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Volume 2 - Dizionario 4° Ed.
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441) Dizion.4° Ed. .
DELUSO
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vol.2 pag.70

DELUSO.
Definiz: V. L. Add. da Deludere. Lat. delusus. Gr. ἐμπαιχθείς.
Esempio: Cas. son. 5. Così deluso il cor più volte, e punto Dall'aspro orgoglio piagne.
Esempio: Red. Ins. 62. Sempre deluso attesi indarno la desiderata nascita degli scorpioni.
Esempio: E Vip. 1. 40. Di buon proposito ho esperimentate alcune altre famose erbe da Dioscoride, e da Plinio descritte, e sempre ne son rimaso deluso.

442) Dizion.4° Ed. .
DEMENTARE
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DEMENTARE.
Definiz: V. L. Fare impazzare, Ridur demente. Lat. dementem reddere.
Esempio: Vend. Crist. Andr. 95. Quasi tutto il popolo gli tirava dietro, sì gli avea dementati con sue arti magiche.

443) Dizion.4° Ed. .
DEMENTATO
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DEMENTATO.
Definiz: V. A. Add. Demente. Lat. demens. Gr. νήπιος.
Esempio: Fr. Iac. T. 5. 7. 6. Stai come dementata In tal luogo.

444) Dizion.4° Ed. .
DEMENTE
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vol.2 pag.70

DEMENTE.
Definiz: V. L. Che ha demenza. Lat. demens. Gr. νήπιος, ἄνους.
Esempio: Franc. Barb. 195. 10. Se non come il demente, Ch'erro, o dritto non sente.

445) Dizion.4° Ed. .
DEMENZA, e DEMENZIA
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vol.2 pag.70

DEMENZA, e DEMENZIA.
Definiz: V. L. Sciocchezza, Pazzía. Lat. dementia, stultitia. Gr. ἄνοια.
Esempio: Bocc. vit. Dant. 237. O ingrata patria! quale demenzia, quale trascuraggine ti tenea, quando il tuo carissimo cittadino ec. mettesti in fuga?
Esempio: Lab. 306. Vegnamo al focoso amore, che portavi a costei, e ragioniamo della tua demenzia in quello.

446) Dizion.4° Ed. .
DEMERITARE
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DEMERITARE.
Definiz: Contrario di Meritare. Lat. male mereri. Gr. κακῶς ποιεῖν τινα.
Esempio: But. E se così fosse, seguirebbe, che noi non meritassimo, nè demeritassimo.

447) Dizion.4° Ed. .
DEMERITEVOLE
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DEMERITEVOLE.
Definiz: Add. Contrario di Meritevole, Immeritevole, Indegno. Lat. indignus .
Esempio: Segn. Mann. Nov. 2. 6. Ti rendi con ciò solo abbastanza demeritevole di ottenerla.

448) Dizion.4° Ed. .
DEMERITO, e DEMERTO
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DEMERITO, e DEMERTO.
Definiz: Misfatto, Colpa. Contrario di Merito. Lat. culpa, peccatum.
Esempio: Filoc. 5. 42. Senza guardare a' nostri demeriti, con pietoso aspetto alla nostra necessità ti rivolgi.
Esempio: Stor. Eur. 3. 68. Il conte Oderico Palatino per alcuno demerito suo trovandosi in carcere di Berengario, fu dato da lui a guardia al predetto messer Lamberto.
Esempio: Ar. Fur. 21. 27. Che mi conduca a tale Il mio giusto furore, e il tuo demerto.
Definiz: §. Per Pena, e Gastigo. Lat. poena, supplicium. Gr. τίμημα, ζημία.
Esempio: But. Dando ad ogni cosa suo merito, e demerito, secondochè richiede la giustizia.

449) Dizion.4° Ed. .
DEMERSO
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vol.2 pag.70

DEMERSO.
Definiz: V. L. Add. Affondato. Lat. demersus. Gr. καταβαπτισθείς.
Esempio: Cr. 5. 6. 4. Il detto luogo, il quale è ripieno di letame, e ridotto in polvere, riceve il seme del castagno non più demerso d'un piede.

450) Dizion.4° Ed. .
DEMOCRATICO
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vol.2 pag.70

DEMOCRATICO.
Definiz: V. G. Add. Di democrazía. Lat. democraticus. Gr. δημοκρατικός.

