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Volume 1 - Dizionario 4° Ed.
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801) Dizion.4° Ed. .
A CÓMPITO
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vol.1 pag.45

A CÓMPITO.
Definiz: Posto avverbialm. col verbo Leggere, è quello Accoppiar le lettere, e le sillabe, che fanno i fanciulli, quando cominciano a imparare a leggere; che si dice anche Compitare.
Esempio: Ar. Len. 2. 1. Non sapea leggere Nella tavola il Pater pure a cómpito.
Esempio: Malm. 8. 58. Ch'a cómpito leggendo finalmente Il sunto apprende.
Definiz: §. E fare un lavoro, o altra qualunque cosa a cómpito, vale Farne una quantità assegnata determinatamente.
Esempio: Cecch. esalt. cr. 2. 4. Tre fusa al buio ha da filar la fante A cómpito ec.

802) Dizion.4° Ed. .
A COMUNE
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vol.1 pag.45

A COMUNE.
Definiz: Posto avverbialm. vale In comune, Di più insieme. Lat. communiter, in commune.
Esempio: Sen. ben. Varch. 7. 11. Io ho giustamente quivi (nel teatro) un luogo, perchè io posso, se mi piace, sedervi; e non ve l'ho, perchè egli è da quelli stato occupato, co' quali egli m'è a comune.

803) Dizion.4° Ed. .
A CONDIZIONE
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vol.1 pag.46

A CONDIZIONE.
Definiz: Posto avverbialm. vale Condizionatamente, A patti. Lat. sub conditione.
Esempio: Amet. 4. Gli rendeo la cercata Euridice a condizione.

804) Dizion.4° Ed. .
ACONITO
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vol.1 pag.46

ACONITO.
Definiz: Sorta d'erba velenosa. Lat. aconitum. Gr. ἀκόνιτον.
Esempio: Guar. past. fid. 3. 5. Aconito, e cicuta Nascer da salutifera radice Non si vider giammai.

805) Dizion.4° Ed. .
A CONTANTI
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vol.1 pag.46

A CONTANTI.
Definiz: Così assolutamente posto, vale Col pagamento pronto in moneta effettiva. Lat. praesenti pecuniâ, numeratâ pecuniâ.
Esempio: Bocc. nov. 80. 15. Avvenne, che egli vendè i panni suoi a contanti, e guadagnonne bene.
Esempio: Alleg. 223. Ognuno s'affolterebbe a comprare a contanti delle sue non lisciate giammengole.

806) Dizion.4° Ed. .
A CONTRADIO
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vol.1 pag.46

A CONTRADIO.
Definiz: Posto avverbialm. Lo stesso, che A contrario. Lat. contra.
Definiz: §. E Vale eziandío, A dispetto, Mal grado.
Esempio: G. V. 9. 91. 1. Fu fatto da que' d'entro con sottile dificio di canapi certo ordigno, che venía dalla torre a una cocca del porto di Genova, per lo quale si fornía, e rinfrescava a contradio di tutta l'oste.
Esempio: E G. V. 12. 19. 3. Fu preso da' suoi consorti, e vicini, e mandato a suo contradio fuori della città.

807) Dizion.4° Ed. .
A CONTRARIO
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vol.1 pag.46

A CONTRARIO.
Definiz: Posto avverbialm. vale A noia, In odio, come Recarsi uno a contrario. Lat. contra.
Esempio: G. V. 6. 23. 1. Per la qual cosa lo 'mperadore il si recò a contrario.
Definiz: §. Vale ancora A dispetto, Mal grado, come A contrario de' nimici. Lat. invitis hostibus.
Esempio: G. V. 7. 23. 2. Si mosse d'Alamagna a contrario della madre, ch'era figliuola del Duca d'Osterich.

808) Dizion.4° Ed. .
A CORDA
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vol.1 pag.46

A CORDA.
Definiz: Posto avverbialm. vale A dirittura, A un pari. Lat. rectà.
Definiz: §. E a corda co' verbi Tornare, Stare, e simili, vale Tornare ec. a dramma, Stare a pennello. Lat. adamussim, ad unguem.

