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Volume 3 - Dizionario 4° Ed.
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561) Dizion.4° Ed. .
LEMMA
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vol.3 pag.47

LEMMA.
Definiz: Dicono i geometri quella Proposizione, che serve loro per dimostrare alcun problema, o teorema immediatamente. Lat. lemma, assumptum. Gr. λῆμμα.
Esempio: Gal. Macch. sol. 69. Avrei desiderato Apelle alquanto più risoluto geometra nel lemma, ch'ei propone ec. E non so scorgere per qual cagione e' faccia un lemma in forma di proposizione, e con tanta lunghezza esplicato quello, ch'è una semplice proposizione universale.
Esempio: Viv. prop. 50. I quali per esser lemmi d'altri quì diversamente provati, e non aver uso altrove, ci è parso ben di tralasciare, come inutili.

562) Dizion.4° Ed. .
LEMME LEMME
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vol.3 pag.47

LEMME LEMME.
Definiz: Pian piano; e si dice del fare checchessia lentamente; modo basso. Lat. leviter, pedetentim. Gr. κατὰ πόδας, βάδην.
Esempio: Malm. 3. 8. E se ne viene all'erta lemme lemme Col Batti, il Tessi, e tutto Biliemme.

563) Dizion.4° Ed. .
LENA
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vol.3 pag.47

LENA.
Definiz: Respirazione. Lat. respiratio. Gr. ἀναπνοή.
Esempio: Gell. lettur. 1. lez. 5. Questa voce lena significa appresso di noi quel medesimo, che fa appresso i Latini respiratio, il che è quel tirare dentro di loro, e dipoi rimandar fuori aria, che fanno continovamente gli animali, che hanno polmoni, la qual cosa noi chiamiamo volgarmente alitare.
Esempio: Dant. Inf. 1. E come quei, che con lena affannata Uscito fuor del pelago alla riva Si volge all'acqua perigliosa, e guata.
Esempio: E Dan. Inf. 24. La lena m'era del polmon sì munta, Quando fui su, ch'i' non potea più oltre.
Esempio: But. ivi: Dice l'autore, che la lena del polmone, cioè il raccoglimento del fiato, era sì venuto meno, che ec.
Esempio: Pass. 42. Tutto è bracia, e fiamma d'ardente fuoco pennace, il quale sanza veruna lena mi divampa, e arde.
Esempio: Sen. Pist. Orsù riprendi tua lena, e passa questo poggio, e questa erta a una lena, se tu puoi (cioè: senza pigliar fiato, o riposo)
Definiz: §. Per metaf. Vigore, Robustezza, Gagliardía, Forza da poter durare nella fatica. Lat. vis, robur. Gr. ῥώμη.
Esempio: Bocc. nov. 63. 15. Fratel mio, tu hai buona lena, ed hai fatto bene.
Esempio: Dant. Inf. 24. Levámi allor, mostrandomi fornito Meglio di lena, ch'i' non mi sentía.
Esempio: Petr. son. 184. E 'n quali spine Colse le rose, e 'n qual piaggia le brine Tenere, e fresche, e diè lor polso, e lena.
Esempio: G. V. 9. 80. 1. Per pigliar lena, e forza per se, e per li Fiorentini (cioè: rinfrancarsi)
Esempio: Bern. Orl. 1. 21. 27. A voler esser buon combattitore, Lena bisogna, ed animoso core.

564) Dizion.4° Ed. .
LENARE
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vol.3 pag.47

LENARE.
Definiz: Allenare. Lat. vim, vel robur remittere. Gr. ἐκλούεσθαι.
Esempio: Rim. ant. Lap. Gian. 105. Amore infaretrato come arciero Non lena mai la foga del tuo arco.

