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Volume 2 - Dizionario 4° Ed.
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501) Dizion.4° Ed. .
DEPENDENTEMENTE
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vol.2 pag.73

DEPENDENTEMENTE.
Definiz: Avverb. Con dependenza. Lat. iuxta, secundum. Gr. κατά.
Esempio: Libr. Pred. Vivono dependentemente dalle savie determinazioni de' loro superiori.

502) Dizion.4° Ed. .
DEPENDENZA
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vol.2 pag.73-74

DEPENDENZA.
Definiz: Il dependere. Derivazione, Soggezione. Lat. derivatio, subiectio.
Esempio: Com. Inf. 15. Perocchè da principio seguono tutte tutte le dependenze; se lo principio è corrotto, seguesi, che le conseguenze sieno corrotte.
Definiz: §. Per Attenenza, Clientela. Lat. clientela. Gr. πελατεία.

503) Dizion.4° Ed. .
DEPENDERE
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vol.2 pag.74

DEPENDERE.
Definiz: Esser sottoposto, Derivare, Trar l'origine, e 'l conservamento. Lat. dependere, originem ducere. Gr. βλαστάνειν.
Esempio: Dant. Par. 28. Da quel punto Depende il cielo, e tutta la natura.
Esempio: Lab. 210. Non altramenti che se la sua fama, o la sua vita da quel dependesse.
Definiz: §. Dependere da se stesso, vale Non esser sottoposto a persona, Non vivere sotto la protezione d'alcuno, Esser libero. Lat. sui iuris esse.
Esempio: Capr. Bott. Certamente che il dependere da se stesso è una cosa bellissima, vorrebbesi essere amico de' signori.

504) Dizion.4° Ed. .
DEPILATORIO
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vol.2 pag.74

DEPILATORIO.
Definiz: Medicamento, che fa cadere i peli. Lat. psilothrum, dropax, Marz. Gr. ψίλωθρον, δρώπαξ.
Esempio: Tratt. adorn. donn. Per le nobili donne sia fatto questo depilatorio, che rimuove i peli, e la buccia assottiglia.
Esempio: E Tratt. adorn. donn. altrove: L'altro depilatorio: recipe calcina viva, ed orpimento in quella quantitade sopraddetta.

505) Dizion.4° Ed. .
DEPLORABILE
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vol.2 pag.74

DEPLORABILE.
Definiz: Add. Degno di esser deplorato, Da deplorare. Lat. deplorandus. Gr. οἰμωκτός.
Esempio: Fr. Giord. Pred. Il deplorabile avvenimento di questo meschino faccia noi cauti.
Esempio: Red. lett. 2. 123. Gran perdita ha fatto il mondo tutto; gran perdita certamente, e perdita deplorabile.

506) Dizion.4° Ed. .
DEPLORABILISSIMO
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vol.2 pag.74

DEPLORABILISSIMO.
Definiz: Superl. di Deplorabile. Lat. maximè deplorandus.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. Certamente fu un caso deplorabilissimo.

507) Dizion.4° Ed. .
DEPLORARE
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vol.2 pag.74

DEPLORARE.
Definiz: Plorare, Piangere. Lat. deplorare. Gr. οἰμώζειν.
Esempio: Fr. Giord. Pred. Coperti di cenere deplorarono le loro miserie ec.

508) Dizion.4° Ed. .
DEPLORATO
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vol.2 pag.74

DEPLORATO.
Definiz: Add. da Deplorare. Lat. deploratus. Gr. κατοδυρσθείς κατοδυρθείς.
Esempio: Sannazz. Arc. pros. 12. Conciosiacosachè nel mio entrare trovai per sorte, che tra li molti ricami tenevano allora in mano i miserabili casi della deplorata Euridice.

509) Dizion.4° Ed. .
DEPORRE
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vol.2 pag.74

DEPORRE.
Definiz: Diporre. Lat. deponere.
Esempio: Dant. Purg. 18. Del mio cercar deposto avea la soma.
Esempio: Petr. son. 211. Deposta avea l'usata leggiadría.
Definiz: §. Per Dare in deposito, Depositare. Lat. deponere. Gr. κατατίτεσθαι.
Esempio: Sen. ben. Varch. 7. 26. Chi è degli uomini di così ferma, e salda voglia, che tu possa i tuoi benefizj appo lui sicuramente deporre?

