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Volume 5 - Dizionario 4° Ed.
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101) Dizion.4° Ed. .
TANA
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vol.5 pag.12

TANA.
Definiz: Stanza da bestie, Caverna. Lat. lustrum, caverna. Gr. σπελαῖον.
Esempio: Dant. Inf. 24. Son Vanni Fucci Bestia, e Pistoia mi fu degna tana.
Esempio: Cr. 10. 34. 2. Le volpi nelle tane loro si prendono in questo modo.
Esempio: Cavalc. Med. cuor. Le volpi hanno tane, e gli uccelli nido.
Definiz: §. I. Per Fossa, Buca.
Esempio: Pallad. S'infraciderebbon le viti poste, raccolto l'umore in queste tane, se incontanente non si riempiessono colla terra.
Definiz: §. II. Per similit.
Esempio: But. Inf. 33. 2. Riempion sotto il ciglio tutto il coppo, cioè tutta la tana degli occhi.

102) Dizion.4° Ed. .
TANACETO
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vol.5 pag.12

TANACETO.
Definiz: Sorta d'Erba odorosa simile al Matricale, detta altrimenti Atanasia; ed è di due spezie. Lat. tanacetum, attanasia.

103) Dizion.4° Ed. .
TANAGLIA
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vol.5 pag.12

TANAGLIA.
Definiz: Strumento noto di ferro, per uso di strignere, di sconficcare, o di trarre checchessia con violenza. Lat. forceps. Gr. πυράγρα.
Esempio: Bocc. nov. 69. 21. Messegli le tanaglie in bocca ec. fu dall'altra per viva forza un dente tirato fuori.
Esempio: Pataff. 6. Con le tanaglie di cerracchio venne.
Esempio: Bern. Orl. 1. 4. 45. Scontrasi con Spinella per la via, E l'afferra qual chiodo la tanaglia.
Esempio: E Ber. Orl. 2. 15. 23. Chi non fu presto a staccar le tanaglie, Io dico a sciorre il cavo, ebbe la stretta.
Esempio: Dav. oraz. Gen. delib. 148. L'aggavigni, e cinga, e l'aggrappi, e tenga come tanaglia.
Definiz: §. I. Per similit.
Esempio: Dant. Inf. 29. Oh tu, che colle dita ti dismaglie, Cominciò 'l Duca mio a un di loro, E che fai d'esse talvolta tanaglie ec.
Definiz: §. II. Levare alcuna cosa colle tanaglie, o Cavare alcuna cosa colle tanaglie; modo proverb. che vale Ottenere, o Fare alcuna cosa con grandissimo sforzo, e violenza.
Esempio: Salv. Granch. 2. 5. Io non ho ancor dietro A questo tuo ghiribizzo potuto Cavarti pur di bocca una parola Colle tanaglie.
Esempio: Bern. Orl. 1. 10. 2. E quand'ell'è di quella fina, e buona, Colle tanaglie non si levería.
Definiz: §. III. Tanaglia, per metaf.
Esempio: Din. Comp. 3. 56. Teneasi col popolo grasso, perocchè erano le sue tanaglie, e pigliavano il ferro caldo (cioè: le sue forze)
Definiz: §. IV. Tanaglia, per lo tormento dell'attanagliare.
Esempio: M. V. 10. 33. Sanza alcuno tormento confessò la sua iniquitade, e condannata alla tanaglia ec. fece terribile esempio all'altre.

104) Dizion.4° Ed. .
TANAGLIETTA
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vol.5 pag.12

TANAGLIETTA.
Definiz: Dim. di Tanaglia; Piccola tanaglia.
Esempio: Volg. Mes. Tiralo colle tanagliette, e taglialo tosto colle forbicine roventi rasente la radice.
Esempio: Benv. Cell. Oref. 11. Tenendosi dal manico con certe tanagliette fatte a posta.

