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Volume 1 - Dizionario 4° Ed.
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381) Dizion.4° Ed. .
A CAPO CHINO
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vol.1 pag.22

A CAPO CHINO.
Definiz: Posto avverbialm. vale Col capo allo 'ngiù. Lat. in caput praeceps.
Esempio: Ar. Fur. 6. 4. E fu pur ver, che dal sasso marino Gittarsi in mar lo vide a capo chino.
Esempio: E Ar. Fur. 24. 63. Ora la caccia 'n terra a capo chino.
Definiz: §. Per lo stesso che A capo basso. Lat. demisso capite. Gr. κάτω.
Esempio: Ar. Fur. 23. 52. E 'l cavalier di Scozia a capo chino Ne vien legato in su un picciol ronzino.
Esempio: E Ar. Fur. 33. 71. La donna, perchè ancor più a capo chino Vadano, e non sian così arroganti, Fa lor sapere ec.

382) Dizion.4° Ed. .
A CAPO 'NGIŲ
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vol.1 pag.22

A CAPO 'NGIÙ.
Definiz: Posto avverbialm. A capo all'ingiù.
Esempio: Ar. Fur. 5. 59. Lo vidi a capo 'ngiù sotto acqua andare.
Esempio: E Ar. Fur. 35. 48. Indi sul ponte a capo 'ngiù lo stese.

383) Dizion.4° Ed. .
A CAPO NUDO
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vol.1 pag.22

A CAPO NUDO.
Definiz: Posto avverbialm. vale Col capo scoperto. Lat. aperto capite.
Esempio: Ar. Fur. 12. 43. Ti pensi a capo nudo esser bastante Fare ad Orlando quel, che in Aspramonte ec.

384) Dizion.4° Ed. .
A CAPO SALVO
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vol.1 pag.22

A CAPO SALVO.
Definiz: Posto avverbialm. Lat. cum pacto subrogandi, salvis pecoribus.
Esempio: Tratt. pecc. mort. Danno lor bestie a soccio, a capo salvo, siccome sieno di ferro, cioè s'elli ne muore neuna, quello, che le tiene, sì ne metterà una in quello scambio altresì buona.

385) Dizion.4° Ed. .
A CAPRICCIO
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vol.1 pag.22

A CAPRICCIO.
Definiz: Posto avverbialm. vale Di sua testa, Di sua 'nvenzione. Lat. ad libidinem.
Esempio: Alleg. 154. Ed io senza un briciol di sale nelle mie cose, ed a capriccio scrivo.

386) Dizion.4° Ed. .
A CARRA, e A CARRI
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vol.1 pag.22

A CARRA, e A CARRI.
Definiz: Posti avverbialm. vagliono In quantità. Lat. exuberanter. Gr. ἄδην.
Esempio: Bern. Orl. 2. 4. 75. Ma pur al fin di vincer si conforta, Se nascessero a some, a balle, a carra.

387) Dizion.4° Ed. .
A CASACCIO
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vol.1 pag.22

A CASACCIO.
Definiz: Posto avverbialm. vale A caso. Lat. casu. Gr. εἰκῇ.
Definiz: §. I. Per Inconsideratamente.
Esempio: Varch. Ercol. 94. Favellare a caso, o a casaccio, o a fata, o al bacchio, ec. è non pensare a quello, che si favella.
Definiz: §. II. Uomo, o simili, a casaccio, vale Inconsiderato. Lat. imprudens, inconsultus. Gr. ἀνοήτος.
Esempio: Fir. lett. donn. Prat. 336. Pur nondimeno per non parere un uomo così a casaccio.
Esempio: Capr. Bott. E nientedimanco era un certo uomo a casaccio, e fantastico.

