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Volume 3 - Dizionario 3° Ed.
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601) Dizion.3° Ed. .
LIBIDINOSISSIMO
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vol.3 pag.956

LIBIDINOSISSIMO.
Definiz: Superl. di Libidinoso. Latin. proiectissimus ad libidinem, libidinosissimus, il disse Lampridio.
Esempio: Tac. Dav. St. 5. 364. Son gente libidinosissima.

602) Dizion.3° Ed. .
LIBIDINOSO
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vol.3 pag.956

LIBIDINOSO.
Definiz: Che ha libidine. Latin. libidinosus.
Esempio: Lab. n. 275. Per poter meglio, ec. le sue libidinose volontà compiere.
Esempio: Boc. Vit. Dan. Ne mai apparve per sguardo parola, e per cenno alcuno libidinoso appetito, ne nell'amore, ne nella cosa amata.
Esempio: Fir. Rag. Anim. 148. Egli non entrava in altri (cioè ragionamenti) che libidinosi, e brutti.
Esempio: Giriff. Ciriff. Calv. 3. Dicendo questo vecchio rimbambito, Libidinoso padre di lussuria.

603) Dizion.3° Ed. .
LIBITO
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vol.3 pag.957

LIBITO.
Definiz: Piacere, piacimento, volontà. Lat. libitum.
Esempio: Matt. Vill. 1. 3. E le più care, e dilicate vivande voleano per loro vita, e a libito si maritavano.
Esempio: Dan. Inf. 5. Al vizio di lussuria fu sì rotta, Che libito fe licito in sua legge.
Esempio: E Dan. Parad. 31. Certo tra esso, e 'l gaudio mi facea libito non udire, e starmi muto.

604) Dizion.3° Ed. .
LIBRA
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vol.3 pag.957

LIBRA.
Definiz: Uno de' segni del Zodiaco. Lat. Libra.
Esempio: Boc. Amet. 34. La cagione della rivestita terra da Ariete, poi spogliata da Libra ti mostrerrò.
Esempio: Dan. Parad. 29. Quando ambedue i figli di Latona, Coverti del Montone, e della Libra.
Definiz: §. Tenere in libra: Tenere in equilibrio. Lat. aequato exanime lances sustinere, disse Virgilio.
Esempio: Fiamm. lib. 5. 100. Così da queste cose l'anima occupata, il proponimento subito, lungamente in libra tenne.

605) Dizion.3° Ed. .
LIBRACCIO
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vol.3 pag.957

LIBRACCIO.
Definiz: Peggiorativo di Libro.
Esempio: Alleg. 93. Fec'egli per questo con bell'ordine, e diligenza un famoso libraccio.

606) Dizion.3° Ed. .
LIBRAIO
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vol.3 pag.957

LIBRAIO.
Definiz: Che vende libri. Latin. bibliopola. Grec. βιβλιοπώλης.
Esempio: Sen. Benif. Varch. 184. Così può Tito Livio pigliare dal libraio, e comperare i suoi libri.

607) Dizion.3° Ed. .
LIBRAMENTO
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vol.3 pag.957

LIBRAMENTO.
Definiz: Il librare. Latin. libratio.
Esempio: Sag. Nat. Esp. 30. Intendere la vera cagione del maraviglioso libramento di quel peso.

608) Dizion.3° Ed. .
LIBRARE
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vol.3 pag.957

LIBRARE.
Definiz: Pesare. Latin. librare, perpendere.
Esempio: Petrar. Canz. 47. 3. E queste dolci tue fallaci ciance, Librar, con giusta lance.
Esempio: E Petr. Son. 166. Dov'è chi morte, e vita insieme spesse Volte in frale bilancia appende, e libra.
Definiz: §. E neutr. pass.
Esempio: Tass. Gerus. Pria sul Libano monte si ritenne, E si librò sull'adeguate penne.

609) Dizion.3° Ed. .
LIBRATO
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vol.3 pag.957

LIBRATO.
Definiz: Add. da Librare. Lat. libratus.
Esempio: Gal. Mac. Sol. 35. Il Sole sospeso, e librato, circa il proprio centro (Qui acconcio in equilibrio)

610) Dizion.3° Ed. .
LIBRERIA
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vol.3 pag.957

LIBRERIA.
Definiz: Luogo, dove sono dimolti libri. Latin. libraria, bibliotheca. Grec. βιβλιοθήκη.
Esempio: Boez. Varch. 1. pros. 4. Ora è questa la libreria, la quale tu medesima t'avevi nelle nostre case, per certissima sedia, scelta, ed eletta?

611) Dizion.3° Ed. .
LIBRETTINE
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vol.3 pag.957

LIBRETTINE.
Definiz: Piccolo libricciuólo, sul quale s'impara a rilevare i numeri dell'Aritmetica. Latin. libellus arithmeticus.
Esempio: Burch. Vedilo andar, ch'e' par delle librettine, Col collo torto, strabuzzando gli occhi.
Esempio: Allegr. 151. Imparate, ec. come le librettine in sulle mani.

