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Dizion.4° Ed. .
omografo. 2
FARE
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vol.2 pag.348-403
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Omografo 1
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Esempio: | Dav. Colt. 154. Chi lo vuol buono (il vino) ponga vigne nel monte, e
nel sasso. Ma perchè egli è poco, a' contadini del poggio rincresce il lavorarle bene, e tirano loro il collo, però
bisogna farle a sua mano. |
Esempio: | Bern. rim. 42. Fannogli anche a lor mano i cittadini (parla
de'cardi.) |
Definiz: | FARE AMBASCIATA, o L'AMBASCIATA. Esporre ambasciata. Lat. legationis
officium implere, nuntium afferre, nuntiare. Gr.
πρεσβεύειν πρός
τινα. |
Esempio: | Bocc. nov. 19. 20. Date le lettere, e fatta l'ambasciata, fu dalla donna con gran
festa ricevuto. |
Esempio: | E Bocc. nov. 23. 7. Gli uomini fanno alcuna volta
l'ambasciate, che le risposte seguitan cattive. |
Esempio: | E Bocc. nov. 72. 14. Quivi, posto giù il mortaio, fece
l'ambasciata. |
Definiz: | FARE A MICCINO. Consumare a poco per volta, Usar rispiarmo. Lat. parce
uti. |
Esempio: | Alleg. 111. Senzachè quì fra noi Del buon si debbe far sempre a
miccino. |
v. FARE AMISTÀ.
Definiz: | FARE AMICO. Far divenir amico. Lat. amicum facere. |
Esempio: | Petr. canz. 20. 2. Non mia, ma di pietà la faccia amica. |
Definiz: | §. I. Fare l'amico, o dell'amico, vale Mostrarsi amico. Lat. amicum agere,
amicum simulare, amici personam induere. Gr. φιλίαν
προσποιεῖσθαι. |
Definiz: | §. II. Fare uno amico, e Farsi un amico, vagliono Renderselo amico, Acquistare un
amico. Lat. amicum reddere, sibi conciliare, amicum adsciscere. Gr.
φιλιοῦν. |
Definiz: | §. III. Farsi amico, Divenire amico. |
Esempio: | Dant. Par. 12. Illuminato, e Agostin son quici, Che fur de' primi scalzi
poverelli, Che nel capestro a Dio si fero amici. |
Definiz: | FARE AMISTÀ, o AMICIZIA. Contrarre amicizia. Lat. inire
amicitiam. |
Esempio: | Bocc. nov. 20. 9. Con lui s'accontò, e fece in poca d'ora una gran dimestichezza,
e amistà. |
Esempio: | Ar. Len. 1. 1. Fare amicizia M'ha fatto con la moglie di Pacifico, La Lena,
questa, che quì allato ci abita. |
Definiz: | FARE AMMENDA, o L'AMMENDA, o EMENDA. Risarcire il danno. Lat. damnum
reficere, mulctam solvere. Gr. ἀποτιννύειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 7. 13. Si vergognò, e vago di fare l'ammenda, in molte maniere
s'ingegnò d'onorarlo. |
Esempio: | G. V. 8. 4. 1. Mandógli dicendo, che dovesse far fare l'ammenda alla sua gente, e
venisse a fare omaggio. |
Esempio: | Dant. Inf. 27. I' fui uom d'arme, e poi fu' cordigliero, Credendomi sì cinto fare
ammenda. |
Esempio: | Nov. ant. 80. 2. Mandiamo a' Greci, che ci facciano l'ammenda. |
Esempio: | Tass. Ger. 18. 1. Or vengo a' tuoi richiami, ed ogni emenda Son pronto a far, che
grato a te mi renda. |
Definiz: | FARE A MODO. Operar in guisa, o a similitudine. Lat. more, ad instar
agere. Gr. κατὰ
τρόπον. |
Esempio: | G. V. 6. 83. 5. Che fece a modo, e guisa del buon Cammillo di
Roma. |
Definiz: | §. I. Fare a modo suo, o d'altri, Operare secondo la propria, o l'altrui volontà. Lat.
