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Volume 1 - Dizionario 4° Ed.
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761) Dizion.4° Ed. .
ACEFALO
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vol.1 pag.43

ACEFALO.
Definiz: Grecismo adattato, e fatto dell'uso. Senza capo. Lat. acephalus. Gr. ἀκέφαλος.

762) Dizion.4° Ed. .
ACERBAMENTE
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vol.1 pag.43

ACERBAMENTE.
Definiz: Innanzi tempo, Immaturamente, Avanti il debito crescimento. Lat. immaturè, intempestivè.
Esempio: Petr. canz. 43. E mie speranze acerbamente ha spente.
Definiz: §. I. In vece di Pertinacemente, Crudamente. Lat. pertinacer, obstinatè. Gr. πρώρως.
Esempio: Bocc. nov. 19. 19. E niuna cosa possibile è così acerbamente da negare, o da affermare il contrario a quella.
Definiz: §. II Oggi più comunemente in vece di Crudelmente, Rigidamente, Severamente, Aspramente, traendo la metafora dal Sapor delle frutta non perfezionate, nè condotte a maturità. Lat. acerbè. Gr. πικρῶς.

763) Dizion.4° Ed. .
ACERBETTO
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vol.1 pag.43-44

ACERBETTO.
Definiz: Dim. d'Acerbo. Lat. subacerbus.
Esempio: Bocc. nov. 25. 1. La quale anzi acerbetta che no, non per malizia, ma per antico costume, così cominciò a parlare. (quì è metaf. e vale: Alquanto ritroso, e salvatico)
Esempio: Tass. Ger. 17. 33. Che vigor dalle, e cruda, ed acerbetta, Par che minacci, e minacciando alletta (diremmo anche in questo signif. Schizzinosa)

764) Dizion.4° Ed. .
ACERBEZZA
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vol.1 pag.44

ACERBEZZA.
Definiz: Astratto d'Acerbo. Lat. acerbitas. Gr. στρυφνότης.
Esempio: Cr. 4. 18. 1. L'uve le quali conservar vogliamo, si voglion coglier senza guastarle, che non sieno per acerbezza aspre, nè per maturezza magagnate.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Fir. dial. bell. donn. 421. Dove le fresche , e saltanti mammelle ec. s'alzino con una acerbezza, e con una rigorosità, che sforza gli occhi altrui a porvisi su, perchè elle non fuggano.

765) Dizion.4° Ed. .
ACERBISSIMAMENTE
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vol.1 pag.44

ACERBISSIMAMENTE.
Definiz: Superl. di Acerbamente. Lat. acerbissimè.
Esempio: Varch. stor. 1. Soffersero acerbissimammente tutte le maniere di miserie.
Esempio: Guicc. stor. 2. Lamentandosi acerbissimamente i Pisani.

766) Dizion.4° Ed. .
ACERBISSIMO
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vol.1 pag.44

ACERBISSIMO.
Definiz: Superl. di Acerbo. Lat. acerbissimus. Gr. πικρότατος.
Esempio: Cr. 4. 26. 1. L'agresto secco così da fare è: Togli l'uve acerbissime, e pesta.
Definiz: §. Per Fierissimo, Crudelissimo.
Esempio: Cavalc. Specch. Cr. Convenivasi alla giustizia di Dio, che quella morte tanto acerbissima, e questo bene, e questa obbedienza fosse rimunerata.
Esempio: Guicc. stor. 11. 502. Parendo a ciascuno acerbissimo oltra misura, che ec.
Esempio: E Guicc. stor. 15. 725. Riconciliatosi ec. con gli antichi, ed acerbissimi nimici suoi.
Esempio: Segn. stor. 171. Poichè sentirono esser privo di vita il principale autore di tutte loro miserie, e soprattutto d'un'acerbissima tirannide.

