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Volume 5 - Dizionario 4° Ed.
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161) Dizion.4° Ed. .
TAROCCARE
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vol.5 pag.17

TAROCCARE.
Definiz: Voce bassa. Gridare, Adirarsi. Lat. irâ excandescere. Gr. ἀναβοᾶν.
Esempio: Malm. 7. 16. Non ti so dir, se Meo allor tarocca.

162) Dizion.4° Ed. .
TAROCCHI
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vol.5 pag.17-18

TAROCCHI.
Definiz: Sorta di Giuoco; ed anche diconsi Tarocchi alcune delle Carte, con che si giuoca.
Esempio: Varch. Ercol. 88. Dare il suo maggiore, tolto dal giuoco de' germini, o vero de' tarocchi.
Esempio: Malm. 1. 38. Han per insegna il diavol de' tarocchi.
Definiz: §. Essere come il matto fra' tarocchi, o simili, figuratam. vale Entrar per tutto.
Esempio: Cecch. Corr. 3. 6. Io era tra lor (come Si dice) il matto ne' tarocchi.

163) Dizion.4° Ed. .
TARPARE
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vol.5 pag.18

TARPARE.
Definiz: Propriamente Spuntar le penne dell'ali agli uccelli; e per similit. si dice anche d'altri volatili. Lat. alas circumcidere. Gr. πτερὰ περικόπτειν.
Esempio: Salvin. pros. Tosc. 1. 102. Anacreonte, non potendo cavarsi il sonno, e sognare con agio per una rondinella garrula, e cianciosella, che gli rompeva nella testa l'alto sonno ec. minaccia di prenderla, e di tarparla, traendole le penne maestre.
Esempio: Buon. Fier. 4. 4. 23. Che mastro accorto Sappia tarpar le vespe Moleste al fianco de' corrier spediti.
Definiz: §. E figuratam. si dice dell'Indebolire alcuno, o Toglierli le forze.
Esempio: Morg. 22. 23. Che 'l tempo m'ha tarpato in modo l'ale, Ch'io mi comincio accordare or con lui.
Esempio: E Morg. 11. 70. Io vo' che 'l traditor tarpiam discosto.
Esempio: E Morg. 25. 132. Se non che corte aviam tarpate l'ale.

164) Dizion.4° Ed. .
TARPATO
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vol.5 pag.18

TARPATO.
Definiz: Add. da Tarpare.
Esempio: Lod. Martell. rim. 3. E rimpennate sono Le tarpat'ale al signor nostro Amore.
Esempio: Poliz. st. 1. 6. Ma fin ch'all alta impresa tremo, e bramo, E son tarpati i vanni al mio desío.

165) Dizion.4° Ed. .
TARPIGNA, e TARPINA
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vol.5 pag.18

TARPIGNA, e TARPINA.
Definiz: Spezie d'erba, detta anche Cuscuta.
v. EPITIMO.
166) Dizion.4° Ed. .
TARSÍA
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vol.5 pag.18

TARSÍA.
Definiz: Lavoro di minuti pezzuoli di legname di più colori commessi insieme. Lat. tessella. Gr. ἐμβλήματιον.
Esempio: Nov. ant. 103. 2. Il detto Manetto era, ed è ancora uno, che la le tarsíe, e stava a bottega sulla piazza di san Giovanni, ed era tenuto buonissimo maestro di dette tarsíe.
Esempio: Bern. rim. 1. 105. Pare 'l suo capo la cosmografia, Pien d'isolette d'azzurro, e di bianco, Commesse dalla tigna di tarsía (quì per similit.)
Definiz: §. Tarsía, dicesi anche in modo basso di Persona vara, e spilorcia.

167) Dizion.4° Ed. .
TARSO
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vol.5 pag.18

TARSO.
Definiz: Marmo duro, e bianchissimo, che in Toscana si cava appiè della Verucola, a Seravezza, e altrove, di cui i vetraj si servono per far la fritta.
Esempio: Art. Vetr. Ner. 1. 2. Il tarso adunque è una specie di marmo duro, e bianchissimo, che in Toscana fa a piè della Verucola di Pisa, a Seravezza, ed a Massa di Carrara, e nel fiume Arno sopra, e sotto di Firenze, ed in altri luoghi ancora; è pietra assai nota, e conosciuta.
Esempio: E Art. Vetr. Ner. appresso: Questo tarso più bello, e bianco, che sia possibile, si pesti minutamente in polvere in pile di pietra.

