
Esempio: Dial. Bell. Don. 206. L'acque, e i lisci, furon trovati, per levare i panni, e lintiggini, e cotali altre macchie.

466) Dizion.3° Ed. .
LENTIGGINOSO, e LINTIGGINOSO
Apri Voce completa

vol.3 pag.949

LENTIGGINOSO, e LINTIGGINOSO.
Definiz: Che ha per la persona lentiggini.
Esempio: Lib. Cur. Malat. I lentigginósi si bagnino il viso colla rugiada, raccolta sulle foglie del cavolo.
Esempio: E Lib. Cur. Malat. appresso. E tale unzione è fatta per le donne lentigginóse.

467) Dizion.3° Ed. .
LENTISCHIO, e LENTISCO
Apri Voce completa

vol.3 pag.949

LENTISCHIO, e LENTISCO.
Definiz: Albero, delle cui qualità vedi Dioscoride. Latin. lentiscus.
Esempio: Pallad. Fiori d'albero salvatichi, non s'usi tener loro a vicino, che sono nocívi, cioè: cerro, tiglio, lentischio, e terebinto, e simiglianti.
Esempio: Cresc. 9. 52. 2. Si curi la ferita con polvere di galla, o di mortella, o di lentisco.
Esempio: Matt. Fran. Rim. Ramerino, lentisco, o altro legno.
Esempio: Alam. Colt. 4. 104. Or del lentisco trai l'olio, e il liquore.

468) Dizion.3° Ed. .
omografo. 1
LENTO
Apri Voce completa

vol.3 pag.949

LENTO.
Definiz: Tardo, o agiato, pigro. Lat. lentus, tardus. deses, segnis.
Esempio: Bocc. Nov. 27. 43. La donna, che altro non desiderava, non fu lenta, in questo, ad ubbidire il marito.
Esempio: E Bocc. Introd. n. 36. Perchè più pigre, e lente alla nostra salute, ec.
Esempio: E Bocc. g. 6. p. 1. Alquanto con lento passo dal bel poggio, su per la rugiada spaziandosi.
Esempio: Dan. Parad. 13. Per farsi muover lento, com'huom basso.
Esempio: E Dan. Infer. 17. Ella sen va notando lenta, lenta.
Esempio: Ovvid. Pist. Prendi esemplo del tuo arco, che per troppo stare in corda, divien lento.
Esempio: Petrar. Son. 178. Cacciò con un bue zoppo, infermo, e lento.
Esempio: E Petr. Canz. 16. Quando cade dal Ciel più lenta pioggia [cioè piccola, e leggieri]
Esempio: Tass. Ger. 6. 3. E fino a quanto ci terrai prigioni Fra queste mura, in duro assedio, e lento?
Esempio: E Tass. Ger. 6. 14. Non sono al ferro queste man sì lente, ec.
Definiz: §. Lento, e Lente, contrario di Tirato. L. remixtus, laxatus.
Definiz: §. Lento: Figurat.
Esempio: Cr. 9. 104. 4. Si ponga a fuoco lento, in un paiuólo, e senza bollire, si scaldi.
Esempio: Lib. Cur. Malat. Metti queste cose in una caldaiuóla, e cuocila a fuoco lento.
Esempio: Lib. Son. Cuocila a fuoco lento.
Esempio: Ricett. Fior. De' quali è bene farne pezzetti, e seccarli a calor lento.

469) Dizion.3° Ed. .
omografo. 2
LENTO
Apri Voce completa

vol.3 pag.950

LENTO.
Definiz: Avverb. Lentamente, pigramente, adagio. Lat. lente.
Esempio: Galat. E se tu non parlerai si lento, come svogliato, ne si ingordamente, come affamato.

