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Volume 2 - Dizionario 3° Ed.
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401) Dizion.3° Ed. .
ACCIDENTE
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vol.2 pag.17

ACCIDENTE.
Definiz: Quello che or si truova, or non si ritruova nel subbietto, senza corruzion di esso. Lat. accidens. Gr. συμβεβεικός συμβεβηκός.
Esempio: Com. Inf. 10. Accidente è cosa strana, che sopraggiugne ad alcuna altra cosa, sì come è scritto in dialettica.
Esempio: Dan. Par. 33. Sustanza, e accidente è lor costume.
Esempio: Bocc. Nov. 47. 2. E traendo più alla natura, di lui, che all'accidente, cominciò ad esser costumato, e di bella maniera.
Definiz: §. Per caso, avvenimento. Lat. casus, eventum.
Esempio: Lab. n. 4. Sopra gli accidenti del carnale amor cominciai a pensare.
Esempio: Bocc. Nov. 80. 22. Raccontò ciò, che fatto aveva, ed il suo misero accidente.
Esempio: E Bocc. Nov. 27. 36. La donna di due così fatti accidenti, e così subiti, ec. tanto lieta quanto altra fosse mai.
Esempio: E Bocc. Nov. 3. 3. Per alcuno accidente sopravvenutoli, bisognandoli una buona quantità di danari, ec.
Esempio: E Bocc. Nov. 31. 2. Un pietoso accidente, anzi sventurato, e degno delle vostre lagrime, racconterò.
Esempio: E Bocc. Nov. 41. 23. Ed erasi il matrimonio per diversi accidenti frastornato.
Esempio: E Bocc. Nov. 12. 1. Degli accidenti di Martellino, da Neifile raccontati, senza modo risero le donne.
Esempio: E Bocc. Nov. 9. 1. Una parola molte volte per accidente, non che ex proposito, l'ha operato.
Esempio: Petr. Son. 23. Sì che s'altro accidente nol distorna.
Definiz: §. Prendesi oltre a ciò per caso repentino di malattía.
Esempio: Boc. Introd. n. 7. E i più senza alcuna febbre, o altro accidente morivano.
Esempio: E Bocc. Nov. 37. 11. In quel medesimo accidente cadde, che prima era caduto Pasquíno.

402) Dizion.3° Ed. .
ACCIDIA
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vol.2 pag.17-18

ACCIDIA.
Definiz: Un de' peccati capitali, ed è fastidio, con tedio del ben fare. Lat. *acedia, pigritia, desidia. Gr. ἀκηδία.
Esempio: Maestruz. 2. 10. 1. L'accidia è alcuna tristizia, che aggrava l'animo dell'huomo in tal modo, che nulla gli piace di fare, e perciò l'accidia importa alcuno tedio.
Esempio: Giard. Consol. Accidia è madre de' vizj, e matrigna delle virtudi.
Esempio: Tratt. pec. mort. Accidia è una tristizia della mente, la quale aggrava l'animo, sì che alla persona non le vien volontà, ma le rincresce di ben fare.
Esempio: Collaz. S. Pad. Accidia, cioè ansietade, e tedio di cuore.
Esempio: Filoc. Guardati, che l'animo l'accidia non t'occupi, la quale in pensieri suole altrui mettere molti sconci.
Esempio: Dan. Purg. 18. Vedine due All'accidia venir dando di morso.
Esempio: But. Accidia è tristizia, o vero rincrescimento, o vero lentezza in desiderare, o vero acquistare, lo sommo bene.

403) Dizion.3° Ed. .
ACCIDIATO
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vol.2 pag.18

ACCIDIATO.
Definiz: Accidioso, pien d'accidia. Lat. acediosus, desidiosus, piger.
Esempio: Fr. Iac. T. Ira i superbi infiamma Con invidia accidiati.

404) Dizion.3° Ed. .
ACCIDIOSO
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vol.2 pag.18

ACCIDIOSO.
Definiz: Pien d'accidia. Lat. desidiosus, taedio affectus.
Esempio: Dan. Inf. 7. Fitti nel limo dicon: tristi fummo Nell'aer dolce, che dal Sol s'allegra, Portando dentro accidioso fummo.
Esempio: Lab. n. 159. Quanto questa perversa moltitudine sia gelosa, ritrosa, ambiziosa, invidiosa, accidiosa.
Esempio: Cavalc. Med. cuor. Un Santo Padre ad un Monaco molto accidioso, e malinconico, ec. disse cotale esemplo.