612) Dizion.3° Ed. .
LIBRETTO
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vol.3 pag.957

LIBRETTO.
Definiz: Dim. di Libro. Lat. libellus.
Esempio: G. V. 9. 135. Altresì fece un libretto, che lo 'ntitola De vulgari eloquentia.
Esempio: Fiamm. lib. 7. 65. E tu, o piccolo mio libretto, tratto quasi, ec.
Esempio: Tesorett. Brun. Dirò 'n questo libretto.
Esempio: Bern. Orl. 1. 24. 29. Ma pien d'alto desío la man distese, E quel bel corno, e quel libretto piglia.

613) Dizion.3° Ed. .
LIBRICCINO
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vol.3 pag.957

LIBRICCINO.
Definiz: Libricciuólo. Lat. libellus.
Esempio: Cecch. In. Cr. 4. 9. Poi non si può 'n una mano medesima Tener [ben sai] la spada, e 'l libriccíno.
Esempio: Boez. Varch. 1. pros. 1. Teneva costei nella sua mano diritta alcuni libriccíni.

614) Dizion.3° Ed. .
LIBRICCIUOLO
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LIBRICCIUOLO.
Definiz: Quasi dimin. di Libretto. Latin. libellus.
Esempio: Boc. Lett. Co' miei libricciuóli, quante volte voglia me ne viene, senza alcuno impaccio, posso liberamente ragionare.
Esempio: Com. Par. 12. I quali trattati di Loica, divise in dodici libricciuóli.
Definiz: §. Diciamo anche Libriccíno, ma più comunemente, che d'altro, di quello, nel quale son gli Uficj della Madonna, i Sette Salmi, e altre preci, che anche chiamiamo Ufiziuólo.

615) Dizion.3° Ed. .
LIBRO
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vol.3 pag.957

LIBRO.
Definiz: Quantità di fogli cucíti insieme, o scritti, o stampati, o bianchi, ch'egli si sieno. E si piglia per l'opera scrittavi. Lat. liber.
Esempio: Boc. Tit. Il libro chiamato Decameron.
Esempio: Dan. Par. 5. Galeotto fu il libro, e chi lo scrisse.
Esempio: Petr. Cap. 5. Schiera, che del suo nome empie ogni libro.
Esempio: Cr. 6. 8. 2. Assenzio, ec. i libri, e i panni da' topi, e da tignuole sicuri rende, e lo 'nchiostro, e le carte da corrosione, e da corruzione.
Esempio: Sag. Nat. Esp. Nel proseguimento del presente libro, si narreranno.

616) Dizion.3° Ed. .
LICERE
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vol.3 pag.957

LICERE.
Definiz: Lecere.
Esempio: Petr. Son. 156. Ne più si brama, ne bramar più lice.
Esempio: Bern. Orl. 2. 5. 14. Che se il creder le cose dette lice, ec.
Esempio: Tass. Amint. Ma legge aurea, e felice, Che natura scolpì: se ei piace ei lice.
Esempio: E Gerus. 12. 99. Ciò che 'l viver non ebbe, abbia la morte, O (se sperar ciò lice) altéra sorte.

617) Dizion.3° Ed. .
LICCIA
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vol.3 pag.957

LICCIA.
Definiz: V. A. Lizza. Lat. septum.
Esempio: G. V. 12. 95. 5. Fece armare, e schierar sua gente dentro alle licce.
Esempio: Guid. G. E passando le licce de' Greci, si raccolse nel libero campo.

618) Dizion.3° Ed. .
LICCIO
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vol.3 pag.957

LICCIO.
Definiz: Filo torto a uso di spago, del quale si servono i tessitori. Lat. licium.

619) Dizion.3° Ed. .
LICENZIA, e LICENZA
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vol.3 pag.957

LICENZIA, e LICENZA.
Definiz: Concession fatta dal superiore. Latin. venia, licentia, libertas, facultas. Gr. ἄδεια.
Esempio: Boc. Nov. 40. 24. Vi priego, che voi mi perdoniate, e mi diate licenzia, ch'io vada ad aiutare, ec. Ruggieri.
Esempio: E Bocc. Nov. 34. 5. Dall'Avolo, d'andare a Tunisi licenzia impetrasse.
Esempio: Dant. Par. 11. Addomandò, ma contra 'l Mondo errante, Licenzia di combatter.
Esempio: Bern. Orl. 1. 18. 6. Pur senza domandargli altra licenza, Volta il cavallo, e vien con gran veemenza.
Esempio: Tass. Gerus. 6. 17. Chiese, o Signore, a i messaggier licenza Darsi tra voi di liberi sermoni?
Definiz: §. Per Commiato. Lat. missio.
Esempio: Boc. Introd. n. 56. Data a tutti licenzia, li tre giovani, ec.
Definiz: §. Per Troppa libertà di costumi: Sfrenatezza. Lat. licentia.
Esempio: M. V. 7. 1. Si commettono, per la sfrenata licenzia de' Principi, e de' Signori mondani.
Esempio: Cas. Uff. Com. Sono adunque le ricchezze di vanagloria, e orgoglio piene, e la licenza compagna della superbia, se ne menano seco.
Esempio: E Cas. Uff. Com. altrove. Perciocchè la potenza, se ella non è con arte, e con ragione governata, per se è propriamente una licenza.

620) Dizion.3° Ed. .
LICENZIOSISSIMO
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vol.3 pag.957

LICENZIOSISSIMO.
Definiz: Superl. di Licenzioso. Latin. valdè licentiosus, dissolutus.
Esempio: Stor. Europ. 6. 150. Menando vita licenziosissima.

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