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Volume 1 - Dizionario 4° Ed.
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581) Dizion.4° Ed. .
ACCISMARE
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vol.1 pag.33

ACCISMARE.
Definiz: Da Scisma, che significa propriamente divisione, e discordia. Quì val divider ferendo. Lat. dividere, dissecare.
Esempio: Dant. Inf. 28. Un Diavolo è quà dietro, che n'accisma Sì crudelmente al taglio della spada.

582) Dizion.4° Ed. .
ACCIUFFARE
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vol.1 pag.33

ACCIUFFARE.
Definiz: Ciuffare, Prendere pel ciuffo.
Esempio: Buon. Fier. 2. 4. 26. Quelle acciuffaro, e come tra gli ugnoni Ne le rapíro.

583) Dizion.4° Ed. .
ACCIUGA
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vol.1 pag.33

ACCIUGA.
Definiz: Picciol pesce marino, che per lo più si mangia salato. Lat. alec, alecula.
Esempio: Franc. Sacch. rim. La legge tien valer, men ch'un acciuga.
Esempio: Burch. Poi darò ceste rotte per acciughe.

584) Dizion.4° Ed. .
ACCIVETTATO
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vol.1 pag.33

ACCIVETTATO.
Definiz: Dicesi di quell'uccello, ch'avendo veduta altra volta la civetta, ovvero, che avendo dato altra volta nella pania, ed essendone volato via, fugge dipoi le 'nsidie del cacciatore.
Definiz: §. E per metaf. d'ogni uomo, cui il proprio pericolo abbia renduto accorto. Lat. versutus, callidus.
Esempio: Red. Rim. Questo cuore accivettato Schernirà zimbelli, e fischio.
Esempio: Malm. 9. 22. La dama accivettata, anzi civetta, Lo burla, che gli è corsa la berretta.

585) Dizion.4° Ed. .
ACCIVIMENTO
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vol.1 pag.33

ACCIVIMENTO.
Definiz: Provvedimento. Lat. apparatus.
Esempio: Tratt. Fortezz. Magnificenza è di alta bisogna beato accivimento.

586) Dizion.4° Ed. .
ACCIVIRE
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vol.1 pag.33

ACCIVIRE.
Definiz: Provvedere, procacciare, trovar modo di fare, o d'avere. Lat. parare, comparare, conflare. Gr. πωρίζειν πορίζειν. e si usa anche come neut. pass.
Esempio: G. V. 9. 305. 8. Castruccio con gran fatica l'accivì, tra di danari, e di promesse di mecatanti, sei mila fiorin d'oro.
Esempio: E G. V. 11. 91. 1. E quando bisognava, come dicemmo addietro al cominciar della guerra del Mastino, s'acciviva per prestanze, e imposte a mercatanti.
Esempio: E G. V. cap. 49. 9. E così s'acciviva ciascuno per lo detto modo, e si fornì la spesa onoratamente.
Esempio: Nov. ant. 30. 2. Stando alla riva, brigossi d'accivire in questo modo, che vide uno pescator povero, con un suo burchiello a dismisura picciolino, sì che ec.

587) Dizion.4° Ed. .
ACCIVITO
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vol.1 pag.33

ACCIVITO.
Definiz: Provveduto.
Esempio: Franc. Sacch. Se cotesto è, Dio ti ci ha mandato, e sarai bene accivito.
Esempio: Ambr. Bernard. 3. Date la mano voi siate accivito.
Definiz: §. I. Esser Accivito, nell'uso ha anche forza d'esser Avventurato, perchè tale si reputa, chi è provveduto di quello, che gli bisogna.
Definiz: §. II. Per Destro, Pronto. Lat. promptus.
Esempio: Malm. 9. 50. Se vien frittata ognun stava accivito, Che per aria chi può se la scaraffa.
Esempio: Buon. Fier. Introd. g. 2. sc. 5. Ve' come pronto il guardo ella sfavilla: Com'ella sta accivita, E in atto d'operar move le dita.
Esempio: E Buon. Fier. 4. 4. 18. Non è tempo Nè d'aspettargli, nè d'andar pensando O la lor correzione, o il lor gastigo; Stiamo acciviti.

588) Dizion.4° Ed. .
ACCLAMARE
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vol.1 pag.33

ACCLAMARE.
Definiz: Dicesi del fare a viva voce elezione, applauso, o simili. Lat. acclamare. Gr. ἐπιφωνεῖν.

