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Volume 5 - Dizionario 4° Ed.
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121) Dizion.4° Ed. .
TAPINELLO
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vol.5 pag.14

TAPINELLO.
Definiz: Dim. di Tapino; Meschinello. Lat. misellus. Gr. ταπεινός.
Esempio: Bocc. nov. 57. 6. Solamente le donne tapinelle costrigne.
Esempio: Fr. Iac. T. 3. 10. 4. Guai all'uomo tapinello, Che si mostra così duro.
Esempio: E Fr. Iac. T. 5. 34. 36. Or ti muta tapinello, Esci d'esto Mongibello.
Esempio: Burch. 1. 65. Andando a uccellare una stagione, Di mezza notte in sul levar Una chiocciola presi tapinella.
Esempio: Fir. As. 115. Impaurita adunque la tapinella per così fatte parole, voltossi a quella vecchia, e baciandole le mani, disse.
Esempio: E Firenz. As. d'oro. 270. Poscia, che la tapinella si fu cruciata per lungo spazio co' pianti, e co' lamenti ec. diede pur finalmente luogo al gran dolore.

122) Dizion.4° Ed. .
TAPINO
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vol.5 pag.15

TAPINO.
Definiz: Add. Misero, Infelice, Tribolato. Lat. miser, infelix. Gr. ταπεινός. v. Flos 24.
Esempio: Bocc. nov. 27. 22. E che voi del suo esilio, e dell'essere andato tapino per lo mondo sette anni non siate cagione, questo non si può negare.
Esempio: Dant. Inf. 24. Ritorna a casa, e quà, e là si lagna, Come 'l tapin, che non sa che si faccia.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 113. Ed egli con l'avanzo, che v'erano rimasi, si stette misero, e tapino.
Esempio: Bern. Orl. 1. 24. 26. Perchè principio ardito, e debil fine Fatto ha spesso molte anime tapine.
Definiz: §. Per similit. vale Gretto, Basso, Ordinario. Lat. exilis, humilis, demissus. Gr. ταπεινός.
Esempio: Carl. Fior. 145. Il primo (verso) e 'l terzo di gretta, e tapina uscita.

123) Dizion.4° Ed. .
TAPPETO
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vol.5 pag.15

TAPPETO.
Definiz: Spezie di panno grosso a opera di varj colori, e con pelo, per uso principalmente di coprir tavole. Lat. tapes, tapetum, aulaeum. Gr. τάπης.
Esempio: Nov. ant. 18. 2. Il siniscalco, ovvero tesoriere prese quelli marchi, e mise uno tappeto in una sala, e versollivi suso.
Esempio: G. V. 7. 10. 2. Il quale (tesoro) si fece venire innanzi, e porre in su' tappeti.
Esempio: Bocc. g. 7. p. 4. Fatti in su l erba tappeti distendere, e vicino al lago a seder postisi, comandò il Re ad Emilia, che cominciasse.
Esempio: Bern. Orl. 3. 1. 20. Ad un tappeto vide armi distese Di ciò, che ad un bisogna interamente.
Esempio: Bellinc. son. 279. Per sempre ti diciam: leva il tappeto (cioè: non ci dar mai più da mangiare)
Definiz: §. I. Dicesi proverbialmente Levare da tappeto, o Levarsi da tappeto, che vale Abbandonar la 'mpresa, che s'ha tra mano, quando si conosce, ch'ella non può riuscire; il che diciamo anche Torsene giù.
Esempio: Salv. Spin. 2. 3. E quando egli avesse altro capriccio, mettalo pur da parte a sua posta, e lievisene pur da tappeto.
Esempio: Malm. 10. 35. Quinoltre gli énno stati tutti rieto Per levar questo morbo da tappeto.
Definiz: §. II. Metter sul tappeto, vale Mettere in trattato, Cominciare a trattare, Proporre.
Esempio: Salvin. pros. Tosc. 1. 113. Quando le cose messe sul tappeto non si spedissero in una sessione, replicare le tornate quì a tavola, fintantochè le materie esaurissero.
Definiz: §. III. E Pagar sul tappeto, si dice del Pagar per via di corte. Lat. apud praetorem solvere, Plaut.
Esempio: Malm. 6. 83. So già, che qualche debito ha Baldone, E ch'e' lo vuol pagare in sul tappeto.
Definiz: §. IV. Stare alla finestra col tappeto, figuratam. si dice dello Starsi con agio, e sicurezza, aspettando l'esito di checchessia.

124) Dizion.4° Ed. .
TAPPEZZERÍA
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vol.5 pag.15

TAPPEZZERÍA.
Definiz: Paramento da stanze. Lat. peripetasma, attalica, peristromata, aulaea. Gr. περίπετασμα, περίστρωμα.
Esempio: Urb. E questo abbondevolmente fornirono di letti, tappezzeríe, e altre cose necessarie.
Esempio: Fir. As. 306. Che casa era quella, dove ella mi menò! che tappezzeríe per le sale! che sergenti ec.
Esempio: Buon. Fier. 4. 5. 25. Seta, e tappezzería, E aromati reca di Soría.