405) Dizion.3° Ed. .
ACCIGLIARE
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vol.2 pag.18

ACCIGLIARE.
Definiz: Cucíre insieme le palpebre a gli uccelli di rapina, per addimesticargli. Lat. palpebras consuere. Onde
Esempio: Dan. Purg. 13. Ch'a tutte un fil di ferro il ciglio fora, E cuce sì, com'a sparvier selvaggio Si fa, però che questo non dimora.
Esempio: Com. E però sono accigliati con un fil di ferro tutti, al modo, che s'accigliano gli uccelli di rapina, quando da prima son presi.

406) Dizion.3° Ed. .
ACCIGLIATO
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vol.2 pag.18

ACCIGLIATO.
Definiz: Add. da Accigliare. Lat. palpebras habens consutas.
Esempio: Cr. 10. 17. 12. In questo spazio si tengono colombi, e tortole, alcuni accecati, o vero alcuni, che sieno accigliati.
Esempio: Franc. Barb. 234. Da quel, che guarda in lato, E dal troppo accigliato.
Definiz: §. E Accigliato, di chi per ira, accidia, malinconía, pensiero, o sdegno, tiene il ciglio basso. Lat. tristis, truculentus, fronte torva.
Esempio: Agn. Pand. Una donna lieta, sempre sarà più bella, che quando sarà accigliata.
Esempio: Fir. As. d'oro 266. E mentre, che egli se n'andava così gonfiato, e accigliato per la piazza, ec.
Esempio: Tac. Dav. An. 15. 220. Esso si vedea accigliato, e fisso in gran pensieri.

407) Dizion.3° Ed. .
ACCIGNERE
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vol.2 pag.18

ACCIGNERE.
Definiz: Neut. pass. Mettersi all'ordine, apparecchiarsi a operare. Lat. se accingere, accingi.
Esempio: Bemb. rim. Accingetevi dunque all'alta impresa.

408) Dizion.3° Ed. .
ACCINCIGLIATO
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vol.2 pag.18

ACCINCIGLIATO.
Definiz: Ornato di cincigli.
Esempio: Tratt. gov. fam. In fare, ec. mantellucci inarientati, gonnellucce accincigliate.

409) Dizion.3° Ed. .
ACCINCIGNARE
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vol.2 pag.18

ACCINCIGNARE.
Succignere.
410) Dizion.3° Ed. .
ACCINCIGNATO
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vol.2 pag.18

ACCINCIGNATO.
Definiz: Add. da Accincignare.
Esempio: Alleg. 309. Io, com'un marruffin, che vadia a caccia, Una fera cavalca in furia, e 'n fretta, Accincignata in parte la guarnaccia.

411) Dizion.3° Ed. .
ACCINTO
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vol.2 pag.18

ACCINTO.
Definiz: Cinto intorno di che che sia. Lat. praecintus.
Esempio: Caval. Med. cuor. Vuole aver compagni li suo' servi, anzi, che più è, dice, che gli farà sedere, ed egli accinto servirà loro.
Esempio: Med. arb. cr. Quando i piedi de' pescatori, e del suo traditore, il Re di gloria, accinto d'un lenzuoletto, devotissimamente, e con molto studio, e sollecitudine, gli lavò.
Definiz: §. Vale ancora Accinto, quello che noi diremmo presto, acconcio, in punto, e apparecchiato a operare. Lat. promptus, paratus.

412) Dizion.3° Ed. .
ACCIÒ
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vol.2 pag.18

ACCIÒ.
Definiz: Che anche A CIÒ si scrisse da alcuni, vale lo stesso, che Acciocchè.
Esempio: G. V. 3. 4. 4. Acciò non si maritasse a Signore, che le togliesse poi la Signoría dello 'mperio.
Esempio: Cr. 9. 2. 5. Acciò in fra loro non si possano azzuffare.
Esempio: Moral. S. Greg. Acciò per loro esemplo io mi ristrignessi, sì come per una fune di ferma áncora alla placida riva dell'orazione.
Esempio: Dittam. Acciò per te ogni mio dir s'imperli.

