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Volume 2 - Dizionario 4° Ed.
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221) Dizion.4° Ed. .
DEBELLAZIONE
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vol.2 pag.58

DEBELLAZIONE.
Definiz: Il debellare. Lat. debellatio.
Esempio: Red. cons. 1. 125. Soglio sempre lodare per la debellazione di questa malattia quei rimedj semplici, che nel vitto quotidiano si pigliano.

222) Dizion.4° Ed. .
DEBILE
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vol.2 pag.58

DEBILE.
Definiz: Add. lo stesso, che Debole. Lat. debilis, infirmus, imbecillis. Gr. ἀσθενής.
Esempio: Fior. S. Franc. 113. Quando santo Francesco fusse più lasso una volta, che l'altra, o debile, o infermo.
Esempio: Dant. Par. 3. Tornan de' nostri visi le postille Debili sì, che perla in bianca fronte Non vien men tosto alle nostre pupille.
Esempio: But. Debili sì, cioè per sì fatto modo mancanti de' loro colori, tornano le postille, cioè le figure, e rappresentazioni de' nostri visi per li vetri ec.
Esempio: Petr. canz. 8. 1. Sì è debile il filo, a cui s'attiene La gravosa mia vita.
Esempio: E Petr. son. 19. Vive in speranza debile, e fallace.
Esempio: Soder. Colt. 14. Ancorachè ella (la terra) sia di sopra debile.

223) Dizion.4° Ed. .
DEBILEMENTE
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vol.2 pag.58

DEBILEMENTE.
Definiz: Avverb. lo stesso, che Debolmente. Lat. debiliter, infirmè, imbecilliter. Gr. ἀδρανῶς.
Esempio: Dant. Purg. 17. Come quando i vapori umidi, e spessi A diradar cominciasi, la spera Del sol debilemente entra per essi.

224) Dizion.4° Ed. .
DEBILETTO
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vol.2 pag.58

DEBILETTO.
Definiz: Dim. di Debile. Deboletto. Lat. admodum debilis.

225) Dizion.4° Ed. .
DEBILEZZA
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vol.2 pag.58

DEBILEZZA.
Definiz: Astratto di Debole. Debolezza. Lat. debîlitas, imbecillitas. Gr. ἀδυναμία.
Esempio: Amm. ant. 1. 1. 8. Dunque lo parere bello non è per propria natura, ma per debilezza del vedere degli occhi.
Esempio: Coll. SS. Pad. Io confesso la mia debilezza.

226) Dizion.4° Ed. .
DEBILISSIMO
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vol.2 pag.58

DEBILISSIMO.
Definiz: Superl. di Debile. Debolissimo. Lat. debilissimus, imbecillissimus. Gr. ἀσθενέστατος.
Esempio: Alam. Gir. 14. 179. Quinci con debilissima favella Dice, ben sia venuto il mio bel sole.

227) Dizion.4° Ed. .
DEBILTĀ, DEBILTADE, e DEBILITATE
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vol.2 pag.58-59

DEBILTÀ, DEBILTADE, e DEBILITATE .
Definiz: Aggravamento di membra per mancamento di forze, Debolezza, Fiacchezza, Fievolezza; e si trasferisce anche all'animo, e a' sensi. Lat. debilitas, infirmitas, imbecillitas.
Esempio: Mor. S. Greg. 1. 8. E che altro intenderemo per le tre figliuole, se non la debilità delle menti de' fedeli?
Esempio: E Mor. S. Greg. altrove: Conosca pertanto la sua debilità, consolidandosi più forte nella speranza della misericordia di Dio.
Esempio: Cr. 1. 3. 2. I venti meridionali inducono debilitade.
Esempio: Sen. Declam. A chi perdesse il vedere per debilità di natura.

228) Dizion.4° Ed. .
DEBILITAMENTO
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vol.2 pag.59

DEBILITAMENTO.
Definiz: L'indebolire. Lat. debilitas. Gr. ἀσθένεια.

229) Dizion.4° Ed. .
DEBILITARE
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vol.2 pag.59

DEBILITARE.
Definiz: Affievolire, Far divenir debole, Scemar le forze. Lat. debilitare, habetare. Gr. ἀσθενοῦν.
Esempio: Cavalc. med. cuor. P. N. La 'nfermità è da ricevere con allegrezza per molte ragioni; la prima, perchè debilita il corpo, il quale continuamente ec. combatte.
Esempio: Vit. Plut. Tutti quelli, che fossero debilitati delli suo' membri, mandò alle terre marittime.
Esempio: Mor. S. Greg. Per la qual cosa è debilitata in noi la fidanza della nostra speranza.