125) Dizion.4° Ed. .
TARA
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vol.5 pag.15

TARA.
Definiz: Il tarare, Defalco, che si fa a' conti quando si vogliono saldare; e per similit. si trasferisce ad altre cose.
Esempio: Burch. 1. 57. E sol per la gran tara, ch'elle fanno, Corrono i buoi, e 'l carro non si muove.
Esempio: Varch. Ercol. 74. Quando ci pare, che alcuno abbia troppo largheggiato di parole, e detto più di quello, che è, solemo dire: bisogna sbatterne, o tararne, cioè farne la tara, come si fa de' conti, degli speziali.
Esempio: Car. lett. 1. 26. Non le posso accettare senza rossore, e senza tara.
Esempio: Buon. Fier. 4. 4. 22. E che noi le facciam qual po' di tara, Che par, che si richiegga per buon uso (cioè: crediamo meno di quel, che vien riferito)
Esempio: Salvin. disc. 1. 361. I precetti sono buoni, ma sono talvolta come le speculazioni mattematiche, le quali adattate alla materia patiscono le lor tare (cioè: eccezioni, difficoltà)

126) Dizion.4° Ed. .
TARA BARA
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vol.5 pag.15

TARA BARA.
Esempio: Varch. Ercol. 252. Che vuol dire tara bara? ec. Vuol dire, ch'ella è ne fa ne fa, o volete, come dice, il Pataffio, ne hai, ne hai, o come si parla volgarmente, la ronfa del Vallera.

127) Dizion.4° Ed. .
TARABUSO
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vol.5 pag.15

TARABUSO.
Definiz: Sorta d'uccello. Lat. ardea stellaria. Gr. ἐρώδιος ἀστερόεις.
Esempio: Morg. 25. 48. Provato avea per iscalzargli il dente Tutti i suoi ferri, e poi del tarabuso L'artiglio, e non avea fatto niente.

128) Dizion.4° Ed. .
TARANTELLO
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vol.5 pag.15

TARANTELLO.
Definiz: Pezzo di qualità inferiore, che si dà da alcuni bottegai a' compratori, nè si direbbe propriamente, se non di commestibili. Lat. auctarium, mantissa. Gr. ἐπίμετρον.

129) Dizion.4° Ed. .
TARANTOLA
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vol.5 pag.15

TARANTOLA.
Definiz: Serpentello simile alla lucertola, di color bianchiccio, chiazzato quasi come di lentiggine, ed è di due spezie. Lat. stellio. Gr. γαλεώτης.
Esempio: Mil. M. Pol. Se vi viene alcuna tarantola, che ce n'ha molte.
Esempio: Fir. As. 155. In che modo ristrignerò io questa tarantola?
Esempio: Cant. Carn. 87. Se tarantola, o scorzone, Donne belle, vi pungessi Fatev'ugner tutti i fessi Di vostra gentil figura.

130) Dizion.4° Ed. .
TARANTOLATO
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vol.5 pag.15

TARANTOLATO.
Definiz: Add. Morso dalla tarantola.
Esempio: Bern. Orl. 2. 17 6. Come in Puglia si fa contro al veleno Di quelle bestie, che mordon coloro, Che fanno poi pazzíe da spiritati, E chiamansi in vulgar tarantolati.
Esempio: Sold. sat. 3. Vedesi in Puglia, che i tarantolati, Come che tutti al concento salubre Commossi al saltellar restin sanati, Non guariscon però tutti al lugubre, O al contrario suon.

131) Dizion.4° Ed. .
TARARE
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vol.5 pag.15

TARARE.
Definiz: Si dice del Ridurre nel saldare i conti al giusto il soverchio prezzo domandato dall'artefice, o dal venditore.
Esempio: Varch. Ercol. 77. Quando ci pare, che alcuno abbia troppo largheggiato di parole, e detto assai più di quello, che è solemo dire: bisogna sbatterne, o tararne, cioè farne la tara, come si fa de' conti degli speziali (quì per similit.)
Definiz: §. E perchè i conti quasi sempre si tarano, a quel, che s'ode dire a' millantatori, si dice proverbialmente, Tara per uso.
Esempio: Salv. Granch. 1. 1. Ohimè, Granchio, appena credo io, Che fusse un miglio fuor di porta. Gr. E anche Meno; tara per uso.

132) Dizion.4° Ed. .
TARATO
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vol.5 pag.15

TARATO.
Definiz: Add. da Tarare.
Esempio: Ricett. Fior. Provv. Dipoi riveduti, e tarati diventano in verità debitori.
Esempio: E Ricett. Fior. appresso: Ancorchè avessono l'esecuzione parata, e di fatto di tali conti non tarati.

133) Dizion.4° Ed. .
TARATORE
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vol.5 pag.15

TARATORE.
Definiz: Che tara.
Esempio: Ricett. Fior. Provv. Li taratori di Firenze tarino i conti della città intra sei giorni.
Esempio: E Ricett. Fior. altrove: Non saranno state (le mercanzíe) in tal tempo tarate per li taratori predetti.