470) Dizion.3° Ed. .
LENZA
Apri Voce completa

vol.3 pag.950

LENZA.
Definiz: Alcune setole annodate insieme, alle quali s'appicca l'amo, per pigliare i pesci. Lat. linea hamata.
Esempio: Cr. 10. 38. 3. In quelle l'amo con mano si gitta, legato con lunga lenza, che abbia un poco di piombo.
Esempio: Grad. S. Girol. Guata lo pesce di pigliare colle grandi lenze, e colla cigola, e colla rete.
Esempio: Rim. Ant. Dant. Maian. Oh, lasso me, ch'io son preso ad inganno, Siccome il pesce, che è preso alla lenza.
Esempio: Tratt. Pec. Mort. Il pescatore di Ninferno, che prende i pesci per la gola alla lenza.
Definiz: §. Per Fascia lina. Latin. fascia linea.
Esempio: M. Ald. Sì si faccia legare con due lenze, lo grosso del braccio.

471) Dizion.3° Ed. .
LENZARE
Apri Voce completa

vol.3 pag.950

LENZARE.
Definiz: V. A. da lenza, per fascia: Fasciare. Lat. *fasciare, fascia ligare.
Esempio: M. Aldob. Ed è bisogno, perchè l'huomo le veggia bene, che tenga il piede nell'acqua calda, e che l'huomo faccia lenzare, dal ginocchio fino a' talloni.

472) Dizion.3° Ed. .
LENZATO
Apri Voce completa

vol.3 pag.950

LENZATO.
Definiz: Fasciato. Latin. *fasciatus.
Esempio: Lab. n. 254. Quando i Pisani col vermiglio cavalcavano, colla testa lenzata, e stretta.

473) Dizion.3° Ed. .
LENZUOLETTO
Apri Voce completa

vol.3 pag.950

LENZUOLETTO.
Definiz: Dim. di Lenzuólo. Lat. linteolum.
Esempio: Med. Arb. Cr. Quando i piedi de' pescatori, e del suo traditore, il Re di gloria, accinto d'un lenzoletto, devotissimamente, e con molto studio, e sollecitudine, gli lavò [qui lenzoletto per sincope]

474) Dizion.3° Ed. .
LENZUOLO
Apri Voce completa

vol.3 pag.950

LENZUOLO.
Definiz: Quel panno lino, che si tien sul letto, per giacervi entro. Lat. linteum.
Esempio: Boc. Nov. 17. 46. L'uno dell'altro pigliando, sotto le lenzuola, maraviglioso piacere.
Esempio: E Bocc. Nov. 77. 68. Tutta la pelle, più volte appiccata, lasciò alle lenzuola.
Esempio: E Bocc. Nov. 80. 8. Vi miser su, un paio di lenzuola sottilissime, listate di seta.
Esempio: E Bocc. n. 10. Recaron le schiave due lenzuoli bianchissimi, e sottili.
Esempio: Tav. Rit. Ed eravi un letto molto bene corredato d'ogni maniera, che fosse al Mondo, che la coltrice, e i lenzuoli, ec.
Definiz: §. Diciamo in proverbio: Distendersi più, che il lenzuol non è lungo: che vuol dire Spender più, che l'huom non può. Lat. maiores pennas nido extendere.

475) Dizion.3° Ed. .
LEONCELLO, e LIONCELLO
Apri Voce completa

vol.3 pag.950

LEONCELLO, e LIONCELLO.
Definiz: Dim. di Leone. Lat. leunculus. Gr. σκυμνός.
Esempio: G. V. 10. 187. tit. Come in Firenze nacquero due leoncelli.
Esempio: Dant. Inf. 27. La Città di Lamone, e di Santerno, Conduce il leoncel dal nido bianco.
Esempio: Boc. Ninf. E venne destro più ch'un lioncello.

