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Dizion.4° Ed. .
DEGNARE
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vol.2 pag.66
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DEGNARE.
Definiz: | Dimostrare con gentil maniera d'apprezzare altrui, e le cose sue, e particolarmente gl'inferiori; e si usa anche
nel sentim. neutr. Lat. benevolè se gerere, humaniter assurgere. Gr.
φιλάνθρωπον
ἑαυτὸν
παρέχειν. |
Esempio: | Pass. 212. Sogliono dire quelle cotali persone, la cui usanza ella schifa: ella non
degna sì basso, e le pare essere sì grande, che le viene schifo delle sue pari. |
Esempio: | Petr. canz. 17. 3. Ella non degna di mirar sì basso. |
Esempio: | Libr. Son. 57. E ch'io non sia da te per lui degnato.
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Esempio: | E Libr. Son. appresso: Degna, è dì come suoi:
addio Piovano. |
Definiz: | §. I. Per Giudicar degno, dicevole, Compiacersi per benignità, e cortesía; e in questo senso s'usa anche neutr.
pass. Lat. dignari, non gravari. Gr. ἀξιοῦν. |
Esempio: | Bocc. nov. 49. 15. Pensando, che voi quì alla mia povera casa venuta siete, dove
mentre che ricca fu, venir non degnaste. |
Esempio: | Petr. canz. 19. 2. Onde il motore eterno delle stelle Degnò mostrar del suo lavoro
in terra. |
Esempio: | E Petr. 49. 9. Non guardar me, ma chi degnò crearme.
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Esempio: | Pass. 211. La buona sì è, quando altri non degna di sottomettersi alla viltà del
peccato. |
Esempio: | Dant. Purg. 30. Come degnasti d'accedere al monte? |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 16. 51. In terra il Re Agrican lasciò straziarlo, Che non volle
degnarsi d'ammazzarlo. |
Esempio: | Cas. lett. 5. Supplico V. M. che si degni d'udirlo colla sua benignità solita.
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Esempio: | E Cas. lett. 6. Faccia quel tanto, che ella si degnerà
comandargli. |
Definiz: | §. II. Per Far degno. Lat. dignum reddere. |
Esempio: | Petr. son. 12. Che fosti a tanto onor degnata allora. |
Esempio: | Dant. Purg. 21. Se voi siete ombre, che Dio su non degni, Chi v'ha per la sua
scala tanto scorte? |
Esempio: | But. Che Dio su non degni, cioè, se voi siete anime, che Dio non vi faccia degne
d'essere in vita eterna. |
Esempio: | Franc. Barb. 17. 19. Quel sir Amor, che in forma Facesse lei di quel pregio
degnare (quì forse per Esser degno) |
Definiz: | §. III. Per Ricevere quello, che è offerto, propriamente da persona inferiore. |
Esempio: | Malm. 5. 63. E acciò stremata non gli sia la vita, Non dice pur: degnate, o a ber
gl'invita. |
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