134) Dizion.4° Ed. .
TARCHIATO
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vol.5 pag.15-16

TARCHIATO.
Definiz: Add. v. bassa. Di grosse membra, Fatticcio. Lat. membris crassioribus. Gr. παχυλώτερος.
Esempio: Bocc. nov. 72. 4. Era pure una piacevole, e fresca foresozza, brunazza, e ben tarchiata.
Esempio: Cron. Vell. Matteo ec. è piccolo, e tarchiato della persona, e trae dal padre.
Esempio: Lor. Med. Nenc. 26. Ell'è grossoccia, tarchiata, e giulía, Frescoccia, e grassa, che si fenderebbe.

135) Dizion.4° Ed. .
TARDAMENTE
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vol.5 pag.16

TARDAMENTE.
Definiz: Avverb. Con tardità, Adagio, Con lentezza. Lat. tarde, cunctanter. Gr. βραδέως.
Esempio: But. Inf. 11. E' ci conviene scendere tardamente, sì che s'ausi lo senso dell'odorato al tristo fiato.
Esempio: Volg. Mes. L'aloe è nel novero delle medicine, che purgano tardamente.

136) Dizion.4° Ed. .
TARDAMENTO
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vol.5 pag.16

TARDAMENTO.
Definiz: Il tardare, Indugio. Lat. tarditas, cunctatio. Gr. βραδύτης.
Esempio: M. V. 7. 12. La piena vittoria, che Iddio v'ha apparecchiata, non vi scampi, per tardamento de vostri trattati.
Esempio: Tes. Br. 6. 51. La dilettazione non è movimento, perocchè ciascuna cosa, che si può muovere, ha tardamento, e affrettamento.

137) Dizion.4° Ed. .
TARDANTE
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vol.5 pag.16

TARDANTE.
Definiz: Che tarda. Lat. cunctans, cunctator. Gr. βραδύς, μελλετής.
Esempio: Liv. dec. 3. Che se egli con istanzia tardasse contro a' tardanti Nolani, che la plebe moverebbe alcun movimento.

138) Dizion.4° Ed. .
TARDANTEMENTE
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vol.5 pag.16

TARDANTEMENTE.
Definiz: Avverb. Con tardanza. Lat. cunctanter. Gr. βραδέως.
Esempio: Libr. cur. malatt. Opera senza fallo, ma però sempre tardantemente, e con nausea.

139) Dizion.4° Ed. .
TARDANZA
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vol.5 pag.16

TARDANZA.
Definiz: Il tardare, Lentezza. Lat. tarditas. Gr. βραδύτης, ὄκνησις.
Esempio: Filoc. 5. 306. L'amor della donna per sua tardanza aveva perduto.
Esempio: Amm. ant. 31. 2. 3. E' si conviene consigliare con tardanza.
Esempio: Dant. rim. 22. Però con tua ragion piana, e umile Muovi, novella mia, non far tardanza.
Esempio: Cas. lett. 15. Che tolga via ogni sospezione d'animo, e ogni tardanza.

140) Dizion.4° Ed. .
TARDARE
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vol.5 pag.16

TARDARE.
Definiz: Indugiare, Trattenersi; e si usa in signific. neutr. e neutr. pass. Lat. cunctari, morari. Gr. μέλλειν, ὀκνεῖν.
Esempio: Pass. 15. Ricordati, che la morte ha da venire, e non tarda.
Esempio: G. V. 10. 25. 2. Lo indugio della cavalcata della gente del Duca si tardò.
Esempio: Albert. cap. 64. Non ti tardare adunque a convertire a Domeneddio.
Esempio: Cas. lett. 25. Io ho tardato a rispondere alla lettera di V. E. Illustrissima de' 15. di questo.
Definiz: §. I. Talora vale Essere ora tarda.
Esempio: M. V. 3. 79. Già si cominciava a tardare il giorno.
Definiz: §. II. E col terzo caso, vale Parer tardi, e si usa per mostrar gran desiderio d'alcuna cosa aspettata.
Esempio: Dant. Inf. 9. Oh quanto tarda a me, ch'altri quì giunga.
Esempio: E Dan. Inf. 21. Allor mi volsi, come l'uom, cui tarda Di veder quel, che gli convien fuggire.
Definiz: §. III. In signific. att. vale Ritardare, Intrattenere, Tenere indietro. Lat. retardare, detinere, tardare. Gr. ἀνέχειν, βραδύνειν.
Esempio: Dant. Inf. 23. Ma tardavagli 'l carco, e la via stretta.
Esempio: G. V. 12. 13. 2. La tardezza del Re Ruberto ec. tardò tanto il soccorso, che in quella stanza Don Guiglielmo ec. venne a Messina.
Esempio: Cr. 6. 22. 9. Avicenna, dice che la sua decozione (del cavolo) e 'l seme tardano l'ebrietade.

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