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Dizionario 2° Edizione
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321) Dizion.2° Ed. .
ACCIGNERSI
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pag.11

ACCIGNERSI.
Vedi ACCINTO.
322) Dizion.2° Ed. .
ACCINCIGNARE
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pag.11

ACCINCIGNARE.
Vedi SUCCINTO.
323) Dizion.2° Ed. .
ACCINCIGNATO
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pag.11

ACCINCIGNATO.
Vedi SOBBALCOLATO.
324) Dizion.2° Ed. .
ACCINTO
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pag.11

ACCINTO.
Definiz: Cinto intorno di che che sia, o grembiule, o altro. Lat. praecinctus.
Esempio: Caval. med. cuor. Vuole aver compagni li suo' servi, anzi, che più è, dice, che gli farà sedere, ed egli, accinto, servirà loro.
Esempio: Med. arb. cr. Quando i piedi de' pescatori, e del suo traditore, il Re di gloria, accinto d'un lenzoletto, devotissimamente, e con molto studio, e sollecitudine, gli lavò.
Definiz: ¶ Vale ancora ACCINTO, quello, che noi diremmo, presto, acconcio, in punto, e apparecchiato a operare. Latin. promptus, paratus, praesto.
Definiz: ¶ E di qui accignersi. Lat. accingere, se accingi. Onde il
Esempio: Bembo. Accingetevi dunque all'alta impresa.

325) Dizion.2° Ed. .
ACCIOCCHE
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pag.11

ACCIOCCHE.
Definiz: Congiunzion denotante la cagione, e 'l fin della cosa, a fin che. Lat. ut.
Esempio: Bocc. n. 12. 3. E perciò, acciocchè egli niuna sospezion prendesse, ec. di lealtà andavano con lui favellando.
Esempio: E Bocc. n. 17. 37. Acciocchè più avanti non potesse il Prenze venire.
Esempio: Pass. c. 98. Acciò dunque, che per ignoranza non si scusino.
Esempio: Dan. Inf. 25. Perch'io, acciocchè 'l Duca stesse attento, Mi posi 'l dito su dal mento al naso.
Esempio: Pet. son. 288. E or fatta immortale, Acciocchè 'l Mondo la conosca, e a me.
Definiz: Truovasi ancora in signifi. di perciocchè, ma modo antico. Lat. nam, enim.
Esempio: N. ant. 1. 3. Disse che molto era savio in parole, ma non in fatti, acciocchè non avea domandato delle virtù delle pietre.
Esempio: E N. ant. n. 2. 6. Lo cavallo conobb'io, ch'era nutricato a latte d'asina, per proprio senno naturale, acciocchè io vidi, che avea gli orecchi chinati,
Esempio: Introdut. alle Vir. Pigliò questa legge, e cominciò oltre mare a predicarla, acciocchè la fede Cristiana era a Roma, e a quella stagione non se ne potesse avvedere.

326) Dizion.2° Ed. .
ACCIOTTOLARE
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pag.11

ACCIOTTOLARE.
Vedi CIOTTOLARE.
327) Dizion.2° Ed. .
ACCIRCONDARE
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pag.11

ACCIRCONDARE.
Definiz: Circondare. Lat. circundare.
Esempio: G. V. 10. 73. 1. Per la qual cosa i Fiorentini ordinarono, al tutto l'oste accircondasse la terra intorno, intorno.

328) Dizion.2° Ed. .
ACCISMARE
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pag.12

ACCISMARE
Definiz: da SCISMA, che significa propriamente divisione, e discordia. Qui val divider ferendo. Lat. dividere, dissecare.
Esempio: Dan. Inf. 28. Un Diavolo è qui dietro, che n'accisma Sì crudelmente al taglio della spada.

329) Dizion.2° Ed. .
ACCIUFFARE
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pag.12

ACCIUFFARE.
Vedi ACCEFFARE.
330) Dizion.2° Ed. .
ACCIUGA
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pag.12

ACCIUGA.
Definiz: Piccol pesce marino, che per lo più, si mangia salato.
Esempio: Franc. Sacc. rim. La legge tien valer men, ch'una acciuga.

