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Volume 2 - Dizionario 4° Ed.
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541) Dizion.4° Ed. .
DERISIVAMENTE
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vol.2 pag.75

DERISIVAMENTE.
Definiz: Avverb. Con derisione. Lat. per contemptum, *derisoriè. Gr. καταφρονετικῶς.
Esempio: Com. Inf. 26. Questo verbo gaudeo, es, che l'autore pone in questo principio del capitolo, è significazione di spirituale allegrezza, ma quì è posto derisivamente.

542) Dizion.4° Ed. .
omografo. 1
DERISO
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vol.2 pag.75

DERISO .
Definiz: V. A. Sust. Derisione. Lat. irrisio. Gr. χλευασμός.
Esempio: Guitt. lett. Ove che vanno in brobbio, e in deriso di altra gente.

543) Dizion.4° Ed. .
omografo. 2
DERISO
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vol.2 pag.75

DERISO.
Definiz: Add. da Deridere. Lat. derisus, irrisus. Gr. γελαστός.

544) Dizion.4° Ed. .
DERISORE
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vol.2 pag.75

DERISORE.
Definiz: Verbal. masc. Che deride. Lat. derisor, subsannator. Gr. χλευαστής.
Esempio: Pass. 38. Parlando in persona di coloro, che furono derisori, cioè schernitori de' giusti.
Esempio: Med. arb. cr. Contra que' cani arrabbiati di crudeltà, e di furia, suoi mortali derisori.

545) Dizion.4° Ed. .
DERIVARE
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vol.2 pag.75-76

DERIVARE.
Definiz: Dependere, Trarre origine, Procedere. Lat. dependere, derivari, originem ducere. Gr. ἐξάπτεσθαι.
Esempio: M. V. 9. 44. E ciò fare non volle, perchè quasi niente derivava da' ragionamenti fatti cogli ambasciadori de' detti comuni.
Esempio: Cron. Morell. 253. Questo fu il primo danno, che noi ricevemmo, d'esser piccoli, rimasti senza padre, e da questo primo derivò il secondo, che ec.
Esempio: E Cron. Mor. 254. Da questi sette, ch'i' t'ho nominati, ne derivano assai danni.
Definiz: §. I. Per Isgorgare. Lat. derivari. Gr. ἐποχετεύεσθαι.
Esempio: Dant. Purg. 33. Ma vedi Eunoe, che là deriva.
Esempio: E Dan. Par. 4. Cotal fu l'ondeggiar del santo rio, Ch'uscì del fonte, onde ogni ver deriva.
Esempio: E Dan. Par. 30. Chinandomi all'onda, Che si deriva, perchè vi s'immegli.
Esempio: Petr. son. 134. L'oliva è secca, ed è rivolta altrove L'acqua, che di Parnaso si deriva.

546) Dizion.4° Ed. .
DERIVATO
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vol.2 pag.76

DERIVATO.
Definiz: Add. da Derivare. Lat. derivatus.
Esempio: Guicc. stor. 7. 314. Si alloggiarono ec. in sul canale, il quale derivato dal fiume del Reno ec. conduce le navi al cammino di Ferrara.
Esempio: Bemb. stor. 3. 38. La qual colpa tuttavia da quel fonte solo derivata poco appresso sopra il capo di lui tornò.

547) Dizion.4° Ed. .
DERIVAZIONE
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vol.2 pag.76

DERIVAZIONE.
Definiz: Il derivare. Lat. derivatio. Gr. παραγωγή.
Definiz: §. Per Etimología.
Esempio: Dant. Conv. 155. Siccome testimonia Uguccione nel principio delle sue derivazioni.

548) Dizion.4° Ed. .
DEROGA
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vol.2 pag.76

DEROGA.
Definiz: Derogazione. Lat. derogatio. Gr. ἀφαίρεσις.

549) Dizion.4° Ed. .
DEROGABILE
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vol.2 pag.76

DEROGABILE.
Definiz: Add. da Derogare. Lat. cui derogari potest.
Esempio: Segn. Crist. instr. 3. 316. Ma sempre con due leggi non derogabili di distribuirlo in tempo.

550) Dizion.4° Ed. .
DEROGARE
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vol.2 pag.76

DEROGARE.
Definiz: Togliere, o Diminuir l'autorità. Lat. derogare. Gr. ἀφαιρεῖν.
Esempio: Filoc. 5. 189. Al primo saramento debitamente fatto, niuno susseguente puote di ragione derogare.
Esempio: Dant. Conv. 2. Non intendo però a quella in parte alcuna derogare, ma maggiormente giovare.
Esempio: M. V. 8. 32. Molti consigli se ne teneano, e niuno modo vi sapevano trovare per non derogare al nome della parte (così ne' T. a penna)

551) Dizion.4° Ed. .
DEROGATO
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vol.2 pag.76

DEROGATO.
Definiz: Add. da Derogare. Lat. derogatus. Gr. ἀφαιρεσθείς ἀφαιρεθείς.
Esempio: Guicc. stor. 19. 143. Le protezioni altrimenti prese s'intendano derogate infra un mese.

552) Dizion.4° Ed. .
DEROGATORIO
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vol.2 pag.76

DEROGATORIO.
Definiz: Add. Dirogatorio. Lat. derogatorius. Gr. ἀφαιρετικός.
Esempio: Segn. Crist. instr. 3. 10. 9. Quantunque contenga un errore in fede, derogatorio alla verità di questo incomparabile sagramento.

