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Volume 2 - Dizionario 3° Ed.
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541) Dizion.3° Ed. .
ACCUMULAZIONE
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vol.2 pag.24

ACCUMULAZIONE.
Definiz: L'accumulare. Lat. accumulatio, collectio.
Esempio: Fiam. lib. 7. 62. Accumulazion di pene, ma non di nuove parole vi potrei dare.
Esempio: Quist. filos. c. 5. Questo vizio è grave per accumulazione, e adunazione di molti vizj.

542) Dizion.3° Ed. .
ACCUORARE
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vol.2 pag.24

ACCUORARE.
Vedi Accorare.
543) Dizion.3° Ed. .
ACCURATAMENTE
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vol.2 pag.24

ACCURATAMENTE.
Definiz: Diligentemente. Lat. accuratè, sedulò.

544) Dizion.3° Ed. .
ACCURATEZZA
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vol.2 pag.24

ACCURATEZZA.
Definiz: Diligenza. Lat. diligentia, sedulitas.
Esempio: Colt. Sod. 43. Imperciò che conviene esseguire queste parti con ogni accuratezza.
Esempio: E Colt. Sod. 97. Volendo fare un vin buono, ec. userai questa accuratezza.

545) Dizion.3° Ed. .
ACCURATO
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vol.2 pag.24

ACCURATO.
Definiz: Diligente. Lat. diligens, accuratus, sedulus.

546) Dizion.3° Ed. .
ACCUSA
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vol.2 pag.24

ACCUSA.
Definiz: Lo stesso, che querela, che è quello, che è o detto, o scritto dall'accusatore davanti al giudice. Lat. accusatio, nominis delatio. Gr. αἰτίασις.
Esempio: Dan. Inf. 28. Ch'è giudicata in su le tue accuse.
Esempio: E Dan. Purg. 31. Di, di, se questo è vero: a tanta accusa Tua confession conviene esser congiunta.
Esempio: G. V. 2. 14. 2. Disposuero Luis dello 'mperio con certe accuse false contra di lui.

547) Dizion.3° Ed. .
ACCUSAMENTO
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vol.2 pag.24

ACCUSAMENTO.
Definiz: L'accusare Lat. accusatio, reprehensio.
Esempio: Amm. ant. 22. 3. 4. E chi è, che non si conturbi, quando egli vede insozzar le virtudi per accusamento de' viziosi?
Esempio: Tes. Br. 6. 46. Queste amistà son negli huomini, che ricevono servigio l'un dall'altro, ed hanno intra l'uno e l'altro grande accusamento: e dice l'uno all'altro: io t'ho fatto cotal servígio, e non ne ho ricevuto cambio verúno.

548) Dizion.3° Ed. .
ACCUSARE
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vol.2 pag.24

ACCUSARE.
Definiz: Propriamente manifestare, in giudicio, o altrove, l'altrui colpe, o misfatti, incolpare, querelare. Lat. accusare, nomen deferre. E riceve talora la signif. del neut. pass. con le particelle, ec.
Esempio: Boc. Nov. 11. 11. Fatevi a ciascun, che m'accusa, dire quando, e dove, io gli tagliai la borsa.
Esempio: Giar. consol. Voglio anzi essere accusato, che accusare, e sostenere ingiuria, che farla.
Esempio: Dan. Inf. 30. L'una è la falsa, ch'accusò Giuseppo.
Esempio: E Dan. Inf. can. 31. Poi disse a me: egli stesso s'accusa.
Esempio: Petr. canz. 4. 6. Ivi accusando il fuggitivo raggio.
Definiz: §. Diciamolo anche in significato di confessare: accusare il fatto, accusare una lettera.
Esempio: Cron. Morel. Ultimamente in presenza di tutti s'accusò, ec. avere tratto de' danari delle spese, e messi in suoi fatti proprj, circa di dieci, o dodici fiorini, e come è detto in presenza di tutti accusatosi, lasciò si rimettessono nella cassa.
Definiz: §. E proverbialmente. Accusar la ronfa giusta, che è confessar la verità per l'appunto.

