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Volume 1 - Dizionario 4° Ed.
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521) Dizion.4° Ed. .
ACCETTAGIONE
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vol.1 pag.29

ACCETTAGIONE.
Definiz: Accettazione.
Esempio: M. V. 8. 41. Il quale, o per isdegno preso della folle accettagione, da' Sanesi non esaudita, o per altra pazzía, ec. non prendea arme.

522) Dizion.4° Ed. .
ACCETTARE
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vol.1 pag.29-30

ACCETTARE.
Definiz: Acconsentire alla profferta, alla domanda, alla commessione, alla citazione, ec. Lat. astipulari, accipere, pollicitationi assentiri. Gr. προσδέχεσθαι.
Esempio: G. V. 6. 60. 1. La qual pace da' Fiorentini fu accettata in questo modo.
Esempio: M. V. 9. 95. I quali uficj, e rettoríe, ec. senza licenzia, non volle accettare.
Definiz: §. I. Per Approvare, Ricevere, Ammettere. Lat. accipere, approbare, admittere, gratum esse. Gr. ἀποδέχεσθαι.
Esempio: G. V. 3. 1. 3. Da' Romani furono onorevolmente ricevuti, e la loro petizione accettata benignamente.
Esempio: E G. V. 12. 95. 3. Perchè il Re di Francia non gli accettava le sue addimande.
Esempio: Dant. Inf. 26. Ed egli a me: la tua preghiera è degna Di molta lode, ed io però l'accetto.
Esempio: Pass. 83. Ho grande fidanza, che Iddio t'ha perdonato, e accetterà la tua buona penitenzia.
Definiz: §. II. E termine de' legisti, Accettare l'eredità, dicesi del pigliar l'eredità, dichiarandosi di voler essere erede. Lat. hereditatem adire, hereditatem cernere.
Definiz: §. III. E termine mercatantesco, Accettare le lettere, vale: Promettere 'l pagamento della somma compresa nella lettera.
Definiz: §. IV. Per Aver riguardo, Esser parziale.
Esempio: Coll. Ab. Isac. 24. Imperocchè noi avemo in Cielo il Giudice, il quale non accetta persona.

523) Dizion.4° Ed. .
ACCETTATO
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vol.1 pag.30

ACCETTATO.
Definiz: Add. da Accettare. Lat. acceptus, receptus. Gr. ἀποδεχθείς.
Esempio: M. V. 9. 43. Offerse il servigio di se, e de' suoi, contro la compagna, e accettato venne nell' Oste.
Definiz: §. Accettata monaca.
Esempio: Varch. Suoc. 1. 2. Monaca, Signor sì, e di già è accettata.

524) Dizion.4° Ed. .
ACCETTATORE
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vol.1 pag.30

ACCETTATORE.
Definiz: Verbal. masc. Che accetta Lat. acceptor. Quì alla lat. Accettator di persone, Parziale. Lat. *personarum acceptor. Gr. προσωπωλήπτης.
Esempio: Annot. Vang. In verità io m'avveggo, che Iddio non è accettator di persone.
Esempio: Vit. SS. Pad. Lo quale è veramente Profeta d'Iddio, e non accettator di persone.
Esempio: Mor. S. Greg. Al Centurione aperse la porta del Cielo benignamente San Piero, dicendo: Io ho trovato, che Iddio non è accettator di persone.

525) Dizion.4° Ed. .
ACCETTATRICE
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vol.1 pag.30

ACCETTATRICE.
Definiz: Verbal. femm. Che accetta. Lat. acceptrix. Gr. προσδεκτρία.
Esempio: Zibald. Segn. Una buona anima allegra accettatrice delle malattíe, che vengono da Dio.

526) Dizion.4° Ed. .
ACCETTAZIONE
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vol.1 pag.30

ACCETTAZIONE.
Definiz: L'accettare. Lat. acceptio. Gr. ἀποδοχή.
Esempio: G. V. 9. 329. 3. E saputa l'accettazione in Firenze, grande allegrezza v'ebbe.
Esempio: Com. Purg. 9. Questa accettazione, che fa l'Agnolo, conosciuta in loro la predestinata grazia, e aperta, chiamali alli gradi, per li quali si sale alla purgazione. (cioè: al purgare delle lor colpe.)