105) Dizion.4° Ed. .
TANČ
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vol.5 pag.12

TANÈ.
Definiz: Color lionato scuro.
Esempio: Fir. dial. bell. donn. 394. Il color biondo è un giallo non molto acceso, nè molto chiaro, ma declinante al tanè.
Esempio: E Fir. dial. bell. donn. 403. L'uso comune pare, che abbia ottenuto, che il tanè oscuro tra gli altri colori ottenga nell'occhio il primo grado.
Esempio: Libr. Son. 64. Vestimmi di tanè in un certo fosso.
Esempio: Borgh. Rip. 242. Il tanè è color mezzano fra il rosso, e il nero.

106) Dizion.4° Ed. .
TANFANARE
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vol.5 pag.12

TANFANARE.
Definiz: Tartassare.
Esempio: Tac. Dav. post. 451. Teocrito ne' Dioscuri dice, che Amico Re de' Bebrici facendo con Pollùce alle pugna col cesto, te lo tartassava, tanfanava, zombava, conciava male.

107) Dizion.4° Ed. .
TANFO
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vol.5 pag.12

TANFO.
Definiz: Il Fetor della muffa. Lat. situs mephitis. Gr. σθειώδης θειώδης, ἀποφορά.
Esempio: Varch. stor. 6. 161. Una pestilenziosa infermità ec. era entrata in tutto quel campo, nel quale tra il mal governo, e il tanfo degli alloggiamenti tutti umidi, e ripieni d'erbe, erano morti tanti ec.
Esempio: Fir. As. 253. O tu, che mi hai venduta questa botte, ell'è molto vecchia, e per lo tanfo, che vi è drento non posso vedere, se c'è alcun buco (quì forse per la muffa medesima)
Esempio: Serd. stor. 12. 464. Il pestifero puzzo della sentina, e 'l tanfo, e 'l succidume affligge, e corrompe i corpi.

108) Dizion.4° Ed. .
TANGENTE
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vol.5 pag.12

TANGENTE.
Definiz: Che tocca, ed è propriamente aggiunto di linea retta, che tocchi una curva.
Esempio: Gal. Sist. 173. I tiri, che sono aggiustati secondo la detta tangente allo scopo Orientale (il quale, mentre la palla vien per la tangente, si abbassa) doverebber riuscir alti, e gli Orientali bassi.

109) Dizion.4° Ed. .
TANGERE
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vol.5 pag.12

TANGERE.
Definiz: V. L. Toccare. Lat. tangere. Gr. ἅπτεσθαι.
Definiz: §. E figuratam.
Esempio: Dant. Inf. 2. Io son fatta da Dio, sua mercè, tale, Che la vostra miseria non mi tange.
Esempio: Franc. Barb. 35. 17. Lo quarto molti tange, Ecceder troppo suo grado in vestire.
Esempio: Dittam. 3. 22. Così come donzella, a cui l'uom tange Parole proverbiose.
Esempio: Lor. Med. canz. 92. 6. Io non vo' contar la trama, Tangerei 'l particolare.

110) Dizion.4° Ed. .
TANGHERELLO
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vol.5 pag.12

TANGHERELLO.
Definiz: Dim. di Tanghero, voce bassa; e vale Villanello alquanto rustico, e grossolano.

111) Dizion.4° Ed. .
TANGHERO
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vol.5 pag.12

TANGHERO.
Definiz: Persona grossolana, e rustica.
Esempio: Red. Ditir. 12. Quei Lapponi son pur tangheri! Son pur sozzi nel lor bere! Solamente nel vedere Mi fariano uscir de' gangheri.
Esempio: E Red. annot. 46. Tangheri, villani, zotichi, di costumi rozzi, di natura ruvida, e rozza, epiteto proprio, ma per disprezzo, de' contadini più salvatichi.

112) Dizion.4° Ed. .
TANGIBILE
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vol.5 pag.13

TANGIBILE.
Definiz: Add. Che si può toccare, Che cade sotto il senso del tatto. Lat. qui tangi potest. Gr. ἁπτός.
Esempio: Dant. Conv. 126. Non si può dire, che sia propriamente visibile, nè propriamente tangibile.
Esempio: Gal. Sist. 62. Sebbene la materia celeste non può esser toccata, perchè manca delle tangibili qualità.
Esempio: Varch. Lez. 258. Non si può trovare alcuno miglior giudice delle qualità tangibili.

