Pagina d'entrata della Lessicografia della Crusca in rete

Cerca nel lemmario:

Vai direttamente a:

  1. Contenuti
  2. Menù di navigazione
  3. Dimensione dei caratteri

1) Dizion.4° Ed. .
TARDARE
Voce completa

vol.5 pag.16


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
TARDARE.
Definiz: Indugiare, Trattenersi; e si usa in signific. neutr. e neutr. pass. Lat. cunctari, morari. Gr. μέλλειν, ὀκνεῖν.
Esempio: Pass. 15. Ricordati, che la morte ha da venire, e non tarda.
Esempio: G. V. 10. 25. 2. Lo indugio della cavalcata della gente del Duca si tardò.
Esempio: Albert. cap. 64. Non ti tardare adunque a convertire a Domeneddio.
Esempio: Cas. lett. 25. Io ho tardato a rispondere alla lettera di V. E. Illustrissima de' 15. di questo.
Definiz: §. I. Talora vale Essere ora tarda.
Esempio: M. V. 3. 79. Già si cominciava a tardare il giorno.
Definiz: §. II. E col terzo caso, vale Parer tardi, e si usa per mostrar gran desiderio d'alcuna cosa aspettata.
Esempio: Dant. Inf. 9. Oh quanto tarda a me, ch'altri quì giunga.
Esempio: E Dan. Inf. 21. Allor mi volsi, come l'uom, cui tarda Di veder quel, che gli convien fuggire.
Definiz: §. III. In signific. att. vale Ritardare, Intrattenere, Tenere indietro. Lat. retardare, detinere, tardare. Gr. ἀνέχειν, βραδύνειν.
Esempio: Dant. Inf. 23. Ma tardavagli 'l carco, e la via stretta.
Esempio: G. V. 12. 13. 2. La tardezza del Re Ruberto ec. tardò tanto il soccorso, che in quella stanza Don Guiglielmo ec. venne a Messina.
Esempio: Cr. 6. 22. 9. Avicenna, dice che la sua decozione (del cavolo) e 'l seme tardano l'ebrietade.

2000-2004 ACCADEMIA DELLA CRUSCA è vietato riprodurre senza autorizzazione testi e immagini

Valid XHTML 1.1! Valid CSS! Level AA conformance icon, W3C-WAI Web Content Accessibility Guidelines 1.0