Pagina d'entrata della Lessicografia della Crusca in rete


Vai direttamente a:

  1. Contenuti
  2. Menù di navigazione
  3. Dimensione dei caratteri

Volume 3 - Dizionario 3° Ed.
numero di voci per pagina:
281) Dizion.3° Ed. .
LATTARE
Apri Voce completa

vol.3 pag.940

LATTARE.
Definiz: Allattare. Lat. lactare.
Esempio: G. V. 1. 25. 4. E quivi si dice furono lattati, e nudriti da una lupa.
Esempio: Dan. Purg. 22. Costoro, e Persio, ed io, ad altri assai, Rispose il Duca mio, siam con quel Greco, Che le Muse lattar più ch'altro mai.
Esempio: Amet. 25. Da quelle Muse, che già li guardaro, e nelle braccia lor crebbi, e lattai (cioè presi il latte)

282) Dizion.3° Ed. .
LATTATA
Apri Voce completa

vol.3 pag.940

LATTATA.
Definiz: Bevanda, fatta con mandorle, semi di popone, o simili, pesti, stemperati con acqua, e colati. Lat. aquae medicatae species lacti concolor.

283) Dizion.3° Ed. .
LATTATO
Apri Voce completa

vol.3 pag.940

LATTATO.
Definiz: Add. A maniera di latte, o sia nella bianchezza, o in altra qualità. Latin. candidus, niveus, lacteolus.
Esempio: Guid. G. La faccia de' muri, ec. non biancheggiava di bianchezza di calcína lattata.
Esempio: E Guid. G. altrove. Sotto a' quali riluceva la piana testa lattata, e bianca, come neve.
Esempio: Red. Ins. 61. Scorpioni, ec. benissimo formati, e di colore bianco lattato.
Esempio: E Osserv. An. 3. Una striscia bianca lattata, che cingéa l'uno, e l'altro collo.

284) Dizion.3° Ed. .
LATTATRICE
Apri Voce completa

vol.3 pag.940

LATTATRICE.
Definiz: Verbal. femm. Che da il latte. Lat. nutrix.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. Una lupa fue a loro la lattatríce.

285) Dizion.3° Ed. .
LATTE
Apri Voce completa

vol.3 pag.940

LATTE.
Definiz: Sugo, che esce dalle poppe delle femmine. Lat. lac.
Esempio: Lab. n. 131. Quanti ancora, prima, che essi il maternale latte abbiano preso, se n'occidono?
Esempio: Fr. Giord. S. Il latte si da a' fanciulli, perchè non hanno forte stomaco.
Esempio: Dan. Parad. 5. Non fate, come agnel, che lascia il latte Della sua madre.
Esempio: Petr. Canz. 44. 6. Con voci ancor non preste Di lingua, che dal latte si scompagne.
Esempio: E Petr. Canz. 47. 4. Ch'or foss'io morto al latte, e alla culla.
Esempio: M. V. 3. 56. La vitella di latte valse danari 30. in 40. la libbra [cioè, che ancora pigliava il latte. Lat. vitula lactens]
Esempio: Pallavic. Stor. Conc. 708. Ora un tal deporre il carico della greggia, è mugnerla di tutto il latte, anzi l'avere il peso d'una solamente, e il latte di due ripugnava, ec.
Definiz: §. Latte di mandorle: Quella minestra, fatta di mandorle peste, entrovi del zucchero. Lat. lac amygdalinum.
Esempio: Lib. Cur. Malatt. Usi farinata d'orzo, con latte di mandorle.
Definiz: §. Latte: per lo stesso, che Lattificcio.
Esempio: Lib. Cur. Malat. Strappa le foglie dell'Esula, e raccogli quel latte, che ne cola.
Esempio: E Lib. Cur. Malat. appresso. Allo stesso vale il latte delle foglie del fico.
Definiz: §. Latte verginale: Sorta di liscio.
Definiz: §. Esservi il latte di gallina: Vale Esservi d'ogni bene. Gr. ὀρνίθων γάλα, il disse Aristofane.
Definiz: §. Aringhe di latte, Pesci di latte: si dicono i Pesci maschi, a distinzione di que' d'uova, che son le femmine. E quel che si chiama ne' maschi latte, è la materia de' lor testicoli [Le Budella grasse in alcuni animali, i Latini chiamarono lactes]

286) Dizion.3° Ed. .
LATTEGGIANTE
Apri Voce completa

vol.3 pag.940

LATTEGGIANTE.
Definiz: Che ha latte. Latin. lactescens.
Esempio: Alam. Colt. 3. 70. Molti albergo gli dan tra verdi fronde Di latteggiante fico.

