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Dizionario 2° Edizione
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301) Dizion.2° Ed. .
ACCHIAPPARE
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pag.11

ACCHIAPPARE.
Definiz: Pigliare improvvisamente, e con inganno. Carpíre, cogliere, incogliere. Lat. Opprimere.
Esempio: Ber. Orl. Fa una volpe alle volte il gattone, Quando vuole acchiappare una cornacchia.

302) Dizion.2° Ed. .
ACCHIEDERE
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ACCHIEDERE.
Definiz: Chiedere, richiedere. Lat. efflagitare.
Esempio: M. V. lib. 9. 51. Noi, seguendo quello, che Natura, per suo ricriamento, acchiede.

303) Dizion.2° Ed. .
ACCHINARE
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pag.11

ACCHINARE.
Definiz: V. A. Umiliare, rendere umile. Lat. comprimere, deprimere.
Esempio: Rim. Ant. P. N. Sua valenza m'acchina, E fammi fermo stare.
Definiz: ¶ In signific. neut. pass. umiliarsi, cedere. Lat. cedere, concedere.
Esempio: Amm. Ant. Non è vinto, ma vince, chi alli suoi s'acchina.

304) Dizion.2° Ed. .
ACCHIUDERE
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ACCHIUDERE.
Definiz: V. A. Chiudere, racchiudere. Lat. claudere, concludere.
Esempio: Tavol. dicer. Noi siamo tanti, che tutti li potemo tosto acchiudere, non ci converrà guari combattere a sì poca gente.
Esempio: Vit. S. Pad. Vedendo con gli occhi suoi la sua moglie peccar con un'altro avoltero, acchiuso d'una grande tristizia, non disse lor nulla [cioè compreso] Lat. correptus.

305) Dizion.2° Ed. .
ACCIA
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pag.11

ACCIA.
Definiz: Lino, stoppa, capecchio, o canapa filata. Lat. acia.
Esempio: Franc. Sacch. rim. Che giammai fuso d'accia non filò.
Esempio: Lab. 169. Non ti metteranno in disputare, o discutere quanta cenere si voglia a cuocere una matassa d'accia.
Esempio: Lasca. Rime. E vuo' mandare il tuo parere attorno, Sopra la seta, e non conosci l'accia.

306) Dizion.2° Ed. .
ACCIABATTARE
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ACCIABATTARE.
Definiz: Far che che sia alla grossa, e senza diligenzia, tolta la metafora dal ciabattino. Latin. crassius agere.
Esempio: But. Cioè se alquanto lo scriver mio, e 'l modo del dire abborra, cioè acciabatta, e non dice così ordinato, come altrove, ne così appunto.
Definiz: ¶ In questo signifi. diciamo anche ABBORRACCIARE, e ACCIARPARE.

307) Dizion.2° Ed. .
ACCIACCARE
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ACCIACCARE.
V. AMMACCARE.
308) Dizion.2° Ed. .
ACCIACCO
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309) Dizion.2° Ed. .
ACCIAIO
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ACCIAIO.
Definiz: Ferro raffinato. Lat. chalibs. Gr. χάλυβς χάλυψ.
Esempio: G. V. 9. 9. 3. E la detta corona si da in Melano, ed è di fino acciaio forbito a spada, fatto a forma d'una ghirlanda d'Alloro.
Esempio: N. ant. 20. 3. Una gragnuola venne, che parea cappelli d'acciaio.
Esempio: Bocc. n. 22. 7. Fatto con la pietra, e con l'acciaio, che seco portato aveva, un po' di fuoco. Qui chiama acciaio il fucíle, al quale diciamo anche ACCIAIUOLO, perch'è fatto d'acciaio.

310) Dizion.2° Ed. .
ACCIAIUOLO
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ACCIAIUOLO.
Vedi ACCIAIO.
311) Dizion.2° Ed. .
ACCIAPPINARE
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ACCIAPPINARE.
Definiz: Adirarsi, scorrubbiarsi. Lat. Indignari
Esempio: Varch. Ercol. Quando acciappinano, o per paura, o per istizza, dimenano tosto tosto le labbra.

312) Dizion.2° Ed. .
ACCIARPARE
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pag.11

ACCIARPARE.
Vedi ACCIABATTARE.
313) Dizion.2° Ed. .
ACCIDENTALE
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ACCIDENTALE.
Definiz: Che viene per accidente. Lat. accidentalis.
Esempio: Bocc. n. 50. 1. Io non sò s'io mi dica, ch'e' sia accidental vizio, e per malvagità di costumi, ne' mortali sopravvenuto, o se pure, ec.
Esempio: G. V. 5. 1. 23. E fu savio, e valent'huomo di senno naturale, e d'accidentale.
Esempio: Cr. 9. 13. 1. Di sopra è stato detto delle infermità naturali de' cavalli, ora si seguita il trattato delle accidentali.

314) Dizion.2° Ed. .
ACCIDENTALMENTE
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pag.11

ACCIDENTALMENTE.
Definiz: Per accidente, casualmente. Lat. accidentaliter. Gr. συμβεβηκότως.
Esempio: Cr. 2. 26. 1. La terra, ec. è fredda, e secca naturalmente, ma accidentalmente riceve mutamento.
Esempio: Com. Purg. 21. Ne che sia nuovo, o accidentalmente di nuovo veduto.
Esempio: Pallad. Riscalda, e risecca il corpo, e constipa accidentalmente il ventre.

