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FARE
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vol.2 pag.348-403


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Definiz: §. XLVI. Fare, talora prende il signific. del verbo, dal qual deriva l'add. che è seco accompagnato, come Far forte, Fortificare, ec. Molte di queste locuzioni saranno notate a' loro luoghi.
Esempio: Libr. cur. malatt. Pensano di far forte lo stomaco.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 15. tit. Essa con un motto il fa contento.
Definiz: §. XLVII. Fare, coll'articolo precedente a sust. come Fare il beccaio, Fare l'oste, o simili, vale Esercitar l'arte del beccaio, ec.
Esempio: Cecch. Mogl. 3. 7. Ogni furfante è buono a fare il birro.
Esempio: Alleg. 289. Nè pur Lombardo Per farvi il ciabattin v'è mai rimasto.
Definiz: §. XLVIII. Col segno del secondo, o stesso caso, come Far del poltrone, o da poltrone, da medico ec. vale Fare il poltrone, il medico ec. benchè uno non sia tale.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 47. La donna fece dello infingardo.
Esempio: Buon. Fier. 1. 2. 4. Troppo il far da cozzon con simil bestie M'è riuscito duro.
Esempio: E Buon. Fier. appresso: Ch'a qualche fine lor l'hanno anche i savj, Come il far da poltron talvolta i bravi.
Definiz: §. XLIX. Fare, col segno del terzo caso precedente all'infinito d'un altro verbo, come Fare a correre, Fare a dipignere ec. vale Fare alcuna cosa a concorrenza d'altri.
Esempio: Borgh. Rip. 270. Nel medesimo tempo, e suo concorrente fu Parrasio d'Efeso città d'Asia, il quale, secondo che si dice, fece a dipignere a concorrenza con Zeusi, ed il vinse.
Definiz: §. L. Fare, forma con alcune delle sue voci particolari giunte ad altre, diverse maniere di maraviglia, d'imprecazione, di esclamazione, di conforto, ed espressione di altri affetti; per esemplo se ne noteranno alcune. Fa' Dio, Faccia Dio; maniera, che esprime desiderio. Lat. utinam.
Esempio: Bern. Orl. 2. 5. 64. Faccia Dio, ch'una volta meritare Ti possiam di condegno guiderdone.
Esempio: Ar. Fur. 25. 67. Fa' Dio, disse ella, se son sogni questi, Ch'io dorma sempre, e mai più non mi desti.
Definiz: §. LI. Farsi con Dio, vale Andarsene. Lat. discedere, abire. Gr. ἀπιέναι.
Esempio: Bocc. nov. 61. 12. Fantasima, fantasima, fatti con Dio.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 157. Fatevi con Dio, e di me non fate ragione.
Esempio: E Franc. Sacch. nov. 210. Curradino fatti con Dio.
Esempio: Ambr. Cof. 5. 8. Flaminia La chiamerò da quì innanzi, or fatevi Con Dio.
Definiz: §. LII. Può fare Dio ec. Maniera d'esclamazione poco pia. Lat. proh. Gr. φεῦ.
Definiz: §. LIII. Faccia egli, Faccia Dio, maniera esprimente lo starsene a ciò, che sia per accadere.
Esempio: Cecch. Corred. 3. 5. Faccia egli, io le potrò serrare in camera.
Definiz: FARE ABBASSAMENTO. Abbassare. Lat. deprimere. Gr. ὑποβάλλειν.
Esempio: G. V. 8. 92. 2. E torto, e abbassamento della chiesa gli parea fare, se l'assentisse (così nel T. Davanzati, quantunque la stampa per errore abbia biasmamento.)
Esempio: Fr. Iac. T. 2. 31. 28. L'anima ch'è infiammata Di far tal salimento, Fa lo abbassamento.
Definiz: FARE ABILITÀ. Far comodo, o vantaggio. Lat. indulgere. Gr. καταχαρίζεσθαι.
Esempio: Cecch. Dot. prol. E vuole ancora Farvi due altre abilità.
Definiz: FARE ABITO, o L'ABITO. Assuefarsi. Lat. assuefieri, assuescere. Gr. συνεθίζεσθαι.
Esempio: Ar. Fur. 36. 1. Natura inchina al male, e viene a farsi L'abito poi difficile a mutarsi.
Definiz: §. I. Far l'abito, si dice tanto dell'Ordinare l'abito, cioè la veste, quanto del Cucirlo. Lat. vestem sibi faciendam imperare, vestem emere, consuere.
Definiz: §. II. L'abito non fa il monaco; e vale L'apparenza esteriore non è indizio delle qualità intrinseche. v. Flos. 314. Lat. barba non facit philosophum.
Esempio: Bellinc. son. 188. L'abito non fa 'l monaco fu detto.
Definiz: FARE ABUSO. Abusare. Lat. abuti. Gr. καταχρῆσθαι.
Definiz: FARE A' CAPELLI. Acciuffarsi per li capelli in contrastando. Lat. mutuò sibi crines vellere.
Esempio: Cecch. Mogl. 3. 7. Almen le vedess'io fare a' capelli.
Esempio: Malm. 8. 47. Per lui ch'è ch'è facevano a' capelli.
Definiz: FARE ACCATTERÍA. Accattare.
Esempio: Fr. Iac. T. 2. 5. 31. Se per loro io m'occupassi A far questa accattería.
Esempio: E Fr. Iac. T. 2. 12. 6. E non aver per uso Far troppa accattería.
Definiz: FARE ACCOGLIENZA. Accogliere. Lat. excipere. Gr. ἀποδέχεσθαι.
Esempio: M. V. 10. 9. Fattagli allegra accoglienza ec. fugli detto, che era prigione.