113) Dizion.4° Ed. .
TANTAFERA
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vol.5 pag.13

TANTAFERA.
Definiz: Ragionamento lungo di cose, che non ben convengano insieme. Lat. fabula sine capite. Gr. μῦθος ἀκέφαλος.
Esempio: Bern. rim. 1. 65. Io non v'accoppierò, come le pere, O come l'uova fresche, e come i frati Nelle mie filastrocche, e tantafere ec.
Esempio: Salv. Spin. 4. 4. Questa tantafera non mi piace punto, e non mi posso immaginare, ove diavolo ella sia per battere.
Esempio: Buon. Tanc. 1. 1. Nè mi star più su per le tantafere.

114) Dizion.4° Ed. .
TANTAFERATA
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vol.5 pag.13

TANTAFERATA.
Definiz: Tantafera.
Esempio: Buon. Fier. 1. 1. 2. Nè ch'i procuratori m'infinocchino Con lor tantaferate.
Esempio: E Buon. Fier. 2. 4. 12. Quante tantaferate, e quanti agguindoli.

115) Dizion.4° Ed. .
TANGOCCIO
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vol.5 pag.13

TANGOCCIO.
Definiz: Dicesi di Chi per soverchia grossezza apparisce goffo. Lat. crassior, obesior. Gr. παχυλότερος.
Esempio: Varch. stor. 15. 621. Perchè essendo tozzotto, e tangoccio, gli rendeva un po' d'aria.

116) Dizion.4° Ed. .
TANTINO
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vol.5 pag.13

TANTINO.
Definiz: Dim. di Tanto; Piccolissimo. Lat. tantillus. Gr. σμικρὸς ὅσος.
Esempio: Tac. Dav. stor. 4. 344. Sia lecito, anzi che correre tantino di rischio, sprofondare il compagno.
Esempio: Buon. Fier. 4. 4. 2. Per trarne un tantino Di sugo più di salsa.
Esempio: Gal. Sist. 363. Perchè tanto remote, acciocchè appariscano tantine, e niente assolutamente possano operare in terra?
Esempio: E Gal. Sist. 364. L'apparir tantine non detrae della loro operazione.

117) Dizion.4° Ed. .
omografo. 1
TANTO
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vol.5 pag.13

TANTO.
Definiz: Nome relativo, o Pronome, che il dicano i grammatici, riferente quantità; che se riguardi una quantità continua, dinota grandezza. Lat. tantus. Gr. τοσοῦτος: se una quantità discreta, disegna moltitudine. Lat. tot. Gr. σοσοῦτος τοσοῦτος. Talora si usa colla corrispondenza di Quanto, e di Che, e talora senza.
Esempio: Filoc. 3. 101. Tante volte, quant'ella nella memoria mi viene, tanto questo disío più focoso in me s'accende.
Esempio: E Bocc. pr. 2. Nella qual noia tanto rifrigerio già mi porsero i piacevoli ragionamenti di alcuno amico, e le sue laudevoli consolazioni, che ec.
Esempio: E Bocc. nov. 79. 14. Il maestro ec. diede tanta fede alle parole di Bruno, quanta si saría convenuta a qualunque verità, e in tanto disiderio s'accese di volere essere in questa brigata ricevuto, quanto di qualunque altra cosa più disiderabile si potesse essere acceso.
Esempio: Petr. son. 1. Non ebbe tanto, nè vigor, nè spazio, Che potesse al bisogno prender l'arme.
Esempio: E Petr. son. 119. Non può più la vertù fragile, e stanca Tante varietati omai soffrire.
Esempio: Dant. Par. 2. E forse in tanto, in quanto un quadrel posa, E vola, e dalla noce si dischiava, Giunto mi vidi (cioè: in tanto tempo)
Esempio: Varch. stor. 11. 344. Quando il magistrato apriva il tamburo, che lo aprivano ogni tanto tempo ec. (cioè: ogni determinato tempo)
Definiz: §. I. Darne tante, o Toccarne tante, e s'intende Busse, vale Percuotere, o Esser percosso.
Esempio: Bocc. nov. 32. 10. Presomi per la cappa, e tiratomisi a' piè, tante mi diè, che tutto mi ruppe.
Esempio: E Bocc. num. 11. Io ci tornerò, e darottene tante, che io ti farò tristo per tutto 'l tempo, che tu ci viverai.
Esempio: Bern. Orl. 2. 13. 39. Perchè il Re gliene dava ogni dì tante.
Definiz: §. II. Comprare tanto, o Vender tanto, vale Comprare, o Vendere a un determinato prezzo. Lat. tanti. Gr. περὶ τοσούτου.
Definiz: §. III. Esser tanto, vale Esser sufficiente, Bastare. Lat. satis esse.
Definiz: §. IV. Tanto, coll'articolo, e senza in forza di sust. per l'astratto di Tanto add.
Esempio: Petr. canz. 18. 6. Quel tanto a me non più del viver giova.
Esempio: Bocc. nov. 27. 16. Nella quale ec. tanto di piacevolezza gli dimostraste, che se egli prima m'amava, in ben mille doppj faceste l'amor raddoppiare.
Esempio: Dant. Inf. 4. E 'l mio maestro sorrise di tanto (cioè: di ciò)
Esempio: Malm. 7. 85. E spalancando poi tanto di gola, Urla, bestemmia il ciel, minaccia, e brava.
Esempio: E Malm. 10. 17. Così le fa ingoiar tanto di micca.
Esempio: E Malm. st. 18. Si ringalluzza, e fa tanto di cuore.