168) Dizion.4° Ed. .
TARTAGLIARE
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vol.5 pag.18

TARTAGLIARE.
Definiz: Balbettare. Lat. balbutire. Gr. τραυλίζειν.
Esempio: Varch. Ercol. 59. Di coloro, i quali per vizio naturale, o accidentale non possono profferire la lettera R ec. si dice ec. più Fiorentinamente trogliare, o barbugliare, e di più tartagliare.
Esempio: Libr. cur. malatt. Se tartagliano, taglia loro il ferenello della lingua.
Esempio: E Libr. cur. malatt. appresso: Dopo che avrai tagliato il filetto della lingua a' fanciulli, che tartagliano ec.
Esempio: Buon. Fier. 1. 3. 9. Qual si dia a creder mutolo, un tartagli.
Esempio: Malm. 5. 39. Ch'ei tartaglia, e scilingua anche a bacchetta.

169) Dizion.4° Ed. .
TARTAGLIONE
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vol.5 pag.18

TARTAGLIONE.
Definiz: Che tartaglia. Lat. balbutiens. Gr. τραυλίζων.
Esempio: Burch. son. mess. Anselm. 71. Io ti rispondo, Burchiel tartaglione, Che tu ti puoi chiamare assai infelice.

170) Dizion.4° Ed. .
TARTARA
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vol.5 pag.18

TARTARA.
Definiz: Sorta di torta.
Esempio: Tes. Pov. P. S. cap. 59. Fa' tortelline a modo di tartare, e mettivi mandorle peste.
Esempio: Lasc. Sibill. 2. 5. Nell'ultimo duoi migliacci bianchi, o tartare, che se le chiamino costoro.

171) Dizion.4° Ed. .
TARTAREO
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vol.5 pag.18

TARTAREO.
Definiz: Add. Infernale. Lat. tartareus. Gr. ταρτάρειος.
Esempio: Petr. son. 308. Che col piè ruppe le tartaree porte.
Esempio: Segn. Mann. Marz. 21. 3. La grazia, che fa, che quell'anima, la dianzi producea frutti tartarei, produca frutti divini.

172) Dizion.4° Ed. .
TARTARO
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vol.5 pag.18

TARTARO.
Definiz: Gromma. Lat. tartarus. Gr. τάρταρος.
Esempio: Cr. 6. 66. 1. Contr'alla rogna prendasi il sugo del lapazio acuto ec. e alla colatura si giunga polvere di tartaro, cioè gromma di vino, e di fuliggine.
Esempio: Libr. cur. malatt. Aggiugni una mezza oncia di tartaro.
Esempio: Tes. Pov. P. S. cap. 3. L'aceto, nel quale sia cotto, e bollito il tartaro, ungendone la raschia, essendo prima ben netta, sana.
Esempio: Capr. Bott. 5. 93. Mi ordinò non so che ricetta ec. dove infra l'altre cose n'entrava una, che ei chiamava rob, un'altra tartaro, un'altra altéa, le quali mi credetti io, che bisognasse mandare per esse in queste isole nuove, e poi l'una era sapa, e l'altra gromma di botte, e l'altra malva.

173) Dizion.4° Ed. .
TARTARUGA
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vol.5 pag.18

TARTARUGA.
Definiz: Testuggine; ed è animale terrestre, ed anche spezie di pesce.
Esempio: Red. Oss. an. 141. Son vissute ancora altre molte tartarughe terrestri, allee quali ec. cavai tutto quanto il cervello.
Esempio: E Red. Oss. an. 142. Non son le sole tartarughe terrestri ad aver questa virtù di viver lungamente, e di muoversi ndi luogo, prive totalmente del cervello, ma ciò avviene ancora alle tartarughe di acqua dolce.
Esempio: E Red. Oss. an. 143. Tagliarono di netto la testa alle tartarughe, e facevano con gran misterio stillar subito tutto quel loro freddo sangue sulle reni delle medesima dama, e le testuggini poi senza testa continuarono a viver molti giorni.
Definiz: §. Tartaruga, si dice anche certa Materia di sostanza ossea, cavata per via di fuoco da' gusci delle testuggini, che serve per fare stipi, stecche di ventagli, e simili lavori.

