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FARE
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vol.2 pag.348-403


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Esempio: Amet. 38. I monti l'un dell'altro caricando Infino al ciel di quei facendo bica, S'appressarono a Giove minacciando.
Definiz: FARE BISOGNA, o LE BISOGNE. Vale Fare i fatti, o le faccende. Lat. res agere, in re occupari.
Esempio: G. V. 6. 76. 1. Non gli spacciava, nè udiva la loro richiesta per molte bisogne, ch'aveva a fare.
Esempio: Bocc. nov. 32. 24. Il buono uomo mosso a pietà, convenendogli andare a far sue bisogne, nel suo letto il mise.
Definiz: FARE BISOGNO, o DI BISOGNO. Abbisognare. Lat. opus esse. Gr. δεῖν.
Esempio: Cecch. Mogl. 1. 1. O quì è dove mi fa di bisogno L'opera tua.
Definiz: FARE BOCCA DA RIDERE ec. Dar segno di voler ridere. Lat. ridere, renidere. Gr. γελᾶν.
Esempio: Bocc. nov. 63. 7. La donna fece bocca da ridere, e disse.
Definiz: §. I. Far bocca stretta, vale Fare lezj. Lat. delicias facere. Gr. θρύπτεσθαι.
Definiz: §. II. Fare le bocche, vale Mostrar segno di dispregio.
Esempio: Buon. Fier. 1. 5. 8. Vedeste voi compagni, Che bel menar di gambe, E come rivoltandosi Indietro, ci facevan le castagne Coccandoci, e le bocche.
Definiz: FARE BOCCACCIA. Mostrar segno di dispiacenza. Lat. adducto ore stomachantis gestum imitari.
Definiz: FARE BOCCHINO. Modo di vezzeggiare. Lat. ore prominulo delicias facere.
Definiz: FARE BOCCHI.
v. BOCCHI.
Definiz: FARE BOCCONI. Dividere in bocconi. Lat. cibum frustillatim conscindere, in offellas partiri. Gr. μυστίλλειν, Omer.
Esempio: Fr. Iac. T. 4. 20. 11. Da ch'ei morto, i gran bocconi Si fan del tuo guadagnato.
Esempio: Cant. Carn. 205. Furon già da prelati Le pesche, e d'omaccioni, E sol certi attempati Ne facean gran bocconi (quì vale Mangiare con avidità.)
Definiz: FARE BOTO, o VOTO. Botare, Obbligarsi per voto. Lat. vovere, voto se obstringere. Gr. εὔχεσθαι.
Esempio: Bocc. nov. 72. 14. Fo boto a Cristo, che mi vien voglia di darti un gran sergozzone.
Esempio: Ovid. Pist. E tu le farai un altro boto, e non ti crederà, perchè ti conoscerà falsa.
Esempio: Bern. Orl. 1. 16. 28. Stata è cinque anni, dì, e notte armata, Perocchè fece boto infin in culla Mai non spogliarsi usbergo, piastra, e maglia.
Definiz: FARE BOTTEGA. Esercitar bottega, Esser bottegaio, Aprire, o Stare a bottega. Lat. officinae praesse, nundinari, palam vendere, institoriam exercere. Gr. δημοσίᾳ πολεῖν.
Esempio: Nov. ant. 1. 5. Questi fece bottega, e cominciò a legar sue pietre.
Definiz: §. Fare bottega di checchessia, vale Cercare di guadagnare con astuzia sopra checchessia.
Esempio: Alleg. 267. La dove magazzin fanno, e bottega De' palafreni lor certe fantacce.
Esempio: Varch. stor. 4. Ancorchè molti astutamente fingessero di credergli, e ne fecessero, come altrove s'è detto, bottega.
Esempio: Malm. 3. 12. O fa sopra all'infermo una bottega.
Esempio: E Malm. 10. 4. Ma voi, che di question fate bottega, Credendo immortalarvi, ec.