565) Dizion.4° Ed. .
LENDINE
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vol.3 pag.47

LENDINE.
Definiz: Uovo di pidocchio. Lat. lens, lendis. Gr. κονίς.
Esempio: Cr. 6. 14. 3. La bietola i lendini, e altre brutture del capo, e le macchie della faccia ammenda.
Esempio: Burch. son. 1. 77. E le pulci, e le cimici, e i pidocchi Vollono andare a fare un desinare, E molti lendin v'ebbono a invitare.
Esempio: Tratt. Giamb. Gli alberi ec. da se producono foglie, e fiori, e frutto, e questo da se lendini, pidocchi, e lombrichi.
Esempio: Red. Ins. 152. Trovandosi ben soventemente e i peli de' quadrupedi, e le penne degli uccelli gremite di quei lendini.
Definiz: §. E per similit.
Esempio: Din. Comp. 3. 85. Quanto grande ardimento è quello de' Fiorentini, che con loro dieci lendini ardiscono di tentare ogni signore.

566) Dizion.4° Ed. .
LENDINELLA
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vol.3 pag.47

LENDINELLA.
Definiz: Sorta di panno grossolano.

567) Dizion.4° Ed. .
LENDININO
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vol.3 pag.47

LENDININO.
Definiz: Dim. di Lendine.
Esempio: Fr. Iac. T. 1. 5. 12. Uomo pensa, che tu mene Vermicelli, e lendinine, E le pulci tue meschine Non ti lassano quietare.
Esempio: Red. Ins. 152. Aristotile ec. si dette ad intendere, che da quell'uova, o lendinini, che si chiamino, non nasca mai animale di sorta veruna.

568) Dizion.4° Ed. .
LENDINOSO
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vol.3 pag.47

LENDINOSO.
Definiz: Add. Che ha lendini. Lat. lendibus scatens.
Esempio: Libr. cur. malatt. Pulisce ottimamente i capelli lendinosi de' fanciulli.

569) Dizion.4° Ed. .
LENE
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vol.3 pag.47

LENE.
Definiz: V. L. Add. Piacevole, Umano. Lat. lenis. Gr. πρᾷος.
Esempio: Amet. 59. O da qual altro fiero, o len tenuto.

570) Dizion.4° Ed. .
LENIENTE
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vol.3 pag.47

LENIENTE.
Definiz: Aggiunto di medicina lenificativa. Lat. leniens. Gr. κηλῶν.
Esempio: Red. Vip. 1. 77. Come se bevuto si fosse una di quelle consuete, ed ordinarie medicine, che lenienti da' medici son dette.

571) Dizion.4° Ed. .
LENIFICAMENTO
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vol.3 pag.47

LENIFICAMENTO.
Definiz: Il lenificare. Lat. lenimentum, lenimen. Gr. κήλησις.
Esempio: Cr. 5. 10. 18. Il sugo delle sue foglie (del fico) è di forte riscaldamento, e mondificamento, e nettamento, e in esso è ultimo lenificamento.

572) Dizion.4° Ed. .
LENIFICARE
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vol.3 pag.47

LENIFICARE.
Definiz: Addolcire, Rammorbidare. Lat. lenire, mulcere. Gr. πραΰνειν, κατακηλεῖν.
Esempio: Cr. 6. 74. 1. La marcorella ec. lenificando mena fuori la collera dal fegato, dallo stomaco, e dalle interiora.

573) Dizion.4° Ed. .
LENIFICATIVO
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vol.3 pag.47

LENIFICATIVO.
Definiz: Add. Che ha forza, e virtù di lenificare. Lat. leniens. Gr. κηλῶν.
Esempio: Cr. 6. 44. 1. Ha virtù lenificativa, e mondificativa, onde vale contra i nerbi per frigidità indegnati.

574) Dizion.4° Ed. .
LENIMENTO
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vol.3 pag.47

LENIMENTO.
Definiz: Il lenire, Lenificamento. Lat. lenimentum, lenimen. Gr. κήλησις.
Esempio: Buon. Fier. 3. 1. 11. Or son contento, Oh pace, oh lenimento.