589) Dizion.4° Ed. .
ACCLAMAZIONE
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vol.1 pag.33

ACCLAMAZIONE.
Definiz: L'acclamare. Lat. acclamatio. Gr. ἐπιφώνημα.
Esempio: Red. annot. Ditir. 77. Questo Evoè parrebbe una sorta di acclamazione, che volesse dire, Bene a lui, secondo la scrittura Greca.

590) Dizion.4° Ed. .
ACCLINO
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vol.1 pag.33

ACCLINO.
Definiz: Dedito, Inclinato. Lat. proclivis, acclinis.
Esempio: Dant. Par. 1. Nell'ordine, ch'io dico sono acclíne Tutte nature.

591) Dizion.4° Ed. .
ACCOCCARE
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vol.1 pag.33

ACCOCCARE.
Definiz: Attaccare alla cocca. Lat. crenae affiggere.
Definiz: §. I. E per similit.
Esempio: Morg. E tante volte la spada v'accocca, Che gliel cavò con fatica di bocca.
Definiz: §. II. Accoccarla a uno, vale Fargli qualche danno, dispiacere, o beffa. Lat. imponere alicui. Gr. τεχνάζειν.
Esempio: Dant. Inf. 21. Ei chinavan li raffi, e vuoi ch'i 'l tocchi, Diceva l'un con l'altro, in sul groppone? E rispondean: sì, fa, che gliele accocchi.
Esempio: Cas. rim. burl. E spesso alla camicia anco l'accocca.
Esempio: Fir. Trin. 4. 4. Certo che questo trasurello me l'ha accoccata. Voce di bassa lega, siccome quelle dello stesso significato: Attaccarla, Barbarla, Cignerla, Calarla.
Definiz: §. II. In proverbio: Tal ti ride in bocca, che dietro te l'accocca. Vale: Buone parole, e tristi fatti.

592) Dizion.4° Ed. .
ACCOCCOLARE
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vol.1 pag.33

ACCOCCOLARE.
Definiz: Por coccoloni, quasi Acchiocciolare. Lat. incoxare.
Esempio: Cron. Vell. Se avesse preso qualunque giovane più atante in su l'omero, l'avrebbe fatto accoccolare.
Esempio: Libr. Son. 48. In su la farda tua pian pian t'accoccolo.
Definiz: §. E si usa anche nel signif. neut. pass.
Esempio: Franc. Sacch. rim. Al tuo riscontro non s'accoccolò.
Esempio: Ant. Al. rim. Dirai a lui: Se tu vi t'accoccoli, Come a fattor che raccolga de' bioccoli, Daratti sotto ove manca la pelle.

593) Dizion.4° Ed. .
ACCOCCOLATO
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vol.1 pag.33

ACCOCCOLATO.
Definiz: Add. da Accoccolare.
Esempio: Pataff. 2. E volta tema, e sta accoccolato.
Esempio: Alleg. 128. Un altro accoccolato in sulla panca Soffiarsi 'l naso.
Esempio: Buon. Fier. 4. 2. 6. Eccola là, che piagne accoccolata Col capo fra' ginocchi in quel cantuccio.

594) Dizion.4° Ed. .
ACCODARE
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vol.1 pag.33

ACCODARE.
Definiz: Dicesi delle bestie da soma, che nell'andare molte insieme si legano in maniera, che la testa d'una sia vicino alla coda dell'altra.
Definiz: §. Si dice per metaf. in signif. neutr. pass. di chi va dietro immediatamente ad alcuno.
Esempio: Malm. 3. 58. Co i pescatori, e 'l Mula ora s'accoda Don Meo treccon de' ghiozzi, e delle lasche.

595) Dizion.4° Ed. .
ACCOGLIENZA
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vol.1 pag.33

ACCOGLIENZA.
Definiz: Una certa dimostrazion d'affetto, che si fa nel ricever persone grate, o nell'abboccarsi con esso loro. Gr. ἀσπασμός, φιλοφροσύνη.
Esempio: M. V. 10. 9. Fattagli allegra accoglienza ec. fugli detto, ch'era prigione.
Esempio: Dant. Purg. 7. Posciachè l'accoglienze oneste, e liete Furo iterate tre, e quattro volte.
Esempio: E Dan. Purg. 26. Tosto che parton l'accoglienza amica.
Esempio: Petr. son. 144. Con serena accoglienza rassecura.
Esempio: Bocc. nov. 27. 30. Egli non è or tempo da far più strette accoglienze.

