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Dizion.4° Ed. .
omografo. 2
FARE
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vol.2 pag.348-403
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Omografo 1
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Esempio: | Alleg. 201. Io farò a tutte quante la cilecca. |
Esempio: | Malm. 3. 25. Che essendo stato allor disotterrato, Abbia fatto alla morte una
cilecca. |
Definiz: | FARE CITTADINO. Ammettere alla cittadinanza. Lat. civitate
donare. Gr. πολιτογραφεῖν. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 10. 136. Tra i quali il più antico Clauso di nazione Sabina fu
fatto cittadin Romano, e senatore a un otta. |
Definiz: | §. E neutr. pass. vale Essere ammesso alla cittadinanza. |
Esempio: | Sen. ben. Varch. 6. 20. Ei non pensò ec. a me, quando egli giovava a tutti, non
aveva animo di dare a me proprio la città, facendomi di essa cittadino. |
Definiz: | FARE CIVETTA, o LA CIVETTA. Imitare i gesti, che fa col capo la civetta allettando gli uccelli.
Lat. instar noctuae caput motare. Gr. παρακύπτειν. |
v. CIVETTA §. II.
Definiz: | §. I. Far la civetta, si dice anche delle donne, che troppo vanamente amoreggiano; lo che si dice
eziandío Civettare. |
Definiz: | §. II. Fare a civetta, lo stesso, che Giucare a civetta. |
v. CIVETTA §. IV. e V.
Definiz: | FARE CLAMORE. Gridare. Lat. clamare. Gr. βοᾶν. |
Esempio: | Fr. Iac. T. 5. 12. 5. Ma non può esser soffrente, Che non faccia
clamore. |
Definiz: | FARE CODA. Andar dietro altrui per corteggiarlo. Lat. aliquem cum pompâ
comitari, assectari, subsequi. Gr. ἀκολουθεῖν. |
Esempio: | Stor. Aiolf. Donò Aiolfo, ec. onde tutti gli facien coda. |
Esempio: | Agn. Pand. Ma far, come fanno i più, sottomettersi a questo, far coda a
quest'altro, per soprastare a' più degni. |
Definiz: | §. I. Far la coda Romana è un giuoco da fanciulli, di cui |
v. CODA §. XXV.
Definiz: | §. II. Si prende anche per Ischernire, Beffare. Lat. irridere, subsannare. |
Esempio: | G. V. 10. 98. 2. Lo 'ngrato popolo di Roma gli fece la coda
romana. |
Definiz: | FARE CODAZZO. Far coda. |
Definiz: | FARE COLEZIONE. Cibarsi da mattina avanti di desinare; e talora Parcamente mangiare la sera in vece
di cenare. Lat. ientaculo, seu medico cibo se reficere, ientare. Gr.
ἀκρατίζεσθαι. |
Esempio: | M. V. 8. 44. Il Re suo padre voleva venire a far con lui colezione. |
Esempio: | Urb. Fecero innanzi il loro mangiare ec. saporitamente colezione. |
Esempio: | Stor. Aiolf. Innanzi che entrassero nella battaglia, fecero colezione di mangiare,
e di bere. |
Esempio: | Ambr. Cof. 3. 5. H. Messer no, non ho voglia Di mangiare. B. Ah gli è forza, che
tu abbia Fatto colezione. |
Definiz: | FARE COLLO. Ristrignere a similitudine di collo. |
Definiz: | §. I. Fare il collo, dicesi de' polli, o uccelli, che si cuocono arrosto, e vale Tenerli al fuoco
senza girarli tanto che 'l collo intirizzi. |