118) Dizion.4° Ed. .
omografo. 2
TANTO
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vol.5 pag.13-14

TANTO.
Definiz: Avverb. Dinota lunghezza di tempo, Grandezza di spazio, Quantità di cosa. Si adopera, non che co' verbi, ma pur co' nomi d'ogni genere, e numero, anche superlativi. Se ha la corrispondenza delle particelle CHE, QUANTO ec. esprime diversi sentimenti, come In guisa, Talmente, Di sì fatta maniera, Sì fattamente. Lat. tantum, tam, adeo, ita, ita ut. Gr. τόσον, τοσοῦτον, ὥστε.
Esempio: Bocc. nov. 5. 3. Quanto tra cavalieri era d'ogni virtù il marchese famoso, tanto la donna tra tutte l'altre donne del mondo era bellissima.
Esempio: E Bocc. nov. 26. 15. Tanto pregò, e tanto scongiurò, che ella vinta con lui si paceficò.
Esempio: E Bocc. nov. 42. 8. E tanto la pregò, che in una sua capannetta la menò.
Esempio: E Bocc. nov. 43. 2. Amandola, tanto seppe operare, che la giovane cominciò non meno ad amar lui, che egli amasse lei.
Esempio: E Bocc. nov. 60. 24. Affermando, che tanto, quanto essi scemavano a far quelle croci, poi ricrescevano nella cassetta.
Esempio: E Bocc. nov. 96. 19. Tanto, e sì macerò il suo fiero appetito, che ec. libero rimase da tal passione.
Esempio: E Bocc. nov. 97. 13. Di questo fu la giovane tanto lieta, e tanto contenta, che ec. apparver segni grandissimi della sua sanità.
Esempio: Filoc. 7. 454. Appresso i quali Biancofiore ec. veniva tanto bellissima, che ogni comparazione ci saria scarsa.
Esempio: Petr. son. 87. Le trovo nel pensier tanto tranquille, Che di null'altro mi rimembra, o cale.
Esempio: Dittam. 4. 10. Quì appresso gli Antropofagi si stringono, I quali vivon tanto crudelissimi, Che d'usar carne umana non s'infingono.
Definiz: §. I. Tanto, per Tanto che. Lat. adeo ut. Gr. ὥστε.
Esempio: G. V. 12. 66. 6. E di sua persona fece maraviglie in arme, tanto fece ritrarre gl'Inghilesi al carrino.
Definiz: §. II. Tanto, per Solamente, maniera latina. Lat. tantum. Gr. μόνον.
Esempio: Dant. Par. 2. Se raro, o denso ciò facesser tanto, Una sola virtù sarebbe in tutti.
Esempio: E Dan. Par. 18. Tanto poss'io di quel punto ridire.
Esempio: Tes. Br. 7. 44. Eglino sono uomini, non per opera, ma per nome tanto.
Esempio: Cas. lett. 23. Rallegromi senza fine non tanto per l'esaltazione di casa mia, quanto per lo grandissimo contento, che ec.
Esempio: Malm. 3. 46. Non ch'io fugga il pericol di morire, Perch'io fo buon per una volta tanto.
Definiz: §. III. Tanto solamente, vale lo stesso. Lat. tantum. Gr. μόνον.
Esempio: Bocc. nov. 98. 30. Essendo contento d'avervi tanto solamente ricordato di quelle ec.
Esempio: Liv. M. Non erano rimasi, se non li soccorrevoli tanto solamente.
Definiz: §. IV. Tanto, vale talvolta Sì lungo tempo, Per tanto spazio di tempo. Lat. tandiu. Gr. τοσοῦτον, τέως.
Esempio: Petr. canz. 7. 6. Se tanto viver può ben colto lauro.
Esempio: Bocc. nov. 98. 4. Niun di loro aveva nè bene, nè riposo, se non tanto, quanto erano insieme.
Definiz: §. V. A tanto, vale A tal termine. Lat. eo.
Esempio: Bocc. introd. 24. Era la cosa pervenuta a tanto, che non altramenti si curava degli uomini, che morivano, che ora si curerebbe di capre.
Definiz: §. VI. Da tanto, in forza d'aggiunto, vale Di tanto valore.
Esempio: Bocc. nov. 13. 26. Fu da tanto, e tanto seppe fare, che egli paceficò il figliuolo col padre.