549) Dizion.3° Ed. .
ACCUSATO
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vol.2 pag.24

ACCUSATO.
Definiz: Add. da Accusare.
Esempio: Nov. ant. 83. 2. Comparío l'accusato, e disse: mandate, Messere, a sapere, ec.
Esempio: Boc. Nov. 27. 9. E appresso l'innocente per falsa suspizione accusato.
Esempio: Fir. Disc. anim. 69. Se la qualità del peccato si conviene all'accusato.

550) Dizion.3° Ed. .
ACCUSATORE
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vol.2 pag.24

ACCUSATORE.
Definiz: Verbal. masc. Che accusa. Lat. accusator.
Esempio: G. V. 6. 23. 2. Ne trattandolo, come figliuolo, fece nascer falsi accusatori, che ec.
Esempio: Mor. S. Greg. Temono i savj huomini in questa vita il sommo giudice, acciocchè morendo non lo trovino per accusatore.

551) Dizion.3° Ed. .
ACCUSATORIO
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vol.2 pag.24

ACCUSATORIO.
Definiz: Add. Che contiene accusa. Lat. acusatorius .
Esempio: Vit. Plut. Come Cato rispuose alla lettera accusatoria.

552) Dizion.3° Ed. .
ACCUSATRICE
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vol.2 pag.24

ACCUSATRICE.
Definiz: Verbal. femm. Che accusa. Lat. accusatrix.
Esempio: Mor. S. Greg. Volesse Iddio, ch'io fossi vivuto in tal maniera, ch'io non avessi la propria coscienza per mia accusatrice dentro a me medesimo.

553) Dizion.3° Ed. .
ACCUSAZIONE
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vol.2 pag.24

ACCUSAZIONE.
Definiz: Accusamento. Lat. accusatio.
Esempio: Sen. Declam. Il perchè tu dimostri d'esser pazzo, e non val la tua accusazione.
Esempio: Vit. Plut. Quando quelli diceva la sua accusazione, Alessandro si turava l'una orecchia.
Esempio: Mor. S. Greg. La pena, che l'huom sostiene, per propria sua accusazione aggrava.

554) Dizion.3° Ed. .
ACERBAMENTE
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vol.2 pag.24

ACERBAMENTE.
Definiz: Innanzi tempo, immaturamente, avanti il debito crescimento. Lat. immaturè, intempestivè. Gr. ποώρως προώρως.
Esempio: Petr. canz. 43. E mie speranze acerbamente ha spente.
Definiz: §. In vece di pertinacemente. Lat. pertinaciter, obstinatè.
Esempio: Boc. Nov. 19. 9. E niuna cosa possibile è così acerbamente da negare, o da affermare.
Definiz: §. Oggi più comunemente in vece di crudelmente, rigidamente, severamente, aspramente, traendo la metafora dal sapor delle frutta non perfezionate, ne condotte a maturità. Lat. acerbè.

555) Dizion.3° Ed. .
ACERBETTO
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vol.2 pag.24

ACERBETTO.
Definiz: Dim. d'acerbo. Lat. subacerbus. Quì è metaf. e vale alquanto ritroso, e salvatico. Lat. subrusticus.
Esempio: Boc. Nov. 25. 1. La quale anzi acerbetta, che nò, non per malizia, ma per antico costume, così cominciò a parlare.
Esempio: Tass. Gerus. 17. 33. Parla d'Armida, Che vigor dalle, e cruda, e acerbetta, Par che minacci, e minacciando alletta. Diremmo anche in questo significato, schizzinosa.

556) Dizion.3° Ed. .
ACERBEZZA
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vol.2 pag.24

ACERBEZZA.
Definiz: Astratto d'acerbo. Lat. acerbitas. Gr. στρυφνότης
Esempio: Cr. lib. 4. 18. 1. L'uve, le quali conservar vogliamo, si voglion coglier senza guastarle, che non sieno per acerbezza aspre, ne per maturezza magagnate.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Fir. Dial. bell. Donn. 421. Dove le mammelle, ec. s'alzino con una acerbezza, e con una rigorosità, che sforza gli occhj a porvisi su, perchè elle non fuggano.