Definiz: | §. II. Fare il collo in giucando, vale Vincere con poco, o nessun rischio, e talora con frode anzi che no, al
compagno somma rilevante. |
Esempio: | Buon. Tanc. 1. 3. E giucando, fatto il collo Mi fu spesso, e messo in mezzo Ben
fui sì, ch'i' n'anda' al rezzo. |
Definiz: | §. III. Far il collo, si dice anche nel contrattare, quando il compratore è indotto, o forzato da
chi vende a pagare una cosa più del suo giusto valore. |
Esempio: | Buon. Fier. 1. 4. 4. Ed offerire in olocausto un toro Si stima quei, che fa 'l
collo al comune. |
Definiz: | §. IV. Fare allungare, o dilungare il collo, vale Fare aspettare altrui a mangiare, oltre il
convenevole. |
Esempio: | Lasc. Streg. 4. 7. Andianne a casa, che noi abbiam fatto dilungare loro il
collo. |
Definiz: | §. V. E figuratam. si dice per Prolungare ad alcuno il conseguimento di qualche cosa ardentemente
desiderata. |
Esempio: | Buon. Fier. 4. 30. 9. Pensate voi se il collo altri allungò. |
Definiz: | §. VI. Fare il collo torto, vale Fingere d'esser buono, e divoto, Far l'ipocrita. |
Definiz: | FARE COLONNA. Dare appoggio, Sostenere. |
Esempio: | Poliz. st. 1. 94. Chi cogli omer già fece al ciel colonna. |
Esempio: | Petr. canz. 27. 1. Gentil ramo, ove piacque, Con sospir rimembra, A lei di fare al
bel fianco colonna. |
Definiz: | FARE COLPO. Colpire. Lat. icere, ferire. Gr.
τιτρώσκειν. |
Definiz: | §. I. Far colpo, per metaf. vale Conseguire quello, che si desidera. Lat. rem assequi, voti compotem fieri. Gr. ἐπιτυγχάνειν. |
Definiz: | §. II. Fare un bel colpo, vale Conchiudere con accorgimento l'intrapreso negozio a suo pro. Lat.
rem strenuè, ac feliciter perficere. Gr. εὐστοχεῖν. |
Esempio: | Fir. Luc. 2. 4. Io credo aver fatto il bel colpo. B. Eh padrone, guardate, che il
colpo avrà fatto ella, e non voi. |
Esempio: | Cant. Carn. 109. Più bel colpo di quel far non si suole. |
Definiz: | §. III. Far colpo di maestro, o da maestro, vale Operar con somma avvedutezza, e sagacità. Lat.
strenuè agere. Gr. ἀνδρικῶς
πράττειν. |
Esempio: | Cant. Carn. Paol. Ott. 78. Bisogna aver buon braccio, e giucar destro, Non
debol, non dappoco, Ritto, e mancin far colpi di maestro. |
Esempio: | Alleg. 167. E pur vi potrebbe far colpo di maestro, l'aver di que' tali
ec. |
Definiz: | FARE COMANDAMENTO. Comandare. Lat. imperare, iubere. Gr.
κελεύειν. |
Definiz: | §. Fare il comandamento, o le comandamenta, vale Ubbidire. Lat. iussa
facere. Gr. πειθαρχεῖν
τινι. |
Esempio: | Gr. S. Gir. pr. Se noi la volemo credere, e fare li suoi
comandamenti. |
Esempio: | G. V. 6. 5. 2. E per questa cagione feciono i Pistolesi le comandamenta de'
Fiorentini. |
Esempio: | E G. V. cap. 57. 1. Ma i Sanesi per non perdere
Montereggioni, fecero le comandamenta de' Fiorentini. |
Esempio: | Nov. ant. 54. 7. Dice, che come la donna comandò loro, così fecero i suoi
comandamenti. |
Definiz: | FARE COMARE. Divenir compare d'alcuna donna col tenere a battesimo un suo figliuolo. Lat.