Definiz: FARE BRAVATE. Bravare. Lat. increpare. Gr. ἐπιτιμᾶν.
Esempio: Varch. Ercol. 83. Fare una bravata, o tagliata, o uno spaventacchio, o un sopravvento non è altro, che minacciare, e bravare; il che si dice ancora squartare, e fare una squartata.
Definiz: FARE BRECCIA. Aprire le muraglie, o simili coll'artiglieríe, o con altro.
Definiz: §. Fare breccia, figuratam. vale Quasi lo stesso, che Far colpo, Fare impressione. Lat. inflectere, impellere, impressionem facere. Gr. προσεμβάλλειν.
Definiz: FARE BRIGATA. Far conversazione di buon tempo.
Esempio: Bocc. introd. 11. Fatta lor brigata, da ogni altro separati viveano.
Esempio: G. V. 12. 8. 15. Fecesi in Firenze sei brigate di festa di gente di popolo minuto.
Definiz: FARE BRINDISI. Lat. propinare. Gr. προπίνειν.
Esempio: Galat. 82. Lo 'nvitare a bere, la quale usanza, siccome non nostra, noi nominiamo con vocabolo forestiero, cioè far brindisi, è verso di se biasimevole.
Esempio: Malm. 6. 35. Mentre la gira, fan brindisi a Bacco.
Definiz: FARE BROGLIO, e BROLO. Brogliare.
Esempio: Varch. Ercol. 71. Proibivano, che niuno potesse nè ambire, nè bucherare, nè far brolo;
Esempio: Buon. Fier. 1. 3. 6. E' fan broglio tra lor gli scampaforche; Finghiam non por lor mente, e stiamo attenti.
Definiz: FARE BRUTTO. Bruttare, Macchiare. Lat. foedare, deturpare.
Esempio: Ar. Fur. 21. 1. Che un sol punto, un sol neo la può far brutta (parla della fede.)
Definiz: FARE BUCATO, o IL BUCATO. Lavare i panni lini.
Esempio: Cecch. Stiav. 2. 2. Noi abbiam bisogno D'una, che sia da fatica, che spazzi, Faccia bucati, cuoca, e insomma, Che si possa mandar fuori ad ognora.
Esempio: Lasc. Spir. 1. 3. Con due serve sen'andò in villa costì a Montughi per farvi bucato per più sua comodità.
Definiz: §. Figuratam. per Ripulire.
Esempio: Alleg. Avete, so dir'io, fatto il bucato.
Definiz: FARE BUIO. Fare oscuro, Torre il lume. Lat. tenebras offundere, caliginem inducere. Gr. ἐπισκιάζειν.
Definiz: §. Fare una cosa al buio.
v. BUIO Sust. §. II.
Definiz: FARE BUONA, o MALA CERA. Cibarsi bene, o male. Lat. benè, aut malè pasci.
Esempio: Bellinc. son. 93. San Pier facendo a mensa buona cera, Avrebbe fatto un elmo del paiolo.
Esempio: Morg. 18. 158. Quì si conviene avere altre vivande, Noi siamo usati di far buona cera.
Definiz: §. Far buona, o mala cera altrui, vale Trattare amorevolmente, o bruscamente; che anche si dice Far buono, o cattivo viso. Lat. comiter, aut acerbè agere cum aliquo.
Esempio: Varch. Ercol. 56. Il che diciamo ancora far vezzi, e vedere alcuno volentieri, e farli buona cera, cioè buon viso, o accorlo lietamente.
Esempio: Cecch. Donz. 2. 5. Non fate mai mala cera a' sensali, Quando vo' avete mercanzía da vendere.
Esempio: Alleg. 57. Cioè di non voler mai far buona cera a chi non la presenta prima a braccia quadre.
Esempio: E Alleg. 200. La passera, il colombo, e ogni altro uccello Accompagnato fassi buona cera.
Esempio: Lor. Med. canz. 68. Fare a tutti buona cera, Fa che mai disdica posta.