Esempio: Fir. As. 95. Ma non fui mai da tanto, ch'io potessi dar la volta tonda.
Definiz: §. VII. Di tanto, vale lo stesso, che Tanto, Sì fattamente, In tal guisa. Lat. ita. Gr. οὕτως.
Esempio: Bocc. nov. 15. 19. Di tanto l'amò Iddio, che niuno male si fece nella caduta.
Definiz: §. VIII. In tanto, vale In questo mentre. Lat. interea. Gr. ἐν τῷ μεταξύ.
Esempio: Petr. canz. 30. 5. E 'n tanto lagrimando sfogo Di dolorosa nebbia il cor condenso.
v. INTANTO.
Definiz: §. IX. Per tanto, avverb. Perciò. Lat. proinde, idcirco. Gr. διόπερ.
v. PER §. CIV.
Definiz: §. X. Talora vale Nondimeno, Tuttavia. Lat. nihilominus. Gr. μέντοιγε.
Esempio: Lab. 346. A questo servigio, e ad ogni altro molti, anzi tutti quanti, che di là ne sono, sarebbono stati più di me sufficienti ec. ma pertanto a me toccò la volta, perchè la cosa ec. in parte a me apparteneva.
v. PER §. CV.
Definiz: §. XI. Non per tanto, vale Nondimeno. Lat. nihilominus. Gr. μέντοιγε.
v. NON PER TANTO.
Definiz: §. XII. Tanto o quanto, denota Qualche poco. Lat. aliquantulum. Gr. πολλοστημόριον.
Esempio: Liv. M. E quando egli ventava o tanto, o quanto, non pur solamente la polvere, ma la cenere gli feriva ne' visaggi.
Esempio: Petr. cap. 2. Ed ella il crede, E tu, se tanto, o quanto d'amor senti.
Esempio: E Petr. cap. 3. Costei non è chi tanto, o quanto stringa.
Esempio: Ninf. Fies. 140. Nè non mi può di questo niuno atare, Nè conforto donarmi tanto, o quanto.
Esempio: Borgh. Orig. Fir. 139. Non fu nazione sì fiera, che non sentisse tanto, o quanto di questa dolcezza del culto divino
Esempio: Bern. Orl. 1. 6. 61. Se tanto, o quanto accostar mi ti posso.
Esempio: Malm. 9. 63. Stimando, che l'indugio tanto, o quanto Sia sempre ben per ogni buon rispetto.
Definiz: §. XIII. Tant'è, pronunziato come una sola dizione, vale In somma, In conclusione, In fatti. Lat. in summa. Gr. ἐπὶ κεφαλαίου.
Esempio: Salv. Spin. 2. 2. Tant'è non mi dite a me, che a ogni modo ella non sappia un poco di non so com'io debbia chiamarmela.
Esempio: Bellinc. son. 268. Tant'è poi ch'io son fatto Calandrino, A gran pericol vo, ch'io non mi sconci.
Esempio: Gell. Sport. 3. 7. Tant'è io me ne voglio andare alle mie faccende.
Esempio: Fir. Trin. 3. 7. Tant'è io per me la vo' credere a mio modo.
Esempio: Morg. 21. 150. Tant'è, che spesso è util disperarsi, E fassi per isdegno di gran cose.
Definiz: §. XIV. A tanto per tanto, vale A questo ragguaglio, Con tal proporzione.
Definiz: §. XV. Più che tanto, vale Quanto si converrebbe, o Quanto sarebbe necessario.
Esempio: Car. lett. 1. 158. E non facendosi più che tanto, imputatelo alla difficoltà, ch'io vi dico.
Esempio: E Car. lett. 173. Ma poichè ne fo sconcio, e dispiacere a voi, non voglio gravarvene più che tanto.
Esempio: E Car. lett. 2. 63. Mi duole non aver potuto cavar di questo negozio più che tanto.
Definiz: §. XVI. Tanto che, vale Di maniera che, Per modo che. Lat. ita ut, adeo ut. Gr. ὥστε.
Esempio: Bocc. nov. 2. 5. Giannotto di sollecitarlo non finava giammai, tanto che il Giudeo da così continua instanzia vinto disse.
Esempio: Benv. Cell. Oref. 87. Alcuni (ceselli) sono più volti, alcuni manco volti, tanto che si viene a quelli, che sono diritti.
Definiz: §. XVII. Per Infinattantochè. Lat. quoad, donec. Gr. ἔως.
Esempio: Bocc. nov. 73. 11. A me pare, che noi abbiamo a ricogliere tutte quelle, che noi vedrem nere, tanto che noi ci abbattiamo ad essa.

