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Volume 3 - Dizionario 3° Ed.
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321) Dizion.3° Ed. .
LAVORAGGIO
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vol.3 pag.942

LAVORAGGIO.
Definiz: Lavorío, lavoro. Lat. opus.
Esempio: G. V. 10. 122. 6. Ma più vero la sua influenza porta molto al lavoraggio, e semente della terra [qui Latin. cultura]

322) Dizion.3° Ed. .
LAVORANTE
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vol.3 pag.942

LAVORANTE.
Definiz: Che lavora: Garzon di bottega. Lat. operarius operae. Gr. ἐργάτης.
Esempio: G. V. 12. 16. 2. Sabato, sonata nona, usciti i lavoranti delle botteghe.
Esempio: Vit. S. Pad. E trovando l'Abbate, ch'egli era buon lavorante, insegnolli, come dovesse in cella lavorare, e orare.

323) Dizion.3° Ed. .
LAVORARE
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vol.3 pag.942

LAVORARE.
Definiz: Operare. Lat. operari.
Esempio: Boc. Nov. 42. 11. E tutte di diverse cose, lavorano di lor mano, ec. e con loro insieme, cominciò a lavorare.
Esempio: Cavalc. Fr. Ling. In vano s'affatica la lingua del Predicatore, se lo Spirito Santo non lavora dentro nel cuore.
Esempio: Collaz. S. Padr. Adunque in vano lavorrà in questo esercitamento qualunque sia quegli, ec. (Qui Latin. laborare)
Esempio: Dan. Inf. 13. Avrebbe fatto lavorare in darno.
Esempio: Amb. Bern. 4. 6. La chiave è tutta ruggine, ec. Sare' bene ugnerla un poco, e poi lavorerebbe meglio.
Esempio: Sag. Nat. Esp. 2. Può esser, che si trovi alcuno, che ne desideri più minuta notizia, ec. almeno intorno al modo, e alla maestría di lavorarli.
Definiz: §. Lavorare a mazza stanga, modo basso. Latin. obnixè operari, insudare operi.
Definiz: Lavorare di tutta forza: lavorare con ogni attenzione.
Definiz: §. Lavorare: metaf.
Esempio: Boccacc. Nov. 20. 17. Anzi di dì, e di notte ci si lavora, e battecisi la lana.
Esempio: E Bocc. Nov. 21. 10. Se voi mi mettete costà entro, io vi lavorrò sì l'orto, che mai non vi fu così lavorato.
Definiz: §. Lavorare il podere, l'orto, il campo: val Coltivare. Latin. praedium, hortum, agrum colere.
Esempio: G. V. 12. 49. 3. Le terre si poterono mal lavorare, e seminare.
Esempio: Boc. Nov. 72. 4. In uno suo orto, il quale lavorava a sue mani.
Esempio: E Bocc. Nov. 21. 10. Avendolo ricevuto gl'impose, che egli l'orto lavorasse.
Esempio: Bern. Orl. 1. 24. 52. Come gli hai tratti, gli seminerai Nella terra, che dianzi hai lavorata.
Definiz: §. Lavorare sotto: vale Operare di nascosto. Lat. clam, occultè, per ambages agere.
Definiz: §. Chi lavora, da le spese a chi si sta: Detto proverbiale. Latin. negociosus ociosos educat.

324) Dizion.3° Ed. .
LAVORATIO
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vol.3 pag.942

LAVORATIO.
Definiz: Atto, acconcio a esser lavorato. Lat. cultus idoneus.
Esempio: Cr. 2. 16. tit. Della cultúra del campo lavoratío.
Esempio: E Cr. lib. 1. 5. 20. Ponga la villa sotto le radíci del salvatico monte, ove le terre lavoratíe, sieno dolci, e trattabili.

325) Dizion.3° Ed. .
LAVORATIVO
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vol.3 pag.942

LAVORATIVO.
Definiz: Lavoratío. Lat. cultus, culturae aptus, culturae idoneus.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. La campagna piena distesa di campi lavorativi.

326) Dizion.3° Ed. .
omografo. 1
LAVORATO
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vol.3 pag.942

LAVORATO.
Definiz: Sust. Terra lavorata. Lat. ager cultus
Esempio: Dav. Colt. 193. Piantali in luoghi freschi, essendo essi caldissimi, in buon lavorato, non molto adentro.