Definiz: FARE BUONO. Far divenir buono. Lat. bonum constituere, bonum efficere. Gr. καλοκἀγαθὸν ποιεῖν.
Definiz: §. I. Far buono, termine di giuoco, vale Sottoporsi a perdere oltre la somma, che si ha davanti.
Esempio: Malm. 3. 46. Perch'io fo buon per una volta tanto.
Definiz: §. II. Far buono, Menar buono. Lat. aequi bonique facere, permittere.
Esempio: But. Inf. 33. 2. In fare buona la ragione del cittadino loro contra 'l forestieri.
Esempio: Bern. Orl. 2. 16. 2. Che 'l furto alla persona bisognosa, Per non morir di fame fanno buono.
Definiz: §. III. Fare il buono, Fingersi buono. Lat. pietatem simulare. Gr. ὑποκριτὴν εἶναι.
Definiz: §. IV. Fare di buono, Giocar danari, o simili, e figuratam. Operar da vero, con premura. Lat. serio agere. Gr. σπουδάζειν.
Esempio: Cecch. Spir. 3. 3. Pannicei caldi. E' bisogna far altro, e far di buono.
Definiz: §. V. Fare buono, in termine di mercatura, vale Dar credito, Passare una partita in credito ad alcuno.
Definiz: FARE CALANDRINO, o IL GRASSO LEGNAIUOLO.
Esempio: Varch. Ercol. 80. Quando alcuno dubita, che chicchessia non voglia giostrarlo, e fargli credere una cosa per un'altra, dice: tu mi vuoi far Calandrino, e talvolta, il Grasso legnaiuolo, al quale fu fatto credere, ch'egli non era lui, ma diventato un altro.
Esempio: Fir. As. 256. Mentre che con queste, e altre simili menzogne costoro si credevano fargli Calandrini.
Esempio: Malm. 5. 23. Ch'i furbi vorrian farlo Calandrino.
Definiz: FARE CALCA.
v. CALCA. §. III.
Definiz: FARE CALDO. Esser caldo.
Esempio: Bocc. nov. 44. 6. O figliuola, che caldo fa egli? Anzi non fu egli caldo veruno.
Definiz: §. Neutr. pass. Sentir caldo.
Esempio: Bern. Orl. 1. 16. 16. Non gli fa caldo, e sudagli la fronte.
Definiz: FARE CALLO, o IL CALLO. Divenir calloso, Incallire. Lat. occallescere, callum obducere.
Esempio: Pallad. Ott. 12. Ivi a uno anno le fessure hanno fatto callo.
Esempio: Bern. rim. 69. Sì dolce in quella parte ha fatto il callo.
Esempio: Fir. Luc. 5. 1. I'ho già fatto il callo al culo, come le bertucce.
Definiz: §. Fare il callo, per metaf. Assuefarsi.
Esempio: Alleg. 125. Sa ben, ch'e' non si debbe mai lodare Bella moglie, vin dolce, e buon cavallo; Perch'io ci ho fatto il callo, Vi lascio dire, e mi vi raccomando.
Definiz: FARE CALÍA. Raccorre, o radunare quelle minutissime particelle d'oro, che si spiccano dal medesimo nel lavorarlo. Lat. auri ramenta colligere.
Definiz: §. E figuratam. vale Guadagnare, Avanzare piccola cosa. Lat. lucellum corradere.
Esempio: Malm. 7. 7. Ma facendo i suoi conti per la via, S'accorge, ch'e'non v'è da far calía.
Definiz: FARE CAMBIO.
v. CAMBIO §. II.
Definiz: FARE CAMERATA. Unirsi in camerata. Lat. contubernalem esse, eodem uti contubernio. Gr. σύνοικον εἶναι.
Definiz: FARE CAMMINO, o IL CAMMINO. Camminare. Lat. ambulare, progredi, iter facere. Gr. ὁδοποιεῖσθαι.
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