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Volume 2 - Dizionario 4° Ed.
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561) Dizion.4° Ed. .
DESCENSO
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vol.2 pag.76

DESCENSO.
Definiz: V. L. Sust. Discesa. Lat. descensus. Gr. κατάβασις.
Esempio: But. Inf. 4. Finge l'autore lo descenso suo nel primo cerchio.
Esempio: E But. appresso: Pone lo conforto di Virgilio al descenso.
Definiz: §. Cavare, o simili, per descenso; termine de' chimici, che si dice d'Una delle maniere di stillare.
Esempio: Ricett. Fior. 98. De' legni, come del ginepro, del legno aloè, del legno santo, e della picea si cava per descenso, facendo un cappello di terra ec.

562) Dizion.4° Ed. .
DESCENSORE
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vol.2 pag.76

DESCENSORE.
Definiz: Discensore. Lat. descensor. Gr. καταβάτης.

563) Dizion.4° Ed. .
DESCESO
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vol.2 pag.76

DESCESO.
Definiz: Add. da Descendere.

564) Dizion.4° Ed. .
DESCHETTO
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vol.2 pag.76-77

DESCHETTO.
Definiz: Dim. di Desco. Lat. mensula. Gr. τραπέζιον.
Esempio: Capr. Bott. 1. 19. Ho dubitato insino a poco fa, che non fusse stato qualcheduno, che mi favellasse nell'orecchio per cerbottana, come io vidi già fare una testa di morto a uno, che avea forato un palco, e' piedi d'un deschetto, pel quale passando una cerbottana, riusciva nella bocca di quel teschio, che era in su quel deschetto.
Esempio: Urb. Sopra un deschetto con una bianca tovaglia gli apparecchiava.
Definiz: §. I. Deschetto, vale anche Arnese da sedere, che si regge su tre piedi. Lat. scamnum, scabellum. Gr. βάθρον.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 123. Il giovane studente si pose a sedere di fuori su uno deschetto.
Esempio: E Franc. Sacch. nov. appresso: Tu se' di fuori sul deschetto, a te sta il tagliare.
Esempio: Burch. 1. 100. Seggonsi appiè dell'uscio con dolori, Perchè dentro non son deschetto, o panche.
Esempio: Alleg. 317. Ma da seder mi detton fralle mani Una ciscranna vecchia, e due deschetti.
Definiz: §. II. Deschetto, per similit.
Esempio: Tav. Rit. Siedéli addosso, e fece deschetto di lui.

565) Dizion.4° Ed. .
DESCO
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vol.2 pag.77

DESCO.
Definiz: Mensa, o Tavola, e propriamente quella, sulla qual si mangia. Lat. mensa. Gr. τράπεζα.
Esempio: Bocc. nov. 72. 14. Trovólla insieme con Bentivegna a desco, che desinavano.
Esempio: E Test. 1. Ed oltre a ciò un desco piccolo da mangiare d'assi di noce.
Esempio: Nov. ant. 65. 7. Alla prima fetta cadde in sul desco un tornese d'oro.
Esempio: Fior. Virt. A. M. Questo mondo è fatto a modo d'un gran desco con una corta tovaglia.
Esempio: Alleg. 128. E la tovaglia par giusto una ragna A rimendar sul desco d'un barbiere, E quella un unto sucido vivagna.
Esempio: Malm. 7. 49. Sul desco poi distese la tovaglia.
Definiz: §. I. In proverb. Chi non mangia a desco, ha mangiato di fresco; e dicesi di Chi mangia a tavola meno del suo consueto per aver mangiato avanti.
Definiz: §. II. In proverb. Gran traditore è il desco; e vale lo stesso, che quell'altro, La tavola è una mezza colla. Lat. in vino veritas.
Esempio: Petr. Frott. Gran traditore e 'l desco, e 'l vin soverchio.
Definiz: §. III. Desco, dicesi anche propriamente Quello, sul quale si taglia la carne alla becchería.
Esempio: Lor. Med. canz. 50. La mia donna ha aperto il desco, E hammi posto al beccaio.
Definiz: §. IV. Desco, per lo Luogo, ove risiede il governatore, o altro simile uficiale alle compagníe, o confraternite.
Esempio: Comp. Mant. Fate silenzio, e riverite il desco (quì figuratam. vale il governatore stesso, e gli altri uficiali, che stanno a desco)
Definiz: §. V. Appoggiare il corpo al desco, si dice di Chi tira, o riscuote la mercede del suo servire; e si dice anche dell'Andare a tavola per mangiare.
Esempio: Malm. 9. 6. Appoggiò lietamente il corpo al desco, E, come si suol dir, riebbe il peto.
Definiz: §. VI. Trovarsi a desco molle, o Starsi a desco molle, vale Ritrovarsi a mangiare senza tovaglia, o apparecchio formato.
Esempio: Alleg. 158. La veneranda poesía agiatamente si riposò ec. nelle sagre comodità di Parnaso a desco molle.
Esempio: Lor. Med. Beon. cap. 5. S'egli sta a desco molle a suo talento, E non sia ebbro, io non ne vo' danaio.