174) Dizion.4° Ed. .
TARTASSARE
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vol.5 pag.18

TARTASSARE.
Definiz: Malmenare, Maltrattare. Lat. consternere, plagis male accipere, vexare, lacerare. Gr. κακοῦν, αἰκίζειν.
Esempio: Tac. Dav. ann. 4. 89. Tacfarinata adunque sparge fama, che i Romani da altre nazioni erano tartassati.
Esempio: E Perd. Eloq. 415. Con che torrente, e impeto difend'egli lo nostro secolo? con quanta, e varia copia ha tartassato gli antichi?
Esempio: E Tac. Dav. Postill. 451. Teocrito ne' Dioscuri dice, che Amico Re de' Betrici, facendo con Polluce alle pugna col cesto, te lo tartassava, tanfanava, zombava, conciava male.

175) Dizion.4° Ed. .
TARTASSATO
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vol.5 pag.18

TARTASSATO.
Definiz: Add. da Tartassare.

176) Dizion.4° Ed. .
TARTUFO
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vol.5 pag.18-19

TARTUFO.
Definiz: Pianta di figura bernoccoluta senza radice, e senza foglie, la quale sta sempre sotto terra, e sonne di due spezie, altri di polpa nera, ed altri bianca. Lat. tuber.
Esempio: Pataff. 9. Tartufi Bergamaschi, e pece Greca.
Esempio: Bellinc. son. 256. Perchè cagion son caldi sì i tartufi, Standosi nella neve, e non al sole.
Esempio: Burch. 1. 10. Per questo le testuggini, e i tartufi, N'hanno poste l'assedio alle calcagne.
Esempio: Ricett. Fior. 17. L'aristología, detta da' Greci, aristolochía, è di tre spezie ec. rotonda, lunga, e clematite; fra le quali la rotonda è oggi notissima, per avere ella la radice rotonda a modo di rapa, o piuttosto di tartufo.
Definiz: §. Tartufi bianchi, diciamo al alcune Radiche simili a quelle delle canne, che si mangiano in diverse maniere in tempo d'inverno, e si cavano da una pianta detta da' Lat. aster Peruanus tuberosâ radice.

177) Dizion.4° Ed. .
TARVA
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vol.5 pag.19

TARVA.
Definiz: Sorta d'animale.
Esempio: Red. esp. nat. 59. Negli stomachi pur delle vigogne, delle tarve, de guanachi, e de' pachi.

178) Dizion.4° Ed. .
TARUOLO
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vol.5 pag.19

TARUOLO.
Definiz: Sorta d'infezione, che viene altrui sulla verga.

179) Dizion.4° Ed. .
TASCA
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vol.5 pag.19

TASCA.
Definiz: Sacchetta. Lat. pera. Gr. πήρα.
Esempio: Dant. Inf. 17. Che dal collo a ciascun pendea una tasca, Ch'avea certo colore, e certo segno
Esempio: Vit. S. Gio. Bat. E così stando, e Giuseppe truova la tasca del pane.
Esempio: Cr. 9. 104. 3. E poi quel, che nella tasca rimane, si ponga a fuoco lento in un paiuolo, e sanza bollire si scaldi.
Esempio: Petr. Frott. Rade volte l'alchimia empie la tasca.
Esempio: Malm. 3. 9. Perchè all'uno, ed all'altro empie la tasca, Acciò gli faccian fede, ch'egli ha male.
Definiz: §. Avere in tasca, figuratam. in modo basso, vale Odiare, Disprezzare, Non curare.
Esempio: Salvin. pros. Tosc. 1. 103. Non cura il più fulgido pianeta, il pianeta delle fortune, della giustizia, della liberalità, e de' dominii; in somma ha in tasca Giove.

180) Dizion.4° Ed. .
TASCATA
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vol.5 pag.19

TASCATA.
Definiz: Tanta materia, quanta ne capisce in una tasca.

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