suae, vel alienae voluntati obsecundare. |
Esempio: | Segn. Pred. 2. 6. Fa, a nostro modo, contentati di tacere. |
Definiz: | §. II. Fare a modo, assolutamente detto, vale Operare in modo conveniente. Lat. concinnè
agere. Gr. κατὰ
τρόπον
ποιεῖν. |
Definiz: | §. IV. Chi fa a suo modo, non gli duole il capo; proverbio, che esprime, che Chi opera secondo la sua
propria volontà, ne trae satisfazione. |
Definiz: | FARE ANDARE AL PALIO CHECCHESSIA. Operar, che si scuopra alcuna cosa, Esser cagione, che se ne
faccia processo. Lat. occultum crimen evulgare. Gr. αἰτίαν
ἀποκεκρυμμένην
διαφημίζειν. |
Esempio: | Cecch. Inc. 5. 1. Non vi dà 'l cuor di farla andare al palio? |
Definiz: | FARE ANDAR PER FILO. Costrignere ad accomodarsi all'altrui volontà . Lat. legem alicui imponere. Gr. νόμον
ἐπιτιθέναι. |
Esempio: | Cecch. Inc. 2. 5. Ch'i' stare' fresco (so dir) s'una sucida M'avesse a fare andar
per filo. |
v. ANIMA §. VIII.
Definiz: | FARE ANIMO. Rincuorare, Animare. Lat. animos facere,
incitare. |
Esempio: | Bemb. stor. 3. 30. Mentre egli faceva animo a' suoi, fu da una pallotta di ferro
trafitto. |
Definiz: | §. I. Fare buon animo, vale Incoraggirsi. Lat. bono animo
esse. |
Esempio: | Cecch. Mogl. 2. 2. I' vo' tirarmi In quà, ch'e' non mi vegga con voi, fate Buon
animo. |
Esempio: | Ar. Cass. 5. 2. Bisogna in somma, ch'io faccia un buon animo. |
Definiz: | §. II. Farsi animo, e Farsi di buon animo, vagliono Prendere animo. Lat.
fidere, bono animo esse. Gr. θαῤῥεῖν. |
Esempio: | Red. lett. 1. 392. A novella così rea, ed importuna non è mica allibbito il buon
Priore, ma fattosi animo, di giorno fra vespro, e nona, e di notte dalla campana in là corre di soppiatto,
ec. |
Definiz: | FARE A POSTA. Operare a bello studio, in pruova. Lat. consulto agere,
dedita opera facere. |
Esempio: | Cant. Carn. 154. Non di lungi dal bosco è un ricetto A posta fatto per questo
rispetto. |
Definiz: | FARE APPELLO. Appellare nel signific. del §. III. Lat. appellare. Gr. ἐκκαλεῖν. |
Esempio: | G. V. 7. 85. 1. In questo tempo essendo lo Re Carlo con tutta sua baronía a corte
di Roma, e dinanzi a Papa Martino, e' suoi Cardinali, aveva fatto appello di tradigione contro a Piero
d'Araona. |
Esempio: | E G. V. 8. 62. 4. E per fare suo appello, fece in Parigi un
gran Concilio. |
Definiz: | FARE APPLAUSO. Applaudere, Applaudire. Lat. plausum facere, plausum
reddere, applaudere. |
Esempio: | Segn. Pred. 19. 5. E benchè paia, che col sembiante vi facciano grato applauso,
contuttociò nell'interno, or andate, dicono, ec. |
Definiz: | FARE A PROPOSITO. Tornar bene alla materia. Lat. decere,
convenire. |
Esempio: | Cecch. Stiav. 1. 2. Ma io ho pensato, ch'ella fa a proposito. |
Esempio: | Cas. lett. 58. Nè fa a proposito alcuno, ch'io m'intrighi in questo
donativo. |
Esempio: | Red. lett. 1. 15. Fanno ancora a questo proposito quell'altre parole del terzo pur
della metamorfosi. |
Definiz: | FARE ARGINE. Fare alzamento di terra posticcia sopra le rive de' fiumi per tenere l'acqua a segno;
Arginare. Lat. aggerem construere. Gr. τάφρον, ἢ
καράκωμα
κτίζειν. |
Esempio: | Viv. disc. Arn. 68. E fatto in quel luogo un argine insuperabile da ogni piena,
ec. |
Definiz: | §. Far argine, figuratam. vale Opporsi. Lat. obsistere. |
Definiz: | FARE ARGOMENTO. Argomentare. Lat. coniicere, coniecturam facere.
