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Volume 2 - Dizionario 4° Ed.
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581) Dizion.4° Ed. .
DESICCATO
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vol.2 pag.78

DESICCATO.
Definiz: V. L. Add. Diseccato. Lat. desiccatus, siccatus. Gr. ξερανθείς.
Esempio: Com. Purg. 1. La rugiada ec. non desiccata per lo caldo del sole mondano.

582) Dizion.4° Ed. .
DESIDERABILE
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vol.2 pag.78

DESIDERABILE.
Definiz: Add. Da esser desiderato. Lat. optabilis. Gr. ποθεινός.
Esempio: Fir. dial. bell. donn. 356. La complession vostra ec. fatta dalla natura ec. così dolce, così amabile, così desiderabile.

583) Dizion.4° Ed. .
DESIDERABILMENTE
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vol.2 pag.78

DESIDERABILMENTE.
Definiz: Avverb. Con desiderio. Lat. cupidè, avidè. Gr. ἐπιθυμητικῶς.
Esempio: Guid. G. Alla ripa della quale Ercole, e i suo' compagni desiderabilmente l'aspettavano.
Esempio: S. Ag. C. D. Non si concupisce tanto desiderabilmente.

584) Dizion.4° Ed. .
DESIDERANTE
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vol.2 pag.78

DESIDERANTE.
Definiz: Add. Che desidera. Lat. cupiens. Gr. ἐπισθυμῶν ἐπιθυμῶν.
Esempio: Sen. Pist. 32. Per la qual cosa i' ti dico, ch'egli è utile il non conversare con genti dissimiglianti, e desideranti cose diverse.

585) Dizion.4° Ed. .
DESIDERARE
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vol.2 pag.78

DESIDERARE.
Definiz: Disiderare, Aver voglia, Appetire. Lat. desiderare, appetere, cupere. Gr. ποθεῖν.
Esempio: Amm. ant. 28. 1. 2. Lasciando li suoi desideratori, desidera li suoi dispregiatori.
Esempio: Bocc. introd. 3. Se io potuto avessi onestamente per altra parte menarvi a quello, che io desidero ec.
Esempio: Cas. lett. 11. Potrà conoscere quanto io l'onoro, e quanto io desidero di servirla.
Esempio: E Cas. lett. 15. E perciò desidero ancora innanzi ad ogn'altro, che sia posto in esecuzione.
Esempio: Red. cons. 88. È una infelice sanità quella, nella quale per legge d'un indiscreto medico l'uomo si dee astenere da tutti que' cibi, che si desiderano.

586) Dizion.4° Ed. .
DESIDERATISSIMO
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vol.2 pag.78

DESIDERATISSIMO.
Definiz: Superl. di Desiderato. Lat. optatissimus. Gr. ποθεινότατος.
Esempio: Fir. Luc. 5. 7. Abbracciami, desideratissimo mio, che io son quel Folchetto, che rimasi in casa.
Esempio: E As. 58. Ha con veneno ammazzato il misero giovinetto, di una mia sorella desideratissimo figliuolo.

587) Dizion.4° Ed. .
DESIDERATIVO
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vol.2 pag.78

DESIDERATIVO.
Definiz: Add. Desiderabile. Lat. desiderabilis, optabilis. Gr. ποθεινός.
Definiz: §. Per Desideroso. Lat. cupidus. Gr. ἱμειρόμενος.
Esempio: But. Per dare esemplo agl'invidiosi, che diventassono caritativi, e desiderativi del bene.
Esempio: Guid. G. Che Briseida fosse conceduta alli Greci, la quale egli con desiderativa vertude d'amore ardentemente amava.

