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FARE
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vol.2 pag.348-403


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Esempio: Dant. Inf. 9. Di rado Incontra, mi rispose, che di nui Faccia il cammino alcun, pel quale i' vado.
Esempio: Fr. Iac. T. 5. 15. 2. E 'l gran Signor da te è pellegrino, Fatto ha 'l cammino Per te molto amaro.
Definiz: FARE CANZONE. Cantare, compor canzoni.
Esempio: Fr. Iac. T. 5. 12. 4. Dipoi quando sottilmente Viene la santa unzione, Tutte sensora gaudente Fanno sua dolce canzone.
Definiz: §. Per Proverbiare. Lat. conviciari. Gr. κωμῳδεῖν.
Esempio: Fr. Iac. T. 5. 3. 13. Fassene poi canzone Della sua gran pazzía.
Definiz: FARE CAPACE. Capacitare. Lat. satisfacere. Gr. πληροφορεῖν.
Esempio: Fir. As. 192. Avevalo fatto capace, che egli finalmente svegliasse l'addormentate braccia per la continua pigrizia, con qualche egregia fatica a migliore opera.
Esempio: Cas. lett. 39. Almeno mi faccia grazia di far capace il prefato oratore.
Definiz: FARE CAPITALE, o IL CAPITALE. Vale Pensar di valersi di alcuna cosa, Farne assegnamento, Fondarvisi.
Esempio: Cecch. Dot. 2. 4. Sicchè delle Doti non si può fare il capitale, Che voi pensate.
Esempio: E Cecch. Dot. 2. 5. Ed è venuto Da lui a farmi quest'offerta. G. Ell'è Da farne capitale.
Esempio: Tac. Dav. ann. 10. 138. Di questo dire ella non fe capitale, non per amor del marito, ma perchè Silio montato in sella non la spregiasse.
Esempio: Alleg. 104. Io fo, signor dottor, gran capitale In verità de'vostri avvertimenti.
Esempio: Varch. Ercol. 84. Far capitale delle parole d'alcuno è crederli ciò, che promette, e avere animo ne' suoi bisogni di servirsene.
Esempio: Red. lett. 1. 55. Di queste due ultime considerazioni mi sentirei molto inclinato a farne gran capitale.
Definiz: FARE CAPO. Costituir superiore. Lat. caput creare, praeficere. Gr. ἐφιστάναι.
Definiz: §. I. Far capo, parlandosi di strade, di fiumi, ec. Sboccare. Lat. effluere, se exonerare.
Esempio: G. V. 9. 258. 1. La detta torre fece rovinare poi il fiume Arno per un diluvio, dove fa capo il muro, che chiude il sesto d'oltrarno.
Esempio: Buon. Fier. 1. 1. 1. A quella (porta) della fertile campagna Più vie fan capo.
Definiz: §. II. Fare capo, parlandosi di posteme, o simili, vale Aprirsi, o Cominciare a generar putredine. Lat. caput facere, suppurare. Gr. ἐμπυοῦσθαι.
Esempio: Vit. S. Ant. Una nascenza, la quale dopo aver fatto capo infistolíe.
Esempio: Buon. Fier. 4. 5. 15. Ma urtata di quà, Riurtata di là ridotto ha in fuori In sul far della luna il mal già preso, E vuol far capo.
Definiz: §. III. Fare capo a uno, Andare a lui per aiuto, o consiglio. Lat. ad aliquem confugere.
Esempio: G. V. 6. 79. 2. I frati, ec. vennero a Firenze con lettere, e suggello de' detti, e fecer capo agli anziani del popolo.
Esempio: E G. V. num. 7. Guidava tutta la città, e tutta parte Ghibellina faceano capo a lui.
Esempio: Cas. lett. 80. Farai adunque capo alla magnifica Madonna Cammilla.
Definiz: §. IV. Fare capo in un luogo, vale Quivi adunarsi. Lat. convenire. Gr. συνελθεῖν.