Gr. στοχάζεσθαι. |
Esempio: | Segn. Pred. 34. 13. E dalla gravità della pena sia rientrato in se stesso a fare
argomento della gravità della colpa. |
Esempio: | Alleg. 153. E di quà ne fo a me medesimo un argomento senza sale (quì in
sentimento equivoco di argomento per cristero.) |
Definiz: | §. Per Provvedere, Rimediare. |
Esempio: | G. V. 8. 75. 5. Ma i Lombardi, e i Toscani, come savi, e maestri di guerra feciono
un bello, e subito argomento al loro scampo. |
Definiz: | FARE ARMATA. Adunar navilj armati, Armar navilj. Lat. classem
instruere. Gr. ναυμαχίαν
κατασκευάζειν. |
Esempio: | G. V. 8. 14. 1. La state medesima avean fatta la maggiore, e più ricca armata in
mare sopra i Viniziani, che si facesse mai. |
Esempio: | E G. V. cap. 29. 1. Avendo lo Re Carlo fatta sua armata ec.
di quaranta galee. |
Definiz: | FARE A ROVESCIO. Operare a contrario. Lat. contrarium facere.
Gr. ἐναντία
πράττειν. |
Definiz: | FARE ARROSTO. Cucinare arrosto, Arrostire. Lat. assum facere,
assare. Gr. ὀπτᾶν. |
Esempio: | Cant. Carn. 65. Noi abbiam di tor disposto Lo stidion per nostra insegna, Che ci
par, che il fare arrosto Cosa sia nobile, e degna. |
Esempio: | E Cant. Carnasc. 206. Ma poco dura, che bisogna tosto Pensar
di fargli arrosto. |
Definiz: | §. Fare arrosti, e Fare un arrosto, vale Fare errori, Fare un errore. Lat.
in vitium incidere, offendere, errare. Gr. σφάλλεσθαι. |
Esempio: | Malm. 5. 22. Che Baconero, il qual è un avventato, Nel dar la palla all'altro di
nascosto, Senza guardarla prima, avea scambiato, E preso un granchio, e fatto un grande arrosto. |
Definiz: | FARE ARTE. Esercitare arte. Lat. artem exercere. Gr.
τέχνην
ἀσκεῖν. |
Esempio: | Cant. Carn. 6. Il far quest'arte è cosa da garzoni. |
Esempio: | E Cant. Carnasc. 76. E l'arte del pittore Con somma diligenza
noi facciano (non facciamo.) |
Definiz: | §. I. Per Usare artifizio. |
Esempio: | Dant. Par. 6. Faccian gli Ghibellin, faccian lor arte Sott'altro
segno. |
Definiz: | §. II. Fare arte checchessia, vale Farvi su bottega, maneggiandosi con industria a effetto di
guadagnarvi sopra. Lat. artem facere. |
Definiz: | §. III. Far l'arte, vale Fare incantesimi. |
Esempio: | Franc. Sacch. nov. 198. Una cosa farò, che io farò fare l'arte a uno mio amico,
se nulla mi volessi dire di chi fosse stato. |
Esempio: | Bocc. nov. 76. 17. A dirti il vero, noi ci abbiamo durata fatica in far
l'arte. | continua...
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