510) Dizion.4° Ed. .
DEPOSITARE
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vol.2 pag.74

DEPOSITARE.
Definiz: Dipositare. Lat. deponere, alicuius fidei committere. Gr. κατατίτεσθαι.
Esempio: Fir. As. 54. Sei ducati saranno depositati.
Esempio: Segn. Mann. Giugn. 7. 5. Ah che questo è un avere depositata la pecora in bocca al lupo.

511) Dizion.4° Ed. .
DEPOSITARIO
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vol.2 pag.74

DEPOSITARIO.
Definiz: Dipositario. Lat. depositarius. Gr. παρακαταθήκην λαβών.
Esempio: Bocc. nov. 32. 6. Era fedel commessario, e depositario, e guardator di danari di molti.
Esempio: Cron. Morell. Si possano, e debbiano i detti danari levare, e pagare da' detti luoghi, e depositarj; e per li detti depositarj, e per ciascuno di loro si possano dare, e pagare per ogni altro caso.
Esempio: Cecch. Servig. 3. 8. E vuol, che voi siate il depositario Infin che e' si rispendino.

512) Dizion.4° Ed. .
DEPOSITATO
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vol.2 pag.74

DEPOSITATO.
Definiz: Add. da Depositare. Lat. depositus. Gr. παρακατατεσθείς παρακατατεθείς.

513) Dizion.4° Ed. .
DEPOSITERĶA
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vol.2 pag.74

DEPOSITERÍA.
Definiz: Luogo, dove risiede il depositario, e ove si custodisce l'erario.

514) Dizion.4° Ed. .
DEPOSITO
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vol.2 pag.74

DEPOSITO.
Definiz: Lo stesso, che Diposito. Lat. depositum. Gr. παρακατασθήκη παρακαταθήκη.
Esempio: Stat. Merc. S'intendano del tutto assoluti, e liberati dal deposito, ovvero prestanze.
Esempio: Cron. Morell. 262. Lascia, che niuno di essi ec. ne possano avere, e se pure ne dessono, o pigliassone, siano tutti tenuti a quel deposito.

515) Dizion.4° Ed. .
DEPOSIZIONE
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vol.2 pag.74

DEPOSIZIONE.
Definiz: Il deporre, Deposito. Lat. depositio, depositum. Gr. παρακατασθήκη παρακαταθήκη.
Esempio: Stat. Merc. Fatta la deposizione, e consegnazione delle dette carte, cose, ragioni, e beni.
Definiz: §. Per Attestazione fatta in giudizio da' testimonj. Lat. testimonium. Gr. μαρτυρία.

516) Dizion.4° Ed. .
omografo. 1
DEPOSTO
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vol.2 pag.74

DEPOSTO.
Definiz: Sust. Lo stesso, che Deposizione nel signific. del §. Lat. depositio. Gr. παρακαταθήκη.

517) Dizion.4° Ed. .
omografo. 2
DEPOSTO
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vol.2 pag.74

DEPOSTO.
Definiz: Add. da Deporre. Lat. depositus. Gr. παρακατατεσθείς παρακατατεθείς.
Esempio: Segn. stor. 2. 58. Mostrando all'ultimo, che, deposto di quel grado, sarebbe stato più agevole a ben consigliare la repubblica.

518) Dizion.4° Ed. .
DEPRAVARE
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vol.2 pag.74

DEPRAVARE.
Definiz: V. L. Far pravo. Lat. depravare. Gr. διαφσθείρειν διαφθείρειν.
Esempio: Vit. S. Ant. I peccati de' primi uomini depravarono la natura delle cose.
Esempio: Bemb. stor. 2. 15. Dandogli sopra ciò eziandio corruttori a depravare il puerile ingegno.
Esempio: Fir. disc. an. 20. Il Carpigna, che aveva già depravato l'intelletto della esorbitante ambizione ec. si partì a rotta.

519) Dizion.4° Ed. .
DEPRAVATO
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vol.2 pag.74

DEPRAVATO.
Definiz: Add. da Depravare. Lat. corruptus, pravus. Gr. διεφθαρμένος.
Esempio: Agn. Pand. Crescono loro di dì in dì i vizj o per ingegno depravato, o per brutta conversazione, e consuetudine guasti, e corrotti.

520) Dizion.4° Ed. .
DEPRAVAZIONE
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vol.2 pag.74

DEPRAVAZIONE.
Definiz: Il depravare. Lat. depravatio, corruptela. Gr. διαφσθορά διαφθορά.
Esempio: But. La pena ec. dee essere una, benchè maggiore, e minore, secondo la depravazione, malizia della volontà.

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