767) Dizion.4° Ed. .
ACERBITŔ, ACERBITADE, e ACERBITATE
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vol.1 pag.44

ACERBITÀ, ACERBITADE, e ACERBITATE.
Definiz: Acerbezza, ma in senso metaforico. Lat. acerbitas, asperitas. Gr. πικρότης.
Esempio: Filoc. 3. 102. Mi fa della sua vita dubitare l'acerbità del mio padre.
Esempio: Amet. 34. Quanto più verso me la sua acerbitate indurava.
Esempio: Com. Purg. 11. Nullo male è in questo mondo, lo qual si possa assomigliare a quelli in acerbitade.

768) Dizion.4° Ed. .
ACERBO
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vol.1 pag.44

ACERBO.
Definiz: Non condotto a maturezza, e dicesi propriamente delle frutte. Lat. acerbus. Gr. στρυφνός.
Esempio: Cr. 4. 22. 5. L'uve ec. colte troppo acerbe fanno il vino più acerbo.
Esempio: Lab. 256. Abbi per certo, ch'egli non v'è stoppa, nè altro ripieno, che la carne sola di due bozzacchioni, che già forse acerbi pomi furono a toccare dilettevoli.
Definiz: §. I. Per metaf. Lat. immaturus. Gr. πρόωρος.
Esempio: Petr. canz. 24. 1. Acerbo non mi trasse alla sua schiera.
Esempio: Bocc. g. 4. pr. 17. Nel cercar d'aver più pane ec. perirono acerbi.
Esempio: Tac. Dav. ann. 4. 87. Ma in Senato avvertì, che un'altra volta non levassono i lievi animi de' giovanetti in queste superbie d'acerbi onori.
Definiz: §. II. Per similit. Aspro, Fiero, Crudele, Bestiale, Severo, Ruvido, Zotico, Intrattabile, Ostinato, Pertinace, Duro. Lat. acerbus, asper, ferus. Gr. δεινός.
Esempio: Bocc. nov. 61. Posciachè io veggo te star fermo nella tua acerba crudeltà.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 18. Il lungo, e fervente amor portatole, in crudo, e acerbo odio trasmutò.
Esempio: Valer. Mass. Mentre che con acerbo studio d'uccidere il porco erano attenti, ed eccoti l'acerbo della violenza, che soprastava.
Esempio: Dant. Inf. 9. Perindi, ove quel fummo è più acerbo.
Esempio: E Dan. Inf. 21. Ah quant'egli era nell'aspetto fiero, E quanto mi parea nell'atto acerbo!
Esempio: E Dan. Inf. 25. Ed io vidi un Centauro pien di rabbia Venir gridando: ov'è, ov'è l'acerbo?
Esempio: Petr. son. 6. Sol per venire al lauro, onde si coglie Acerbo frutto.
Esempio: E Petr. son. 45. Dolce alla fine, e nel principio acerba.
Esempio: E Petr. son. 124. Quel sempre acerbo, e onorato giorno, Mandò sì al cuor l'immagine sua viva (E queste metafore prendon colore dal sapore delle frutte acerbe, ch'è quell'aspro, e lazzo, e al gusto spiacevole, che si sente nel morderle, che fa arricciar la faccia, al qual atto noi diciamo, Far viso arcigno)

769) Dizion.4° Ed. .
A CERCO
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vol.1 pag.44

A CERCO.
Definiz: Posto avverbialm. in vece di A cerchio, e vale In giro, Intorno intorno. Lat. in gyrum, in orbem. Gr. κύκλῳ.
Esempio: Petr. cap. 13. Sgombrar l'oro, e menar la spada a cerco.
Esempio: Ar. Fur. 26. 5. Menar la spada a cerco, o correr l'asta.

770) Dizion.4° Ed. .
ACERO
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vol.1 pag.44

ACERO.
Definiz: Lat. acer, ris.
Esempio: Cr. 5. 33. 1. L'acero è arbore assai grande, il quale si truova nell'alpi, ottimo per far nappi, e scodelle, e taglieri, e vivuole da sonare.
Esempio: Pol. Stanz. L'acero d'un color non è contento.
Esempio: Sann. Arcad. A cui non giova ombra di pino, o d'acero.