476) Dizion.3° Ed. .
LEONE, e LIONE
Apri Voce completa

vol.3 pag.950

LEONE, e LIONE.
Definiz: Animal notissimo. Lat. leo. Gr. λέων.
Esempio: Tes. Br. 5. 41. Leone è appellato, secondo la lingua de' Greci, che vale tanto a dire, come Re, che il leone è appellato Re di tutte le bestie.
Esempio: Boc. Nov. 41. 14. E fiero, come un leone, senz'altro seguito d'alcuno, sopra la nave de' Rodiani saltò.
Esempio: E Bocc. Nov. 77. 18. Faccendo le volte del leone, maladiceva la qualità del tempo.
Esempio: Dant. Par. 6. Ch'a più alto leon trasser lo vello.
Esempio: Petr. Son. 219. E 'n sul cuor, quasi fiero leon rugge.
Esempio: G. V. 11. 66. 1. De' detti piccoli leoni alquanto cresciuti, il Comune di Firenze fece presenti a più Comuni.
Esempio: Tass. Gerus. 10. 56. A guisa di leon, quando si posa, Girando gli occhi, e non movendo il passo.
Definiz: §. Per Uno de' segni celesti.
Esempio: M. V. 2. 44. Il suo apparimento fu a noi all'uscita del Cancro, e alcuni dissono, ch'ella entrò nel Leone.

477) Dizion.3° Ed. .
LEONESSA, e LIONESSA
Apri Voce completa

vol.3 pag.950

LEONESSA, e LIONESSA.
Definiz: Lion femmina. Latin. leaena. Gr. λέαινα.
Esempio: G. V. 10. 187. 1. Nacquero in Firenze due lioni di leone, e leonessa.
Esempio: Dittam. 5. 9. Nel dolce tempo, che a Venere è dato, Trova la lionessa, ec.
Esempio: Bern. Orl. 2. 19. 18. Come una lionessa, che si lascia In loco ov'abbia visto la pastúra.
Esempio: E Ber. Orl. 1. 23. 49. Proprio un'altiera lionessa pare.
Esempio: Tass. Gerus. 9. 29. Così feroce leonessa, i figli, ec. Mena seco alla preda, ed a' perigli.
Esempio: Red. Ins. 89. Mi sovviene d'aver fatto mangiare al leone della carne d'una leonessa.
Definiz: §. Fare la lionessa: vale Aspettare uno passeggiando.

478) Dizion.3° Ed. .
LEONINO, e LIONINO
Apri Voce completa

vol.3 pag.950

LEONINO, e LIONINO.
Definiz: Di leone. Latin. leoninus.
Esempio: Med. Arb. Cr. La crudezza leonina della Giudaica ferocitade.
Esempio: Dant. Infer. 27. L'opere mie Non furon leonine, ma di volpe.

479) Dizion.3° Ed. .
LEOPARDO
Apri Voce completa

vol.3 pag.950

LEOPARDO.
Definiz: Animal nel corso velocissimo, e simile al tigre, di color leonino, indanaiato di nero. Latin. leopardus. Gr. λεοπαρδάλις λεοπάρδαλις.
Esempio: Mil. M. Pol. Egli hanno lioni assai, e d'altra fatta, che gli altri, e si v'ha lonze, e leopardi assai.
Esempio: Petr. Cap. 5. Di fuggitiva cerva un leopardo.

480) Dizion.3° Ed. .
LEPORARIO, e LEPORAIO
Apri Voce completa

vol.3 pag.950

LEPORARIO, e LEPORAIO.
Definiz: Lat. leporarium.
Esempio: Cr. 9. 80. 1. Il leporario è un luogo rinchiuso, nel qual si racchiudon le lepri, i cavrióli, e i cervi, e i conigli.
Esempio: E Cr. 12. 2. 5. Di questo mese, ec. far leporai, e piscíne, come appieno è trattato nel libro nono.

Ricerca sui Vocabolari degli Accademici della Crusca
<Preced. 11-20 21 22 23 PAG 24 25 26 27 28 29 30 31-40 Success.>
vai a pag. di 920
Voci da 461 a 480 di 18393

2000-2004 ACCADEMIA DELLA CRUSCA è vietato riprodurre senza autorizzazione testi e immagini

Valid XHTML 1.1! Valid CSS! Level AA conformance icon, W3C-WAI Web Content Accessibility Guidelines 1.0