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Volume 2 - Dizionario 3° Ed.
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521) Dizion.3° Ed. .
ACCOTONATO
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vol.2 pag.23

ACCOTONATO.
Definiz: Add. da Accotonare.

522) Dizion.3° Ed. .
ACCOTONATORE
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vol.2 pag.23

ACCOTONATORE.
Definiz: Maestro d'accotonare.
Esempio: Cant. Carnescial. Tit. 182. Canto degli accotonatori.

523) Dizion.3° Ed. .
ACCOVACCIARE
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vol.2 pag.23

ACCOVACCIARE.
Definiz: Accovacciolare. Qui neut. pass.
Esempio: Tanc. 5. 7. Il tuo petto è di marmo una macía Dov'Amor s'accovaccia, e sta appiattato.

524) Dizion.3° Ed. .
ACCOVACCIOLARE
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vol.2 pag.23

ACCOVACCIOLARE.
Definiz: Entrar nel covacciolo.
Esempio: Pataff. E s'accovacciolò di mietitúra.

525) Dizion.3° Ed. .
ACCOVONARE
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vol.2 pag.23

ACCOVONARE.
Definiz: Fare i covoni.

526) Dizion.3° Ed. .
ACCOZZAMENTO
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vol.2 pag.23

ACCOZZAMENTO.
Definiz: L'accozzare. Lat. adunatio, congregatio.
Esempio: Mor. S. Greg. E diventano uniti nell'accozzamento della carità.
Esempio: Fir. Dial. bell. Donn. La bellezza, ec. ell'è una certa proporzione conveniente, che ridonda da uno accozzamento delle membra diverse l'une dall'altre.

527) Dizion.3° Ed. .
ACCOZZARE
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vol.2 pag.23

ACCOZZARE.
Definiz: Adunare, mettere insieme. Lat. cogere, colligere, adunare.
Esempio: Boc. 85. 11. In mille anni non saprebbero accozzar tre man di noccioli.
Esempio: G. V. 6. 59. 2. Innanzi gli accozzarono co' nove di Siena, i quali infintamente fecion veduta, ec.
Esempio: Franc. Sacch. Oper. Div. Oggi si va per accozzar mercati in sur ogni peccato.
Definiz: §. E neut. pass. Accompagnarsi, unirsi.
Esempio: Cron. Morell. Ed ivi ad alcun dì, cresciuto il sospetto, e' s'accozzo con la parte nimica.
Esempio: Sen. Ben. Varch. 4. 29. Due cose è necessario, che s'accozzino, e congiungano insieme, ec.
Esempio: D. Gio. Cell.D'accozzarvi con lui non bisognerà adoperare, poi che fatt'è. (cioè abboccarvi)
Esempio: Sen. Ben. Varch. 7. 1. Ne perchè la larghezza de' portici a chi li guarda da lontano non mantenga la proporzione sua, ma l'ultime parti si vadano restrignendo, e gli spazj estremi delle colonne s'accozzino, e congiungano insieme.

528) Dizion.3° Ed. .
ACCOZZATO
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vol.2 pag.23

ACCOZZATO.
Definiz: Add. da Accozzare. Lat. iunctus.
Esempio: G. V. lib. 10. 155. 2. E tutti i fossi pieni d'acqua accozzati insieme. ec.

529) Dizion.3° Ed. .
ACCREDITARE
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vol.2 pag.23

ACCREDITARE.
Definiz: Porre in istima, magnifiacre. Lat. authoritatem afferre, extollere.
Esempio: Tac. Dav. Vit. Agric. 389. Io dirò 'l vero di quelle cose, che gli antichi non le sapendo, accreditaron coll'eloquenza.

530) Dizion.3° Ed. .
ACCRESCENZA
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vol.2 pag.23

ACCRESCENZA.
Definiz: Accrescimento. Lat. auctus, us, augmen.
Esempio: Rim. ant. P. N. Buonag. Urb. Sperando lungamente in accrescenza Trar con contendenza d'alto signoraggio.