451) Dizion.4° Ed. .
DEMOCRAZÍA
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DEMOCRAZÍA.
Definiz: V. G. Governo popolare. Lat. status popularis. Gr. δημοκρατία.

452) Dizion.4° Ed. .
DEMOLIRE
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DEMOLIRE.
Definiz: Atterrar le fabbriche, o simili. Lat. evertere, demoliri. Gr. καταβάλλειν.
Esempio: Viv. disc. Arn. 21. Proposi perciò all'A. V. S. doversi tutte tre demolire affatto, come ec. rimase il tutto esequito.

453) Dizion.4° Ed. .
DEMOLIZIONE
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DEMOLIZIONE.
Definiz: Il demolire. Lat. eversio, demolitio. Gr. ἀνάστασις, ἀνατροπή.
Esempio: Viv. disc. Arn. 19. Fui obbligato a proporre all'A. V. la demolizione ec. delle stesse pescaie di muro.

454) Dizion.4° Ed. .
DEMONIACO
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DEMONIACO.
Definiz: Indemoniato. Lat. lymphaticus, cerritus, *daemoniacus.
Esempio: Espos. Vang. Molti tempi, cioè molte ore, il demonio invasa manifestatamente questo demoniaco ec. volle, che fosse manifesto il grande male di quello demoniaco.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. Venne in chiesa una demoniaca.

455) Dizion.4° Ed. .
DEMONIO
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DEMONIO.
Definiz: Angelo ribello, Diavolo. Lat. daemon, daemonium. Gr. κακοδαίμων.
Esempio: Bocc. nov. 30. 4. Temendo non il demonio, se egli la ritenesse, lo 'ngannasse.
Esempio: Dant. Purg. 14. Ben faranno i pagan, da che 'l demonio Lor sen' girà.
Esempio: G. V. 11. 2. 7. Ed eziandio le demonia per comandamento di Dio sono flagelli, e martelli a' popoli.
Esempio: Maestruzz. 2. 14. In quanti modi si fa lo 'ndivinamento per invocazion di demonj?
Definiz: §. Demonio, figuratam. dicesi anche per Uomo terribile, o eccellente in qualsisia cosa; modo basso.
v. DIMONIO.
456) Dizion.4° Ed. .
DENANTI, e DENANZI
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DENANTI, e DENANZI.
Definiz: V. A. Dinanzi.
Esempio: Franc. Barb. 28. 2. Che dove lunga dura Hai fatta del contender del denanzi.
Esempio: E Franc. Barb. 75. 6. Lo documento quì denanzi scritto.
Esempio: E Franc. Barb. 148. 11. Vertù è perdonare, Ma se pur vendicare Volessi, guarda denanti alla mossa Com' muovi la percossa.
Esempio: E Franc. Barb. 228. 3. Maniera è di tenere Denanzi provvedere.
Esempio: E Franc. Barb. 324. 23. Denanzi a gli altri impiglia i forestieri.

457) Dizion.4° Ed. .
DENAIO
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vol.2 pag.70

DENAIO.
Definiz: Lo stesso, che Danaio.
Esempio: Bocc. nov. 73. 4. Nella quale si legano le vigne colle salsicce, e avevasi un'oca a denaio, e un papero giunta.
Esempio: Cap. Impr. 8. Ordiniamo, e fermiamo, che niente, nè alcuno denaio si dispensi del comune della compagnía.

458) Dizion.4° Ed. .
DENARO
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vol.2 pag.70

DENARO.
Definiz: Lo stesso, che Danaro.
Definiz: §. Per Moneta generalmente. Lat. pecunia, nummus. Gr. ἀργύριον.
Esempio: Dant. Inf. 21. Del no per li denar vi si fa ita.
Esempio: Cron. Morell. 236. Pagolo stette più anni con loro a salario, come si trova ne' suoi libri, ed i suoi denari assegnatili in parte, non potè mai avere, se non a stento; e sanza utile, e profitto a lui.

459) Dizion.4° Ed. .
DENAROSO
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vol.2 pag.71

DENAROSO.
Definiz: Add. Danaroso. Lat. pecuniosus. Gr. πολυχρήματος.

460) Dizion.4° Ed. .
DENEGARE
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vol.2 pag.71

DENEGARE.
Definiz: Dinegare. Lat. denegare. Gr. ἀπαρνεῖσθαι.

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