809) Dizion.4° Ed. .
ACORO
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vol.1 pag.46

ACORO.
Definiz: Lat. acorum. Gr. ἄκορον.
Esempio: Ricett. Fior. 14. Acoro, secondo Dioscoride, produce foglie, come quelle dell'iride, ma più strette.

810) Dizion.4° Ed. .
A CORPO A CORPO
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vol.1 pag.46

A CORPO A CORPO.
Definiz: Posto avverbialm. vale A solo a solo, A testa per testa.
Esempio: G. V. 9. 94. 3. Messer Marco ebbe tanta audacia in se, che fece chiedere il Re Ruberto di combattere con lui a corpo a corpo.
Esempio: Nov. ant. 91. 2. Vegna innanzi il più forte di tutti i Romani, e combattasi meco a corpo a corpo.
Esempio: Guid. G. Si offerse di voler combattere a corpo a corpo con qualunque volesse dire, che egli fosse traditore.

811) Dizion.4° Ed. .
A CORSA
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vol.1 pag.46

A CORSA.
Definiz: Posto avverbialm. vale Furiosamente, Correndo. Lat. curriculò, cursim. Gr. δρομαίως, δρομάδην.
Esempio: G. V. Armossi di tutte l'armi a cavallo, e a corsa coll'elmo in testa, e colla lancia abbassata si mosse per fedire.
Esempio: Fav. Esop. Giugnendo a una gran balza, misesi a corsa ec. ed essi trariparo.
Esempio: Tac. Dav. ann. 4. 89. Allora spinti a corsa, senza saper dove, i nostri fanti ec. furo addosso a que' barbari.

812) Dizion.4° Ed. .
A COSA A COSA
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vol.1 pag.46

A COSA A COSA.
Definiz: Posto avverbialm. vale A una cosa per volta, Distintamente. Lat. singulatim. Gr. κατὰ μόνας.
Esempio: Segr. Fior. Cliz. 2. 2. Adagio un poco, a cosa a cosa: disse il Mirra.

813) Dizion.4° Ed. .
A COSA PER COSA
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vol.1 pag.46

A COSA PER COSA.
Definiz: Posto avverbialm. vale A una cosa per volta, A cosa a cosa. Lat. singillatim.
Esempio: Zibald. Andr. Non bisogna acciarpare, ma lavorare adagio, a cosa per cosa.

814) Dizion.4° Ed. .
A COSCIENZA
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vol.1 pag.46

A COSCIENZA.
Definiz: Posto avverbialm. vale Secondo la propria coscienza. Lat. secundum conscientiam.
Esempio: Bemb. stor. 1. 12. I quali ec. non a giudizio, ed a coscienza, ma in grazia davano il più delle volte il suffragio apertamente.

815) Dizion.4° Ed. .
A COSTA
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vol.1 pag.46

A COSTA.
Definiz: Posto avverbialm. vale Per fianco, e si usa in forza di preposizione. Lat. iuxta, propter. Gr. παρά.
Esempio: G. V. 9. 256. 1. Si cominciaro i barbacani ec. e fargli a costa alle dette mura, e al di fuori de' fossi.
Esempio: Franc. Barb. 277. 20. In un punto riposta Nella tua torre a costa (lo stampato per errore ha accosta)
Esempio: Bemb. As. 2. E nel vago ponticello, a costa la fonte, e sotto gli ombrosi allori sedentisi ec.

816) Dizion.4° Ed. .
A COSTO
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vol.1 pag.46

A COSTO.
Definiz: Posto avverbialm. vale Con ispesa.
Esempio: Alleg. 120. A suo costo mangiar poche, e scondite Vivande in fretta, e ber con esse vino, Che di canapo sia più, che di vite.
Definiz: §. Per A interesse, A usura. Lat. faenori. Gr. ἐπὶ τόκῳ.
Esempio: Cron. Morell. 273. Non torre danari a costo, innanzi vendi il meglio, che hai, perchè togliendo a costo tu ti disfaresti.

817) Dizion.4° Ed. .
A COSTOLE
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