327) Dizion.3° Ed. .
omografo. 2
LAVORATO
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vol.3 pag.942

LAVORATO.
Definiz: Add. Lat. cultus, excultus, fabrefactus, ornatus.
Esempio: Cr. 7. 93. 1. In terra grassa, e soluta, e ottimamente lavorata.
Esempio: Bocc. Nov. 80. 9. Con due origlieri lavorati a meraviglia [cioè adorni di be' lavori]
Esempio: G. V. 7. 36. 2. Bellissime fontane, lavorate di marmo. [cioè ornate con lavori di marmo]
Esempio: Sag. Nat. Esp. 2. Egli è tutto di cristallo finissimo, lavorato per opera di quegli artefici, ec.
Definiz: §. Acqua lavorata: cioè Artifiziata per qualche operazione, o effetto particolare.
Esempio: Boccac. Nov. 40. 19. Anzi era un'acqua lavorata, da far dormire.
Esempio: E Bocc. Nov. 63. 4. Piene d'ampolle, e di guastadette, con acque lavorate.
Definiz: §. Fuoco lavorato: lo stesso, che Fuoco artifiziato, cioè fatto con artifizio. Latin. ignis missilis, artificiosus.
Esempio: Stor. Europ. 6. 150. Una grossa armata, ec. con gran copia di fuoco Greco, che così si chiamava allora, quello, che i nostri chiamano oggidì lavorato.
Esempio: Ciriff. Calv. 1. Poi fece gittar fuochi lavorati.
Esempio: E Ciriff. Calv. appresso. Avean dardi, e fuochi lavorati.

328) Dizion.3° Ed. .
LAVORATORE
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vol.3 pag.942

LAVORATORE.
Definiz: Che lavora: Oggi propriamente contadino. Lat. agricola, agricultor. Gr. γεωργός, ἐργάτης.
Esempio: Boc. Nov. 41. 4. E' gli comandò, che alla villa n'andasse, e quivi co' suoi lavoratori, si dimorasse.
Esempio: E Bocc. num. 7. E di lavoratore, di bellezza subitamente giudice divenuto.
Esempio: E Bocc. Nov. 20. 16. A' lavoratori, che le vostre possessioni lavorano.
Esempio: Bocc. Vit. Dant. 22. Lasciano i filosofanti sposarsi a' ricchi sciolti, a' Signori, ed a' lavoratori, essi, colla filosofia si dilettino molto.
Esempio: Bern. Orl. 1. 11. 6. Smarriti fuggono i lavoratóri, E per le selve le fiere, e pastori.

329) Dizion.3° Ed. .
LAVORATRICE
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vol.3 pag.942

LAVORATRICE.
Definiz: Verbal. femm. che lavora: Lavorante. Latin. operaria, disse Plauto. Gr. ἐργάτις.
Esempio: Arrigh. Penelope lavoratríce, per sostener la vedovità onestamente.
Esempio: But. Buone bubulce, cioè buone lavoratríci.

330) Dizion.3° Ed. .
LAVORECCIO
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vol.3 pag.942

LAVORECCIO.
Definiz: Lavoro. Latin. opus, cultura.
Esempio: Fr. Iac. Tod. D'ogni mio lavoreccio Mi fa perder lo frutto.
Esempio: Dav. Colt. Quel povero frutto si muor di fatica, se non è forte aiutato di lavoreccio, e di concíme.

331) Dizion.3° Ed. .
LAVORERIA
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vol.3 pag.942

LAVORERIA.
Definiz: Luogo, dove si fanno i lavori di coltivazione.
Esempio: Fav. Esop. Era vicina alle sue lavoreríe.

332) Dizion.3° Ed. .
LAVORIETTO
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vol.3 pag.942

LAVORIETTO.
Definiz: Piccola lavorería.
Esempio: Boc. Nov. 49. 9. Era in un suo orto, e faceva certi suoi lavorietti acconciare.

