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Volume 1 - Dizionario 4° Ed.
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661) Dizion.4° Ed. .
ACCONTO
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vol.1 pag.38

ACCONTO.
Definiz: V. A. Sust. Intrinseco, Confidente, e quegli forse, che oggi noi diciamo Corrispondente. Lat. familiaris, amicus intimus. Gr. συνήθης.
Esempio: G. V. 12. 33. 4. Mandando sovente in Firenze sue lettere a certi suoi acconti, dando loro speranza di suo ritorno.
Esempio: E G. V. 50. 5. Il disse a nostro fratello, suo grande acconto, a Napoli, per la forma per noi scritta di sopra.

662) Dizion.4° Ed. .
ACCOPPARE
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vol.1 pag.38

ACCOPPARE.
Definiz: Uccidere. Lat. caedere, interficere. Gr. κτείνειν.

663) Dizion.4° Ed. .
ACCOPPIAMENTO
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vol.1 pag.38

ACCOPPIAMENTO.
Definiz: Lo Accoppiare. Lat. coniunctio. Gr. μίξις.
Esempio: Segn. Mann. Nov. 4. 4. Credi tu, che in un tale accoppiamento di cose, egli non patisse?

664) Dizion.4° Ed. .
ACCOPPIARE
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vol.1 pag.38

ACCOPPIARE.
Definiz: Propriamente Accompagnare, o Congiungere insieme due cose, Far coppia. Lat. iungere, componere, copulare. Gr. ζευγνύειν.
Esempio: G. V. 12. 21. 2. Ordinaro, che fosse otto Priori ec. accoppiandoli insieme in questo modo.
Esempio: Dant. Purg. 16. Nella sentenzia tua, che mi fa certo Quì, e altrove quello, ov'io l'accoppio.
Esempio: E Dan. Inf. 23. Che l'un coll'altro fa, se ben s'accoppia Principio, e fine.
Esempio: Petr. son. 32. Mentre che l'un coll'altro vero accoppio.
Esempio: Bern. rim. Io non v'accoppierò, come le pere, O come l'uova fresche.

665) Dizion.4° Ed. .
ACCOPPIATO
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vol.1 pag.38

ACCOPPIATO.
Definiz: Add. da Accoppiare. Lat. iunctus, compositus. Gr. ζευχθείς.
Esempio: G. V. 7. 121. 6. Andando per la terra ballando accoppiati con ordine (quì corrispondente al latino bini.)
Esempio: E G. V. 10. 154. Con fregi di perle, e di bottoni d'argento dorati, spessi a quattro, o sei fila accoppiati insieme.
Esempio: Cas. lett. 2. 175. Nè anco queste due dizioni trovo così accoppiate.

666) Dizion.4° Ed. .
ACCOPPIATORE
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vol.1 pag.38

ACCOPPIATORE.
Definiz: Che Accoppia.
Esempio: Guitt. lett. Erano venuti gli accoppiatori della confraternita (quì particolare ufizio delle Confraternite.)
Definiz: §. Questo era anche un Ufizio nella Repubblica Fiorentina.

667) Dizion.4° Ed. .
ACCORAMENTO
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vol.1 pag.38

ACCORAMENTO.
Definiz: Lo Accorare, Afflizione. Lat. consternatio, deiectio animi. Gr. κατήφεια.
Esempio: Libr. similit. Per lo avvenuto mettono l'anima in accoramento lungo, e triboloso.