Esempio: Bocc. nov. 27. 33. Egli non è or tempo da fare più strette accoglienze.
Esempio: Fir. As. 30. E come egli mi vide, fattomi una grata accoglienza ec.
Definiz: FARE ACCOLTO. Lo stesso, che Fare accoglienza. Lat. excipere. Gr. ἀποδέχεσθαι.
Esempio: Franc. Barb. 254. 24. E paion pronti molto Di farti bello accolto.
Definiz: FARE ACCORDO, o L'ACCORDO. Accordare. Lat. pactum facere, pacisci, convenire. Gr. ὁμολογεῖν.
Esempio: G. V. 2. 11. 1. Si riposò in alcuno tranquillo la chiesa, e Roma, e 'l paese d'intorno alcuno tempo per l'accordo, che il Re Pipino avea fatto con Teolofre.
Esempio: Cant. Carn. 17. E nel luogo, ove abitiamo, Facciam l'anno cento accordi.
Esempio: Cecch. Donz. 4. 9. Perchè fatto l'accordo, il signor Diego, Tornando a Spagna vi condusse Geri.
Definiz: §. Fare d'accordo, vale Far checchessia unitamente, di concordia. Lat. ex compacto facere.
v. D'ACCORDO.
Definiz: FARE ACCORTO. Rendere avvisato, Far conoscere, Informare. Lat. docere, instruere. Gr. διδάσκειν, προσημαίνειν.
Esempio: Petr. canz. 1. 2. Ma poich'Amor di me vi fece accorta, Fur i biondi capelli allor velati.
Esempio: Dant. Purg. 5. Quivi lume del ciel ne fece accorti.
Esempio: Bocc. nov. 23. 2. Non solamente per seguire l'ordine imposto, ma ancora per farvi accorte, che ec.
Definiz: FARE ACCUSA. Accusare. Lat. accusare, accusationem instituere.
Esempio: Tac. Dav. ann. 11. 130. Suilio continuò di fare accuse crudeli, e molti seguitarono il suo ardimento.
Definiz: FARE A CHETICHELLI.
v. MUSONE, e A CHETICHELLI.
Definiz: FARE A' COZZI. Cozzare, e Percuotersi gli animali cornuto colle corna. Lat. coniscare. Gr. κορύττειν.
Esempio: Alleg. 39. Quest'avrebbe al sicuro Guasto nel far a' cozzi Una muraglia a bozzi.
Definiz: §. I. Fare a' cozzi, figuratam. Contendere, Contrastare con veemenza. Lat. coniscare.
Definiz: §. II. Fare a' cozzi co' muricciuoli, vale Contrastare colle persone assai più potenti di se. Lat. cacabus ad ollam.
Definiz: FARE ACQUA. Passar l'acqua per le fessure della nave, o d'altro. Lat. aquam excipere, rimis fatiscere, Virg.
Esempio: G. V. 12. 45. 2. Per lungo tempo la coperta prima di marmi in alcuna parte era rotta, e guasta, e faceva acqua ec.
Definiz: §. I. Fare acqua, Procacciare acqua, Provvedere acqua per uso delle armate. Lat. aquari. Gr. ὑδρύεσθαι.
Definiz: §. II. Fare acqua, Pisciare. Lat. meiere, mingere.
Esempio: Libr. cur. malatt. Hanno cotanto impedite l'orine, che talvolta stanno una giornata intera senza poter fra acqua.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 167. E quelli rispose, è l'avanzo dell'acqua, che io feci.
Definiz: §. III. Fare acqua da occhi, o simili; Non conchiudere, Non dare in nulla. Lat. nihil agere.
Esempio: Pataff. 1. Da occhi abbiam fatto acqua; eccoci frati.
Esempio: Lasc. Pinz. 2. 3. Ho paura, che tu non facci acqua da lavar occhi.
Esempio: E Lasc. Spir. 1. 3. Guardate a non far acqua da lavar occhi.
Definiz: §. IV. Far venir l'acqua, Muovere desiderio, Svegliare appetito. Lat. salivam movere.
Esempio: Cecch. Inc. 5. 4. Voi mi fate venir l'acqua in sull'ugola.
Definiz: FARE ACQUISTO, o L'ACQUISTO, o ACQUISTAMENTO. Acquistare. Lat. acquirere, comparare. Gr. τᾶσθαι κτᾶσθαι.
Esempio: Bocc. nov. 17. 21. E convennersi di far l'acquisto di questo amore comune.
Esempio: Fr. Iac. T. 1. 1. 4. Chi del mondo sì fa acquisto, Fa guadagno infame, e tristo.
Esempio: E Fr. Iac. T. 4. 12. 9. Si faceva acquistamento Con tal via di tapinelli.
Esempio: G. V. 9. 36. 2. Altro acquisto di terra alcuna non fece.
Esempio: Rim. ant. Inc. 124. Per farmi acquisto solo di mercede.
Definiz: FARE ADAGIO. Operar con lentezza, con tardanza. Lat. lentè agere. Gr. βραδυπορεῖν.
Definiz: §. Fare con agio, adagio. Operare agiatamente, Comodamente. Lat. commodè agere.
Definiz: FARE A DIRE. Vale Dire. Lat. eloqui.
Esempio: Cecch. Donz. Facciam a dire il vero.
Definiz: FARE A DISCRIZIONE, o CON DISCRIZIONE. Operar discretamente.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. Gli pregava modestamente, che si contentassero di far seco a discrizione.
Definiz: FARE AFA. Venire a noia. Lat. fastidio esse. Gr. ἀνιᾶν.
Esempio: Tac. Dav. ann. 2. 31. Fargli afa i cibi della sua patria.
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