331) Dizion.2° Ed. .
ACCIVIRE
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pag.12

ACCIVIRE.
Definiz: Provvedere, procacciare, trovar modo di fare, o d'avere. Lat. parare, comparare, conflare. Gr. πωρίζειν πορίζειν.
Esempio: G. V. 9. 305. 8. Onde Castruccio, con gran fatica, l'accivì, tra di danari, e di promesse di mercatanti, sei mila fior. d'oro.
Esempio: E G. V. lib. 11. 91. 1. E quando bisognava, come dicemmo addietro, al cominciar della guerra del Mastino, s'acciviva per prestanze, e imposte a' mercatanti.
Esempio: E G. V. cap. 49. E così s'acciviva ciascuno, per lo detto modo, e si fornì la spesa onoratamente.
Esempio: N. ant. 30. 2. Stando alla riva, brigossi d'accivire in questo modo, che vide uno pescator povero, con un burchiello, a dismisura piccolino, sì che, ec.
Definiz: ESSERE ACCIVITO nell'uso ha anche forza, d'essere avventurato, perchè tale si reputa, chi è provveduto di quello, che gli bisogna.

332) Dizion.2° Ed. .
ACCIVITO
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pag.12

ACCIVITO.
Definiz: Provveduto, fortunato.
Esempio: Franc. Sacchet. Se cotesto è, Dio ti ci ha mandato, e sarai bene accivito.

333) Dizion.2° Ed. .
ACCLINO
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pag.12

ACCLINO.
Definiz: Dedito, inclinato. Lat. proclivis.
Esempio: Dan. Par. c. 1. Nell'ordine, ch'io dico sono accline Tutte nature.

334) Dizion.2° Ed. .
ACCOCCARE
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pag.12

ACCOCCARE.
Definiz: Accoccarla a uno, vale fargli qualche danno, dispiacere, o beffa. Lat. imponere alicui. Gr. τεχνάζειν.
Esempio: Dan. Inf. c. 21. Ei chinavan li raffi, e vuoi, ch'i'l tocchi, Dicevan l'un con l'altro, in sul groppone? E rispondean: sì, fa che gliel'accocchi.
Definiz: Voce di bassa lega: sì come queste dello stesso significato: ATTACCARLA, BARBARLA, CIGNERLA, CALARLA, CHIANTARLA.
Definiz: ¶ In proverbio. Tal ti ride in bocca, che dietro te l'accocca.
Esempio: Morg. Pur tante volte la spada v'accocca, Che gliel cavò, con fatica, di bocca [cioè tante volte il torna a percuotere]
Definiz: E da questo RACCOCCARE, e RIACCOCCARE, ch'è reiteratamente accoccare.
Esempio: Morg. Onde il lion diè in terra della bocca, Allor Rinaldo alla testa raccocca: che anche diremmo RAFFIBBIA.
Definiz: COCCARE val lo stesso, che 'l suo composto, ed è anche quell'atto, che fa la bertuccia, quando ella spigne il muso innanzi, per minacciare, e far paura a chi le da noia: onde, per similitudine, coccare uno, che vale beffeggiarlo, uccellarlo. Lat. desannare. Gr. χλευάζειν.

335) Dizion.2° Ed. .
ACCOCCOLARE
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pag.12

ACCOCCOLARE.
Definiz: Porsi coccoloni. Lat. incoxare. Gr. ἐνισχιάζειν.
Esempio: Cron. Vell. Se avesse preso qualunque giovane più atante in su l'ómero, l'avrebbe fatto accoccolare.
Esempio: Pataff. e volta tema, e sta accoccolato.