333) Dizion.3° Ed. .
LAVORIO
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vol.3 pag.943

LAVORIO.
Definiz: Lavoro. Lat. opus.
Esempio: Bocc. Nov. 42. 11. Di seta, di palma, di cuoio, diversi lavorij faccendo.
Esempio: Tes. Br. 5. 12. Perciocch'elle abitano tutte in una magióne, e quindi escono, e vanno pasturando per la contrada, e 'l lavorío d'alcune è comune a tutte [parla delle pecchie]
Esempio: Liv. Dec. 3. E a questo lavorío, furono tre dì consumati.
Esempio: Boc. Nov. 72. 8. Dicoti più, che noi facciamo viè miglior lavorío.
Esempio: E Bocc. Nov. 62. 4. Conciofossecosachè 'l marito di lei si levasse ogni mattina per tempo, per andare a lavorare, o a trovar lavorío (cioè da lavorare)

334) Dizion.3° Ed. .
LAVORO
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vol.3 pag.943

LAVORO.
Definiz: Opera fatta, o che si fa. Latin. opus.
Esempio: Tes. Br. 1. 8. Elli non avrà mai fine, ed ella finirà con tutto 'l suo lavoro.
Esempio: Dan. Par. 6. A Dio, per grazia piacque di spirarmi L'alto lavoro, e tutto in lui mi diedi.
Esempio: E Dan. Par. Cant. 1. O buono Apollo, all'ultimo lavoro, Fammi del tuo valor sí fatto vaso.
Esempio: E Dan. Inf. 29. Se l'unghia ti basti Eternalmente a cotesto lavoro.
Esempio: Petr. Son. 158. Ch'io lasciai per seguirla ogni lavoro.
Esempio: E Petr. Son. 72. Poi di man mi ti tolse altro lavoro.
Esempio: G. V. 9. 114. 1. Di grosso legnáme imbertescato, con maraviglioso lavoro.
Esempio: Boc. Vit. Dant. Mentre egli era più attento al glorioso lavoro.
Definiz: §. E Lavoro: diciamo a quelle Opere di terra cotta, fatte per murare: come mattóni, mezzáne, quadrucci, pianelle, e simili.
Definiz: §. E in proverb. Lavor fatto, danari aspetta.

335) Dizion.3° Ed. .
LAUREA
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vol.3 pag.943

LAUREA.
Definiz: Corona d'alloro. Lat. laurea.
Esempio: Boc. g. 4. f. 1. E della testa si tolse la laurea.
Esempio: E Bocc. g. 3. f. 1. Levatasi la laurea di capo.
Esempio: E Vit. Dan. 44. Avesse potuto il nome della laurea pigliare, la quale non accresce scienza, ma è della acquistata certissimo testimonio.

336) Dizion.3° Ed. .
LAUREAZIONE
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vol.3 pag.943

LAUREAZIONE.
Definiz: La funzione, che si fa nel dare la laurea. Lat. laureae donatio.
Esempio: Boc. Vit. Dan. 75. Ciocchè di sopra è detto gli avvenne, quando più la sua laureazione desiderava.

337) Dizion.3° Ed. .
LAUREO
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vol.3 pag.943

LAUREO.
Definiz: Add. di Lauro. Lat. laureus.
Esempio: Boc. Vit. Dan. Quando di laurea corona, ec. onoravano i valorosi.

338) Dizion.3° Ed. .
LAUREOLA
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vol.3 pag.943

LAUREOLA.
Definiz: Latin. laureola. Gr. δαφνοειδές.
Esempio: Cr. 6. 68. 1. Laureola è un'erba molto lassativa, ed è calda, e secca nel quarto grado, il cui frutto, ovvero seme, è ritondo, rossiccio, ec.

339) Dizion.3° Ed. .
LAURETO
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vol.3 pag.943

LAURETO.
Definiz: Luogo pien d'allori: Boschetto d'allori. Lat. lauretum.
Esempio: Petr. Canz. 30. 6. Dove l'aura si sente D'un fresco, e odorifero laureto.

340) Dizion.3° Ed. .
LAURINO
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vol.3 pag.943

LAURINO.
Definiz: D'alloro. Lat. laurinus.
Esempio: M. Aldobr. Appresso d'olio lauríno, e d'olio di camamilla, e d'olio di mandorle.

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