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Dizion.3° Ed. .
LECCARE
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vol.3 pag.944
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LECCARE.
Definiz: | Leggiermente fregare colla lingua, dal Gr. λείχειν. Lat. lambere,
lingere. |
Esempio: | Lab. n. 82. Come prima le parti superficiali andò leccando. |
Esempio: | Dan. Inf. 30. E per leccar lo specchio di Narciso, Non vorresti a invitar molte
parole. |
Esempio: | E Dan. Inf. Cant. 17. E di fuor trasse La lingua, come bue,
che naso lecca. |
Esempio: | S. Ag. C. D. Non può star senza fame, chi lecca il pan dipinto, e non domanda
dall'huomo, che ha il pan vero. |
Esempio: | Franch. Sacch. E, quando venía in Firenze, non guadagnando, ricorrea alcuna volta
alle nozze, dove pure alcuna cosa leccava [cioè buscava] |
Esempio: | E Franc. Sacch. appresso. Chi va lecca, E chi si sta si secca
[cioè busca] |
Definiz: | §. Leccare, e non mordere: modo proverbiale: che vale Contentarsi d'un onesto guadagno. Lat.
tondere, non deglubere. |
Definiz: | §. A can, che lecchi cenere, non gli fidar farina: A gatto, che lecca spiede, non gli fidare
arrosto: pur modi significanti, Che a chi toglie il poco, e cattivo, non è da fidargli l'assai, e buono. |
Definiz: | §. Leccare: diciamo anche il Poco, e leggiermente toccare. Lat. leviter attingere,
leviter perstringere. |
Esempio: | Boc. Amet. 10. Siccome la fiamma si suole nella superficie delle cose unte, con
subito movimento, gittare, e quelle leccando, leccate fuggire, e poi tornare. |
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