Esempio: G. V. 6. 34. 5. Parte de' Pigli erano Ghibellini, e faceano capo in san Brancazio.
Esempio: E G. V. 12. 25. 2. Feciono molta guerra a' Pisani, faccendo capo in Pietrasanta.
Definiz: §. V. Fare capo grosso, Fare ragunanza, o massa di tutto l'esercito.
Esempio: G. V. 12. 103. 1. Incontanente feciono capo grosso di Capova.
Definiz: §. VI. Fare capo, e Fare il capo, Incaponire. Lat. obdurescere.
Esempio: Cecch. Stiav. 3. 1. O lascia dire, gracchiare, e far capo Al mio Alfonso.
Definiz: §. VII. Fare a capo a niscondere. Giucare a un giuoco fanciullesco così detto.
Esempio: Alleg. 89. Ch'a voi non piacque mai per quel, ch'e' si vede, il fare a capo a niscondere.
Definiz: §. VIII. Fare da capo, o Farsi da capo, Cominciar dal principio, Cominciar di nuovo. Lat. ab ovo incipere, rem ab initio repetere.
Esempio: Amm. ant. 9. 8. 24. Siccome quando cerchiamo alcuno verso del salmo, noi ci facciamo da capo.
Definiz: §. IX. Fare di suo capo, Operare secondo il proprio volere, contra, o senza l'altrui consiglio. Lat. suo marte aliquid facere, suo consilio rem gerere. Gr. αὐτογνωμόνως πράττειν.
Esempio: Vit. Plut. Ma questa cosa Dimitrio non la fece di suo capo, ma iscrisselo innanzi al suo padre, e il suo padre gli diede la licenzia.
Esempio: Alleg. 76. Non sappiendo far di suo capo la minima cosa del mondo.
Definiz: FARE CAPOLINO. Affacciarsi di soppiatto, Guardar di soppiatto. Lat. furtim prospicere.
Esempio: Malm. 1. 7. Quando Marte dal ciel fa capolino.
Esempio: Buon. Fier. 1. 2. 4. Sta' ch'io n'ho vedut'uno Far capolino, e porgerci l'orecchio.
Definiz: FARE CAPPELLACCIO.
Esempio: Varch. Ercol. 70. Far cappellaccio, che cosa è? V. I fanciulli quando vogliono girare la trottola, ed ella percuotendo in terra ec. col legnaccio, e di costato non gira, si dicono aver fatto cappellaccio ec. ma questo significato è fuori della materia nostra; però diremo, che fare un cappellaccio, ovvero cappello ec. ad alcuno è dargli una buona canata.
Definiz: FARE CARESTÍA, o A CARESTÍA. Adoperar con riservo, o a miccino. Lat. parcum esse, parcè agere. Gr. φείδεσθαι, φειδομένως πράττειν.
Esempio: Cant. Carn. 293. Nel parlar tuttavia Del ver fa carestía.
Definiz: §. Far carestía, Indur mancanza. Lat. caritatem invehere.
Definiz: FARE CAREZZA, o LE CAREZZE. Carezzare. Lat. blanditias facere, blandiri. Gr. αἰκάλλειν.
Esempio: Bocc. nov. 17. 30. Prestamente un capestro da lui perciò portato, faccendo vista di far carezze a Ciuriaci, gli gittò alla gola.
Esempio: E Bocc. nov. 78. 9. E quando ella venuta fu, il Zeppa, faccendole le carezze grandi, quella seco ne menò in camera.
Esempio: Franc. Barb. 39. 21. E assai men, quand'ello Occorre, ch'alle donne fai carezza.
Definiz: FARE CARITÀ, o LA CARITÀ. Esercitare atti di carità, limosine, o simili. Lat. *eleemosynam facere, stipem erogare. Gr. ἐλεημοσύνην ποιεῖν.
Esempio: Gr. S. Gir. 3. Maggiore carità non può fare uomo, che dare la sua anima per lo suo amico.