668) Dizion.4° Ed. .
ACCORARE
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vol.1 pag.38-39

ACCORARE.
Definiz: Affliggere, Trafiggere, Contristare. Lat. affligere, contristare. Gr. λυπεῖν. Usasi anche nel neutr. pass.
Esempio: G. V. 11. 65. 4. E colla giunta del dolore della morte di M. Piero, s'accorò duramente l'animo.
Esempio: Dant. Inf. 13. Ond'io a lui: dimandal tu ancora ec. Ch'i' non potrei: tanta pietà m'accora.
Esempio: Petr. son. 52. M'agghiaccio dentro in guisa d'uom, ch'ascolta Novella, che di subito l'accora.
Esempio: Bocc. canz. 10. 4. Questo m'accuora, e volentier morrei.
Definiz: §. Per Rincorare, Dare animo. Lat. animos addere.
Esempio: Dant. Par. 8. Se mala signoría, che sempre accuora Li popoli soggetti.
Esempio: But. Che sempre accuora, cioè fa gagliardi li popoli subbietti.
Esempio: Libr. Amor. Non ti maravigliare tu, lettore, e uditore, di mia loda, che tanto m'aggusta, e m'accuora (quì vale: mi tocca il cuore)

669) Dizion.4° Ed. .
ACCORATO
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vol.1 pag.39

ACCORATO.
Definiz: Add. da Accorare.
Esempio: Segn. Mann. Febr. 18. 2. Sepolti in un'alta disperazione, immobili di sito, afflitti, accorati.

670) Dizion.4° Ed. .
ACCORATOIO
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vol.1 pag.39

ACCORATOIO.
Definiz: Cosa abile, e atta ad accorare. Lat. contristandi vim habens.
Esempio: But. Odi parole accoratoie, che l'autor finge.

671) Dizion.4° Ed. .
ACCORAZIONE
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vol.1 pag.39

ACCORAZIONE.
Definiz: Accoramento. Lat. consternatio, deiectio animi.
Esempio: Tratt. segr. cos. donn. Ne hanno grande accorazione, e la nutricano col pianto.

672) Dizion.4° Ed. .
ACCORCIAMENTO
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vol.1 pag.39

ACCORCIAMENTO.
Definiz: L'Accorciare. Lat. contractio, diminuitio. Gr. μείωσις.
Esempio: Libr. cur. febbr. Dal sangue provviene lo accorciamento, e lo allungamento della febbre.
Esempio: Libr. Mascalc. Quando comincia l'accorciamento del giorno.
Definiz: §. E per Figura grammaticale, allora che togliendosi nella fine della voce alcuna lettera, ella rimane così accorciata. Lat. apocope. Gr. ἀποκωπή.
Esempio: Salv. avvert. 3. 37. E molte voci di due sillabe cotale accorciamento sostengono mal volentieri.

673) Dizion.4° Ed. .
ACCORCIARE
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vol.1 pag.39

ACCORCIARE.
Definiz: Accortare, Sminuire, Scorciare, Abbreviare. Lat. *decurtare, imminuere. Gr. κολοβοῦν.
Esempio: Petr. son. 194. Per accorciar del mio viver la tela.
Esempio: Franc. Sacch. rim. Questo m'accorcia, e 'n voi par che si stenda.
Esempio: M. V. 1. 87. Perocchè dispensava, e accorciava i termini della vicitazione a' Roméi.
Esempio: Mor. S. Greg. Considerava, come li suoi giorni si debbano accorciare.
Definiz: §. E neutr. pass.
Esempio: Dant. Inf. 25. E i duo' piè della fiera, ch'eran corti, Tanto allungar, quanto accorciavan quelle.

674) Dizion.4° Ed. .
ACCORCIATO
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vol.1 pag.39

ACCORCIATO.
Definiz: Add. da Accorciare. Lat. contractus, diminutus, decurtatus. Gr. μειωθείς.
Esempio: Libr. cur. febbr. Conoscono la loro febbre accorciata.
Esempio: Sen. Pist. 93. Ma i' dirò, che neuna cosa m'è fallita alla vita beata, perchè 'l suo spazio mi sia accorciato (quì Seneca Lat. si spatium eius inciditur)

675) Dizion.4° Ed. .
ACCORCIATORE
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vol.1 pag.39

ACCORCIATORE.
Definiz: Verbal. masc. Che accorcia. Lat. deminutor.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. Peccato veramente accorciatore di questa vita.

