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Dizion.4° Ed. .
omografo. 1
TACERE
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vol.5 pag.3-4
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TACERE.
Definiz: | In signific. neutr. e neutr. pass. vale Star cheto, Non parlare, Restar di parlare. Lat.
tacere, silere. Gr. σιγᾶν,
σιωπᾶν. |
Esempio: | Dant. Inf. 2. Tacette allora, e poi comincia'io. |
Esempio: | E Dan. Inf. 7. E disse: taci, maladetto lupo. |
Esempio: | E Dan. Purg. 25. Ancor digesto scende, ov'è più bello Tacer,
che dire. |
Esempio: | Bocc. nov. 4. 1. Già si taceva Filomena dalla sua novella espedita. |
Esempio: | E Bocc. nov. 18. 16. Avendola il conte già due volte
dimandata della cagione, perchè fatto l'avesse venire, ed ella taciuto, ultimamente da amor sospinta ec. così mi
cominciò a dire. |
Esempio: | E Bocc. nov. 98. 32. Io mi taccio per vergogna delle mie
ricchezze. |
Esempio: | Petr. canz. 4. 3. E giammai poi la mia lingua non tacque, Mentre potéo.
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Esempio: | E Petr. st. 5. Nè tacendo potea di sua man trarlo.
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Definiz: | §. I. Per metaf. Lat. silere, quiescere. Gr. σιγᾶν,
παύεσθαι. |
Esempio: | Petr. son. 132. Or, che 'l cielo, e la terra, e 'l vento tace. |
Esempio: | Bocc. g. 6. f. 4. Le leggi, così le divine, come le umane, tacciono.
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Esempio: | Dant. Inf. 1. Mi ripingeva là, dove 'l sol tace. |
Esempio: | But. ivi: Cioè nella selva detta di sopra, dove non luce lo sole, però dice tace.
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Definiz: | §. II. In signific. att. vale Passar con silenzio, Tener segreto. Lat. silentio
involvere, silentio praeterire, silere. Gr. σιγᾶν. |
Esempio: | Bocc. nov. 6. 1. Nè io altresì tacerò un morso dato da un valentuomo secolare ad
uno avaro religioso. |
Esempio: | Petr. son. 18. Vergognando talor, ch'ancor si taccia, Donna, per me vostra
bellezza in rima. |
Esempio: | S. Grisost. Che mi gioverebbe a tacer le parole, poichè i fatti gridano?
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