Esempio: Morg. 18. 139. E carità, limosine, o digiuno, O orazion non creder, ch'io ne faccia.
Esempio: Cant. Carn. 154. Fateci, donne, la carità vostra.
Esempio: Buon. Fier. 2. 4. 29. Fate, donne dabbene, Fate la carità.
Definiz: §. Far carità, Mangiare insieme.
Esempio: Morg. 21. 105. Orlando si posò quivi la notte, E fece carità di quel, che v'era, Il me' ch'e' può co' romiti la sera.
Esempio: Malm. 5. 68. Così fan carità di più rigaglie Oltre ad un'oca grassa arciraggiunta.
Definiz: FARE CARNE. Ammazzare, Predare. Lat. stragem edere, facere sanguinem, Liv.
Esempio: Tac. Dav. stor. 3. 327. I soldati attendevano a far carne, e il popolo bottino.
Esempio: Fir. As. 66. Mi venne veduto quel niquitoso giovane colla spada ignuda per ogni parte far carne.
Esempio: Morg. 23. 22. Ovver com'il lion, che vuol far carne.
Esempio: E disc. an. 46. Un dì, ch'ella (l'aquila) era ita a far carne, vi volò dentro.
Definiz: §. Farsi carne, per l'Incarnarsi del Verbo Divino. Lat. *incarnari. Gr. σάρκα γενέσθαι.
Esempio: Dant. Par. 23. Quivi è la rosa, in che il verbo Divino Carne si fece.
Esempio: But. Carne si fece, cioè prese carne umana.
Definiz: FARE CARNOVALE, CARNESCIALE, o CARNASCIALE. Rallegrarsi nel tempo del carnovale, Passare allegramente il tempo del carnovale. Lat. bacchanalia celebrare, bacchanales dies traducere. Gr. ἄγειν διονύσια.
Esempio: Cecch. Inc. 5. 9. Con chi farò carnovale, e quaresima N'un tempo stesso.
Esempio: Cant. Carn. 6. Noi vogliam far carnesciale.
Esempio: E Cant. Carnasc. 44. Per certo egli è gran male Non far quando si debbia il carnesciale.
Definiz: FARE CAROVANA. Unirsi, o Andar di conserva le navi in viaggio di mare. Lat. simul navigare. Gr. συμπλεῖν.
Definiz: §. Far le carovane, vale anche Fare il servizio marittimo, a che sono obbligati i cavalieri dalla lor religione.
Definiz: FARE CARRIERA, o LA CARRIERA. Correre. Lat. expatiari, currere. Gr. παρεκβαίνειν, ἀποπλανᾶσθαι.
Esempio: Bern. Orl. 1. 14. 7. E non rompeva l'erba tenerina, Tanto dolce faceva la carriera.
Definiz: §. Fare una carriera, figuratam. si dice del Fare cosa mal consigliata, o un errore inconsideratamente. Lat. inconsultò agere, errare, aberrare. Gr. ἁμαρτεῖν.
Definiz: FARE CARTA. Distendere scrittura d'obbligazione. Lat. instrumentum conficere.
Esempio: M. V. 3. 73. Carta ne fece ser Piero di ser Grifo notaio delle Riformagioni.
Esempio: Zibald. Andr. Di tutte queste cose fecero carta ser Iacopo, e ser Michele.
Definiz: §. I. Per Obbligarsi. Lat. scripto fidem suam obligare.
Esempio: Franc. Sacch. Op. div. Quegli, ch'è in prigione, non può far carta, nè a sua cautela, nè che vaglia.
Esempio: Lab. 193. E io ti dovessi far carta di ciò, che tu vedessi, come io nol credo.
Esempio: Cron. Morell. 329. Ci vendè Pisa, e 'l contado, con ogni ragione, che vi avea messer Gabbriello, e messer Bucicaldo, e di questo ci facea le carte piene a nostro senno, e davaci la cittadella.
continua...
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