287) Dizion.3° Ed. .
LATTICINIO
Apri Voce completa

vol.3 pag.940

LATTICINIO.
Definiz: Vivanda di latte. Lat. opus lactarium.
Esempio: Lib. Cur. Malat. Fuggi di usare ogni sorta di latticinio, perchè tutti i latticíni aggravano il capo.
Esempio: Red. Ins. 104. Questi altri tutti latticini, mai non inverminano.

288) Dizion.3° Ed. .
LATTICINOSO
Apri Voce completa

vol.3 pag.941

LATTICINOSO.
Definiz: Che fa latte, e dicesi di quell'Erbe, e alberi, che strappate loro le foglie, o i rami teneri gemono latte. Latin. lactescens, lactarius.
Esempio: Lib. Cur. Malat. Come sono il titimaglio, l'esula, e tutte l'altre erbe latticinóse.
Esempio: E Lib. Cur. Malat. appresso. Quando la lattúga indurisce, e comincia a farsi latticinosa.
Definiz: §. Vale eziandio Di colore, o sostanza simile al latte.
Esempio: Red. Oss. Anim. 97. Tutti pieni di materia latticinósa bianchissima.

289) Dizion.3° Ed. .
LATTIFERO
Apri Voce completa

vol.3 pag.941

LATTIFERO.
Definiz: Latticinóso.
Esempio: Red. Esp. Nat. 123. È radíce d'un frutice lattifero, come il titimalo.

290) Dizion.3° Ed. .
LATTIFICCIO
Apri Voce completa

vol.3 pag.941

LATTIFICCIO.
Definiz: Quell'umore viscoso, e bianco, come latte, che esce dal picciuólo del fico acerbo, colto dal suo albero, e da' rami teneri, e dal gambo delle sue foglie verdi, e da cose simili. Lat. humor lacteus, succus. Gr. ὀπός.
Esempio: Cr. 9. 72. 2. Rappiglieremo il cacio, ec. co' fiori del cardo salvatico, o col lattificcio del fico [Qui il testo Lat. lac ficulneum]
Esempio: E Cr. 6. 77. 4. Se colle foglie stropicceranno, le macchie si rimuoveranno, e del suo lattificcio, sì si rimuovono le litiggini.
Esempio: M. Aldobr. E tutte queste cose sieno peste, e informate con lattificcio.
Esempio: Alleg. 98. Il fico acerbo, ha sempre il lattificcio.

291) Dizion.3° Ed. .
LATTIME
Apri Voce completa

vol.3 pag.941

LATTIME.
Definiz: Escremento contratto nell'utero materno, dal bambino, mandato alla superficie del capo, per ispurgare, in particolare il cervello. Lat. achores, causta lactea *lactumen. Gr. ἀχῶρες.
Esempio: Boc. Nov. 79. 14. La cui scienzia non si rendeva forse più oltre, che medicare i fanciulli del lattíme.

292) Dizion.3° Ed. .
LATTIMOSO
Apri Voce completa

vol.3 pag.941

LATTIMOSO.
Definiz: Che ha lattíme. Lat. achoribus laborans.
Esempio: Lib. Cur. Malat. Se la nutríce sarae ingorda del vino, i fanciulli diventeranno lattimósi.

293) Dizion.3° Ed. .
LATTONZOLO, e LATTONZO
Apri Voce completa

vol.3 pag.941

LATTONZOLO, e LATTONZO.
Definiz: Bestia vaccina da un'anno indietro. Lat. hornus, vel horna bos.
Esempio: Morg. Di pastor certi capretti uccidiéno, E certi lor lattonzi hanno infilzato.

294) Dizion.3° Ed. .
LATTOVARO
Apri Voce completa

vol.3 pag.941

LATTOVARO.
Definiz: Composto di varie cose medicinali, ridotte a mezzanità, che ha per materia, e soggetto il zucchero, o 'l mele. Lat. electuarium, ovvero electarium, così da' Medici.
Esempio: Boc. Nov. 63. 4. Lasciamo stare d'aver le lor camere, piene d'alberelli di lattovarj, e d'unguenti colmi.
Esempio: Sen. Pist. Le botteghe ove l'huomo confetta le confezioni, e i lattovarj.
Esempio: Bern. Orl. 1. 20. 8. Onde faceva incanti, e medicine, E lattovarj, e 'mpiastri senza fine.