388) Dizion.4° Ed. .
A CASO
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vol.1 pag.22

A CASO.
Definiz: Posto avverbialm. Accidentalmente, Casualmente, Com'ella viene. Lat. temerè, fortè, casu. Gr. ἀβούλως.
Esempio: Fiamm. 2. 3. Poi egli, ed io, siccome a caso venne, essendo il tempo per pioggia, e per freddo noioso ec. insieme dimoravamo.
Esempio: Petr. son. 292. Non a caso è virtute, anzi è bell'arte.
Definiz: §. I. Per Inconsideratamente, Impensatamente. Lat. inconsultò, imprudenter, temerè. Gr. ἀπρονοήτως.
Esempio: Sen. ben. Varch. 1. 14. Le cose date a caso, e inconsideratamente, non possono piacere a persona.
Definiz: §. II. Uomo ec. a caso, Vale Uomo ec. inconsiderato.

389) Dizion.4° Ed. .
A CATAFASCIO
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vol.1 pag.22

A CATAFASCIO.
Definiz: Posto avverbialm. Senza ordine, Alla peggio. Lat. temerè.
Esempio: Pataff. 5. Faccia di voi ghirlande a catafascio.
Esempio: Matt. Franz. rim. burl. Io non fu' mai, nè son di gloria vago, E vivo a caso, e scrivo a catafascio.

390) Dizion.4° Ed. .
A CAVALCIONI, e A CAVALCIONE
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vol.1 pag.22

A CAVALCIONI, e A CAVALCIONE.
Definiz: Posti avverbialm. co' verbi Stare, Porre, o simili, vagliono Star ec. sopra qualsivoglia cosa con una gamba da una banda, e una dall'altra. Lat. diductis cruribus insidere.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 25. Lo fece salire su la botte a cavalcioni.
Esempio: Bocc. nov. 85. 19. E salígli addosso a cavalcione.
Definiz: §. E figuratam.
Esempio: Malm. 3. 5. Un par d'occhiali affumicati, e rotti, I quali sopra il naso a petonciano Colla sua flemma pose a cavalcioni.

391) Dizion.4° Ed. .
A CAVALIERE
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vol.1 pag.22

A CAVALIERE.
Definiz: Posto avverbialm.
v. CAVALIERE §. XIV.
392) Dizion.4° Ed. .
A CAVALLO
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vol.1 pag.22

A CAVALLO.
Definiz: Posto avverbialm. vale lo stesso, che A cavalcioni.
Esempio: Bern. rim. Dove fu Bacco in su i tigri a cavallo.
Definiz: §. I. Essere a cavallo, Stare a cavallo, Andare, o simili, a cavallo, vale Cavalcare. Lat. equitare.
Esempio: Red. lett. 2. 74. Io non ho preteso nè che vada a cavallo, nè ec.
Definiz: §. II. Per similit.
Esempio: Bocc. nov. 51. tit. Un cavaliere dice a madonna Oretta di portarla con una novella a cavallo.
Definiz: §. III. E per metaf. d'ogni altra cosa, che s'accavalci.
Esempio: Bocc. nov. 14. 9. Venutagli alle mani una tavola, a quella s'appiccò ec. e a cavallo a quella ec. si sostenne.
Definiz: §. IV. Gente a cavallo, vale Soldatesca a cavallo, Cavalieri. Lat. equites.
Esempio: G. V. 4. 30. 2. E mandóvvi il comun di Firenze gente d'arme a piedi, e a cavallo.
Definiz: §. V. Essere a cavallo, dicesi anche degli uccelli di rapina, quando hanno presa la preda, e tengonla fra gli artigli.
Definiz: §. VI. E per metaf. dicesi di chi sia al disopra, e con vantaggio di checchè sia.
Esempio: Cron. Morell. 309. Adornò, e riscaldò sì questo fatto, ch'a noi parve essere a cavallo.
Definiz: §. VII. Essere a cavallo del fosso, dicesi dell'Esser pronto a più partiti.
Definiz: §. VIII. Fare il latino a cavallo,
v. FARE.
393) Dizion.4° Ed. .
A CAVALLUCCIO
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vol.1 pag.22

A CAVALLUCCIO.
Definiz: Posto avverbialm. col verbo Portare, o simili, vale Portare altrui sulle spalle con una gamba di quà, e una di là dal collo.
Esempio: Sen. ben. Varch. 3. 36. Gli portarono a cavalluccio sopra le spalle.