596) Dizion.4° Ed. .
ACCOGLIERE, e ACCORRE
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vol.1 pag.33-34

ACCOGLIERE, e ACCORRE.
Definiz: Ragunare, Congregare, Mettere insieme. Lat. congregare, cogere. Gr. συλλέγειν, δέχεσθαι.
Esempio: Petr. canz. 8. 5. Più folta schiera di sospiri accoglia.
Esempio: Dant. Inf. 4. Vero è che 'n sulla proda mi trovai Della valle d'Abisso dolorosa, Che tuono accoglie d'infiniti guai.
Esempio: E Dan. Inf. 30. Se più avvien, che Fortuna t'accoglia, Dove sien genti in simigliante piato.
Esempio: E Dan. Purg. 18. Che buoni, e rei amori accoglie, e vigila.
Esempio: M. V. 1. 28. Disiderando d'accoglier moneta, ed avere aiuto del Re di Francia.
Esempio: E M. V. 2. 4. Accolti, e fatti accogliere, quasi tutti i soldati oltramontani d'Italia.
Esempio: E M. V. 11. 25. I Rettori di Roma, diffidati di loro stato, accolsono consiglio.
Definiz: §. I. In signif. neut. pass.
Esempio: Petr. canz. 6. 8. Qual cella è di memoria, in cui s'accoglia, Quanta vede virtù, quanta beltade?
Definiz: §. II. Per Accostarsi, Avvicinarsi, Unirsi. Lat. accedere, appropinquare. Gr. ἐγγίζειν.
Esempio: Dant. Inf. 20. Gli uomini poi, che 'ntorno erano sparti, S'accolsero a quel luogo, ch'era forte.
Esempio: E Dan. Inf. 29. Lo buon maestro a me tutto s'accolse, Dicendo: dì a lor ciò che tu vuoli.
Esempio: Boez. Varch. 5. 3. Qual Dio tal guerra tra due veri pone, Ch'a quel che sta per se medesimo, e solo, Quando altro vero accolo, Giugnersi insieme, e mescolarsi toglie? (cioè: lo accoglie, gli si unisce)
Definiz: §. III. Per Fare accoglienze in att. signif. Lat. comiter accipere, excipere.
Esempio: Nov. ant. 29. 2. Propuosesi d'andare a lui credendo, che l'accogliesse a grande onore.
Esempio: Dant. Purg. 14. Dimandal tu, che più gli t'avvicini, E dolcemente sì, che parli, accolo (cioè: accoglilo)
Definiz: §. IV. Per Cogliere, Avvenire, Sopraggiugnere.
Esempio: Tes. Br. 7. 50. Che tu hai promesso ad un uomo d'essergli adiutore in una sua cosa, ed in fra 'l termine accoglie al tuo figliuolo grande malattía.

597) Dizion.4° Ed. .
ACCOGLIMENTACCIO
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vol.1 pag.34

ACCOGLIMENTACCIO.
Definiz: Peggiorat. di Accoglimento. Lat. inurbanus congressus.
Esempio: Guitt. lett. Ci accolsero con uno loro accoglimentaccio rustico, e adiroso.

598) Dizion.4° Ed. .
ACCOGLIMENTO
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vol.1 pag.34

ACCOGLIMENTO.
Definiz: Unione, Adunamento. Lat. collectio.
Esempio: Libr. amor. Generazione di sangue, nobile non ti fa, ma fatti nobile l'accoglimento, che fanno in te di prodezza, e di costumi.
Esempio: Com. Par. 8. Ed è cittade accoglimento d'uomini, e ordinamento di politicamente vivere (quì societas, caetus)
Esempio: Tes. Br. 8. 9. Ed alla fine della sua lettera fa egli l'accoglimento.
Definiz: §. Per Accoglienza.
Esempio: Filoc. 4. 66. E ricevuti con amorosi accoglimenti, a' mercatanti la loro ambasciata contarono.
Esempio: Tesorett. Br. 17. Tenea suo parlamento Con bello accoglimento.

599) Dizion.4° Ed. .
ACCOGLITICCIO
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vol.1 pag.34

ACCOGLITICCIO.
Definiz: Raunato in fretta, e senza distinzione. Lat. collecticius.
Esempio: Liv. dec. 3. Apparecchiar la sua gente, che si chiamava accogliticcia, siccome di sopra avvevamo detto, perocch'era raunata di diverse contrade, e non aveva avuto certano cominciamento.
Esempio: Tav. dic. Pompeo sarà sempre signore di Roma, per la forza, e per lo valore di gente accogliticcia.

600) Dizion.4° Ed. .
ACCOGLITORE
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vol.1 pag.34

ACCOGLITORE.
Definiz: Verbal. masc. Che accoglie, Aduna. Lat. collector.
Esempio: Dant. Inf. 4. E vidi il buono accoglitor del quale, Dioscoride dico.

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