527) Dizion.4° Ed. .
ACCETTEVOLE
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vol.1 pag.30

ACCETTEVOLE.
Definiz: Accettabile, Accetto. Lat. acceptus, gratus. Gr. προσδεκτός, ἡδύς.
Esempio: Filoc. 1. 23. Con quella umiltà, che più può fare i miei preghi accettevoli.
Esempio: Amm. ant. 11. 6. 23. Comunemente lo brieve dire è più accettevole.
Esempio: Fr. Giord. D. La compagnía del cuore, la quale è più accettevole a Dio, che l'opera.
Esempio: Cr. 9. 69. 3. Quello, che ne nascesse, non serebbe accettevole, e quelle n'attristerebbono.
Definiz: §. Per Acconcio, Opportuno. Lat. opportunus. Gr. ἐπιτήδειος.
Esempio: G. V. 7. 25. 1. Sì gli parve tempo accettevole d'entrar nel regno.
Esempio: E G. V. 11. 23. 3. Le dette sue prediche non eran però di sottili sermoni ec. ma erano molto efficaci, e d'una buona loquela, e di sante parole, dicendole molto dubbiose, e accettevoli a commuover gente.

528) Dizion.4° Ed. .
ACCETTISSIMO
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vol.1 pag.30

ACCETTISSIMO.
Definiz: Superl. d'Accetto. Lat. acceptissimus, benevolentissimus.
Esempio: Fir. dial. bell. donn. 389. Consorte accettissima del gentilissimo, e modestissimo S. Alberto.
Esempio: Guicc. stor. 8. Seguitandola ec. Matteo Lango Segretario accettissimo di Cesare.

529) Dizion.4° Ed. .
omografo. 1
ACCETTO
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vol.1 pag.30

ACCETTO.
Definiz: Sust. Accettazione. Lat. acceptio.
Esempio: M. V. 9. 20. Fatto l'accetto, il detto Signore senza niuno intervallo di tempo, ne cominciò a far soldare in Toscana.

530) Dizion.4° Ed. .
omografo. 2
ACCETTO
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vol.1 pag.30

ACCETTO.
Definiz: Add. Accettevole, Caro, Grato. Lat. acceptus, gratus. Gr. φίλος, ἡδύς.
Esempio: Annot. Vang. Ogni gente, che in lui crede, e teme, e adopera giustizia, a lui è accetta.
Esempio: Pass. 215. Che fa l'opere sue esser meritorie, e a Dio accette, e grate.
Esempio: M. V. 3. 99. Uomo pro, ec. e di grand'animo, accetto nel cospetto del fratello suo Signore.
Esempio: Sen. ben. Varch. 1. 14. Quello che tu vuoi, che piaccia, e sia accetto, fallo di rado.
Definiz: §. Accetto, Ricevuto.
Esempio: Morg. 27. 205. Ma dimmi, o figliuol mio, dove è la fede Al tempo lieto già data, e accetta?

531) Dizion.4° Ed. .
ACCEZIONE
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vol.1 pag.30

ACCEZIONE.
Definiz: V. bassa. Eccezione. Lat. exceptio. Gr. παραγραφή.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 163. Andò al Palagio del Podestà quel dì medesimo per dare una accezione a uno Collaterale.
Esempio: E Franc. Sacch. nov. appresso: Il detto Ser Buonavere giugne col fiaschettino allato, e col foglio della accezione in mano.
Esempio: E Franc. Sacch. nov. appresso: Disse Messer Cristofano: Che accezione, e che pisciagione?

532) Dizion.4° Ed. .
ACCHETARE
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vol.1 pag.30

ACCHETARE.
Definiz: Acquietare. Lat. sedare, explere. Gr. πραύνειν.
Esempio: Filoc. 5. 237. Ma cercano acchetare il lor libidinoso volere, il quale acchetato ec.
Definiz: §. In signif. neutr. pass. Star contento, Acquietarsi. Lat. acquiescere. Gr. στέργειν.
Esempio: Cas. Uf. com. La onde a quello è da acchetarsi, che una fiata piacque.

