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Volume 1 - Dizionario 4° Ed.
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781) Dizion.4° Ed. .
ACETOSELLA
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vol.1 pag.45

ACETOSELLA.
Definiz: Spezie d'erba. Lat. trifolium acetosum.
Esempio: Libr. cur. malatt. Al male del fegato riscaldato usa la decozione dell'acetosella dal fior bianco, che da' contadini è detta alleluia.

782) Dizion.4° Ed. .
ACETOSITÀ, ACETOSITADE, e ACETOSITATE
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vol.1 pag.45

ACETOSITÀ, ACETOSITADE, e ACETOSITATE .
Definiz: Astratto d'acetoso. Lat. acor.
Esempio: M. Aldobr. I sentimenti dell'assaggiamento della lingua con questi, in otto spezie, cioè dolcezza, amaritudine, salsezza, untuosità, acetosità, discipidezza ec.
Esempio: Cr. 4. 35. 4. Conviensi adunque trasmutare in testi il vino ec. acciocchè non s'affoghi, ed abbia respirazione, se dell'acetosità non si tema.
Esempio: E Cr. cap. 45. 2. Ottimamente (il vino) dall'acetosità si difende.
Esempio: Ricett. Fior. 59. Il ribes è una pianta, che ha il gambo rosseggiante, che volge al verde, tenero; il sapore del quale è dolce con alquanto d'acetosità.

783) Dizion.4° Ed. .
ACETOSSIMO
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vol.1 pag.45

ACETOSSIMO.
Definiz: Superl. di Acetoso. Lat. acidissimus.
Esempio: Tratt. segr. cos. donn. Pruovano nel ventricolo liquori acetossimi, e quasi scorticativi.

784) Dizion.4° Ed. .
ACETOSO
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vol.1 pag.45

ACETOSO.
Definiz: Add. Di sapor d'aceto, ed anche Condito con aceto. Lat. acidus.
Esempio: Lab. 191. La carne, e ogni altra cosa acetosa, o agra ec. erano sue nimiche mortali.
Esempio: Cr. 1. 4. 7. E quando le cose acetose si mangiano, contrastano alla putrefazione.
Esempio: Pataff. 9. A chiozzati, guascorti, ed acetosi.
Esempio: Bern. rim. 25. Non giucate alla palla dopo pasto, Che vi farà lo stomaco acetoso.

785) Dizion.4° Ed. .
A CHE?
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vol.1 pag.45

A CHE?
Definiz: Per qual causa? Perchè? Lat. cur? quare? Gr. ἵνα τί.
Esempio: Franc. Sacch. nov. Questa fatica, a che ci diam noi?
Esempio: Malm. 4. 17. A che tenere al fianco questo peso?
Definiz: §. A che, senza interrogativo, A che cosa, Per qual causa.
Esempio: Franc. Sacch. nov. E pure così non so a che i' mi tenga, che io nol faccia.
Esempio: Bocc. nov. 15. 25. Io non so a che io mi tengo, che io non vegna laggiù, e deati tante bastonate, quanto io ti veggia muovere.

786) Dizion.4° Ed. .
A CHETICHELLI, e A CHETICHELLA
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vol.1 pag.45

A CHETICHELLI, e A CHETICHELLA.
Definiz: Posto avverbial. vale Quietamente, Di nascosto. Lat. occultè.
Esempio: Varch. stor. 15. Per le case si facevano delle ragunate a chetichelli.
Esempio: Malm. 9. 35. Fate, che la cagione almen s'intenda, Ch'a chetichella a questo mo' non vale.

787) Dizion.4° Ed. .
A CHETO
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vol.1 pag.45

A CHETO.
Definiz: Posto avverbialm. vale lo stesso, che A queto, Di cheto, Chetamente, Pacificamente. Lat. quietè.
Esempio: G. V. 9. 93. 1. Che quando avesse a cheto la signoría di Genova, si credéa racquistare la Cicilia.
Esempio: Franc. Sacch. rim. 42. Così fu Re il buon Pipin a cheto Di Francia, e di tutto suo acquisto.

788) Dizion.4° Ed. .
ACHILLÉA
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vol.1 pag.45

ACHILLÉA.
Definiz: Spezie d'erba, della quale v. il Matt. Lat. achillea. Gr. ἀχιλλεία.
Esempio: Libr. cur. malatt. Il sugo dell'achilléa bevuto ristagna il sangue.
Esempio: E Libr. cur. malatt. altrove: Si può valere ancor egli del mentovato sugo dell'achilléa.

789) Dizion.4° Ed. .
A CHINA
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vol.1 pag.45

A CHINA.
Definiz: Posto avverbilm. vale A pendío. Lat. in declivi, deorsum.
Esempio: Cr. 5. 7. 1. Ma desiderano i più luoghi a china , ed erta.