230) Dizion.4° Ed. .
DEBILITATO
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vol.2 pag.59

DEBILITATO.
Definiz: Add. da Debilitare.
Esempio: Segr. Fior. disc. 2. 22. Allora era tempo assaltare i Romani debilitati per la zuffa aveano fatta con loro.

231) Dizion.4° Ed. .
DEBILMENTE
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vol.2 pag.59

DEBILMENTE.
Definiz: Avverb. lo stesso, che Debolmente. Lat. debiliter, infirmè, imbecilliter. Gr. ἀδρανῶς.

232) Dizion.4° Ed. .
DEBILUZZO
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vol.2 pag.59

DEBILUZZO.
Definiz: Add. Lo stesso, che Debiletto, Deboluzzo. Lat. admodum debilis.

233) Dizion.4° Ed. .
DEBITAMENTE
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vol.2 pag.59

DEBITAMENTE.
Definiz: Avverb. Secondo la dirittura, Meritatamente, Giustamente, Con modo dovuto. Lat. iustè, meritò. Gr. δικαίως, εἰκότως.
Esempio: Bocc. nov. 18. 6. Debitamente dinanzi a giusto giudice, un medesimo peccato, in diverse qualità di persone, non dee una medesima pena ricevere.
Esempio: Dant. Inf. 4. E se furon dinanzi al cristianesimo, Non adorar debitamente Dio.
Definiz: §. Per Convenientemente, Convenevolmente. Lat. decenter, convenienter.
Esempio: Bocc. nov. 56. 6. Voi tutti gli altri vedete co' visi ben composti, e debitamente proporzionati.
Esempio: E Bocc. nov. 85. 2. Niuna cosa è, di cui tanto si parli, che sempre più non piaccia, dove il tempo, ed il luogo, che quella cotal cosa richiede, si sappi per colui, che parlar ne vuole, debitamente eleggere.

234) Dizion.4° Ed. .
omografo. 1
DEBITO
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vol.2 pag.59

DEBITO.
Definiz: Sust. Obbligazione di dare, o restituire altrui checchè si sia; e s'intende più comunemente di danari. Lat. debitum, aes alienum. Gr. χρέος.
Esempio: Bocc. nov. 60. 4. Oltr'a ciò solete pagare ec. quel poco debito, che ogni anno si paga una volta.
Esempio: G. V. 9. 22. 2. Per lo gran debito, in che entrò per riscattarle, venne in male stato.
Esempio: M. V. 1. 63. Gli condusse al soldo della Chiesa, faccendo debito sopra debito.
Esempio: Dant. Purg. 10. Per udire, come Dio vuol, che 'l debito si paghi.
Esempio: Segn. stor. 2. 49. Era la città nostra aggravata da molti debiti per le continove, e grosse spese, che s'erano fatte, e si facevano continovamente.
Esempio: Red. lett. occh. 4. Avendo fatto giornalmente debito sopra debito.
Definiz: §. I. Debito, parlandosi di matrimonio, vale quell'Obbligazione del proprio corpo, che l'uno de' coniugati contrae coll'altro nel sagramento del matrimonio. Lat. *debitum. Gr. χρέος.
Esempio: Maestruzz. 1. 50. Credo ancora, che s'egli intenda non solamente di non addimandare il debito, ma anche di negarlo, che sia matrimonio, purchè di questo non si faccia patto.
Esempio: E Maestruz. appresso: L'uomo dee esser costretto di rendere il debito alla moglie.
Esempio: E Maestruz. 1. 59. La donna non ha podestà nel corpo del marito, se non se salva la consistenzia della sua persona; onde se ella addimanda più oltra, non è chiedere il debito, ma ingiusta esazione.
Esempio: Lab. 219. La sua dimestichezza usava, come il mio marital debito.
Definiz: §. II. Debito, vale anche lo stesso, che Dovere nome.
Definiz: §. III. Onde Rendere a ciascuno suo debito; vale Dare ad ognuno il suo dovere, o ciò, che gli si conviene. Lat. ius suum unicuique tribuere.
Esempio: Pass. 6. È giustizia una virtù, che tiene la bilancia iguale, e dritta, e rende a ciascuno suo debito.