*compatrem fieri. |
Esempio: | Maestruzz. 1. 76. Imperocchè non è licito a' religiosi di fare comari, per la
dimestichezza, che suole quindi nascere. |
Definiz: | §. Fare alle comari, vale Giucare a un certo giuoco fanciullesco così detto. |
Esempio: | Alleg. 239. Parevami veder la ragunata, Degli Iddei, che facendo alle comari, Si
divisono i ciel, le terre, e' mari. |
Esempio: | Malm. 2. 46. Dicea novelle, e stavale a ascoltare, faceva al mazzolino, o alla
comare. |
Definiz: | FARE COME IL PODESTÀ DI SINIGAGLIA. Comandare, e far da se. |
Esempio: | Cecch. Dot. 3. 7. Tu farai Come fa il podestà di Sinigaglia. |
Esempio: | Malm. 10. 46. Bisogna, dice, con questa canaglia Far come il podestà di
Sinigaglia. |
Definiz: | FARE COME I PIFFERI DI MONTAGNA. Proverb. che significa Andar per dare, e toccarne. |
Esempio: | Cecch. Donz. 5. 4. Farete com'il piffer di montagna, Che andò per sonare, e fu
sonato. |
Esempio: | Fir. Luc. 2. 2. Ho fatto a questa volta come i pifferi di montagna. |
Definiz: | FARE COME L'ASIN DEL PENTOLAIO, o simili, Fermarsi ad ogni tratto. Lat. identidem subsistere, subinde resistere. Gr. αὖθις, καὶ
αὖθις μένειν. |
Esempio: | Pataff. 6. L'asin fatto par del pentolaio. |
Esempio: | Morg. 5. 19. A ogni cosa appiccheremo il maio, Che come l'asin fai del
pentolaio. |
Definiz: | FARE COME MACOMETTO A' MONTI. Che chiamando a se i monti, e non venendo, andò egli a trovargli; e
si dice quando si va a trovare chi si era chiamato. Lat. parere necessitati. Gr.
πειθαρχεῖν τῇ
ἀνάγκῃ. |
Esempio: | Cecch. Mogl. 3. 6. Io voglio andare a cercar di Minuccio Per fargli come Macometto
a' monti. |
Definiz: | FARE COMENTO, o IL COMENTO. Interpetrare, Esporre. Lat. commentarium
facere, interpretari, enarrare. Gr. ἐξηγεῖσθαι. |
Esempio: | Dant. Inf. 4. Averrois, che il gran comento feo. |
Esempio: | Sen. Pist. Io ti farò i comenti, che tu desideri. |
Definiz: | §. Figuratam. vale Discorrere sopra checchessia. |
Esempio: | Cecch. Donz. 3. 1. E far comenti, e pronostichi addosso a Forese a lor
posta. |
Definiz: | FARE COME QUEI DA PRATO. Stare a veder piovere; modo basso. |
Esempio: | Malm. 2. 56. Essendosi a far quivi accomodato, Mentre pioveva, come quei da
Prato. |
Definiz: | FARE COME VA FATTO. Far bene, Far perfettamente; che si dice anche Far come va.
Lat. rectè agere. Gr. ὀρθῶς
ποιεῖν. |
Esempio: | Malm. 3. 39. Questo farà il mestier, come va fatto. |
Definiz: | FARE COMODO. Dar comodità. |
Definiz: | FARE COMPAGNÍA, ec. Accompagnare, Unirsi. Lat. comitem se
iungere. Gr. συνέμπορον
ἑαυτόν
παρέχειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 2. 7. Questa fatica, per mio consiglio, ti serberai in altra volta ad
alcun perdono, al quale io peravventura ti farò compagnía. |
Esempio: | Burch. Mess. Ross. 2. 97. Mess. Ross. Caro Burchiello mio, se 'l
vero ho inteso, Parmi, che facci compagnía co' topi. |
Definiz: | §. I. Fare compagnía, vale anche Confederarsi. Lat. foedus inire, foedere iungi.
Gr. συθήκην
ποιεῖσθαι. |
Esempio: | G. V. 2. 7. 1. Con loro Re chiamato Rotario fece lega, e compagnía, contro al
detto Imperadore di Gostantinopoli. |
Esempio: | E G. V. 7. 23. 1. I Ghibellini ec. co' Pisani, e Sanesi
fecero lega, e compagnía. | continua...
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