588) Dizion.4° Ed. .
DESIDERATO
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vol.2 pag.78

DESIDERATO.
Definiz: Add. da Desiderare. Lat. optatus. Gr. ἐπιθυμησθείς ἐπιθυμηθείς.
Esempio: Dant. Par. 1. Quando la ruota, che tu sempiterni Desiderato, a se mi fece atteso Coll'armonía, che temperi, e discerni, Parvemi tanto allor del cielo acceso, Dalla fiamma del sol, che pioggia, o fiume Lago non fece mai tanto disteso.
Esempio: Amm. ant. 26. 1. 2. L'avaro prima s'angoscia di raunare le desiderate cose.
Esempio: Lab. 283. A guisa d'una fanciulletta lasciva, con certi animaletti, che in casa tiene, si trastulla infino all'ora che venga più desiderato trastullo.
Esempio: Fir. As. 200. Noi scontrammo tutta la città, che era tratta a vedere il desiderato nostro ritorno.

589) Dizion.4° Ed. .
DESIDERATORE
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vol.2 pag.78

DESIDERATORE.
Definiz: Verbal. masc. Che desidera. Lat. desiderator, optator. Gr. ἐπιθυμῶν.
Esempio: Bocc. vit. Dant. 251. Non senza cagione il nostro Dante era ardentissimo desideratore di tale onore.
Esempio: Amm. ant. 27. 2. 5. O grandezza, croce de' tuoi desideratori, come tutti gli tormenti, e a tutti piaci!
Esempio: E Amm. ant. 28. 1. 2. Lasciando li suoi desideratori, desidera li suoi dispregiatori.
Esempio: Coll. SS. Pad. Al quale ragguardando lo 'ngegnoso desideratore di ciascun'arte, sostiene con iguale animo, e volentieri tutte le fatiche.
Esempio: Dant. Conv. 73. Li desideratori di quello sono in tanto numero, che gli appetiti son quasi tutti singolarmente diversi.

590) Dizion.4° Ed. .
DESIDERATRICE
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vol.2 pag.78

DESIDERATRICE.
Definiz: Femm. di Desideratore. Lat. optatrix. Gr. ἐπιθυμοῦσα.
Esempio: Tratt. segr. cos. donn. Donna con molta ragione desideratrice della salute.

591) Dizion.4° Ed. .
DESIDEREVOLE
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vol.2 pag.78

DESIDEREVOLE.
Definiz: Add. Desiderabile. Lat. desiderabilis, optabilis. Gr. ποθεινός .
Esempio: Amm. ant. 6. 1. 4. Daniele, il quale dilettevole pane non mangiò, e desiderevole vino non bevve.
Esempio: Scal. S. Ag. Vende ciò, che egli ha, per comperar questo campo, nel quale è nascosto lo tesoro desiderevole.

592) Dizion.4° Ed. .
DESIDERIO
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vol.2 pag.78

DESIDERIO.
Definiz: Disiderio. Lat. desiderium, cupiditas. Gr. ὁρμή.
Esempio: Bocc. nov. 4. 9. D'una parola in altra procedendo, ad aprirle il suo desiderio pervenne.
Esempio: E Bocc. nov. 79. 14. In tanto desiderio s'accese di volere essere in questa brigata ricevuto, quanto ec.
Esempio: Cavalc. Frutt. ling. E per lo desiderio dilatata l'anima diventi più capace, e più degna.
Definiz: §. Per Coito, Atto carnale, Congiungimento. Lat. coitus. Gr. μίξις.
Esempio: Tratt. segr. cos. donn. Avviene ec. spesse volte alle femmine, che avere non possono carnale desiderio, siccome sono caste, e vedove, e pulcelle da maritare.
Esempio: E Tratt. segr. cos. donn. altrove: Sono alquante femmine, che non possono avere carnale desiderio con uomo, e questo avviene o per boto, che elle abbiano fatto, o perchè sieno in alcuna religione rinchiuse.

593) Dizion.4° Ed. .
DESIDEROSAMENTE
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vol.2 pag.78

DESIDEROSAMENTE.
Definiz: Avverb. Con desiderio. Lat. avidè, cupidè. Gr. ἐπιθυμητικῶς.
Esempio: Amm. ant. 8. 3. 8. Ma noi spesse volte desiderosamente domandiamo quello, che sarebbe il meglio a non averlo ricevuto.
Esempio: Nov. ant. 28. 1. Grandissimi savj stavano in una scuola a Parigi; disputavano del cielo impireo, e molto ne parlavano desiderosamente.
Esempio: Vinc. Mart. lett. 12. La risposta del sonetto aspetto desiderosamente.