531) Dizion.3° Ed. .
ACCRESCERE
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vol.2 pag.23

ACCRESCERE.
Definiz: Aumentare, far maggiore, porgere accrescimento. Lat. augere, aumentare. Oltre alla significat. attiv. si usa nel neut. pass.
Esempio: Boc. Nov. 17. 4. Ancora con maravigliosa arte quelle cercate d'accrescere.
Esempio: E Bocc. Nov. 22. 2. Si credono la lor vergogna scemare, dove essi l'accrescono in infinito.
Esempio: Dan. Par. 8. Per allegrezza nuova, che s'accrebbe.
Esempio: Petr. c. 9. Tanto par ch'onestà sua laude accresca.
Esempio: G. V. 2. 13. 5. Questo Carlo accrebbe molto Santa Chiesa, e la Cristianitade, a lungi, e appresso.
Esempio: Guid. G. Conciosia cosa che io v'abbia nobilmente accresciuti, infino da' teneri anni. (Qui vale avanzati, educati)

532) Dizion.3° Ed. .
ACCRESCIMENTO
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vol.2 pag.23

ACCRESCIMENTO.
Definiz: L'accrescere, aumento, aggiunta. Lat. auctus, us, augmentum, incrementum. Gr. αὔξησις.
Esempio: G. V. 9. 183. 2. E così in certo termine si cambiò la sua Fortuna, per accrescimento di maggior mali, in Melano.
Esempio: E Mor. S. Greg. Pensavano che fussono date dal sommo Giudice per sentenzia di correzione, non per accrescimento di merito.
Esempio: Caval. Med. cuor. La quarta si è, perocchè merita accrescimento di grazia.
Esempio: G. V. 4. 7. Acciocchè le borgora, e accrescimenti di fuori per le guerre, che apparivano in Toscana, ec.
Esempio: Tes. Br. 2. 50. Accrescimento, è quell'opera di natura, che fa crescere il picciolin fantino, o altra cosa di sua generazione infino a tanto, ch'ella dee crescere.

533) Dizion.3° Ed. .
ACCRESCITORE
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vol.2 pag.23

ACCRESCITORE.
Definiz: Verbal. masc. Che accresce. Lat. auctor, qui auget.
Esempio: Dittam. Accrescitore della nostra fede, Vago di darmi pace, e buono stato.
Esempio: Franch. Sacch. rim. Accrescitor della sua schiatta, e duce D'animo giusto.
Esempio: Paol. Oros. Pigliata la Signoría di tutte le cose del mondo fue poscia chiamato Augusto, cioè accrescitore.
Esempio: Vegez. Il quale fu poscia Augusto, cioè accrescitor nominato.
Esempio: But. Democrito, ec. Questi fu accrescitore dell'arte magica, dopo Zoroastro, che fu primo trovatore di quella.

534) Dizion.3° Ed. .
ACCRESCITRICE
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vol.2 pag.23

ACCRESCITRICE.
Definiz: Verbal. fem. Che accresce. Lat. auctrix.
Esempio: Filoc. lib. 5. 95. Più tosto della lor gioia fosse accrescitrice, che guastatrice.

535) Dizion.3° Ed. .
ACCRESCIUTO
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vol.2 pag.23-24

ACCRESCIUTO.
Definiz: Add. da Accrescere. Lat. auctus, adultus .
Esempio: Boc. g. 4. pr. 13. Quando colui, che nudrito, allevato, accresciuto sopra un monte salvatico.

536) Dizion.3° Ed. .
ACCRESPARE
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vol.2 pag.24

ACCRESPARE.
Definiz: Increspare. Lat. contrahere, crispare.
Esempio: But. Guardavano l'un l'altro fieramente, e accrespavano le ciglia, come fa lo Sartóre, quando è vecchio, nella cruna dell'ago.

537) Dizion.3° Ed. .
ACCUDIRE
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vol.2 pag.24

ACCUDIRE.
Definiz: Voce dell'uso, dicesi del concorrere a che che sia, cooperarvi.

538) Dizion.3° Ed. .
ACCULATTARE
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vol.2 pag.24

ACCULATTARE.
Culattare.
539) Dizion.3° Ed. .
ACCUMULARE
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vol.2 pag.24

ACCUMULARE.
Definiz: Propriamente ammassare, ammontare. Lat. accumulare, congerere, addere.
Esempio: Dan. Inf. 28. Perch'egli accumulando duol con duolo.

540) Dizion.3° Ed. .
ACCUMULATO
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vol.2 pag.24

ACCUMULATO.
Definiz: Add. da Accumulare. Lat. collectus.
Esempio: Boc. Filoc. lib. 7. 532. E tutte l'accumulate ossa, sparte trovarono.
Esempio: Am. 62. Mal conoscenti di se medesimi per gli accumulati beni.
Esempio: Bocc. Fiam. lib. 4. 79. Gli vaghi giovani di se, d'intorno a noi accumulati, quasi facevano una corona (cioè adunati.)

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