413) Dizion.3° Ed. .
ACCIOCCHÈ
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vol.2 pag.18

ACCIOCCHÈ.
Definiz: Congiunzione, denotante la cagione, e 'l fin della cosa, A fin che. Lat. ut.
Esempio: Boc. Nov. 12. 3. E perciò, acciocchè egli niuna sospezion prendesse, ec. di lealtà andavano con lui favellando.
Esempio: E Bocc. Nov. 17. 37. Acciocchè piú avanti non potesse il Prenze venire.
Esempio: Dan. Inf. 25. Perch'io, acciocchè 'l Duca stesse attento Mi posi 'l dito su dal mento al naso.
Esempio: Petr. Son. 288. E or fatta immortale, Acciocchè 'l Mondo lo conosca, e ame.
Definiz: §. Truovasi ancora in signific. di Perciocchè, ma modo antico. Lat. nam, enim.
Esempio: Nov. ant. 1. 3. Disse, che molto era savio in parole, ma non in fatti, acciocché non avea domandato delle virtù delle pietre.
Esempio: E N. ant. n. 2. 6. Lo cavallo conobb'io, ch'era nutricato a latte d'asina, per proprio senno naturale, acciocchè io vidi, che avea gli orecchj chinati.
Esempio: Introd. alle virt. Piglió questa legge, e cominciò oltre mare a predicarla, acciocchè la fede Cristiana era a Roma, e a quella stagione non se ne potesse avvedere.
Definiz: §. Talora fra la particella Acciò, e la che si frappone alcuna parola.
Esempio: Albert. 3. Acciò dunque che 'l tuo parlare sia buono, diritto, e utile, primieramente, ec.
Esempio: Passav. c. 98. Acciò dunque che per ignoranza non si scusino.

414) Dizion.3° Ed. .
ACCIOTTOLARE
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vol.2 pag.18

ACCIOTTOLARE.
Definiz: Lastricar co' ciottoli.

415) Dizion.3° Ed. .
ACCIRCONDARE
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vol.2 pag.18

ACCIRCONDARE.
Definiz: Circondare. Lat. circundare.
Esempio: G. V. 10. 73. 1. Per la qual cosa i Fiorentini ordinarono al tutto, l'oste accircondasse la terra intorno intorno.

416) Dizion.3° Ed. .
ACCISMARE
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vol.2 pag.18

ACCISMARE.
Definiz: Da Scisma, che significa propriamente divisione, e discordia. Qui val divider ferendo. Lat. dividere, dissecare.
Esempio: Dan. Inf. 28. Un Diavolo è quà dietro, che n'accisma Sì crudelmente al taglio della spada.

417) Dizion.3° Ed. .
ACCIUFFARE
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vol.2 pag.18

ACCIUFFARE.
Ciuffare.
418) Dizion.3° Ed. .
ACCIUGA
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vol.2 pag.18

ACCIUGA.
Definiz: Picciol pesce marino, che per lo più si mangia salato.
Esempio: Fran. Sacch. rim. La legge tien valer men, ch'una acciuga.
Esempio: Burch. Poi darò certe rotte per acciughe.

419) Dizion.3° Ed. .
ACCIVETTATO
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vol.2 pag.18

ACCIVETTATO.
Definiz: Dicesi di quell'uccello, ch'avendo veduta altra volta la civetta, fugge le 'nsidie del cacciatore.
Definiz: §. E per metaf. d'ogni huomo, cui il proprio pericolo abbia reso accorto.

420) Dizion.3° Ed. .
ACCIVIRE
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vol.2 pag.18

ACCIVIRE.
Definiz: Provvedere, procacciare, trovar modo di fare, o d'avere. Lat. parare, comparare, conflare. Gr. πωρίζειν πορίζειν. e si costruisce anche nella significazione del neut. pass.
Esempio: G. V. 9. 305. 8. Onde Castruccio con gran fatica l'accivì, tra di danari, e di promesse di mercatanti, sei mila fiorin d'oro.
Esempio: E G. V. lib. 11. 91. 1. E quando bisognava, come dicemmo addietro al cominciar della guerra del Mastíno, s'acciviva per prestanze, e imposte a mercatanti.
Esempio: E G. V. cap. 49. 9. E così s'acciviva ciascuno per lo detto modo, e si fornì la spesa onoratamente.
Esempio: Nov. ant. 30. 2. Stando alla riva, brigossi d'accivire in questo modo, che vide uno pescator povero, con un burchiello a dismisura piccolino, sì che, ec.
Definiz: §. Esser accivito, nell'uso ha anche forza d'esser'avventurato, perchè tale si reputa, chi è provveduto di quello, che gli bisogna.

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