336) Dizion.2° Ed. .
ACCOGLIENZA
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pag.12

ACCOGLIENZA.
Definiz: Una certa dimostrazion d'affetto, che si fa nel ricever persone grate, o nell'abboccarsi con esso loro.
Esempio: M. V. lib. 10. 9. Fattagli lieta accoglienza, fugli detto, ch'era prigione.
Esempio: Dan. Purg. 7. Posciachè l'accoglienze oneste, e liete, Furo iterate tre, e quattro volte.
Esempio: E Dan. Purg. c. 26. Tosto che parton l'accoglienza amica.
Esempio: Petr. Son. 145. Con serena accoglienza rassecura.
Esempio: Bocc. n. 27. 30. Egli non è tempo da far più strette accoglienze.
Definiz: ¶ Diciamo anche RIMBALDERA, ma è parola bassa, che significa lo stesso, che è una disusata, e strabocchevole accoglienza, ma più tosto finta, che di cuore.

337) Dizion.2° Ed. .
ACCOGLIEBE ACCOGLIERE
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pag.12

ACCOGLIEBE ACCOGLIERE.
Definiz: Ragunare, congregare, mettere insieme. Lat. congregare, cogere.
Esempio: Petr. canz. 8. 5. Più folta schiera di sospiri accoglia.
Esempio: Petr. Canz. 6. 8. Qual cella è di memoria in cui s'accoglia, Quanta vede virtù.
Esempio: Dan. Inf. c. 3. Della valle d'Abisso dolorosa, Che trono accoglie d'infiniti guai.
Esempio: E Dan. Inf. c. 20. Gli huomini, poichè intorno erano sparti, S'accolsero a quel luogo, ch'era forte.
Esempio: E Dan. Purg. 18. Che i buoni, e i rei amore accoglie, e viglia.
Esempio: M. V. 1. 38. Desiderando d'accoglier moneta, ed avere.
Esempio: E M. V. lib. 2. 4. Accolti, e fatti accogliere, quasi tutti i soldati oltramontani d'Italia.
Esempio: Dan. Purg. 7. Da questo balzo meglio gli atti, e i volti, Conoscerete voi di tutti quanti, Che nella lama giù tra essi accolti.
Esempio: E Dan. Inf. c. 30. Se più avvien, che Fortuna t'accoglia, Ove sien genti, in simigliante piato [cioè conduca]
Definiz: ¶ Per accostarsi, avvicinarsi, Lat. accedere, appropinquare.
Esempio: Dan. Inf. 29. Lo buon maestro a me tutto s'accolse, Dicendo dì a lor ciò, che tu vuoli.
Definiz: ¶ Per fare accoglienze. Lat. comiter accipere.
Esempio: N. ant. 29. 2. Propuosesi d'andare a lui, credendo, che l'accogliesse a grande onore.
Esempio: Dan. Purg. 14. E dolcemente, sì che parli, accolo [cioè accoglilo]
Esempio: Petr. son. 95. E son di là sì dolcemente accolti.

338) Dizion.2° Ed. .
ACCOGLIMENTO
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pag.12

ACCOGLIMENTO.
Definiz: Unione, adunamento. Lat. collectio, adunatio.
Esempio: Lib. amor. Generazion di sangue, nobile non ti fa, ma fatti nobile l'accoglimento, che fanno in te di prodezza, e di costumi.
Definiz: ¶ Per accoglienza.
Esempio: Filoc. 4. 66. E ricevuti con amorosi accoglimenti, a' mercatanti la loro ambasciata contarono.
Esempio: Tes. Br. 8. 9. E alla fine della sua lettera fa egli l'accoglimento.

339) Dizion.2° Ed. .
ACCOGLITICCIO
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pag.12

ACCOGLITICCIO.
Definiz: Raunato in fretta, e senza distinzione. Lat. collecticius.
Esempio: Liv. dec. 3. Apparecchiar la sua gente, che si chiamava accogliticcia, sì come di sopra avemo detto, perocch'era raunata di diverse contrade, e non aveva avuto certano cominciamento.
Esempio: Tav. dicer. Pompeo sarà sempre signor di Roma, per la forza, e per lo valore di gente accogliticcia.

340) Dizion.2° Ed. .
ACCOGLITORE
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pag.12

ACCOGLITORE
Definiz: verbal. masc. Che accoglie, aduna. Lat. collector.
Esempio: Dan. Inf. c. 4. E vidi il buono accoglitor del quale, Io dico Dioscoride.

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