594) Dizion.4° Ed. .
DESIDEROSISSIMO
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vol.2 pag.78

DESIDEROSISSIMO.
Definiz: Superl. di Desideroso. Lat. cupidissimus. Gr. μάλιστα ἐπιθυμῶν.
Esempio: Cas. lett. 23. Desiderosissimo di poterla servire in ogni occasione.
Esempio: E Cas. lett. 29. Per certo sendo desiderosissimo di servirla.
Esempio: Ambr. Furt. 5. 14. Era desiderosissimo d'usar seco questa cortesía.

595) Dizion.4° Ed. .
DESIDEROSO
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vol.2 pag.78

DESIDEROSO.
Definiz: Add. Che desidera. Lat. cupidus, avidus. Gr. ἐπιθυμῶν.
Esempio: Dant. Par. 2. O voi, che siete in piccioletta barca Desiderosi d'ascoltar, seguiti Dietro al mio legno, che cantando varca.
Esempio: Ninf. Fies. 261. E poi dicea, com'ei stette nascoso Ivi gran pezzo sol per te mirare, E come venne sì desideroso Di te, ch'i' non potei gli occhi saziare.
Esempio: Cron. Morell. 243. Io, avendo dall'altra parte rispetto alla tenerezza del giovane, ed alle desiderose, e veloci volontà d'essi ec.

596) Dizion.4° Ed. .
DESIGNAZIONE
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vol.2 pag.79

DESIGNAZIONE.
Definiz: Il disegnare, e 'l Disegno stesso. Lat. descriptio, delineatio, designatio. Gr. διαγραφή.
Esempio: Dial. S. Greg. M. Piovendo così forte dintorno intorno alla designazion del cerchio.

597) Dizion.4° Ed. .
omografo. 1
DESINARE
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vol.2 pag.79

DESINARE.
Definiz: Mangiare, che si fa al mezzo dì. Lat. prandere. Gr. ἀριστᾷν.
Esempio: Bocc. nov. 73. 18. Mai, frate, il diavol ti ci reca; ogni gente ha già desinato, quando tu torni a desinare.
Esempio: E Bocc. 78. 7. Io debbo stamane desinar con alcuno amico, al quale io non mi voglio fare aspettare, e perciò fatti con Dio. Disse il Zeppa: egli non è ora di desinare di questa pezza.

598) Dizion.4° Ed. .
omografo. 2
DESINARE
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vol.2 pag.79

DESINARE.
Definiz: Nome. Il mangiare del mezzo dì, Desinéa, Desinata. Lat. prandium. Gr. ἄριστον.
Esempio: Bocc. nov. 79. 26. E cominciógli a dare le più belle cene, e i più belli desinari del mondo.
Esempio: S. Grisost. I quali sogliono stendere il desinare infino a vespro, e la cena infino a mezza notte.
Esempio: Maestruzz. 2. 3. Se abbiendo fame i poveri, s'apparecchia troppi dilicati desinari.
Esempio: Alleg. 119. L'andare a cena, a letto, o a desinare A posta d'altri, in vero è mala cosa.
Esempio: Libr. Son. 82. E dar per collezion venti ducati, Si guasta il desinare.
Definiz: §. Guastare il desinare, o la cena, si dice del Mangiare avanti a tal segno, che ne levi l'appetito.

599) Dizion.4° Ed. .
DESINATA
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vol.2 pag.79

DESINATA.
Definiz: Desinéa. Lat. prandium. Gr. ἄριστον.

600) Dizion.4° Ed. .
DESINATORE
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vol.2 pag.79

DESINATORE.
Definiz: Verbal. masc. Che desina. Lat. pransor, conviva. Gr. ἀριστῶν .
Esempio: Libr. Mott. Non passeresti mai, che non ricogliessi la 'mposta de' tuo' desinatori.

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