295) Dizion.3° Ed. .
LATTUGA
Apri Voce completa

vol.3 pag.941

LATTUGA.
Definiz: Erba nota. Latin. lactuca.
Esempio: Ct. Cr. 6. 66. 2. La lattúga è fredda, e umida temperatamente.
Esempio: Amet. 47. Ma il suolo era ripieno di fronzúti cavoli, e di cestúte lattughe.
Esempio: Annot. Vang. E mangeranno con essa il pane azzimo, colle lattughe agresti.
Esempio: Cr. 6. 67. 5. E una ragion di lattuga, che per se medesima nasce, la quale s'appella lattuga caprína, la quale se si getta in mare, si muoiono i pesci, che vi son prossimani.
Esempio: Alam. Colt. 5. 128. Le novelle sue frondi alla lattuga.
Definiz: §. Diciamo anche Lattughe: per Gorgiera.
Definiz: §. In proverb. Dare in guardia la lattuga a' paperi. Lat. ovem lupo committere. Gr. τῷ λύκῳ τὴν ὄιν.
Esempio: Cecch. Dot. 2. 5. Lasciò qua, che ministrasse il tutto, Io so dir, la lattuga in guardia a' paperi.
Esempio: E Stiav. 4. 5. Che sì, ch'ho dato La lattuga in guardia a' paperi.

296) Dizion.3° Ed. .
LATTUGACCIA
Apri Voce completa

vol.3 pag.941

LATTUGACCIA.
Definiz: Pegg. di Lattuga.
Esempio: Fir. As. 272. E spesso spesso egli, ed io avevamo una medesima cena, ma breve, certe lattugacce tallíte, che era, come mangiare scope.

297) Dizion.3° Ed. .
LAVACECI
Apri Voce completa

vol.3 pag.941

LAVACECI.
Definiz: Voce bassa. Si dice Huomo scimunito, e dappoco. L. ineptus, nihili, futilis homo.
Esempio: Boc. Nov. 61. 12. Non meno sofficente lavaceci, che fosse Giovanni Lotteringhi.
Esempio: Pataff. Egli ha cotte le fave il lavaceci.

298) Dizion.3° Ed. .
LAVACRO
Apri Voce completa

vol.3 pag.941

LAVACRO.
Definiz: Luogo dove si lava: Lavamento. Lat. lavacrum.
Esempio: Filoc. 7. 469. Correte al Santo Fonte del vero lavacro, il quale, lavando l'oscura caligine delle vostre menti, vi lascerà conoscere Dio.
Esempio: Amet. 92. Similemente ancor, come nell'acque Giordane prese quel Santo Lavacro, Dalle man di colui, che più gli piacque.
Esempio: Cavalc. Fr. Ling. Non vogliono sottomettersi al giudicio, e al lavacro della Confessione.
Esempio: Ar. Fur. 38. 23. Carlo dal salutifero Lavacro, Con ceremonie debite levolla.
Esempio: Tass. Gerus. 11. 44. Ond'egli cade, e fa del sangue sacro, Sull'armi femminili ampio lavacro.
Esempio: Red. Ditir. Ed in sì dolce, e nobile lavacro, Mentre il polmóne mio tutto si abbevera.

299) Dizion.3° Ed. .
LAVAMENTO
Apri Voce completa

vol.3 pag.941

LAVAMENTO.
Definiz: Il lavare. Lat. lavatio, ablutio.
Esempio: Lab. n. 20. E Quando i lavamenti erano finiti.
Esempio: Vit. S. Pad. E quantunque da molti medici sia stata consigliata d'usare certi bagni, e lavamenti, e ornamenti, ec. di crescere, o di raffazzonare quella tanto poca corporal bellezza, che abbiamo.
Esempio: Scal. S. Agost. Per lo lavamento dell'acqua di fuori, si cognosce il purgamento del peccato, che è nell'anima d'entro.

300) Dizion.3° Ed. .
LAVANDA
Apri Voce completa

vol.3 pag.941

Ricerca sui Vocabolari degli Accademici della Crusca
<Preced. 1-10 11 12 13 14 PAG 15 16 17 18 19 20 21-30 Success.>
vai a pag. di 920
Voci da 281 a 300 di 18393

2000-2004 ACCADEMIA DELLA CRUSCA è vietato riprodurre senza autorizzazione testi e immagini

Valid XHTML 1.1! Valid CSS! Level AA conformance icon, W3C-WAI Web Content Accessibility Guidelines 1.0