235) Dizion.4° Ed. .
omografo. 2
DEBITO
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vol.2 pag.59

DEBITO.
Definiz: Add. Dovuto. Lat. debitus, obnoxius. Gr. ἔνοχος.
Esempio: Petr. son. 214. E per prender il ciel debito a lui, Non curi, che si sia di loro in terra.
Esempio: E Petr. cap. 6. Debito al mondo, e debito all'etate Cacciar me innanzi, ch'era giunto in prima.
Esempio: Teseid. 1. 18. E quando parve tempo al buon Teseo Di navicar vedendol chiaro, e bello, Tutta la gente sua raccoglier feo Con debito dover, siccome ec.
Definiz: §. I. Per Obbligato. Lat. obnoxius. Gr. ἔνοχος.
Esempio: M. V. 7. 101. E 'l conte di Fiandra non era debito al Re di Francia di cotanto servigio.
Esempio: Bocc. nov. 93. 14. Quanto voi più pronto stato siete a compiacermi, tanto più mi cognosco debito alla penitenza del mio errore.
Definiz: §. II. Per Convenevole, Opportuno, Acconcio. Lat. opportunos. Gr. εὔκαιρος.
Esempio: Bocc. Introd. 7. La ignoranza de' medici ec. non conoscesse da che si movesse, e per conseguente, debito argomento non vi prendesse.
Esempio: E Bocc. 33. Se i frati di quà entro, ec. alle debite ore cantino i loro uficj.
Esempio: E Bocc. nov. 85. 2. Ogni cosa, che festa, e piacer possa porgere, quì abbia e luogo, e tempo debito.
Esempio: E lett. Pin. Ross. 269. Io estimo, messer Pino, che non sia solamente utile, ma necessario l'aspettare tempo debito ad ogni cosa.
Esempio: Maestruzz. 1. 22. Alcuna dispensazione è dovuta, alcuna vietata, alcuna permessa; la debita è quando si teme lo scandolo di molti ec. Ancora la debita dispensazione è per ragione del tempo, o della persona, o della pietà, o della necessità ec. e brevemente che dovunque è giusta cagione, la dispensazione è dovuta, e debita.
Esempio: Cr. 4. 42. 2. Dicono, che 'l vino è fatto soave a bere in questo modo: metti debita quantità di finocchio, e di santoreggia, la quale si convenga alla quantità del vino.
Definiz: §. III. Per Giusto, Diritto, Legittimo. Lat. legitimus. Gr. νόμιμος.
Esempio: Bocc. Introd. 27. Quante famose ricchezze si videro senza successor debito rimanere.
Definiz: §. IV. Essere alcuna cosa debita, Scorgere alcuna cosa debita, o Vedere alcuna cosa debita, vale Essere ec. in pericolo.
Esempio: Malm. 9. 27. Ma Eravan, che debito lo scorge, Aiuto a un tempo, ed animo gli porge.

236) Dizion.4° Ed. .
DEBITORE
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vol.2 pag.59

DEBITORE.
Definiz: Obbligato per debito. Lat. debitor. Gr. ὀφειλέτης.
Esempio: Nov. ant. 67. 2. E se 'l tuo successor mi vien meno, tu mi se' debitore.
Esempio: Franc. Sacch. rim. Il creditor preso è dal debitore.
Esempio: Maestruzz. 1. 38. La quinta rimuove il peccato, il quale schiude dal regno, quando dice: perdona a noi, come noi perdoniamo a' nostri debitori.
Esempio: Sen. ben. Varch. 5. 19. Onde ha per debitore me, non avendo nessun altro.
Esempio: E Sen. ben. Varch. 5. 22. Sono pigri, e tardi; piuttosto lunghi debitori, che cattive dette.

237) Dizion.4° Ed. .
DEBITRICE
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vol.2 pag.59-60

DEBITRICE.
Definiz: Femm. di Debitore. Lat. debitrix.
Esempio: Cas. lett. 18. Alla quale M. V. è debitrice di molto amore.

238) Dizion.4° Ed. .
DEBITUOLO
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vol.2 pag.60

DEBITUOLO.
Definiz: Dim. di Debito sust. Lat. modicum aeris alieni. Gr. μικρὸν χρέος.
Esempio: Buon. Fier. 2. 4. 4. E stentare, e patire Per picciol debituolo uno 'n prigione, E sciolto a spasso andar più d'un ghiottone.

239) Dizion.4° Ed. .
DEBITUZZO
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vol.2 pag.60

DEBITUZZO.
Definiz: Dim di Debito sust. Picciol debito. Lat. parvum aes alienum. Gr. μικρὸν χρέος
Esempio: Ambr. Furt. 1. 3. Purchè egli vi dia tanti danari alla mano, che posiate satisfare a qualche vostro debituzzo antico.
Esempio: Curz. Mar. Con qualche debituzzo in bisca, e 'n ghetto.

240) Dizion.4° Ed. .
DEBOLE
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vol.2 pag.60

DEBOLE.
Definiz: Sust. Debolezza, Difetto. Lat. vitium. Gr. κακία.

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