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Dizionario 1° Edizione
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521) Dizion.1° Ed. .
ADEMPITORE
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pag.21

ADEMPITORE
Definiz: verbal. masc. che adempie. Lat. executor.
Esempio: Conv. c. 8. non fosse stato lo latino, adempitore del comandamento del suo Signore.

522) Dizion.1° Ed. .
ADENTRO
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pag.21

ADENTRO
Definiz: avverb. internamente, profondamente, affondo. L. intus, intra.
Esempio: Tes. Br. 3. 2. Li montoni, che ne beono, incontanente cominciano a mutar la lana di colore, insino adentro alla pelle.
Esempio: Dan. Par. 10. Appresso vidi il lume di quel cero, Che giuso in carne più adentro vide.
Esempio: Petr. Can. 17. 5. Ma me che così adentro non discerno, Abbaglia il bel.
Esempio: E Petr. can. 8. 5. Ne cosa è, che mi tocchi, O sentir mi si faccia così adentro.
Definiz: ¶ In vece di INNANZI.
Esempio: Bocc. n. 60. 18. E in brieve tanto andai adentro, ch'io pervenni mei infino in India Pastinaca.

523) Dizion.1° Ed. .
ADEQUAZIONE
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pag.21

ADEQUAZIONE
Definiz: pareggiamento, aggiustamento. Lat. libramentum, aequatio.
Esempio: G. Vill. 12. 40. 1. Nell'anno 1345. a dì 28. di Marzo, poco dopo l'ora di nona, secondo l'adequazione di Maestro Pagolo di Ser Piero.

524) Dizion.1° Ed. .
ADERENTE
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ADERENTE
Definiz: che aderisce. L. fautor, studiosus. E ADERERE ADERIRE vale favorire, e seguitare una parte, accostarsi a quella, inchinarvi.
Esempio: M. V. 3. 59. Per fermar la pace con l'Arcivescovo di Milano, e co' suoi aderenti ghibellini.
Esempio: Petr. huom. Ill. Fu mandato a Roma con li suoi aderenti, e messo in prigione.

525) Dizion.1° Ed. .
ADERGERE
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pag.21

ADERGERE
Definiz: ergere. Lat. extollere.
Esempio: Dan. Purg. 19. Sì come l'occhio nostro non s'aderse In alto fisso alle cose terrene.
Definiz: E per metaf.
Esempio: Albert. cap. 11. Non ricevono gli stolti gastigamento, ma alla loro via s'adergono.

526) Dizion.1° Ed. .
ADERIRE
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527) Dizion.1° Ed. .
ADESCARE, e AESCARE
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pag.21

ADESCARE, e AESCARE
Definiz: propriamente allettar con l'esca, e per metaf. invitare, e tirare uno alle voglie sue con lusinghe, e allettamenti, e inganni. Lat. inescare. Gr. δελεάζειν.
Esempio: Lab. n. 317. Lamenteráti d'averti, a modo, ch'un Nibbio, lasciato adescare, e pigliare alle busecchie.
Esempio: Bocc. n. 77. 6. Pensandosi, che quanti più n'adescasse, e prendesse col suo piacere, tanto di maggior pregio fosse la sua bellezza.
Esempio: E Bocc. n. 32. 6. Egli seppe in sì fatta guisa li Viniziani adescare, che, ec.
Esempio: Dan. Inf. E 'l tronco sì, col dolce dir m'adeschi, Ch'io non posso tacer.
Esempio: Franc. Sacch. E spesse volte si lasciava vincer per aescar la gente, e dar maggior colpo.
Esempio: Dittam. E perchè dolce più 'l mio dir t'aeschi, Dico.

528) Dizion.1° Ed. .
ADESSO
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pag.21

ADESSO
Definiz: avverb. di tempo, ora. Lat. nunc in praesentia.
Esempio: Dan. Purg. 18. O gente in cui fervore acuto adesso, Ricompie forse negligenza, e 'ndugio.
Esempio: Com. Purg. 22. Adesso intende trattare del vizio della gola.
Esempio: Petr. cap. 12. Dianzi, adesso, ier, diman, mattina, e sera.
Esempio: Dan. da Maiano. Son. 21. Mi viene al cor, ch'adesso m'innamora.

529) Dizion.1° Ed. .
A DESTRO
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pag.21

A DESTRO
Definiz: posto avverbialm. in pronto, in punto. Lat. *praestò.
Esempio: G. V. 12. 65. 5. E chi era a cavallo scese à piè, co' cavalli a destro per prender lena.

530) Dizion.1° Ed. .
A DIAVOLO
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pag.21

A DIAVOLO
Definiz: posto avverbialm. dal Bocc. n. 73. 21. per energía.
Esempio: Bocc. n. 73. 21.Senza dire ne a Dio, ne a Diavolo.