676) Dizion.4° Ed. .
ACCORCIATURA
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vol.1 pag.39

ACCORCIATURA.
Definiz: Lo Accorciare. Lat. contractio, deminutio. Gr. μείωσις.
Esempio: Libr. cur. febbr. Di questa accorciatura di febbre non è da potersene fidare.

677) Dizion.4° Ed. .
ACCORDAMENTO
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vol.1 pag.39

ACCORDAMENTO.
Definiz: L'Accordare, e dicesi di consonanza di strumenti, e di voci. Lat. concordia, harmonia, symphonia, concentus. Gr. ἁρμονία συμφονία συμφωνία.
Esempio: Libr. di Repub. Siccome nelle corde degli strumenti, e nelle trombe, e nel canto si dee fare uno accordamento di suono.
Definiz: §. Per Concordanza d'opinione. Lat. communis opinio, recepta sententia.
Esempio: Libr. Astr. Secondo l'accordamento di tutti li savj, che in questo seppero favellare, li Cieli son nove.

678) Dizion.4° Ed. .
ACCORDANTE
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vol.1 pag.39

ACCORDANTE.
Definiz: Corrispondente, Che concorda. Lat. consonans, consonus, consentaneus.
Esempio: Tes. Br. 8. 9. Ma convien stabilire le primaie parole, e le diretane, se egli vuole, che 'l suo detto sia bene accordante a sua materia.
Definiz: §. Accordante. Che Accorda. Lat. concors, consonus. Gr. ὁμολογῶν.

679) Dizion.4° Ed. .
ACCORDANZA
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vol.1 pag.39

ACCORDANZA.
Definiz: Accordamento. Lat. consensio.
Esempio: Dant. rim. E se con tutti vo' fare accordanza.
Esempio: Libr. Astr. E in questa accordanza, che stava ivi, come detto avemo, di questa figura.
Esempio: Guitt. rim. Ai lasso, che li boni, e li malvagi Uomini tutti hanno preso accordanza Di mettere le donne in dispregianza.
Esempio: Vit. Benv. Cell. 113. Vi aveva accomodato a sedere il Dio Padre in un certo bel modo svolto, che dava bellissima accordanza, e non occupava la gioia niente.

680) Dizion.4° Ed. .
ACCORDARE
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vol.1 pag.39

ACCORDARE.
Definiz: In att. signif. propriamente Unire, e Concordare strumenti, e voci sì che consuonino. Lat. temperare, concordem reddere. Gr. Anacr. νεῦρα ἀμείβειν. E nell'istesso sentim. si usa anche signif. neutr. pass. Lat. concinere. Gr. ὁμοφωνεῖν.
Esempio: Tes. Br. 1. 3. La seconda si è musica, che c'insegna a far voci di canti in cetere, in organi, e in altri strumenti, e accordar l'un coll'altro, per diletto delle genti.
Esempio: Sagg. nat. esp. 188. Accordammo una minugia, tirata in una grossa staffa di vetro all'ottava d'una chitarra.
Esempio: Dant. Purg. 7. Quel che par sì membruto, e che s'accorda, Cantando con colui ec.
Esempio: E Dant. Purg. 17. Ora accordiamo a tanto invito il piede (quì per similit.)
Definiz: §. I. Accordare anche si dice, Metter d'accordo, e Quietare. Lat. componere. Gr. διαλλάττειν.
Definiz: §. II. In signif. neutr. pass. Convenire, Concordare. Lat. concordare, concordem esse. Gr. διαλλάττεσθαι, ὁμοφωνεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 21. 16. Poi mutato consiglio, e con loro accordatesi, partefici divennero del podere di Masetto.
Esempio: E Bocc. nov. 56. 3. E a questo s'accordan tutti i fisofoli, e ogni uomo, che gli conosce come so io.
Esempio: E Bocc. nov. 63. 10. Le vostre parole poi s'accordino colle mie.
Esempio: Petr. son. 40. Così il disío, che seco non s'accorda.
Esempio: M. V. 4. 14. S'accordarono con loro d'aver panno, e vestimenti, e calzamenti.

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