566) Dizion.4° Ed. .
DESCRITTIBILE
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vol.2 pag.77

DESCRITTIBILE.
Definiz: Add. Descrivibile, Che si può descrivere.
Esempio: Viv. prop. 144. Che è descrittibile sopra la metà della linea data.

567) Dizion.4° Ed. .
DESCRITTIVO
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vol.2 pag.77

DESCRITTIVO.
Definiz: Add. Atto a descrivere, Che descrive. Lat. *descriptivus.
Esempio: But. pr. Lo modo del trattare è poetico, fittivo, descrittivo, digressivo.

568) Dizion.4° Ed. .
DESCRITTO
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vol.2 pag.77

DESCRITTO.
Definiz: Add. da Descrivere. Lat. descriptus. Gr. διαγεγραμμένος.
Esempio: Red. lett. 1. 325. Se V. Sig. volesse un suo viaggio descritto da lui in terza rima, ch'è bellissimo, me l'avvisi.

569) Dizion.4° Ed. .
DESCRITTORE
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vol.2 pag.77

DESCRITTORE.
Definiz: Verbal. masc. Che descrive. Lat. qui describit, scriptor.
Esempio: Varch. stor. 9. 257. Faccendo ufizio anzi di cosmografo, cioè descrittore di luoghi, che d'istoria.

570) Dizion.4° Ed. .
DESCRIVERE
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vol.2 pag.77

DESCRIVERE.
Definiz: Figurar con parole. Lat. describere, delineare. Gr. καταγράφειν.
Esempio: Dant. Inf. 32. Che non è 'mpresa da pigliare a gabbo Descriver fondo a tutto l'universo.
Esempio: E Dan. Purg. 18. Ch'i' discerno chiaro Quanto la tua ragion porti, o descriva.
Esempio: Petr. son. 125. Che 'ngegno, o stil non fia mai, che 'l descriva.
Definiz: §. I. Per Registrare, Pigliare in nota. Lat. recensere, describere. Gr. ἀναγράφειν.
Esempio: M. V. 10. 52. Fu descritto il castello di Cerbaia in possessione, e contado del comun di Firenze.
Definiz: §. II. Per Semplicemente scrivere. Lat. scribere. Gr. γράφειν.
Esempio: Dant. Purg. 9. Sette P nella fronte mi descrisse Col punton della spada.
Esempio: Petr. son. 160. Talor, ch'odo dir cose, e 'n cor describo, Perchè da sospirar sempre ritrove (quì in vece di descrivo per la rima)

571) Dizion.4° Ed. .
DESCRIZIONE
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vol.2 pag.77

DESCRIZIONE.
Definiz: Il descrivere. Lat. descriptio.
Esempio: Tac. Dav. ann. 4. 91. Queste arrecano, benchè utili, poco piacere, perchè descrizion di paesi, battaglie varie ec. invogliano, e tengono i leggitori.
Esempio: Sagg. nat. esp. 72. Per la stessa cagione, che nella descrizione del precedente strumento detto abbiamo.
Esempio: Red. esp. nat. 89. Come si può leggere appresso Galeno nella descrizione di quel famoso medicamento colico.