553) Dizion.4° Ed. .
DEROGAZIONE
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vol.2 pag.76

DEROGAZIONE.
Definiz: Il derogare. Lat. derogatio. Gr. ἀφαίρεσις.
Esempio: M. V. 5. 31. Fatta pace con loro, e acconsentito allo 'mperadore la derogazione de' patti promessi.

554) Dizion.4° Ed. .
DERRATA
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vol.2 pag.76

DERRATA.
Definiz: Quello, che si contratta in vendita. Lat. res venalis. Gr. τὸ ὠνητόν.
Esempio: Cron. Morell. Era loro promessi buoni patti, solo il passo, e derrata per danaio.
Esempio: Bocc. nov. 55. 7. Videsi di tal moneta pagato, quali erano state le derrate vendute.
Esempio: G. V. 8. 36. 3. I Romani per le loro derrate furono tutti ricchi.
Esempio: E G. V. 11. 130. 1. Riserbando la fortuna a' Fiorentini la mala derrata di Lucca.
Esempio: M. V. 9. 42. E dato loro stadichi di non far danno per la riviera ec. e di torre derrata per danaio, se n'andarono in sulla Magra.
Esempio: Vit. Crist. E non avieno possessioni, nè danari, nè derrate.
Definiz: §. I. Per metaf.
Esempio: Tav. Rit. Se voi trovaste una bella dama, che v'amasse, non amereste vo' lei? e Dinadan disse: cotesta derrata non farebbe per me, che amare non è altro, che sua vita vanamente menare.
Definiz: §. II. Derrata, per Porzione, o Quantità di qualsivoglia cosa. Lat. alicuius rei portio. Gr. μερίς πράγματός τινος.
Esempio: Cron. Morell. 282. Piglia un garofano, o un poco di cinnamomo, o un cucchiaio di treggea, o quattro derrate di zafferano, o due, o tre noci cotte, o due, o tre fichi sanza pane, o qualche cosetta, secondo che se' consigliato.
Esempio: Nov. ant. 94. 2. Buona femmina, come dai questi cavoli? messere, due mazzi al danaio; certo questa è buona derrata ec. tutta la famiglia è in villa, sicchè troppo mi sarebbe una derrata.
Esempio: Bocc. nov. 80. 29. Appena ch'io abbia delle due derrate un denaio.
Esempio: Franc. Sacch. rim. 36. Dando i viventi per maggior derrate, Che non fe Tito la Giudea semenza.
Definiz: §. III. In proverb. Le buone derrate votan la borsa; e significa, che Il poco prezzo alletta a comperare.
Definiz: §. IV. Guardarsi dalle buone derrate, vale Guardarsi, che sotto 'l vil prezzo bene spesso si trova fraude.
Definiz: §. V. Più la giunta, che la derrata, o Prima la giunta, che la derrata, si dice Quando l'aggiunta supera il principale.
Esempio: Fr. Giord. Pred. S. 24. Prima si dà la derrata, e poi la giunta, non si dà prima la giunta, che la derrata.
Esempio: Bocc. nov. 40. 2. Se io non volessi a questa malvagia derrata fare una mala giunta.
Esempio: Dep. Decam. 141. E se noi avessimo voluto dire tutto quello, che dir si potea, o che pur ci era richiesto, o che alcune belle occasioni spontaneamente ci offerivano, ci sarebbe facilmente riuscito quello, che sogliono dire i Greci: Μεῖζον τοῦ ἔργου τὸ πάρεργον; e i nostri: più la giunta, che la derrata.

555) Dizion.4° Ed. .
DESCACCIO
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vol.2 pag.76

DESCACCIO.
Definiz: Peggiorat. di Desco. Desco cattivo.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 210. Furono posti a uno descaccio, che tuttavia parea, che fosse in fortuna.

556) Dizion.4° Ed. .
DESCENDENTE
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vol.2 pag.76

DESCENDENTE.
Definiz: Che descende, e trae origine. Lat. descendens. Gr. ἀπόγονος.
Esempio: G. V. 11. 78. 2. Era uno de' maggiori baroni dell'isola di descendenti de' principali baroni, che rubellarono l'isola al Re Carlo primo.
Esempio: E G. V. 12. 43. 4. Con grande offensione a loro e a' loro descendenti.
Esempio: Maestruzz. 1. 75. Tra' salenti, e i descendenti penso, che sia perpetuo vietamento.
Esempio: E Maestruz. 1. 77. È da sapere, che tre spezie di parentado legale nascono della adozione; l'una è de' salenti, e de' descendenti.
Esempio: E Maestruz. 2. 28. 3. La legge, che punisce il parricida, ha luogo in tutti gli ascendenti, e descendenti in infinito.
Esempio: But. Così Dante fu adornamento di tutti li suoi passati, e descendenti per la sua virtù.

557) Dizion.4° Ed. .
DESCENDENZA
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vol.2 pag.76

DESCENDENZA.
Definiz: Discendenza. Lat. stirps. Gr. γονή.

558) Dizion.4° Ed. .
DESCENDERE
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vol.2 pag.76

DESCENDERE.
Definiz: Discendere. Lat. descendere. Gr. καταβαίνειν.

559) Dizion.4° Ed. .
DESCENDIMENTO
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vol.2 pag.76

DESCENDIMENTO.
Definiz: Discendimento. Lat. descensio. Gr. κατάβασις.

560) Dizion.4° Ed. .
DESCENSIONE
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vol.2 pag.76

DESCENSIONE.
Definiz: Discensione. Lat. descensus. Gr. καταβαθμός.

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