531) Dizion.1° Ed. .
A DI LUNGO
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pag.21

A DI LUNGO
vedi ALLA DISTESA.
532) Dizion.1° Ed. .
ADIMARE
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pag.21

ADIMARE
Definiz: chinare, abbassare. Lat. dimittere, deijcere.
Esempio: Dan. Parad. 27. Mi disse, adima. Il viso, e guarda, come tu se volto.
Esempio: E Dan. Purg. 19. Intra Siéstri, e Chiaveri s'adima. Una fiumana bella.

533) Dizion.1° Ed. .
AD IMO
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pag.21

AD IMO
Definiz: posto avverbialm. In basso, in profondo. Lat. ad imam partem.
Esempio: Dan. Par. c. 1. Non dei più ammirar, se bene stimo, Lo tuo salir, se non come d'un rivo, Se d'alto monte scende giuso ad imo.

534) Dizion.1° Ed. .
AD IMO AD IMO
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pag.21

AD IMO AD IMO
Definiz: significa quello che ad imo, ma raddoppiato, raddoppia anche la forza, ed è quasi superl. come spesso spesso, bene bene, e simili.
Esempio: Dan. Purg. c. 1. Questa isoletta intorno ad imo ad imo, Laggiù colà.

535) Dizion.1° Ed. .
A DIO
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A DIO
Definiz: posto avverbialm. modo di salutar, licenziandosi, che è un pregar bene a chi resta, quasi dica, riman con Dio. Lat. vale. Gr. χαῖρε.
Esempio: Bocc. n. 73. 21. Senza dire, ne a dio, ne a diavolo, ci lasciasti.
Esempio: E Bocc. n. 99. 24. E, detto a ogni huomo a dio, andò a suo viaggio.
Esempio: Dan. Purg. 8. Ch'han detto a' dolci amici, a dio.

536) Dizion.1° Ed. .
ADIRARE
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ADIRARE
Definiz: in signif. neut. pass. muoversi ad ira. Lat. irasci, excandescere.
Esempio: Bocc. n. 1. 10. Quasi si riserbasse l'adirarsi al da sezzo.
Esempio: E Bocc. n. 50. 27. Se non tu potresti provare, come io mi so adirare.
Esempio: G. Vill. 7. 67. 4. E, come lo Re Carlo ebbe la detta risposta, s'adirò forte.
Esempio: Dan. Inf. c. 8. E a me disse, tu, perch'io m'adiri, Non sbigottir.
Esempio: Petr. Son. 100. S'adira, e piagne.
Definiz: Diremmo anche nello stesso significato, scorrubbiarsi: ma in modo basso.
Definiz: ¶ Per muovere ad ira, fare adirare.
Esempio: Albert. cap. 21. Maladetto è da Dio, chi adira la madre.

537) Dizion.1° Ed. .
ADIRATAMENTE
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pag.21

ADIRATAMENTE
Definiz: con ira. Lat. iratè.
Esempio: Bocc. 68. 9. E, pervenuto nella camera, adiratamente cominciò a dire.
Esempio: Liv. dec. pr. Mandarono in gran fretta messi al Senato, che dicessero, che i Volsci venivano adiratamente.
Esempio: Vita S. Margh. Mutò la faccia sua in crudelezza, e adiratamente comandò, ch'ella venisse dinanzi lui.

538) Dizion.1° Ed. .
ADIRATO
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pag.21

ADIRATO
Definiz: add. Lat. iratus.
Esempio: Bocc. n. 16. 19. non potendo ciò comportare, avacciandosi, sopraggiunse l'adirato marito.
Esempio: E Bocc. n. 40. 19. La donna, ec. adirata rispose.

539) Dizion.1° Ed. .
ADIREVOLE
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pag.21

ADIREVOLE
Definiz: add. che muove ad ira. Lat. iram concitans. Gr. ὀργιαστικός.
Esempio: Giud. G. Quivi li subiti adirevoli giuochi delle tavole.

540) Dizion.1° Ed. .
A DIRITTO
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pag.21

A DIRITTO
Definiz: posto avverbialm. per linea retta. Lat. directè.
Esempio: Tes. Br. 2. 35. E la rinchiudesse dentro da se sì egualmente, e sì a diritto, che non toccasse più da una parte, che dall'altra.
Definiz: ¶ Per giustamente, convenevolmente, a ragione. Lat. iure, meritò.
Esempio: G. V. 10. 61. 3. E però è da guardare da offendere chi è in luogotenente di Cristo, ne Santa Chiesa, a diritto, ne a torto.
Esempio: E G. V. lib. 12. 31. 2. Molti ne furono condennati, ec. e chi a diritto, e chi a torto.

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