572) Dizion.4° Ed. .
DESERERE
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vol.2 pag.77

DESERERE.
Definiz: V. L. Abbandonare. Lat. deserere. Gr. ἀπολιμπάνειν.
Esempio: Dant. Inf. 26. E con quella compagna Picciola, dalla qual non fui deserto.
Esempio: E Dan. Par. 15. Ed ancor nulla Era per Francia nel letto deserta.

573) Dizion.4° Ed. .
DESERTARE
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vol.2 pag.77

DESERTARE.
Definiz: Disertare. Lat. vastare, desolare. Gr. ἐρημοῦν.
Esempio: Bern. Orl. 1. 29. 39. Che per Carlo, e la Francia desertare Con tanta gente avea passato il mare.
Definiz: §. Per Abbandonar la milizia senza le dovute licenze de' superiori. Lat. transfugere, militiam deserere. Gr. λειποτακτεῖν.

574) Dizion.4° Ed. .
omografo. 1
DESERTO
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vol.2 pag.77

DESERTO.
Definiz: Sust. Lo stesso, che Diserto. Lat. desertum, locus desertus. Gr. ἔρημος.
Esempio: Petr. canz. 29. 2. O diluvio raccolto Di che deserti strani, Per inondar i nostri dolci campi.
Definiz: §. Predicare nel deserto, vale lo stesso, che Predicare a' porri. Lat. verba montibus, et sylvis inani studio iactare, Virg.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 154. Il farei, ma sarebbe predicare nel deserto.

575) Dizion.4° Ed. .
omografo. 2
DESERTO
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vol.2 pag.77

DESERTO.
Definiz: Add. lo stesso, che Diserto.
Esempio: Petr. canz. 4. 8. Per spelunche deserte, e pellegrine Piansi.
Esempio: E Petr. cap. 10. E quel, che lieto i suoi campi disfatti Vide, e deserti.
Esempio: Bern. Orl. 1. 24. 48. Io resterò colla disgrazia mia, E sarò sempre misero, e deserto.

576) Dizion.4° Ed. .
DESERTORE
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vol.2 pag.77

DESERTORE.
Definiz: Verbal. masc. Chi deserta. Lat. transfuga, desertor. Gr. .

577) Dizion.4° Ed. .
DESERVIRE
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vol.2 pag.77

DESERVIRE.
Definiz: Diservire, Disservire.
Esempio: Guitt. lett. 14. Non dee uomo sì bene provvedere alcuno uomo, che deservito credendo essere appresso ec.

578) Dizion.4° Ed. .
DESIANZA
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vol.2 pag.77

DESIANZA.
Definiz: V. A. Disianza. Lat. desiderium, cupiditas. Gr. αὐτόμολος.
Esempio: Rim. ant. M. Cin. 53. Ed i pensier mi dicon, tu morrai, Che non puoi viver senza desianza.

579) Dizion.4° Ed. .
DESIARE
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vol.2 pag.77-78

DESIARE.
Definiz: Disiare. Lat. cupere, desiderare. Gr. ἐπιθυμεῖν.
Esempio: Vit. Plut. Galiaccio gli avea mandato a dire, che lo desiava vedere.
Esempio: Petr. son. 12. Poco prezzando quel, ch'ogn'uom desía.
Esempio: E Petr. 16. Ed i' desío, Che le lagrime mie si spargan sole.

580) Dizion.4° Ed. .
DESIATO
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vol.2 pag.78

DESIATO.
Definiz: Add. da Desiare. Disiato. Lat. expetitus. Gr. ἐπιθυμηθείς.
Esempio: Mor. S. Greg. Quanto più crescono nella desiata fortezza di Dio, mancano della propria virtù loro.
Esempio: Petr. son. 43. Qual ombra è sì crudel, che 'l seme adugge, Ch'al desiato frutto era sì presso?

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