315) Dizion.2° Ed. .
ACCIDENTE
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pag.11

ACCIDENTE.
Definiz: Quello che or si truova, or non si ritruova nel subbietto, senza corruzion di esso. Lat. accidens. Gr. συμβεβηκός.
Esempio: Com. Inf. 10. Accidente è cosa strana, che sopraggiugne ad alcuna altra cosa, sì come è scritto in dialettica
Esempio: Dan. Par. 33. Sustanzia, e accidente, e lor costume.
Esempio: Boc. n. 47. 2. E traendo più alla natura di lui, che all'accidente, cominciò. ad esser costumato, e di bella maniera.
Definiz: ¶ Per caso, avvenimento. Lat. casus, eventum.
Esempio: Bocc. n. 80. 22. Raccontò ciò, che fatto aveva, ed il suo misero accidente.
Esempio: E Bocc. n. 27. 36. La donna di due così fatti accidenti, e così subiti, ec. tanto lieta, quanto altra fosse mai.
Esempio: Lab. n. 4. Sopra gli accidenti del carnale amor cominciai a pensare.
Esempio: E Bocc. n. 3. 3. Per alcuno accidente sopravvenutoli, bisognandoli una buona quantità di danari, ec.
Esempio: E Bocc. n. 31. 2. Un pietoso accidente, anzi sventurato, e degno delle vostre lagrime, racconterò.
Esempio: E Bocc. n. 41. 23. Ed erasi il matrimonio, per diversi accidenti, frastornato.
Esempio: E Bocc. n. 12. 1. Degli accidenti di Martellino, da Neifile raccontati, senza modo, risero le donne.
Esempio: E Bocc. n. 9. 1. Una parola molte volte, per accidente, non che ex proposito, l'ha operato.
Esempio: Petr. son. 23. Sì che s'altro accidente nol distorna.
Definiz: ¶ Prendesi oltr'a ciò per caso repentino di malattía. Lat. morbus.
Esempio: Bocc. Introd. n. 7. E i più, senza alcuna febbre, o altro accidente, morívano.
Esempio: E Bocc. n. 37. 11. In quel medesimo accidente cadde, che prima era caduto Pasquino.

316) Dizion.2° Ed. .
ACCIDIA
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pag.11

ACCIDIA.
Definiz: Un de' peccati mortali: ed è fastidio, con tedio del ben fare. Lat. acedia, pigritia, desidia. Gr. ἀκηδία.
Esempio: Maestruz. l'accidia è alcuna tristizia, che aggrava l'animo dell'huomo in tal modo, che nulla gli piace di fare, e perciò l'accidia importa alcun tedio.
Esempio: Giard. Consol. Accidia è madre de' vizj, e matrigna delle virtudi.
Esempio: Tratt. P. mort. Accidia è una tristizia della mente, la quale aggrava l'animo, sì che alla persona non gli vien volontà, ma gli rincresce di ben fare.
Esempio: Collaz. S. Pad. Accidia, cioè ansietade, è tedio di cuore.
Esempio: Filoc. Guardati che, che l'animo l'accidia non t'occupi, laquale in pensieri suole altrui mettere molti sconci, e per conseguente all'operazioni. Ella fa gli huomini molli, e miseri di cuore, e pigri a' lor beni: la qual cosa in Signori, ne in alcuno altro, sono in alcuna maniera da consentire.
Esempio: Dan. Purg. 18. Vedine due All'accidia venir dando di morso.
Esempio: But. Accidia è tristizia, o vero rincrescimento, o vero lentezza, in disiderare, o vero acquistare, lo sommo bene.

317) Dizion.2° Ed. .
ACCIDIATO
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pag.11

ACCIDIATO.
Definiz: Accidioso, pien d'accidia. Lat. acediosus, desidiosus, piger.
Esempio: Fr. Iac. T. Ira i superbi infiamma, Con invidia accidiati.

318) Dizion.2° Ed. .
ACCIDIOSO
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pag.11

ACCIDIOSO.
Definiz: Pien d'accidia. Lat. acediosus, desidiosus, taedio affectus.
Esempio: Dan. Inf. c. 7. Fitti nel limo, dicon tristi fummo, Nell'aer dolce, che dal Sol s'allegra, Portando dentro accidioso fummo.
Esempio: Lab. n. 159. Quanto questa perversa moltitudine sia gelosa, ritrosa, ambiziosa, invidiosa, accidiosa.
Esempio: Cavalc. Med. del cuore. Un santo Padre ad un monaco molto accidioso, e malinconico, ec. disse cotale esemplo.

319) Dizion.2° Ed. .
ACCIGLIARE
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pag.11

ACCIGLIARE.
Definiz: Cucíre insieme le palpebre agli uccelli di rapina, per addimesticargli. Lat. palpebras consuere. Onde
Esempio: Dan. Purg. 13. Ch'a tutti un fil di ferro il ciglio fora, E cuce sì, come a sparvier selvaggio Si fa, perocchè queto non dimora.
Esempio: Com. E però sono accigliati con un fil di ferro, tutti al modo, che s'accigliano gli uccelli di rapina, quando da prima son presi.

320) Dizion.2° Ed. .
ACCIGLIATO
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pag.11

ACCIGLIATO.
Definiz: Add. L. palpebras habens consutas.
Esempio: Cr. 10. 17. 12. In questo spazio si tengono colombi, e tortole, alcuni accecati, overo alcuni, che sieno accigliati.
Definiz: ¶ E ACCIGLIATO di chi per ira, accidia, malinconia, pensiero, o sdegno, tiene il ciglio basso. Lat. tristis, truculentus, fronte torva.
Esempio: Agn. Pand. Una donna lieta sempre sarà più bella, che quando sarà accigliata.

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