575) Dizion.4° Ed. .
LENIRE
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vol.3 pag.47

LENIRE.
Definiz: V. L. Lenificare. Lat. lenire, mulcere. Gr. πραΰνειν, κατακηλεῖν.
Esempio: Cavalc. Frutt. ling. L'orazione lenisce, e mitiga Dio, la lagrima lo sforza; quella l'unge, e questa lo punge.
Esempio: Libr. cur. malatt. Colla decozione della camamilla proccuri in prima di lenire il dolore.

576) Dizion.4° Ed. .
LENITĀ, LENITADE, e LENITATE
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vol.3 pag.47

LENITÀ, LENITADE, e LENITATE.
Definiz: V. L. Astratto di Lene. Lat. lenitas. Gr. πραότης.
Esempio: Cavalc. Med. cuor. Con ispirito di lenitade, e di carità, e di pietà.

577) Dizion.4° Ed. .
LENITIVO
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vol.3 pag.47

LENITIVO.
Definiz: Add. Lenificativo. Lat. leniens. Gr. κηλῶν.
Esempio: Cr. 5. 24. 5. La pina, ec. secondo Avicenna, è calda, e umida nel terzo (grado) ed ha virtù lenitiva.
Esempio: Boez. Varch. 1. 6. M'ingegnerò dunque la prima cosa d'assottigliare alquanto questa cotale caligine, e abbagliamento con rimedj leggieri, e lenitivi.
Esempio: E Boez. Varch. 4. 6. Perchè de' malati ancora alcuni con cose leggiere, e lenitive, alcuni con agri rimedj, e più gagliardi si curano.

578) Dizion.4° Ed. .
LENO
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vol.3 pag.47-48

LENO.
Definiz: Add. Fiacco, Debole, Di poco spirito, Spossato, Senza lena. Lat. debilis, imbecillus, invalidus. Gr. ἀσθενής, ἀδρανής, ἀδύνατος.
Esempio: Rett. Tull. Parlerà il dicitore con boce lena, e tremante.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 64. Agnolo con voce lena dice: donna mia, tu dì', che io mi ricollichi; dolente sono, che m'è convenuto collicare.
Esempio: Leggend. G. S. Ma la presente ambasciata è ancora più lena, e più aspra in opera.
Esempio: Dant. Par. 28. Quando soffia Borea da quella guancia, ond'è più leno.
Esempio: Com. Par. 1. Quegli la conforta a più leno correre: quella non si fida, ma fugge (cioè: lento, e piano)
Esempio: Pallad. Ottobr. 14. Dicono del vino potente diventare soave, e leno, se vi si mischia alteia.
Esempio: E Pallad. appresso: E aguale là, ov'è usanza di medicare il vino leno, e di sapore mollaccio, col gesso.
Definiz: §. Leno, per Arrendevole, Pieghevole, Liscio. Lat. lenis, lentus. Gr. γλίσχρος.
Esempio: Albert. cap. 59. Sia fermo, e leno, quando il tempo, o la cosa il domanda.
Esempio: Cr. 3. 15. 6. Poichè raffreddato sia, ovvero tenero, e leno fatto, compiuta sarà la macerazione (favella del lino stato in macero)
Esempio: E Cr. 9. 97. 1. I segni della sanità (dell'api) sono, s'elle sono frequenti nello sciame, e s'elle son nette, e se l'opera, ch'elle fanno, è eguale, e lena.

579) Dizion.4° Ed. .
LENOCINIO
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vol.3 pag.48

LENOCINIO.
Definiz: V. L. Allettamento. Lat. lenocinium. Gr. θέλγητρον.
Esempio: Sannaz. Arcad. pros. 9. Ma nella mancante luna cade dal cielo, ed è non poco utile alli venerei lenocinj.

580) Dizion.4° Ed. .
LENSA
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vol.3 pag.48

LENSA.
v. LENZA.

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