557) Dizion.3° Ed. .
ACERBISSIMO
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vol.2 pag.24

ACERBISSIMO.
Definiz: Superl. di acerbo. Lat. acerbissimus.
Esempio: Cr. 4. 25. 1. L'agresto secco così da fare è. Togli l'uve acerbissime, e pesta.
Esempio: Caval. Specch. Cr. Convenivasi alla giustizia di Dio, che quella morte tanto acerbissima, e questo bene, e questa obbedienza fosse rimunerata.

558) Dizion.3° Ed. .
ACERBITĀ ACERBITADE, e ACERBITATE
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vol.2 pag.24

ACERBITÀ ACERBITADE, e ACERBITATE.
Definiz: Acerbezza, ma in senso metaforico. Lat. acerbitas, asperitas.
Esempio: Filoc. lib. 3. 102. Mi fa della sua vita dubitare l'acerbità del mio Padre.
Esempio: Com. Dant. Purg. 11. Nullo male è in questo mondo, lo qual si possa assomigliare a quelli in acerbitade.
Esempio: Amet. 34. Quanto più verso me la sua acerbitade indurava.

559) Dizion.3° Ed. .
ACERBO
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vol.2 pag.24

ACERBO.
Definiz: Non condotto a maturezza, e dicesi propriamente delle frutte. Lat. acerbus. Gr. στρυφνός.
Esempio: Cr. 4. 22. 1. Quando l'uve sono ancora acerbe, ec. si colgano.
Esempio: Lab. 256. Due bozzacchióni, che già forse acerbi pomi furono.
Esempio: Petr. Son. 6. Sol per venire al lauro, onde si coglie Acerbo frutto.
Definiz: §. Per metaf. Lat. immaturus. Gr. πρόωρος.
Esempio: Petr. canz. 24. Acerbo ancor mi trasse alla sua schiera.
Esempio: Boc. g. 4. p. 17. Nel cercar d'aver piú, ec. perirono acerbi.
Esempio: Tac. Dav. Ann. 4. 87. Ma in Senato avvertì, che un'altra volta non levassono i lievi animi de' giovanetti in queste superbie d'acerbi onori.
Definiz: §. Per similit. aspro, fiero, crudele, bestiale, severo, ruvido, zotico, intrattabile, ostinato, pertinace, duro. Lat. acerbus, asper, ferus.
Esempio: Boc. Nov. 77. 18. Il lungo, e fervente amor portatole, in crudo, e acerbo odio si trasmutò.
Esempio: E Bocc. n. 61. Posciachè io veggo te star fermo nella tua acerba crudeltá.
Esempio: Valer. Mass. Mentre che con acerbo studio d'uccidere il porco erano attenti, ed eccoti l'acerbo della violenza, che soprastava.
Esempio: Petr. Son. 125. Quel sempre acerbo, e onorato giorno, Mandò sì al cuor l'immagine sua viva.
Esempio: Dan. Inf. 25. Ed io vidi un Centauro pien di rabbia Venir gridando: Ov'è, ov'è l'acerbo?
Esempio: E Dan. Inf. can. 21. Ah quant'egli era nell'aspetto fiero, E quanto mi paréa nell'atto acerbo.
Esempio: E Dan. Inf. cant. 9. Perindi, ove quel fummo è più acerbo.
Esempio: Petr. Son. 45. Dolce alla fine, e nel principio acerba.
Definiz: E queste Metafore prendon colore dal sapore delle frutte acerbe, ch'é quell'aspro, e lazzo, e al gusto spiacevole, che si sente nel morderle, che fa arricciar la faccia, al qual'atto noi diciamo, Far viso arcigno.

560) Dizion.3° Ed. .
A CERCO
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vol.2 pag.24-25

A CERCO.
Definiz: Posto avverbialm. in vece di A cerchio, E vale in giro intorno intorno. Lat. in gyrum.
Esempio: Petr. cap. 13. Sgombrar l'oro, e menar la spada a cerco.
Esempio: Ar. Fur. 26. 5. Menar la spada a cerco, o correr l'asta.

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