771) Dizion.4° Ed. .
ACERRIMAMENTE
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vol.1 pag.44

ACERRIMAMENTE.
Definiz: Avverb. da Acerrimo. Con pertinacia, Con fierezza. Lat. acerrimè.
Esempio: Guicc. stor. 18. 159. Aveva acerrimamente contradetto alla liberazione del Pontefice.

772) Dizion.4° Ed. .
ACERRIMO
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vol.1 pag.44

ACERRIMO.
Definiz: Superl. di Acro. Lat. acerrimus.
Esempio: Guicc. stor. 6. Il Duca di Ghelderi acerrimo nimico suo.

773) Dizion.4° Ed. .
ACERTELLO
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vol.1 pag.44

ACERTELLO.
Definiz: Gheppio, uccel di rapina. Lat. tinnunculus. Gr. κεγχρίς.
Esempio: Lib. Amor. Adunque se nibbio, ovvero acertello ardito truova, e da viltà di suo' parenti disvía, è degno di posare in pertica di falcone, o d'astore.

774) Dizion.4° Ed. .
A CERTO
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vol.1 pag.44

A CERTO.
Definiz: Posto avverbialm. Certo, Per certo, Al certo. Lat. certè, planè. Gr. δή.
Esempio: G. V. 9. 214. 3. A certo Castruccio, e sua gente rimanevano morti, e presi.
Esempio: E G. V. 11. 133. 9. Credettono a certo, che i nostri fossono rotti.

775) Dizion.4° Ed. .
ACERVO
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vol.1 pag.44

ACERVO.
Definiz: V. L. Monte di roba, Mucchio. Lat. acervus. Gr. σωρός, ἄθροισμος.
Esempio: Ar. Sat. 2. Entrò pel rotto Del muro, ove di grano era un acervo.

776) Dizion.4° Ed. .
ACETATO
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vol.1 pag.44

ACETATO.
Definiz: Che ha preso l'odor dell'aceto.
Esempio: Sod. Colt. 100. Invasellalo in botte acetata, e sarà buono (l'aceto)

777) Dizion.4° Ed. .
ACETÍRE
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vol.1 pag.44

ACETÍRE.
Definiz: Da aceto. Divenire aceto, Inforzare, Inacetíre. E benchè si dica di molte altre cose, non per tanto è proprio del vino. Lat. acescere. Gr. ὀξύνεσθαι.
Esempio: Cr. 4. 45. 1. Se 'l vaso non è pieno, ed è in luogo caldo, e si teme dell'acetire, prendasi, ec.
Esempio: Pallad. Basta questo vino tutto verno, e nel cominciamento della state acetisce.
Definiz: §. Quando il vino comincia ad acetire, si dice Pigliar la punta, e Pigliare il fuoco.

778) Dizion.4° Ed. .
ACETO
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vol.1 pag.44

ACETO.
Definiz: Vino inforzato, che serve per condimento. Lat. acetum. Gr. ὀξύ.
Esempio: Cr. 4. 35. 1. Quando si tramuta il vino a Luna piena, diventa aceto.
Esempio: Dant. Purg. 20. Veggio rinnovellar l'aceto, e 'l fele, E tra vivi ladroni esser anciso.
Esempio: Libr. Son. 92. Timido aceto avemmo, e olio ardito, Insalata anzi sciocca, passa, e dura.
Definiz: §. In proverb. Dal mal pagatore, o aceto, o cercóne; vale, Che da chi stenta a pagare, si dee prendere tutto.
Esempio: M. V. 9. 97. Seguendo il proverbio: dal mal pagatore, o aceto, o cercóne.

779) Dizion.4° Ed. .
ACETÓNE
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vol.1 pag.44

ACETÓNE.
Definiz: Specie di malattia.
Esempio: Cecch. Esalt. cr. 3. 6. L'acetón venga alla falla.

780) Dizion.4° Ed. .
ACETÓSA
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vol.1 pag.44-45

ACETÓSA.
Definiz: Erba, che prende il nome dal suo sapore, ch'è acetoso. Lat. oxalis. Gr. ὀξαλίς.
Esempio: Cr. 4. 46. 4. Si prenda l'acetosa, e secchisi, e polverizzisi, e di quella con forte aceto si faccia pane.

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