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Volume 1 - Dizionario 4° Ed.
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361) Dizion.4° Ed. .
ABUSIVO
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vol.1 pag.21

ABUSIVO.
Definiz: Add. da Abusarsi. Lat. abusivus. Gr. ψευδής.
Esempio: Segn. Mann. Dic. 31. 6. Questi non hanno essere se non improprio, insufficiente, abusivo.

362) Dizion.4° Ed. .
ABUSO
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vol.1 pag.21

ABUSO.
Definiz: Abusione, Mal uso. Lat. abusus. Gr. κατάχρησις.
Esempio: But. E puossi dire, che quì sia abuso nella significazione del comparativo.
Definiz: §. Per Disusanza, Trasandamento. Lat. desuetudo. Gr. ἀμέλεια.
Esempio: Filoc. 5. 5. Fatte levare l'erbe, le frondi, e i pruni cresciuti per lungo abuso.
Esempio: E Filoc. 5. 290. Falle desiderar quello, che per lungo abuso avevano obbliato.

363) Dizion.4° Ed. .
A BUSSA
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vol.1 pag.21

A BUSSA.
Definiz: Posto avverbialm. A busso.
Esempio: Ambr. Cof. 3. 4. Avrem danari a bussa.

364) Dizion.4° Ed. .
A BUSSO
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vol.1 pag.21

A BUSSO.
Definiz: Posto avverbialm. vale A cafisso, Abbondantemente. Lat. affluenter. Gr. χύδην.
Esempio: Pataff. A cafisso, e a busso, e a fusóne.

365) Dizion.4° Ed. .
ABUZZÁGO
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vol.1 pag.21

ABUZZÁGO.
Definiz: Uccel di rapina, simile al nibbio; che anche si chiama Bozzágo, e Bozzágro. Lat. buteo. Gr. τριόρχεις τριόρχης.
Esempio: Morg. 14. 51. E gira l'avoltoio, e l'abuzzágo.

366) Dizion.4° Ed. .
ACACIA
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vol.1 pag.21

ACACIA.
Definiz: Gaggía d'Egitto. Lat. acacia. Gr. ἀκακία.
Esempio: Ricett. Fior. 13. L'acacia secondo Dioscoride è un arbuscello d'Egitto, spinoso, di rami folto.
Esempio: E Ricett. Fior. appresso: Della seconda acacia, che nasce in Cappadocia, non faremo menzione.
Definiz: §. E Acacia, dicesi ancora il Sugo spremuto da' frutti di questo arbuscello.

367) Dizion.4° Ed. .
A CAFISSO
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vol.1 pag.21

A CAFISSO.
Definiz: Posto avverbialm. A fusóne, In chiocca. Lat. affluenter. Gr. χύδην.
Esempio: Pataff. A cafisso, e a busso, e a fusóne.

368) Dizion.4° Ed. .
A CAGIONE
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vol.1 pag.21

A CAGIONE.
Definiz: Posto avverbialm. Per cagione. Lat. ob, per. Gr. διά.
Esempio: Albert. 6. Dio non si puote meglio conoscere, che per rompere di pane a cagione di far limosina.
Esempio: E Albert. 2. 10. Che noi ec. oneste cose a cagione degli amici facciamo.
Esempio: Cr. 3. 23. 1. La veccia doppiamente usiamo, ovvero per seme da cogliere, ovvero a cagione di segarla per nutricamento degli animali.

369) Dizion.4° Ed. .
A CALCA
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vol.1 pag.21

A CALCA.
Definiz: Posto avverbialm. Con calca. Lat. certatim.
Esempio: M. V. 3. 76. Il popolo mobolato per paura della carestía passata ec. si fornì a calca (così ne' buoni T. a penna)
Esempio: Salust. Iug. R. Tutti, armati, e disarmati a calca si tragittavano.

370) Dizion.4° Ed. .
A CALDI OCCHI
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vol.1 pag.21

A CALDI OCCHI.
Definiz: Posto avverbialm. co' verbi Piagnere, Dolersi, e simili, vale Dirottamente, Grandemente. Lat. vehementer dolere, lacrymas calidas fundere. Gr. δάκρυα χέειν, Omer.
Esempio: Alleg. 52. Conosco ben chi stette lor sotto, poco, malvolentieri, e di rado, e se ne duol contuttociò a caldi occhi.