533) Dizion.4° Ed. .
ACCHETATO
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vol.1 pag.30

ACCHETATO.
Definiz: Add. da Acchetare. Lat. sedatus, quietus. Gr. μαλακισθείς.
Esempio: Bocc. nov. 17. 9. Venuto il giorno chiaro, e alquanto la tempesta acchetata.
Esempio: Vit. S. Gio. Bat. La corte è tutta acchetata.

534) Dizion.4° Ed. .
ACCHIAPPARE
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vol.1 pag.30

ACCHIAPPARE.
Definiz: Pigliare improvvisamente, e con inganno, Carpire, Cogliere, Incogliere. Lat. opprimere, intercipere, capere. Gr. κιχάνειν.
Esempio: Bern. Orl. 1. 22. 10. E l'acchiappò, mentre che più fuggiva.
Esempio: E Ber. Orl. 3. 6. 30. Fa una volpe alle volte il gattone, Quando vuole acchiappare una cornacchia.
Esempio: Tac. Dav. ann. 16. 231. E che fa? acchiappa le lettere d'Anteio.
Definiz: §. E per metaf.
Esempio: Fir. Trin. Ma innanzi, che io mi lasci più acchiappare a queste baie, tosami.
Esempio: Alleg. 108. Che io sono acchiappato in parola. Lat. captus.

535) Dizion.4° Ed. .
ACCHIEDERE
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vol.1 pag.30

ACCHIEDERE.
Definiz: Chiedere, Richiedere. Lat. efflagitare, poscere, postulare. Gr. αἰτεῖν.
Esempio: M. V. 9. 51. Noi seguendo quello che Natura, per suo ricriamento, acchiede.

536) Dizion.4° Ed. .
ACCHINARE
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vol.1 pag.30

ACCHINARE.
Definiz: V. A. Umiliare, Render umile. Lat. comprimere, deprimere. Gr. ἐγκλίνειν.
Esempio: Rim. ant. P. N. Sua valenza m'acchina, E fammi fermo stare.
Definiz: §. In signific. neut. pass. Umiliarsi, Cedere. Lat. cedere, concedere. Gr. εἴκειν.
Esempio: Amm. ant. G. 170. Non è vinto, ma vince, chi alli suoi s'acchina.

537) Dizion.4° Ed. .
ACCHIOCCIOLARE
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vol.1 pag.30

ACCHIOCCIOLARE.
Definiz: Accoccolare, Collocare in guisa di chiocciola. Lat. circumglobare, circumvolvere. (si usa per lo più neutr. pass.)

538) Dizion.4° Ed. .
ACCHIUDERE
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vol.1 pag.30

ACCHIUDERE.
Definiz: V. A. Chiudere, Racchiudere, Mettere in mezzo, Accerchiare. Lat. claudere, concludere.
Esempio: Tav. dic. Noi siamo tanti, che tutti li potemo tosto acchiudere; non ci converrà guari combattere a sì poca gente.

539) Dizion.4° Ed. .
ACCHIUSO
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vol.1 pag.30

ACCHIUSO.
Definiz: Add. da Acchiudere.
Esempio: Vit. SS. Pad. Vedendo con gli occhi suoi la sua moglie peccar con un altro avóltero, acchiuso d'una grande tristizia, non disse lor nulla. (quì compreso.) Lat. correptus. Gr. περιληφθείς.

540) Dizion.4° Ed. .
ACCIA
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vol.1 pag.30

ACCIA.
Definiz: Lino, Stoppa, Capecchio, o Canapa filata. Lat. forse: acia.
Esempio: Franc. Sacch. rim. Che giammai fuso d'accia non filò.
Esempio: Lab. 169. Non ti metteranno in disputare, o discutere quanta cenere si voglia a cuocere una matassa d'accia.
Esempio: Lasc. rim. E vuo' mandare il tuo parere attorno Sopra la seta, e non conosci l'accia.

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