119) Dizion.4° Ed. .
TANTOSTO
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vol.5 pag.14

TANTOSTO.
Definiz: Avverb. Di subito, Immantinente. Lat. statim, illico. Gr. αὐτίκα.
Esempio: Bocc. nov. 13. 18. E conosciuto tantosto costei esser femmina ec. la voleva baciare.
Esempio: E Bocc. nov. 18. 45. Fiso guardandolo, tantosto il riconobbe.
Esempio: E Bocc. nov. 82. 4. Il che tantosto sepper quelle, che a ciò badavano.
Esempio: Sen. Pist. Credi tu, che l'altre cose piene di fracidume ec. tantosto, che l'hanno gittate sulla bracia ec.
Esempio: Guid. G. Adunque lo Re Agamennone tantosto scese in terra, e andóe al tempio di Diana.
Esempio: E Guid. G. altrove: Egli, fornendosi dondunque poteo, tantosto venne.
Esempio: Rim. ant. Guitt. 97. Tantosto, donna mia, Com'eo voi vidi, fui d'amor sorpriso.
Esempio: Bern. Orl. 1. 5. 23. Ma sarà ben tantosto liberato.
Esempio: Ciriff. Calv. 4. 128. Ma chi vive a speranza muore a stento, Un tantosto di Francia vien poscrai (quì in forza di sust.)

120) Dizion.4° Ed. .
TAPINARE
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vol.5 pag.14

TAPINARE.
Definiz: Vivere in Miseria, Menare infelice vita, Tribolare. Lat. in miseriis degere. Gr. δυστυχεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 16. 21. Ahi lasso me, che passati sono anni quattordici, che io sono andato tapinando per lo mondo.
Esempio: E Bocc. nov. 29. 26. Per lasciar te tornare, e stare in casa tua, lungamente andata son tapinando.
Definiz: §. In signific. neutr. pass. in modo basso, vale Tribolarsi, Affliggersi grandemente.
Esempio: Salvin. disc. 2. 365. Era venuta per ugnerlo all'usanza del paese, e imbalsamarlo, e sì nol trovando, si tapinava.

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