371) Dizion.4° Ed. .
A CAMBIO
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vol.1 pag.21

A CAMBIO.
Definiz: Posto avverbialm. co' verbi Dare, Pigliare, o simili, vale Pagare, o Riscuotere i danari in un luogo, per riaverli, o darli in un altro.
Esempio: Dav. Camb. 99. Bisogna aver gli occhi d'Argo in avvertire a chi tu dai a cambio, a chi tu rimetti, a chi rifida colui, che ti ritorna il tuo.
Definiz: §. Dare a cambio, Pigliare, o simili a cambio, vale anche Dare, Pigliare ec. in presto danari con interesse. Lat. foenerari. Gr. δανείζειν.
Esempio: Dav. Camb. 96. Dannosi i danari a cambio non per bisogno d'avergli altrove, ma per riavergli con utile; e pigliansi non per trarre i danari suoi d'alcun luogo, ma per servirsi di quei d'altri alcun tempo per interesse.
Esempio: Sen. ben. Varch. 4. 26. Chi darà a cambio, o fiderà i suoi danari a uno, che sia usato a fallire?

372) Dizion.4° Ed. .
A CAMPO
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vol.1 pag.21

A CAMPO.
Definiz: Posto avverbialm. co' verbi Porsi, Mettersi, Uscire, e simili, vale Accamparsi. Lat. castra ponere, castrametari. Gr. στρατοπεδεύειν.
Esempio: G. V. 1. 36. 1. Cesare si pose a campo in sul monte, che soprastava la città.
Esempio: E G. V. 6. 6. 2. Tornando, si puosono a campo a Siena.
Esempio: E G. V. 8. 20. 4. Non avea podere di uscire a campo contro al Re di Francia.

373) Dizion.4° Ed. .
ACANINO
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vol.1 pag.21

ACANINO.
Definiz: Par, che vaglia Crudele, detto per ischerzo, e per lezj all'amante da donna Ciciliana, che vuol mostrarsi bene accesa. Lat. crudelis.
Esempio: Bocc. nov. 80. 9. Tu m'hai miso lo foco all'arma, Toscano acanino.

374) Dizion.4° Ed. .
ACANTO
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vol.1 pag.21

ACANTO.
Definiz: Sorta d'erba. Lat. acanthus. Gr. ἄκαντος.
Esempio: Ar. Fur. 43. 169. Pallido, come colto al mattutino, E da sera il ligustro, o 'l molle acanto.
Esempio: Vit. Benv. Cell. Contraffanno le foglie d'acanto ec.

375) Dizion.4° Ed. .
A CANTO
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vol.1 pag.21

A CANTO.
Definiz: Posto avverbialm. Allato, Accanto. Lat. iuxtà.
Esempio: Capr. Bott. Dormendo in una camera a canto a lui.
Esempio: Bemb. stor. 6. 77. Avendola nel maggior consiglio il principe Loredano, e i sei consiglieri, che gli stanno a canto ec. fatta pronunziare.

376) Dizion.4° Ed. .
A CANTONI
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vol.1 pag.21

A CANTONI.
Definiz: Posto avverbialm. Con cantoni. Lat. angulatim. Gr. κατὰ γωνίας.
Esempio: M. Bin. rim. burl. Perocchè i lavorati, come ho detto ec. A costole, a cantoni, a martellate ec.

377) Dizion.4° Ed. .
A CAPELLO
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vol.1 pag.21

A CAPELLO.
Definiz: Posto avverbialm. vale Per l'appunto, Nè più, nè meno. Lat. ad unguem, adamussim.
Esempio: Fr. Iac. T. Ve 'l disegno ecco a capello, Perchè andiate ora a vedello.
Esempio: Ambr. Cof. 2. 2. Vi servirò a capello.
Esempio: Sagg. nat. esp. 91. Si metta l'altro, ma talmente compagno, che vada con esso a capello.
Esempio: Red. Oss. an. 112. Queste esperienze ec. tornano tutte a capello.
Esempio: Malm. 2. 19. Tanto eran fatti uguali, e a capello, Che non si distinguea questo da quello.

378) Dizion.4° Ed. .
A CAPO ALL'INGIÙ
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vol.1 pag.22

A CAPO ALL'INGIÙ.
Definiz: Posto avverbialm. vale Col capo volto verso terra; lo che anche si dice A capo ingiù, e Col capo ingiù. Lat. in caput praeceps.
Esempio: Sagg. nat. esp. 89. Si cali un termometro di cinquanta gradi a capo all'ingiù.

379) Dizion.4° Ed. .
A CAPO ALL'INSÙ
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vol.1 pag.22

A CAPO ALL'INSÙ.
Definiz: Posto avverbialm. vale Col capo volto verso il cielo. Lat. supinus. Gr. ὕπτιος.

380) Dizion.4° Ed. .
A CAPO BASSO
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vol.1 pag.22

A CAPO BASSO.
Definiz: Posto avverbialm. vale Col capo chinato. Lat. demisso capite. Gr. ταπεινῶς.
Esempio: Fir. As. 124. A capo basso tutti a casa se ne tornarono.
Esempio: Ar. Fur. 1. 40. Pensoso più d'un ora a capo basso Stette, signore, il cavalier dolente.

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