790) Dizion.4° Ed. .
A CHINO
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vol.1 pag.45

A CHINO.
Definiz: Posto avverbialm. Lo stesso, che A china.
Esempio: Cr. 2. 22. 7. Nell'arida terra, o in quella, ch'è posta a pendío, ovvero a chino, più profondamente si piantino (le radici)

791) Dizion.4° Ed. .
A CHIOCCIOLA
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vol.1 pag.45

A CHIOCCIOLA.
Definiz: Posto avverbialm. vale Piegato a maniera di chiocciola.
Esempio: Sagg. nat. esp. 7. Il quarto termometro, col cannello a chiocciola, anch'egli si fabbricaca nell'istessa maniera degli altri.
Definiz: §. Scala a chiocciola, si dice quella, che rigirandosi in se stessa, s'appoggia da una parte al muro, e dall'altra o sopra se stessa, o sopra una colonna. E si chiama anche Scala a lumaca. Lat. cochlea. Gr. κλίμαξ.
Esempio: Libr. cur. malatt. Sopraggiunsero le vertigini mentre scendea per una scala a chiocciola.

792) Dizion.4° Ed. .
A CHIUS'OCCHI
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A CHIUS'OCCHI.
Definiz: Posto avverbialm. vale lo stesso, che Alla cieca. Lat. opertis oculis.
Esempio: Sen. ben. Varch. 4. 37. Sogliono i Re donare alcuna volta, e massimamente nelle guerre, molte cose a chius'occhi.
Esempio: Alleg. 105. E come dir, quasi a chius'occhi andar fra' muricciuoli del vivere umano.

793) Dizion.4° Ed. .
ACIDEZZA
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vol.1 pag.45

ACIDEZZA.
Definiz: Lo stesso, che Acidità.

794) Dizion.4° Ed. .
ACIDITÀ, ACIDITADE, e ACIDITATE
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ACIDITÀ, ACIDITADE, e ACIDITATE.
Definiz: Astratto d'Acido. Lat. aciditas.

795) Dizion.4° Ed. .
ACIDO
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vol.1 pag.45

ACIDO.
Definiz: Add. Che ha acidità. Lat. acidus.
Esempio: Sagg. nat. esp. 231. Quei, che lo fanno, sono universalmente tutte l'acque naturali, e stillate ec. tutti i liquori acidi, e i sughi di tutti gli agrumi.
Esempio: Buon. Fier. 1. 2. 2. Nè fluvido (cibo) n'appresta agli alvi facili, E nè agli adulti acrimonico, o acido.
Definiz: §. E Acido spezie di sale appresso a' chimici contrario d'Alcali.

796) Dizion.4° Ed. .
A CIELO
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vol.1 pag.45

A CIELO.
Definiz: Posto avverbialm. vale Sommamente. Lat. summè, maximè.
Esempio: Fir. Trin. Dolgonsi di voi al cielo, e hanno ragione in verità.
Esempio: Varch. Suoc. 1. 4. Credendosi ec. che ella sia sorella della signora, n'arebbe un dispiacere a cielo.
Esempio: Car. lett. 1. 6. Messer Lodovico è tutto vostro, e vi celebra a cielo.

797) Dizion.4° Ed. .
ACINO
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vol.1 pag.45

ACINO.
Definiz: Il Granello dell'uva. Lat. acinus. Gr. ῥάξ.
Esempio: Cr. 4. 20. 1. Da apparecchiare, e acconciar son le tina un que' luoghi, dove usanza è di bollire il vino co' suo' raspi, e acini.
Esempio: E Cr. cap. 21. 2. Altri le pruovan così (l'uve) d'uno spesso grappolo ne traggono un acino.
Esempio: Pallad. Quelle, che intra le caligini, e nebbie fioriscono più sicure, e con duri acini.
Definiz: §. Acino viene anco chiamata Quella specie di seme, ch'è nel granello dell'uva, detta comunemente Vinacciuolo.

798) Dizion.4° Ed. .
A CIOCCA A CIOCCA
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vol.1 pag.45

A CIOCCA A CIOCCA.
Definiz: Posto avverbialm. vale Una ciocca per volta.
Esempio: Ar. Fur. 10. 53. Le mani si caccia Ne capei d'oro, e a ciocca a ciocca straccia.

799) Dizion.4° Ed. .
A CODA DI RONDINE
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vol.1 pag.45

A CODA DI RONDINE.
Definiz: Dicesi di Quella intaccatura, o incavo angolare, che è largo da una parte, e stretto dall'altra, a somiglianza della coda della rondine, acciocchè stiano più forti le commessure.

800) Dizion.4° Ed. .
A COMPIMENTO
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vol.1 pag.45

A COMPIMENTO.
Definiz: Posto avverbialm. vale Compiutamente.
Esempio: Dittam. 2. 4. Quì non ti posso dire a compimento Di Cleopatra ec.

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