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Volume 2 - Dizionario 4° Ed.
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341) Dizion.4° Ed. .
DEDURRE
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vol.2 pag.65

DEDURRE.
Definiz: Condurre; e si usa anche neutr. pass. Lat. deducere. Gr. ἐξαγειν.
Esempio: Cr. 2. 12. 3. Quello, che alla generazion conferisce, conviene, che abbia in se alcuna cosa, che formi, e che deduca, e meni la spezie della pianta.
Esempio: Dant. Purg. 14. Ricominciò: tu vuoi, ch'i' mi deduca Nel fare a te ciò, che tu far non vuomi.
Definiz: §. I. Dedurre, per Condursi col discorso da una cosa a un'altra. Lat. inferre. Gr. περαίνειν.
Esempio: Dant. Par. 8. Sì venne deducendo insino a quici, Poscia conchiuse: dunque esser diverse Convien de' vostri effetti le radici.
Definiz: §. II. Dedurre, per Trarre, o Ricavare dall'ultrui operazione, o discorso per via verisimile alcuna notizia.
Definiz: §. III. Dedurre le sue ragioni, termine curiale, che vale Produrre, o Portare le sue ragioni in giudizio. Lat. adducere. Gr. προσάγειν.
Esempio: Malm. 6. 88. Perchè sempre de iure pria si cita L'altra parte a dedur le sue ragioni.

342) Dizion.4° Ed. .
DEDUTTO
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vol.2 pag.65

DEDUTTO.
Definiz: Add. da Dedurre. Dedotto. Lat. deductus. Gr. ἐξαγόμενος.
Esempio: Dant. Par. 13. Se fosse appunto la cera dedutta, E fosse il cielo in sua virtù suprema, La luce del suggel parrebbe tutta.
Esempio: E Dan. Par. 20. Ora conosce come il mal dedutto Dal suo bene operar non gli è nocivo, Avvegnachè sia 'l mondo indi distrutto.

343) Dizion.4° Ed. .
DEDUZIONE
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vol.2 pag.65

DEDUZIONE.
Definiz: Il dedurre col discorso. Lat. ratio, rationis conclusio. Gr. ἐπίλογος.
Esempio: But. E per queste false deduzioni gli uomini s'arrecano alle cose mondane, vili, e transitorie.

344) Dizion.4° Ed. .
DEESSA
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DEESSA.
Definiz: V. A. Dea. Lat. dea. Gr. θέαινα.
Esempio: Sen. Pist. 110. Dunque i' non voglio, che lasci, perocchè diedero a ciascuno uno Iddio, che si chiama Gennaio, e una Deessa, che si chiama Giuno, e questi due sono chiamati Dii di natura.

345) Dizion.4° Ed. .
DEFALCARE
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DEFALCARE.
Definiz: Difalcare. Lat. detrahere, deducere. Gr. ἀφαιρεῖν.

346) Dizion.4° Ed. .
DEFALCATO
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DEFALCATO.
Definiz: Add. da Defalcare. Lat. detractus, deductus. Gr. ἀφερεθείς.
Esempio: Guicc. stor. 19. 144. Defalcato quello, che poi avessero preso Andrea Doria, o altri ministri di Cesare.

347) Dizion.4° Ed. .
DEFALCO
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DEFALCO.
Definiz: Defalcamento. Lat. detractio, deductio. Gr. ἀφέρεσις.

348) Dizion.4° Ed. .
DEFATIGARE
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DEFATIGARE.
Definiz: Affaticare. Lat. defatigare, fatigare. Gr. καταπονεῖν.

349) Dizion.4° Ed. .
DEFATTO
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DEFATTO.
Definiz: V. L. Avverb. In fatti. Lat. re ipsâ. Gr. ἔργῳ.

350) Dizion.4° Ed. .
DEFENSORE
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DEFENSORE.
Definiz: Difensore. Lat. defensor. Gr. συνήγορος.

351) Dizion.4° Ed. .
DEFERENTE
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DEFERENTE.
Definiz: Aggiunto di uno de' cerchi immaginati nel cielo dagli astronomi.
Esempio: Com. Par. 16. Quando la luna è nell'auge del suo deferente.
Esempio: But. È l'epiciclo lo cerchio, che ha nella sua circonferenza l'altezza, e la bassezza del pianeto, e tien lo centro suo in sul cerchio deferente, e per la circonferenza del cerchio deferente si muove da occidente a oriente.
Esempio: Filoc. 7. 44. Cominciò a dire ec. con che ragione il centro del cerchio portante il suo corpo (della luna) allora due volte circuisce il deferente.

352) Dizion.4° Ed. .
DEFERENZA
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DEFERENZA.
Definiz: Il deferire. Lat. obsequium. Gr. θεραπεία.

353) Dizion.4° Ed. .
DEFERIRE
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DEFERIRE.
Definiz: Voce dell'uso, e adoprasi così in sentim. di Denunziare, come di Conformare la sua opinione a quella d'altri per venerazione, ed istima. Lat. deferre.

354) Dizion.4° Ed. .
DEFESSO
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DEFESSO.
Definiz: V. L. Add. Stanco, Contrario d'Indefesso. Lat. defessus, fessus. Gr. κατάπονος.
Esempio: Morg. 27. 122. Ch'io son per gli anni pur defesso, e stanco.
Esempio: E Morg. 28. 118. Dilettavasi a caccia andare spesso ec. Sanza temer, dagli anni pur defesso, Di freddo, o luogo difficil selvaggio.

355) Dizion.4° Ed. .
DEFICATORE
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DEFICATORE.
Definiz: V. A. Dificatore, Edificatore.
Esempio: Zibald. Andr. 134. Fu (Saturno) il primo deficatore, e origine degli dei.

356) Dizion.4° Ed. .
DEFICIENTE
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DEFICIENTE.
Definiz: Mancante, Che finisce. Lat. deficiens. Gr. ἐπιλείπων.
Esempio: Lab. 113. Quello avendo fatto, perchè la deficiente umana prole si ristora.

357) Dizion.4° Ed. .
DEFINIRE
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vol.2 pag.65

DEFINIRE.
Definiz: Diffinire. Lat. definire. Gr. ἀφορίζειν.

358) Dizion.4° Ed. .
DEFINIZIONE
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DEFINIZIONE.
Definiz: Diffinizione. Lat. definitio.
Esempio: Red. cons. 1. 276. Questa definizione del tumore la trovo ricevuta senza controversia veruna dagli antichi, e da' moderni scrittori.

359) Dizion.4° Ed. .
DEFLORARE
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DEFLORARE.
Definiz: V. L. Disfiorare. Lat. deflorare, vitiare. Gr. καταισχύνειν.
Esempio: Franc. Sacch. rim. 67. Con micidj, rapine, e adulterj Vergini deflorando in vituperj.

360) Dizion.4° Ed. .
DEFORMARE
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DEFORMARE.
Definiz: V. L. Difformare. Lat. deformare. Gr. ἀμαυροῦν.

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