Pagina d'entrata della Lessicografia della Crusca in rete


Vai direttamente a:

  1. Contenuti
  2. Menù di navigazione
  3. Dimensione dei caratteri

Volume 1 - Dizionario 4° Ed.
numero di voci per pagina:
341) Dizion.4° Ed. .
A BRUNO
Apri Voce completa

vol.1 pag.20

A BRUNO.
Definiz: Posto avverbialm. co' verbi vestire, o simile, vale Usar quella vesta, che s'usa per onoranza de' morti. Lat. veste lugubri. Gr. πενθίμῳ.
Esempio: Petr. canz. 5. 7. Tutte vestite a brun le donne Perse.

342) Dizion.4° Ed. .
ABRUOTINA
Apri Voce completa

vol.1 pag.20

ABRUOTINA.
v. ABRUOTINO.
343) Dizion.4° Ed. .
ABRUOTINO, e ABRUOTINA
Apri Voce completa

vol.1 pag.20

ABRUOTINO, e ABRUOTINA.
Definiz: Erba medicinale, della quale vedi Dioscoride. Lat. abrotanum.
Esempio: Cr. 6. 11. 1. L'abruotina è erba calda, e umida in primo grado, e sottigliativa, e apritiva molto.
Esempio: Pallad. Se questo non s'abbia, sospendasi la verga dell'abruotino.

344) Dizion.4° Ed. .
ABSENZIA, e ABSENZA
Apri Voce completa

vol.1 pag.20

ABSENZIA, e ABSENZA.
Definiz: V. L. Lontananza. Lat. absentia. Gr. ἀπουσία.
Esempio: Bemb. lett. In questo mezzo non ti maravigliare dell'absenzia mia.
Esempio: Cas. lett. 89. Ordinate che vi sia trovato una casa in absenza.
Esempio: Ar. Fur. 28. 16. Che nè tempo, nè absenzia mai dar crollo Potrà a quella memoria salda, e forte.

345) Dizion.4° Ed. .
A BULINO
Apri Voce completa

vol.1 pag.20

A BULINO.
Definiz: Posto avverbialm. vale Lavorato col bulino.
Esempio: Sagg. nat. esp. 169. Com'un cristallo intagliato a bulino.

346) Dizion.4° Ed. .
A BUONA FEDE
Apri Voce completa

vol.1 pag.20

A BUONA FEDE.
Definiz: Bonariamente. Alla buona.
Esempio: Buon. Fier. 1. 3. 4. Son ita a buona fede: aiunt, aio.

347) Dizion.4° Ed. .
A BUONA MISURA
Apri Voce completa

vol.1 pag.20

A BUONA MISURA.
Definiz: Posto avverbialm. vale Soprabbondantemente, A misura colma. Lat. affluenter, redundanter.
Esempio: Pass. 234. Iddio renderà abundantemente, a buona misura, tormento, e pena a coloro, che fanno la superbia, cioè ch'adoperano con superbia.

348) Dizion.4° Ed. .
A BUON CONCIO
Apri Voce completa

vol.1 pag.20

A BUON CONCIO.
Definiz: Posto avverbialm. Con buona pace, D'amore e d'accordo, Senza danno. Lat. concorditer, impunè.
Esempio: Bocc. nov. 44. 12. Se egli vorrà a buon concio da me partire, egli converrà, che primieramente la sposi.

349) Dizion.4° Ed. .
A BUON CONTO
Apri Voce completa

vol.1 pag.20

A BUON CONTO.
Definiz: Posto avverbialm. dicesi allora, che si dà, o si riceve alcuna somma, per aggiustarsene nel saldo del conto.
Esempio: Salv. Spin. 33. Egli avrà pure avuto a buon conto.
Definiz: §. E figuratamente.
Esempio: Bern. Orl. 2. 10. 11. Menò il Gigante a buon conto prigioni Color ec.

350) Dizion.4° Ed. .
A BUONISSIMO MERCATO
Apri Voce completa

vol.1 pag.20

A BUONISSIMO MERCATO.
Definiz: Superl. di A buon mercato. Lat. vilissimo pretio.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. A buonissimo mercato vendono le anime al Demonio compratore.

351) Dizion.4° Ed. .
A BUON MERCATO
Apri Voce completa

vol.1 pag.20

A BUON MERCATO.
Definiz: Posto avverbialm. vale Per poco prezzo, rispetto alla giusta valuta. Lat. vili, exiguo pretio. Gr. εὐώνως.
Esempio: M. V. 1. 28. Per quel pregio, che 'l Re di Francia volle a buon mercato.
Esempio: Sen. ben. Varch. 6. 37. Per avventura non disiderò egli di vendere a molti, ma di vendere caro, e comprare a buon mercato.
Esempio: Alleg. 80. Sì 'l Popol si vedeva addolorato, Che vorrebbe le mele a buon mercato.