394) Dizion.4° Ed. .
A CAUTELA
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vol.1 pag.22

A CAUTELA.
Definiz: Posto avverbialm. vale Per sicurezza, A bene essere Lat. cautè.
Esempio: Maestruzz. 2. 43. Facciasi assolvere a cautela.

395) Dizion.4° Ed. .
ACAZIA
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vol.1 pag.22

ACAZIA.
Definiz: Lo stesso, che Acacia. Lat. acacia. Gr. ἀκακία.
Esempio: M. Aldobr. Se voi gli volete far neri, prendete acazia, e scorze di noci verdi.

396) Dizion.4° Ed. .
ACCA
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vol.1 pag.22

ACCA.
Definiz: Dicesi quel Carattere, che si pone nella scrittura, a effetto o di far pronunziare la lettera prossima, se è vocale, con maggior forza, o se sia consonante, mutarla di suono. E perchè questo carattere non è segno appo i Toscani d'alcuno suono proprio, e così di per se nulla importa, si prende in signific. di Niente, o di Piccolissima cosa.
Esempio: Alleg. 222. Voi non mi negherete ec. un zero, o un acca.
Esempio: Segr. Fior. Mandr. 2. 3. Io ne so ragionare, che ho cacate le curatelle per imparar due acca.

397) Dizion.4° Ed. .
ACCADEMIA
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vol.1 pag.22-23

ACCADEMIA.
Definiz: Setta di filosofi.
Esempio: Amm. ant. 9. 6. 8. A me è sempre piaciuto l'uso de' filosofi peripatetici, e di quelli d'accademia.
Definiz: §. I. Accademia dicevasi anche il luogo dove s'adunavano. Lat. academia. Gr. ἀκαδεμία ἀκαδημία.
Esempio: Sen. ben. Varch. 6. 11. Io mandai ec. duoi ragazzi all'accademia a cercare, e chiamare Platone.
Definiz: §. II. Oggi per Adunanza d'uomini studiosi.
Esempio: Segn. stor. 10. 271. Nella città fu altresì autore di farvi un'accademia.
Esempio: Red. annot. Ditir. 16. Dante stampato in Firenze dall'accademia della crusca.
Definiz: §. III. E per lo luogo stesso, dove s'adunano.
Definiz: §. IV. E talora vale Studio pubblico, Università. Lat. lyceum.
Esempio: Tac. Dav. Perd. eloq. 408. Così ora dalle accademie, e dalle scene ti richiamo a' giudizj, ed alle cause.

398) Dizion.4° Ed. .
ACCADEMICO
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vol.1 pag.23

ACCADEMICO.
Definiz: Sust. D'alcuna accademia. Lat. academicus.
Esempio: Sagg. nat. esp. 34. Sulle quali credettero alcuni de' nostri accademici poter fondare argumento ec.

399) Dizion.4° Ed. .
ACCADEMICO
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vol.1 pag.23

ACCADEMICO.
Definiz: Add. D'accademia. Lat. academicus.
Esempio: Tac. Dav. Perd. eloq. 419. Ciò, che io ho d'eloquenza, l'ho ec. da' passeggi accademici.

400) Dizion.4° Ed. .
ACCADERE
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vol.1 pag.23

ACCADERE.
Definiz: Avvenire, Addivenire, Succedere, Occorrere, Intervenire. Lat. accidere, evenire, contingere. Gr. συμβαίνειν, τυγχάνειν.
Esempio: Bocc. nov. 51. 4. Egli pessimamente, secondo le qualità delle persone, e gli atti, che accadevano, proffereva.
Esempio: Guitt. lett. Come accade a' buoni, così, fratello, mi pare, che accaggia a' cattivi.
Esempio: Fir. As. Io gli rispuosi ad ogni cosa, quanto egli accadeva.
Definiz: §. E in signific. neutr. pass. per Convenire. Lat. decere.
Esempio: Liv. M. Più contamente s'adornava, che non s'accadeva a religiosa.

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