352) Dizion.4° Ed. .
A BUONO A BUONO
Apri Voce completa

vol.1 pag.20

A BUONO A BUONO.
Definiz: Buonamente. Senza soperchiería. Lat. bona fide, ex aequo.

353) Dizion.4° Ed. .
A BUONO
Apri Voce completa

vol.1 pag.20

A BUONO.
Definiz: Andare a buono. Si dice degli uccelli di caccia quando vanno a dirittura a investir l'animale. Al contrario si dice Villeggiare quando vanno a spasso per l'aria girando, quasi veleggiare.

354) Dizion.4° Ed. .
A BUON'ORA
Apri Voce completa

vol.1 pag.20

A BUON'ORA.
Definiz: Posto avverbialm. vale Nel primo principio di qualsivoglia tempo, o stagione; Per tempo. Lat. tempestivè, tempori
Esempio: Bocc. nov. 78. 7. Io ho altresì a parlar seco d'un mio fatto, sì che egli mi vi conviene pur essere a buon'ora.
Esempio: E Bocc. nov. 7. 8. Pensò di poter essere movendosi la mattina a buon'ora.
Esempio: E Bocc. g. 6. f. 13. Al palagio giunse ad assai buon'ora, ad ora di mangiare.
Esempio: Alleg. 131. Perchè, sì come al cortigian perfetto, Bisogna esser in piè sempre a buon'ora.

355) Dizion.4° Ed. .
A BUON'OTTA
Apri Voce completa

vol.1 pag.20-21

A BUON'OTTA.
Definiz: A buon'ora.
Esempio: Sen. ben. Varch. 3. 8. Era meglio per me, che me lo negasse a buon'otta
Esempio: Fir. Trin. E tornate l'hanno in terreno a buon'otta.
Definiz: §. Per ironía.
Esempio: Pass. 16. Or v'avvedete a buon'otta, amatori delle cose vane, e non perdete più tempo.
Esempio: Bocc. nov. 85. 11. A buon'otta l'avrebber saputo far questi giovani di tromba marina.

356) Dizion.4° Ed. .
ABUSARE
Apri Voce completa

vol.1 pag.21

ABUSARE.
Definiz: Servirsi della cosa fuor del buon uso, o Usare alcuna cosa male, o inconvenientemente; e si adopra per lo più in signific. neutr. pass. Lat. abuti. Gr. καταχρήσασθαι.
Esempio: Segn. Mann. Sett. 15. 3. Alcuni sono tanto lontani da sì pio senso, che anzi si abusano di questo detto di Cristo.

357) Dizion.4° Ed. .
ABUSATORE
Apri Voce completa

vol.1 pag.21

ABUSATORE.
Definiz: Verbal. masc. Che abusa, Che si abusa.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. Si fece per superbia abusatore della divina misericordia.

358) Dizion.4° Ed. .
ABUSAZIONE
Apri Voce completa

vol.1 pag.21

ABUSAZIONE.
Definiz: Abusione. Lat. abusus. Gr. κατάχρησις.
Esempio: Libr. cur. malatt. Vivono con assidua abusazione delle buone medicine.

359) Dizion.4° Ed. .
ABUSIONE
Apri Voce completa

vol.1 pag.21

ABUSIONE.
Definiz: V. L. L'abusare, Mal uso. Lat. abusus.
Esempio: Cavalc. med. cuor. Onde Agostino scrivendo delle abusioni del mondo, fra l'altre pene ec.
Esempio: Tratt. gov. fam. Posto che la trista usanza, o abusione faccia il contrario.

360) Dizion.4° Ed. .
ABUSIVAMENTE
Apri Voce completa

vol.1 pag.21

ABUSIVAMENTE.
Definiz: Avverb. Con abusione. Lat. abusivè. Gr. καταχριστικῶς καταχρηστικῶς.
Definiz: §. Per Ingiustamente, Falsamente.
Esempio: G. V. 10. 70. 3. Il qual si faceva abusivamente dire Papa Giovanni XXII.
Esempio: E G. V. cap. 71. 1. Abusivamente si fa dire Imperadore.
Esempio: But. Inf. 3. Non che propriamente si chiami città, ma abusivamente.

Ricerca sui Vocabolari degli Accademici della Crusca
<Preced. 1-10 11 12 13 14 15 16 17 PAG 18 19 20 21-30 Success.>
vai a pag. di 619
Voci da 341 a 360 di 12361

2000-2004 ACCADEMIA DELLA CRUSCA è vietato riprodurre senza autorizzazione testi e immagini

Valid XHTML 1.1! Valid CSS! Level AA conformance icon, W3C-WAI Web Content Accessibility Guidelines 1.0